Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Moony16    17/12/2016    2 recensioni
«allora … hai trovato quello che cercavi in America?» gli chiese. Voleva sapere almeno se tutta quella sofferenza fosse servita a qualcosa.
***
«allora io vado, … ci vediamo»lei sbuffò
«si fra, dieci anni» lui sorrise
«in realtà, fra appena due giorni. Ci sarò anche io alla cena di famiglia di Domenica. Albus mi ha invitato» lei parve scioccata, così lui, godendosi quella piccola vittoria, uscì dalla stanza. Dopotutto, lui voleva ancora farla impazzire.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus, Severus, Potter, Alice, Paciock, Jr, Louis, Weasley, Rose, Weasley, Scorpius, Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rose corse in ufficio curandosi poco di quello che la circondava, in testa solo la speranza che l’uomo della sua vita fosse sopravvissuto a qualcosa che chiunque credeva impossibile. Pensava e ripensava, mentre si affrettava al S. Mungo, ai casi che aveva studiato. Nei casi peggiori non c’erano stati miglioramenti di sorta, mentre Scorpius stava visibilmente meglio da Natale. Nei casi in cui guarivano la cosa avveniva gradualmente. Una sola volta un uomo era ricaduto nella stessa malattia dopo vent’anni.
Arrivata al S. Mungo si fiondò nel suo ufficio e cominciò a tirare fuori i registri. Doveva capire.
Rimase lì per ore e ore, si fece notte e infine si presentò alla sua porta il suo responsabile.
«Rose è permesso?» aveva esordito prima di entrare. Rose aveva assentito e lui si era seduto davanti a lei preoccupato.
«va tutto bene con il tuo paziente?» aveva chiesto, forse pensando a qualche peggioramento di sorta. Rose l’aveva guardato stupita.
«va tutto benissimo. È questo il punto … se è guarito, devo poter dirlo con certezza e capirne la causa» l’uomo strabuzzò gli occhi.
«non sai se e come è guarito?» sembrava abbastanza stupito.
«io non ho fatto niente di particolare, tranne cercare di farlo mangiare meglio, ridurre il suo stress fisico e mentale, e aiutarlo con l’acqua»
«a tal proposito, avrei voluto parlartene. Da nessuna parte è documentato che questo metodo faccia effetto. È stato provato su altri casi, visto che su Scorpius pareva funzionare l’ho comunicato ad un mio amico che si occupa di un caso simile in Africa. E non ha avuto risultati» Rose aggrottò le sopraciglia, stufa.
«Rose ho guardato questa malattia da ogni punto di vista medico possibile. Non c’è niente che non va in Scorpius, e negli altri pazienti, a livello fisico, solo un deterioramento interno. Non ci sono tossine, virus, batteri, incantesimi … niente di niente. Comincio a pensare che sia una cosa più mentale che fisica» Rose, dopo aver riflettuto per un attimo, annuì.
«questo darebbe senso al fatto che qualcosa che funziona per uno è inutile per un altro»
«si, come giustificherebbe il fatto che se i pazienti sono stressati peggiora la loro situazione» Rose annuì di nuovo, sentendo come se la soluzione fosse a portata di mano eppure non riuscendo a comprenderla.
«quindi dovremmo analizzare la psicologia dei pazienti?» il medimago di fronte a lei fece un cenno di assenzio, ma aggiunse.
«la psicologia, ma anche la vita, la storia. Tu conosci da tanto tempo Scorpius, quindi sicuramente conoscerai la sua storia. Il paziente di cui ti parlavo ha avuto una storia difficile. Questa idea mi frulla in mente da un po’, quindi ne ho già parlato con quel mio amico, mentre voi eravate in Italia. Non ti ho detto nulla prima per due motivi. Primo, volevo vedere se arrivavamo alle stesse conclusioni, e secondo perché aveva bisogno di un minimo di spiegazioni e non di sole intuizioni»
«ha agito bene dottore. Cosa è accaduto a quel paziente?» chiese Rose ansiosa di sapere tutto.
«beh non ha avuto una vita facile. Ha perso i genitori da bambino, ed è cresciuto solo. La moglie è morta di parto, lasciandolo solo con un bambino, che si è ammalato dopo qualche anno. La malattia è iniziata quando il bambino era in gravi condizioni, e da quando è venuto a mancare il suo benessere è precipitato»
«cosa normale se si pensa che peggiora con lo stress»
«si ma io mi chiedo, è possibile che la causa sia lo stesso stress?» Rose aggrottò le sopraciglia.
«lo stress non causa queste cose dottore, altrimenti ne saremmo tutti affetti» osservò lei.
«e Malfoy? ha avuto una vita facile?» Rose sospirò.
