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Autore: H e r a    16/12/2016    1 recensioni
Tornai a malincuore in quella maledettissima stanza, e trovai Percy con gli occhi puntati sulla schiena di Rachel, che sembrava stesse dormendo. Mi chiesi se mi avesse mai guardato dormire in tutti questi anni di avventure assieme.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Rachel Elizabeth Dare
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tornai a malincuore in quella maledettissima stanza, e trovai Percy con gli occhi puntati sulla schiena di Rachel, che sembrava stesse dormendo. Mi chiesi se mi avesse mai guardato dormire in tutti questi anni di avventure assieme.

Dei, perchè mi irritavo così tanto?  Non avrei dovuto sentirmi così. Anche se era un completo idiota, Percy era quasi un bel ragazzo, ed era più che possibile che altre persone potessero interessarsi a lui. Io e lui eravamo amici, punto. Presi un profondo respiro, e mi avviai a grandi passi verso di lui. Allargai le braccia e scaricai tutti i legnetti che avevo preso sul fuoco.

-Faccio io il primo turno di guardia- Non lo guardai negli occhi, e cercai di dare alla mia voce un tono secco.- Anche tu dovresti dormire.

Per un attimo temetti che mi prendesse alla lettera e che si stendesse accanto a Rachel, ma sentii il suo sguardo posarsi su di me.

-Non dovresti comportanti in quel modo.

Alzai lo sguardo, cercando di capire cosa volesse dire.

-In quale modo?- Gli chiesi sottovoce. Lui allungò un mano verso di me e io sentii il battito del cuore accelerare. Oh dei. Stavo impazzendo.

“Annabeth, ma che cavolo ti prende?”

Mi tolse una foglia dai capelli e tornò a guardarmi.

-Come se...- si interruppe, e inclinò un po' la testa di lato.- Lascia perdere.

Mi diede la schiena, e si stese senza aggiungere altro. Dai movimenti della sua schiena capii che si era già addormentato. Mi alzai, irritata, e calciai un sassolino ai miei piedi. Involontariamente, finì proprio sulla nuca di Rachel.

-Ahio!

-Scusami.- borbottai.- Non era intenzionale, davvero. Torna a dormire.

Lei si tirò su, strofinandosi con la mano il punto con cui l'avevo colpita.

-Tranquilla,non stavo dormendo. E poi me lo meritavo.

Alzai un sopracciglio.

-E cosa avresti fatto? Ci hai guidato dentro al Labirinto. Sei la star della situazione.

Mi rimisi seduta, con fare amareggiato.

-Sai, anche lui prova le stesse cose per te.

La guardai, stupita.

-Di cosa stai parlando?

-Io credo che tu lo sappia, e credimi, fra poco lo saprà anche lui.

Aprii la bocca per replicare, ma le parole mi morirono in gola. Tornai a guardare la schiena di Percy alzarsi e riabbassarsi. I piccoli spasmi che aveva mi dicevano che stava sognando qualcosa, e che quel qualcosa non era una buona cosa. Mi avvicinai a lui, e gli sistemai lo zaino sotto la testa.  Gli scostai i capelli dalla fronte, come avevo fatto già un milione di volte quando viaggiavamo assieme, e gli sussurrai la parola “Anaklusomos”. Sembrò calmarsi per qualche secondo.

-Sembra quasi che sentire il nome della sua spada lo tranquillizzi. O almeno è così la maggior parte delle volte.

Mi abbandonai con la schiena contro una colonna, e mi presi la testa fra le mani.

-Nemmeno io so cosa provo.- Non sapevo perchè mi stavo aprendo, ne tanto meno perchè lo stavo facendo con Rachel Elizabeth Dare.- Figuriamoci se lo sa lui.

-Ho sentito il vostro dialogo di qualche minuto fa.

Involontariamente arrossii. Non capii perché, e questo creò un grumo di rabbia proprio al centro del mio petto. Da quando eravamo partiti, non c’era stata una singola cosa in quella impresa che risultasse in qualche maniera logica.

-Bene. Immagino che ti sia goduta la nostra più completa incapacità di comunicare.

Lei fece un sorrisino che non riuscii di nuovo a interpretare. Mi chiesi se tutti i mortali fossero fastidiosi come Rachel.

