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Autore: Roby_chan_    19/12/2016    2 recensioni
Ohayo Minna!
Questa raccolta partecipa al 🌟Contest Natalizio “Christmas Tree – Una storia sotto l’albero” indetto dal gruppo facebook My life is a fiction, e ringrazio bambolinarossa per gli splendidi prompt.
Si tratta di one-shot a tema natalizio. Ci saranno capitoli incentrati su varie coppie di Fairy Tail, e altre semplicemente a tema natalizio con i nostri maghi preferiti ;)
Spero che vi piaccia,
Buona lettura, Roby-chan
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Mirajane, Natsu, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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🌟Contest Natalizio “Christmas Tree – Una storia sotto l’albero” indetto dal gruppo facebook My life is a fiction.
 
Prompt: 10. Vischio
Fandom: Fairy Tail
Personaggi: un po’ tutti
Coppie: Nalu, Gale, Gruvia, Jerza, Lami, accenni Elfever, Albis
Raiting: verde
 
 
 
23 dicembre. Natale era ormai alle porte, e in tutta Magnolia si respirava aria di festa. Luci colorate, addobbi, alberi di Natale per le strade… e chi più ne ha, più ne metta. Quell’atmosfera mozzafiato dava serenità e allegria a tutti gli abitanti, tanto da sembrare magica… o forse lo era davvero.
Ma se cercavi la magia e lo spirito natalizio al loro stato puro, non potevi che fare un salto alla gilda di Fairy Tail per ammirare le stupende decorazioni, che ogni anno erano in grado di stupire sempre di più gli abitanti della città.
Tuttavia era già da qualche giorno che la bella barista dai capelli albini era pensierosa, convinta che a quell'incantevole atmosfera mancasse ancora qualcosa… un addobbo di fondamentale importanza. Era sicurissima che si trattasse di una questione di vita o di morte! Peccato che se ne fosse resa conto solo parecchi giorni dopo le "operazioni di decoro" della gilda. Certo, perché Fairy Tail non era una gilda normale, e, in quanto tale, aveva esagerato come al solito, iniziando le suddette "operazioni" già i primi di Novembre, su ordine del Master, per paura che non riuscissero a fare in tempo viste le numerose risse che li costringevano, una volta sì, e l'altra pure, a ricominciare daccapo. Per fortuna tutto fu pronto per il 1 dicembre, soprattutto grazie ad Erza che aveva preso le redini della situazione. Perciò, non si sa come, gli addobbi erano rimasti ancora tutti intatti.
Ma ritornando a Mira... alla fine il 22 sera si era finalmente ricordata cosa mancasse. Si diede della stupida per non averci pensato prima, e così era uscita come un lampo da casa sotto gli sguardi attoniti dei fratelli. Proprio per questo, quella mattina del 23, l'albina era intenta a riempire ogni angolo della grande sala principale con quelle “innocue” foglioline appuntite.
 
Il portone si aprì, facendo entrare Lucy, infreddolita per le basse temperature. Si sorprese di vedere Mira tutta indaffarata, ma soddisfatta del lavoro quasi terminato.
Rendendosi poi conto di cosa si trattasse, si guardò attorno sospettosa. Ma com’era possibile? Nessuno l’aveva fermata?
In silenzio si avvicinò al tavolo al quale erano già seduti Natsu, Happy, Gray e Juvia. I due maghi già stavano battibeccando di prima mattina, ma probabilmente la presenza della turchina, appiccicata come al solito al braccio del moro, gli impediva di alzarsi per iniziare la solita rissa.
-Ciao ragazzi!- salutò la bionda, sedendosi al fianco del rosato.
-Giorno Lucy!- esclamò contento il dragon slayer.
-Aye, Lucy!- concordò l’exceed.
Gray fece un piccolo cenno col capo, ancora irritato per la discussione con Natsu.
E Juvia… bhè, lei la stava fissando con sguardo assassino, sibilando un -Rivale in amore…- che non guastava mai.
 
Dopo una mezz’oretta, la gilda, prima piuttosto vuota, si riempì e Mirajane iniziò il proprio giro tra i tavoli per portare bevande calde a tutti, che si trattasse di cioccolata calda, thè, o caffè corretto.