«no, per niente. Io devo essere onesta con lei, però. Da ragazzi io e Scorpius stavamo insieme prima che lui partisse per l’America. Quando lui è tornato io stavo con un altro uomo, e lui era un po’ … tagliato fuori, credo, dal nostro vecchio gruppo. Allora ha iniziato a stare male. Però sa ha avuto problemi con i genitori da sempre, è una persona molto chiusa, in America non ha sviluppato praticamente nessuna amicizia e credo che fosse quasi completamente solo quando è tornato qui» il medico annuì.
«e adesso che la vostra famiglia lo ha riaccolto, ha trovato i suoi vecchi amici, la sua famiglia (perché so che i signori Malfoy sono venuti a fargli visita) e magari anche la sua vecchia fiamma sta meglio, giusto?» Rose lo guardò sbigottita, poi riuscì solo a ribattere.
«io non ero una sua vecchia fiamma. Mi ama da quando aveva dodici anni, e io lo ricambio» disse sulla difensiva. Di certo il suo superiore non avrebbe dovuto sapere di quella storia, l’amore con i pazienti non erano ben visti, ma entrambi sapevano che quello era un caso a parte. E poi impulsiva com’era non era riuscita a trattenersi.
«ancora meglio, allora» ribatté lui entusiasmato.
«lei … lei crede che sia guarito? Così? Dal nulla?» il medimago annuì compiaciuto.
«ora che mi dice questo si. Però dovremmo fare una bella ricerca, Rose. Che ne pensi di collaborare? Fin’ora abbiamo solo un’intuizione e delle supposizioni. Non sappiamo cosa scatena la malattia o un modo stabile per curarla. E abbiamo un caso studiato personalmente da entrambi» disse l’uomo quasi entusiasmato. Rose lo guardava imbambolata. Si era fermata alla prima frase, senza riuscire ad ascoltare più nulla. Doveva tornare a casa, abbracciare il suo ragazzo e dirgli che era tutto finito. Dovevano fare l’amore per tutta la notte e poi informare tutti quanti di quella notizia. Doveva dirlo a Scorpius.
Si alzò in piedi con uno scatto, un sorriso che andava da un orecchio ad un altro.
«mi scusi, devo andare, ne riparleremo un'altra volta» disse per poi scappare correndo fuori l’ospedale, il più veloce possibile verso casa.
Scorpius all’inizio non riusciva a credere alle parole di Rose, ma con il passare del tempo risultarono tremendamente veritiere. Era guarito e non ebbe più nessuna crisi di quel genere fino a quando non morì, stravecchio e con una marea di acciacchi di cui si lamentava costantemente.
Rose fu insignita dell’ordine di merlino seconda classe, per aver capito le cause e intuito la cura di quella malattia tanto rara: con il benestare dei pazienti, si provò un incantesimo Oblivion, per poi ridare loro una vita tranquilla e nuovi obbiettivi. Funzionò egregiamente. L’intuizione del suo superiore infatti era corretta, ma mancava di una cosa fondamentale, l’effetto della magia. Quella malattia, scoprì Rose, era causata da delle scariche di magia incontrollata che infuocano il sangue, un po’ come quando i bambini si arrabbiano e hanno manifestazioni di magia involontaria. Uno stato di stress troppo prolungato, in una persona impulsiva e con poteri magici notevoli, può raramente portare a questa malattia.
Albus e Alice si sposarono poco tempo dopo, e nonostante il pancione di lei fosse evidente era ugualmente bellissima. Harry svenne quando Albus e Alice gli presentarono il suo primo nipote e Ginny lo prese in giro per questo per molto, molto tempo. Poco dopo Alice si ritrovò di nuovo incinta. Ebbero in totale quattro figli, motivo per il quale Albus, fino a che anche l’ultimo non ebbe superato l’età dei pannolini, sembrava perennemente isterico. Tutti però sapevano che adorava i suoi figli e che avrebbe fatto di tutto per loro. L’esperienza con il suo primo figlio gli ispirò persino la creazione della pozione che lo rese ricco e che gli permise di smetterla di viaggiare intorno al globo: una pozione anticoncezionale i cui effetti non venivano annullati da nulla, della durata di 12 ore per ogni sorso e senza controindicazioni. Alice all’inizio ne era stata contrariata, ma dopo averla sperimentata convenne con lui che era abbastanza comoda da usarla spesso e volentieri.