-Annabeth, a me Percy piace.

Rimasi di stucco. Sentii le guance avvampare e le narici dilatarsi, e ringraziai gli dei che ci trovassimo al buoi in una grotta e che la ragazza non potesse vedermi.

“Sempre che non abbia qualche suo poter speciale”

Era incredibile come non riuscissi a separare quella ragazza dall’astio nemmeno nei miei pensieri. Cosa avrei dovuto dirle? Hai la mia benedizione? Prenditelo, in questi giorni visto che è ammaccato è pure in offerta? Cosa?

-Bene.

Fu l’unica cosa che dissi, prima di fingere che un rametto avesse attirato tutta la mia attenzione. per me quel discorso era più che finito, ma a quanto pareva miss SalviamoipoveriSemidei non era d’accordo.

-Io non piaccio a lui.

Continuai a fissare la terra ignorandola, cercando di farle capire che non avevo intensione di continuare oltre.

-O perlomeno non sono come te.

Avrei potuto tirare fuori tutta la mia acidità, avrei potuto dirle che non era intelligente, non era coraggiosa e non aveva mai salvato la vita di Testa d’Alghe. Avrei potuto dire un sacco di cose.

-Già… sei mortale.

E per la prima volta, non lo dissi come un insulto. Rachel poteva dare a Percy qualcosa che io non sarei mai riuscita a dargli: la normalità. Sapevo fin troppo bene quanto a Percy mancasse la sua vita di prima. Non che fosse mai stata del tutto normale certo, ma sicuramente era ben diversa da quella in cui l’avevo trascinato da quando ci conoscevamo. Sapevo che non era colpa mia, ma sapevo anche che senza di me, si sarebbe risparmiato un bel po’ di paranoie. Lo vedevo da come guardava Rachel e i suoi pantaloni disegnati, da come si illuminava quando rientrava nel suo appartamento di New York, e da quanto aveva insistito perché quel giorno andassimo a vederci quello stra maledettissimo film al cinema, solo io e lui. Lui ci aveva provato ad essere normale con me, lo aveva fatto probabilmente con tutte le sue migliori intensioni, ma si era reso conto che era impossibile. Rachel non era me. Ma di certo io on ero lei.

-Senti, dovresti tornare a dormire. Percy sta avendo degli incubi probabilmente non sarà al massimo del suo splendore. Almeno una di noi due dovrà esserlo anche per lui.

-Io non rinuncerò alla mia chance Annabeth. Se lui mi darà la possibilità…-

Strinsi i pugni quasi fino a farmi male, cercando di ignorare la sensazione di profonda tristezza che quella ragazza stava aprendo nel mio petto.

-D’accordo. Fantastico. Ho afferrato il concetto. Buonanotte.

Rachel aprì la bocca come per replicare, ma all’ultimo decise di rimanere in silenzio. Mi fissò per qualche secondo senza dire niente, e poi tornò semplicemente a sdraiarsi. Le fissai la schiena, senza riuscire a non provare una punta di rispetto per il suo coraggio nell’essere stata così diretta. Poi i miei occhi si spostarono su Percy, e mentre il mio sguardo percorreva il suo profilo, la mia mente corse inevitabilmente, come già aveva fatto in quelle due terribili settimane che lui aveva passato ad Ogigia, al Monte Sant’Elena e a quel bacio che non ero riuscita a tenermi per me. Rachel avrebbe lottato per Percy.

Io cosa avrei fatto?

Io, come sempre, non avrei mai smesso di combattere con lui.

___________

Esami, ansia, e tempo da perdere. Ecco la giusta combinazione per spingermi a riscrivere una ff dopo secoli e secoli. Ammetto che, complice anche l'università, ho riletto da poco la Battaglia del Labirinto e ho adorato tutte le scene Percy/Annabeth/Rachel, soprattutto perchè è da quelle che si vede come fra Percy e Annabeth stia evidentemente nascendo qualcosa e che quei due siano gli ultimi ad essersene resi conto. E niente, questo è un missing momento principlamente Rachel/Annabeth, relazione che personalmente adoro sia nel momento in cui sono "rivali" fino a quando poi diventato amiche. Hope you like it ♥

 

 

  
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