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Autore: marie52    18/12/2016    2 recensioni
[Trolls]
[Trolls]Lei era arrivata un giorno, soleggiato e tranquillo.
Gli aveva sorriso mentre cantava quella canzone così spensierata e felice e, il suo cuore, per un attimo aveva perso un battito a quella sensazione che gli aveva donato.
Fastidiosa ma anche dolce.

Attenzione: contiene spoiler dal film se non lo avete visto vi consiglio di non leggere la storia
Spero vi piaccia
marie52
29/01/2021
Intro modificata dall'amministrazione
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione: la storia contiene spoiler dal film; se non lo avete visto vi consiglio di non leggere la storia.
Grazie per l'attenzione e buona lettura
marie52

Quell’emozione

 
Non ha mai capito il perché di quell’emozione.
Dopo che lei, sua nonna era morta, ogni cosa gli era sembrata inutile, priva di significato.
Ballare, gli era sembrato così sciocco.
Cantare ancora di più.
Il mondo non era tutto cupcakes e arcobaleni, lui lo aveva capito, quando quel burgen l’aveva portata via, lasciandolo da solo in un mondo troppo grande per lui.
E allora perché tutto il resto del mondo sembrava non accorgersene?
Dopo che avevano abbandonato la propria casa, rifugiandosi lontano da quei mostri che avevano portato via l’ultimo pezzo della sua famiglia rimasto, a differenza degli altri trolls, così li chiamavano, aveva deciso di costruire la sua casa lontano dai suoi abitanti fuori da quella comunità, che non comprendeva il suo essere così cinico.
Ma come potevano se loro credevano ancora che tutto fosse pieno di gioia ed amore?
La gioia non avrebbe potuto riportare indietro i suoi genitori.
Erano morti nello stesso modo di sua nonna.
Mangiati da un Burgen.
Prima suo padre, poi sua madre.
E poi quando aveva creduto di poter riottenere quella tranquillità perduta, quando avrebbe potuto essere felice, lei, se ne era andata.
Lo aveva abbandonato.
E senza che se ne accorgesse il tempo era passato, inesorabile, indomabile.
Era diventato un uomo, solitario, scorbutico, sarcastico,  privo di emozioni.
Almeno questo lui credeva di essere.
Lei era arrivata un giorno, soleggiato e tranquillo.
Gli aveva sorriso mentre cantava quella canzone così spensierata e felice e, il suo cuore, per un attimo aveva perso un battito a quella sensazione che gli aveva donato.
Fastidiosa ma anche dolce.
L’aveva invitato per diverse volte alle sue feste, ma, lui, fermamente convinto che un giorno, loro sarebbero arrivati e li avrebbero mangiati, aveva sempre rifiutato, incurante, almeno all’apparenza, dello sguardo confuso sul suo volto.
All’apparenza.
Perché quando si sedeva di fronte alla sua scrivania, nel suo rifugio, la sua casa senza felicità, come un idiota, sorrideva guardando quell’ennesimo invito, creato solo per lui.
E, anche quella sera,  si era ritrovato a guardare sorridendo a quel nuovo invito, meno colorato rispetto a quelli precedenti.
Non capiva ancora come fosse possibile quel sentimento fosse cresciuto in lui, ne il perché anche se aveva rovinato l’invito, si era messo a lavorare per poter rimuovere quelle crepe che lui stesso aveva creato.
Non capiva neanche il perché nonostante la trattasse male, lei non si era stanca di provare a renderlo felice ne il motivo per il quale si sentisse così quando il suo sorriso si volgeva verso di lui.
Ma soprattutto non comprendeva il perché l’idea che quel Creek fosse colui che aveva fatto breccia nel cuore di quella troll sempre sorridente, rosa e gentile, gli desse il voltastomaco e un sentimento, prepotente, gli dava sempre l’impulso di abbracciarla o di …
Un rumore rimbombò per tutta la stanza, riscuotendo il ragazzo mentre una voce chiamava il suo nome a gran voce.
Una voce che lo rese nervoso, impacciato.
Veloce, come non lo era mai stato, corse verso quel piccolo santuario e, dopo mille difficoltà riuscì a nascondere l’invito, per poi affacciarsi grazie al buco all’interno del suo zerbino a guardare chi fosse a bussare.
Ma non ce ne sarebbe avuto bisogno.
Avrebbe riconosciuto la voce della sua Poppy ovunque.
- Branch, Branch sei lì dentro?-
 

Angolo autrice:
Non so quanti di voi conoscano il film creato da quei geni della Dreamworks ma io me ne sono innamorata.
Nonostante io detesti i musical!
Il film a cui ho fatto riferimento è Trolls uscito solo qualche mese fa in Italia: parla di una principessa Poppy, che dopo che i suoi amici sono stati rapiti da un burgen parte per poter andarli a salvare.
Ad accompagnarla nel viaggio ci sarà Branch, uno scorbutico troll, dal colore grigio, unico del suo genere, che ha causa di un tristissimo passato ( di cui ho accennato precedentemente arrichendolo con qualche mia teoria) ha perso i suoi colori.
Spero vi sia piaciuto.
Un bacio
marie52
 
  
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