James non si sposò mai con Lily Dursley, e non ebbero figli per tanto tempo, così la madre gli dava del disgraziato ogni volta che lo vedeva. Lavorò come modello fino a che la vecchiaia lo permise, mentre Lily si occupava di moda. Erano delle vere e proprie star nel mondo magico, fino a che, molto tardi, Lily non si ritrovò incinta. La cosa ebbe pochi grandi sconvolgimenti nella loro vita: abitavano già insieme, e furono più che altro le tate ad occuparsi del tutto. James comunque rimase il modello di ispirazione dei suoi nipoti e anche dei figli dei suoi cugini, che guardavano a lui quasi come ad un dio sceso in terra, cosa che lo rendeva particolarmente compiaciuto. Era lo zio delle feste sballate, quello che passava gli spinelli ai nipoti adolescenti, quello de “il whiskey incendiario è un diritto inalienabile, anche a dieci anni!”, quello dei regali strepitosi e delle gite che non avrebbero mai fatto con i genitori. Anche a cinquant’anni faceva voltare la testa a tante ventenni, cosa di cui non smetteva mai di vantarsi guardando con aria di superiorità la perdita dei capelli biondi di Scorpius (di cui lo stesso faceva un dramma … aveva una collezione di pozioni anticaduta, tutte quasi inutili), la pancia sempre più evidente di Albus, e più in generale tutti gli acciacchi che con il tempo avevano inevitabilmente colpito tutti i cugini e amici.
Louis e Laurel provarono a far funzionare le cose, ma presto capirono che era un’impresa impossibile visto che lei aveva di fatto perso la sua fiducia in lui. Divorziarono qualche mese dopo, e non si videro per tanto tempo salvo che per sporadiche cose riguardanti Helena: faceva troppo male guardarsi in faccia e sentirsi estranei. La bambina né risentì parecchio, perché era molto affezionata al padre, che comunque cercò di esserci sempre per lei.
Si riparlarono sul serio solo dopo che Helena partì per il suo primo viaggio ad Hogwarts. Fino ad allora aveva festeggiato due volte i suoi compleanni, avevano passato divisi tutte le festività, però per quell’occasione erano stati costretti a condividere la stessa aria. Louis la invitò al bar per un caffè e lei si ritrovò ad accettare, senza neanche sapere perché. La cosa assurda fu che si ritrovarono ancora innamorati, lei ricordò perché Louise l’aveva affascinata tanto da ragazza e Louis da parte sua non faceva che darsi dello stupido per tutti gli errori che aveva fatto con lei. Venne voglia a entrambi di riprovarci, così ricominciarono ad uscire insieme, perché in fondo non si erano mai dimenticati l’uno dell’altro. Quando Louis le raccontò di nuovo cosa fosse successo quella notte, lei finalmente crebbe alla sua storia. Helena fu felicissima di tornare a casa e rivedere suo padre in casa quel natale, e da allora le cose fra i due vanno a meraviglia.
Scorpius chiese la mano a Rose un paio di anni più tardi, durante un altro viaggio in Italia, questa volta però a Firenze. Le diede l’anello sotto il David di Michelangelo e lei gli rispose di si senza pensarci poi molto, piangendo di gioia. Lui aveva trovato lavoro al ministero della magia e lasciato definitivamente l’America e il Macusa.
Si sposarono pochi mesi dopo, e alla cerimonia erano presenti anche i Malfoy, con cui Scorpius aveva ormai finalmente riallacciato i rapporti. Non sarebbero mai stati i genitori che avrebbe voluto da ragazzo, così come lui non sarebbe mai stato il figlio che avevano desiderato, ma avevano iniziato ad accettarsi per quello che erano, si erano tutti sforzati di capire le motivazioni delle azioni di ognuno e le cose funzionavano meglio di come non si sarebbero mai immaginati. Rose però non avrebbe mai guardato di buon occhio a quello che era ormai ufficialmente suo suocero.
Orion si dimostrò un fratello affettuoso e a Scorpius piaceva molto passare del tempo con lui. L’aveva aiutato a gestire i bulletti idioti a scuola e a fare colpo sulle ragazze: per questo, notevole importanza avevano avuto le corse mattutine e le uscite insieme al bar. Andavano spesso a guardare le partite di Quidditch e anche se non erano d’accordo su niente darsi contro li divertiva da morire. Draco non provò mai più a cambiare suo figlio, anche se storse il naso davanti ai comunissimi nomi dei suoi nipoti, mentre Astoria divenne molto più presente nella vita di entrambi i suoi figli, in barba al marito.
Rose non si stancò mai di raccontare le loro avventure a chiunque incontrasse e che avesse abbastanza pazienza da starla a sentire. Dopo un po’ però, quasi tutti si ritrovavano ad ascoltare rapiti la storia di due adolescenti e poi di un uomo e una donna che si amavano e che non riuscivano a trovare il modo di stare insieme.
E poi, puntualmente, sospiravano di sollievo al sentire il lieto fine. 

 

Bhe siamo arrivati alla fine (finalmente)

Non mi aspettavo di finirie così, quando ho iniziato a scrivere, ma credo che alla fine non sia tanto male. La cosa più strana credo sia stata spuntare la voce "completa", perché ad un certo punto avevo davvero pensato che non sarei mai riuscita a finirla, mentre invece ... eccomi qui! Spero che vi sia piaciuta, nonostante tutto.
Un bacio a tutti voi che l'avete recensita (molto pochi a dire il vero), seguita o anche solo letta. Detto questo ... alla prossima! :)

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Moony16