-Ehy ragazzi, come va?- chiese l’albina al tavolo di Lucy, dopo averle porto la sua cioccolata calda.
-Tutto bene- rispose la bionda, prendendo un sorso dalla propria bevanda.
L’albina allora si guardò intorno, soffermandosi a fissare per qualche istante le foglioline di vischio che aveva appeso vicino alle colonne.
-Mira-san, cosa stai guardando?- chiese Wendy, che qualche minuto prima si era unita al gruppetto insieme a Charle e Erza.
La ragazza si voltò verso di lei con il suo solito sorriso, anche se a Lucy non sfuggì quella lieve luce rossa che le aveva attraversato gli occhi.
-Le nuove decorazioni che ho aggiunto stamattina- rispose candidamente lei.
-Quello è vischio, giusto?- chiese conferma Erza, guardando anche lei le piantine.
La bella diavolessa annuì, aspettando il momento giusto per il proprio piano.
-Juvia però non capisce come mai Mira-san abbia messo del vischio dappertutto.- si chiese ingenuamente la turchina, ed era proprio lì che voleva arrivare la diavolessa.
Un brivido percorse la schiena di Lucy.
-Oh, non conoscete la leggenda?- domandò fintamente sorpresa l’albina. La maga degli spiriti stellari sbiancò, mentre gli altri negavano con la testa.
Compiaciuta di tutto quell’interesse, riprese a parlare. -Si dice che se nel periodo natalizio una ragazza che si trova sotto il vischio non viene baciata dal suo amato, allora non si sposerà per l'intero anno a venire.- spiegò lei, mentre Juvia si illuminava a quelle parole. Diversa fu la reazione degli altri: Erza e Lucy si depressero, Gray e Wendy si spaventarono, e invece Natsu e Happy si guardarono a vicenda confusi.
- Si dice anche che chi sta sotto il vischio e si baci, avrà protezione eterna come simbolo della vita e dell'amore che sconfigge anche la morte.- aggiunse poi, evitando di traumatizzare Wendy con quell’usanza, e infatti la blu sospirò di sollievo. -Che cosa romantica!- esclamò infatti poco dopo, sorridendo.
-Io però non capisco perché ci si debba per forza baciare lì sotto per poi sposarsi- chiese un confuso Natsu, ottenendo l’approvazione silenziosa di un Gray alquanto terrorizzato all’idea.
-Bhè, in effetti è solo una leggenda…- gli concesse Mira, portandosi una mano alla guancia, pensierosa. -… ma vera o meno, non costa nulla provare, no?- aggiunse poi raggiante.
Bene, e con questo adesso Mira aveva compiuto la sua missione. Il resto sarebbe venuto da s… no, ci avrebbe pensato lei anche a quello.
Inutile dire che, pronunciate quelle parole, Gray si alzò di scatto, mormorando una banale scusa su impegni di cui si era dimenticato, per filarsela di corsa, inseguito da una Juvia adorante. -Gray-sama deve baciare Juvia sotto il vischio!- esclamò lei. -Non scappare!- aggiunse con un mazzetto della suddetta pianta tra le mani, che aveva “casualmente” trovato sul tavolo poco prima.
Nel frattempo Lucy continuava a sorseggiare la sua cioccolata calda, fingendo indifferenza e sperando di salvarsi dal piano di Mira.
-Ehy, Lucy!- esclamò d’improvviso il rosato, facendola voltare e quasi strozzare con la bevanda. Si accorse però troppo tardi di quelle foglioline di vischio che pendevano sulle loro teste, tenute lì grazie alla canna da pesca che Mira aveva fatto uscire chissà da dove.
Natsu le schioccò un bacio sulla guancia, facendola arrossire all’inverosimile. -P-perché l’hai f-fatto?- gli domandò imbarazzata la bionda dopo qualche secondo. -P-pensavo che n-non ti importasse di cose come il matrimonio- pronunciò lei, ormai in tilt.
-Infatti, non mi interessa.- disse semplicemente lui, portandosi le mani dietro alla nuca. -Ma penso che la protezione eterna sia utile- aggiunse, regalandole uno dei suoi sorrisi a trentadue denti. Il cuore di Lucy perse un battito a quell’espressione. -Sai quanto potremmo diventare forti con quella?- continuò poi, facendo scoppiare la maga in una risata nervosa dopo qualche attimo di stupore. Bhè, in fondo Natsu era sempre Natsu, no? Però sapere che avesse pensato anche al suo bene, le riscaldava il cuore.
Intanto, poco più in là… un certo dragon slayer del ferro aveva ascoltato l’intera conversazione, e adesso stava ghignando, osservando il suo obbiettivo a pochi tavoli di distanza.
Levy se ne stava tranquilla e ignara di tutto ciò a leggere uno dei suoi libri con la schiena appoggiata a una colonna, e, come praticamente ogni colonna di Fairy Tail, anche lì sopra c’era del vischio.
Il corvino si avvicinò come suo solito alla ragazza, prendendole d’improvviso il libro dalle mani.
-Ehy, che leggi gamberetto?- chiese il ragazzo, dando un’occhiata al titolo del libro.
-Ridammelo subito, Gajeel!- esclamò lei, alzandosi in punta di piedi, per poi iniziare a saltellare nel tentativo di recuperarlo dalla mano di Gajeel, che si era alzata sopra le loro teste. Tutto come previsto. Il corvino fece finta di notare qualcosa per terra, così da abbassarsi leggermente, e fu così, che, calcolato centimetro per centimetro, le labbra rosee e sottili di Levy andarono a incontrare la sua guancia. A quel contatto la ragazza smise di saltare, mentre il mago si finiva di abbassare per far finta di raccogliere un bullone che in realtà aveva già in mano.
-Gajeel, che fai?- gli chiese lei, sorpresa.
- Nulla di che, gamberetto- le rispose, rialzandosi con un ghigno. -C’era un bullone a terra- aggiunse, mostrandoglielo.
-Oh...- pronunciò lei, riprendendosi poi il libro che gli stava porgendo il mago.
-Piuttosto…-aggiunse il corvino, ghignando ancora di più. -…mi sa che ci siamo un po’ scontrati- le fece notare come se niente fosse. La scripter rimase confusa per qualche istante a quelle parole, per poi rendersi conto di ciò che fosse realmente successo e arrossendo di botto nel ricordarsi delle decorazioni che aveva aggiunto quel giorno Mira ad ogni colonna. Il corvino, senza aggiungere altro, si allontanò, uscendo dalla gilda per prendere una boccata d’aria fresca.
-A quanto pare non c’è stato bisogno del mio intervento- sussurrò una compiaciuta diavolessa, intenta a pulire il bancone.
-Eh? Hai detto qualcosa Mira-nee- chiese Lisanna, seduta lì vicino.
- No, nulla. Assolutamente nulla- le rispose raggiante, ritornando a servire ai tavoli.
Intanto……
Gajeel se ne stava accovacciato in un vicoletto con le mani a coprirsi il viso arrossato.
-Se ti ha imbarazzato tanto farlo, potevi anche evitare e riprovare l’anno prossimo- pronunciò Lily, con un sopracciglio alzato.
-Taci, Lily- lo rimbeccò lui, prima di immergersi nuovamente nei propri pensieri, mentre il piccolo exceed sospirava tra il seccato e il divertito, scuotendo la testa.
 
Nel frattempo……
-L’avrò seminata?- si chiese un ansimante Gray, vicino al grande albero del parco della città.
-Gray-sama!!!- la turchina apparve poco distante con un malloppo di vestiti pesanti tra le braccia.
-Oh, cavol…- Un momento. Ma quelli non erano i suoi vestiti? Il mago abbassò timoroso lo sguardo e…… Merda! Si era tolto i vestiti di nuovo!
Ma se da un lato voleva fuggire, dall’altro era ben consapevole delle sicure denunce che avrebbe ricevuto se non si fosse rivestito, così aspettò che la maga lo raggiungesse.
La turchina, ansimante per la corsa, si prese qualche secondo per riprendere almeno un po’ di fiato.
-I tuoi vestiti, Gray-sama- pronunciò poi, porgendogli sorridente gli abiti. Il moro la guardò titubante. Era sicuro accettarli? Non era una trappola?
Per fortuna tutto andò per il meglio, e Gray, in pochi minuti, si rivestì.
-Juvia è dispiaciuta…- riprese lei all’improvviso, guadagnandosi un’occhiata stupita e confusa dal mago. -…Juvia voleva dare solo un piccolo bacio a Gray-sama…- continuò con sguardo basso, mentre il moro ricominciava a preoccuparsi -…anche se non è sulla bocca, a Juvia va bene- concluse poi, fissandolo con le sue iridi oltremare. L’espressione supplichevole di Juvia lo spiazzò.
Lei voleva un bacio... però le andava bene anche sulla guancia… In fondo era solo un innocuo bacio……
Le parole di Mira poi gli tornarono alla mente. “Se nel periodo natalizio una ragazza che si trova sotto il vischio non viene baciata dal suo amato, allora non si sposerà per l'intero anno a venire”.
No, non poteva permetterle di dargli neanche un solo bacio, perché sapeva perfettamente chi Juvia voleva sposare!
Stava già per scansarsi dalla turchina che si stava avvicinando, quando……
-Ehy Gray!- la voce di Cana lo fece voltare di lato.
-Che vuo…- stava già per chiedere irritato, quando fu interrotto da un leggero e caldo tocco che gli sfiorò la pelle fredda del viso.
Si rigirò solo per vedere la turchina allontanarsi completamente rossa.
Si voltò di nuovo verso Cana, confuso. -Missione compiuta!- sogghignò sorridente la mora, mentre prendeva un sorso dalla sua fiaschetta.
-Eheh, è stato divertente- un’altra voce gli fece alzare lo sguardo. Mavis se ne stava tutta allegra appollaiata all’albero sopra di loro con un mazzetto di vischio tra le mani.
Oh, merda! L’avevano fregato.
 
Nello stesso momento……
Driin driin
Mira estrasse dalla tasca del vestito invernale una card magic che le aveva dato Cana, e sulla quale era raffigurata proprio la maga delle carte, che in quel momento le stava facendo il segno della vittoria con le dita.
Un sorriso compiaciuto sorse sul volto dapprima stupito dell’altra.
Dunque, e adesso chi era il prossimo?
-Lisanna, hai visto Elfman?- chiese alla sorella, avvicinandosi e guardandosi attorno alla ricerca di un’altra testa albina.
-L’ho visto uscire prima con Evergreen.- le disse lei, sorseggiando il proprio thè.
-Oh, davvero?- domandò, sinceramente stupita.
-Bhè, sarebbe meglio dire che Evergreen è uscita, e poi dopo un po’ l’ha seguita anche Elf-niichan- si spiegò meglio.
Lo stupore crebbe sul volto della barista. -E tutto questo quando è successo?- domandò allibita.
-Mm... penso un paio d’ore fa- riflettè la ragazza.
Ma come! Lei non se n’era minimamente accorta! Forse era perché era stata impegnata con le altre coppie……
Mah, conoscendo Evergreen, lei doveva di certo essere a conoscenza di quell’usanza, quindi ci avrebbe pensato lei. Inoltre le era sembrato che mancassero delle foglie di vischio dalle ringhiere...
Forse più di una persona li aveva presi per compiere il dolce atto del bacio. A quei pensieri Mira sospirò di piacere e felicità.
Ma se in molti si vergognavano, c’era anche chi si baciava teneramente alla luce del sole, proprio come Alzak e Bisca, che in quel momento se ne stavano accoccolati sotto una colonna, con Asuka che giocava con Wendy e Romeo poco distante.
In ogni caso, però, Mira aveva ancora un’importantissima missione da compiere……
 
Quella sera……
Erza entrò silenziosa nel suo appartamento, chiudendo la porta. Accese il riscaldamento e si riequippò per indossare una semplice maglietta a mezze maniche e pantaloncini, dirigendosi in seguito verso la camera da letto. Si buttò a peso morto sul soffice piumone, rigirandosi a fissare il soffitto con sguardo vacuo. Non aveva fame. Era da quella mattina che si sentiva leggermente triste e malinconica, e purtroppo sapeva anche il perché. Da quando Mira aveva tirato fuori quella storia sul vischio, non aveva potuto fare a meno di continuare a pensare a Gerard e a quanto fosse lontano. Chissà dov'era in quel momento... avrebbe almeno voluto rivederlo per Natale, ma non voleva farsi troppe illusioni. Le chiacchiere a Fairy Tail e le risse l'avevano aiutata a distrarsi per tutto il giorno, ma adesso che era da sola era ben diverso. Da quando era entrata in casa non sapeva nemmeno lei quante scene si fosse immaginata di lei e del mago degli astri sotto al vischio a scambiarsi un bacio passionale. Realizzando ciò, arrossì di botto, per poi sospirare affranta.
Si mise seduta sul letto, scuotendo leggermente la testa, nella speranza di scacciare via quei pensieri. Uno strano rumore però la colse di sorpresa. Si voltò verso la finestra, coperta dalle tende.
Toc toc.
Deglutì a vuoto. Qualcuno stava bussando alla finestra. Che fosse... Gerard?
No, scosse il capo. Niente illusioni si era detta. Poteva trattarsi di chiunque... per esempio Natsu, no? Si intrufolava sempre dalla finestra di Lucy... forse si era dimenticato di dirle qualcosa.
Titubante si alzò dal letto, scostò leggermente le tende... e ciò che vide le fece perdere un battito.
Gerard era fuori dalla finestra e le stava sorridendo dolcemente. Rimasero così a fissarsi per quasi un minuto, prima che il blu parlasse. -Erza, che ne diresti se adesso aprissi la finestra?- le chiese con la voce attutita dal vetro. -Sai, inizia a fare un po' freddo qui fuori- aggiunse poi, facendo una piccola smorfia.
-S-sì, certo, scusa!- si affrettò subito lei, ma non dopo essere arrossita di botto. E così, nel giro di pochi secondi, il blu fu finalmente dentro e al caldo.
Erza lo osservò attentamente. Indossava un giaccone con la pelliccia attorno al cappuccio, dei normali pantaloni scuri e degli stivali. Non era il classico vestito che usava per nascondersi quando girava in città. -Come mai sei qui?- gli chiese senza troppi giri di parole, ma già pronta a rimproverarlo.   
-Ho pensato che fosse bello rivedersi per Natale- rispose semplicemente lui, togliendosi la giacca e sfregandosi le mani, intorpidite nonostante i guanti .
-Ma oggi non è Natale, e poi sai che devi stare attento se non vuoi essere scoperto!- lo rimbeccò subito lei, anche se a malincuore. Insomma, era felice, immensamente felice, che Gerard fosse riuscito a raggiungerla, però non doveva rischiare solo per lei.
-Non pensavo di essere sgridato dopo tutta la fatica che ho fatto per essere qui- pronunciò lui, fintamente dispiaciuto, abbassando lo sguardo, ma comunque osservandola con la coda dell'occhio.
-A-ah, n-no, scusa - si affrettò a dire la maga, arrossendo.
-Non preoccuparti -la rassicurò lui gentile. -In realtà pensavo di trovarti in gilda. Sono rimasto sorpreso di sapere che non c'eri- confessò poi il ragazzo, grattandosi la nuca e ricordandosi la strana accoglienza di Mira e il fitto parlottare tra lei e Meldy non appena erano arrivati.
Intanto alla maga riaffiorarono tutti i pensieri che aveva fatto poco prima: Mira, la storia del vischio, la sua tristezza...
Abbassò lo sguardo. -Non mi andava di restare lì.- sussurrò come a scusarsi. -Ero un po' stanca- si giustificò poi, cercando di nascondere i suoi sentimenti.
-Oh, allora forse è meglio se riposi- pronunciò lui sorpreso e preoccupato, facendo per voltarsi e uscire da dove era entrato.
-N-no, fa niente- lo fermò lei, afferrandolo per la manica -Resta...- mormorò con tono quasi supplichevole. Il blu si voltò a guardarla, mentre lei si ostinava a tenere lo sguardo basso.
I due rimasero in silenzio per altri interminabili minuti. Un silenzio carico di imbarazzo.
La spadaccina faticava ancora a rendersi conto che Gerard fosse realmente lì, mentre il blu, nonostante le sue parole calme, in realtà era davvero agitato.
C'era un motivo se si era presentato a quell'ora da lei e non aveva aspettato il giorno dopo per vederla in gilda... Gerard deglutì, prendendo coraggio.
-Erza- la chiamò lui, risvegliandola dai propri pensieri.
Il blu deglutì ancora quando quelle iridi cioccolato incontrarono le sue smeraldine.
Si avvicinò lentamente alla rossa, poggiandole lentamente una mano sulla guancia arrossata e liscia. La maga rimase immobile, mentre il blu l'accarezzava flebilmente, per paura che al minimo movimento quello che le sembrava essere un sogno potesse svanire. Il mago si avvicinò ancora con estrema lentezza, per darle così il tempo di allontanarsi se avesse voluto. Eppure in quel momento, mentre i loro volti si facevano sempre più vicini, i pensieri di entrambi erano come azzerati, troppo impegnati a contemplare i lineamenti dell'altro, che mai erano stati così vicini. E poi accadde. Gli occhi si chiusero e le labbra si unirono in un dolce bacio. Non era come quello che Erza aveva immaginato, no, era molto meglio. Quando si separano e aprirono lentamente gli occhi, ciò che videro fu uno spettacolo per entrambi. I respiri corti, le guance arrossate e gli occhi lucidi. Quel piccolo contatto aveva trasmesso forti emozioni ad entrambi. Così forti che erano impossibili da esprimere a parole, ma i loro occhi dicevano tutto. E così, senza ulteriori parole, i due si avvicinarono ancora una volta. Si sedettero sul comodo letto, abbracciandosi teneramente e riempiendo tutti quegli anni di muti silenzi e triste solitudine che si erano entrambi ostinati a mantenere. Ma il silenzio di quel momento non era pesante, tutt'altro, era quasi magico. E mentre Gerard prendeva ad accarezzare la candida pelle del braccio della rossa, lasciata scoperta dalla maglietta, la maga si ritrovò a sorridere guardando di fronte a sè, dov'erano prima. Un piccolo mazzetto di vischio si trovava sul comò. Sapeva già perché era lì, e si disse che avrebbe di sicuro dovuto ringraziarla. Questi furono gli ultimi pensieri della maga, prima di chiudere gli occhi e lasciarsi andare a quelle leggere carezze che le stavano facendo toccare il cielo.
 
Qualche ora più tardi...
La gilda era ormai quasi vuota data l'ora tarda, e Mirajane, soddisfatta del suo operato, stava pulendo gli ultimi tavoli, chiedendo agli ultimi gildani di uscire per poter chiudere.
Quando ebbe sistemato tutto, tirò un sospiro di sollievo. La gilda era uno specchio, pronta per i festeggiamenti del 24 e del 25.
Stava già per prendere il pesante giaccone e uscire dalla sala, quando una capigliatura bionda si scostò dall'ombra della colonna alla quale era appoggiato in silenzio. Mentre il biondo si avvicinava lentamente, lo stupore che prima aveva colto la bella barista si trasformò in un dolce sorriso, ma non di quelli che dedicava ai suoi nakama, no, uno di quelli che regalava solo a lui.
-Cosa ci fai ancora qui a quest'ora?- gli chiese innocentemente l'albina quando le fu vicino, ma conoscendo perfettamente la risposta.
-Nulla di speciale- ghignò leggermente lui, afferrandola poi per la vita e attirandola a sè, così che potesse appoggiare le mani sul suo petto muscoloso. -Aspettavo di essere solo- aggiunse poi con lo stesso mezzo sorriso, mentre l'espressione innocente di Mira si trasformava in una decisamente più maliziosa.
-Mm... mi chiedo perché? -disse con tono suadente, avvicinandosi leggermente al volto del biondo.
-Oggi sei stata impegnata tutto il giorno con quelle stupide coppiette...- pronunciò lui vicino al suo orecchio. L'albina aggrottò leggermente le sopracciglia. Non erano stupide le coppie!
-...non pensi che sia meglio per cupido riposarsi un po' e godere anche lei del magico incantesimo?- le sussurrò roco, facendola fremere di piacere.
Il volto di Laxus si allontanò dal suo orecchio per guardarla in volto e avvicinare le sue labbra rosee alle proprie.
-Aspetta Laxus- lo fermò però lei, poggiandogli un dito sulle labbra. Il biondo la guardò perplesso. -Se dici così, allora non pensi che manchi qualcosa?- chiese lei. A quella domanda il mago ghignò di nuovo. -Non preoccuparti di questo, ci ho già pensato io- la rassicurò lui, alzando lo sguardo sopra le loro teste. Un ramoscello di vischio pendeva dalla balaustra sotto la quale erano.
-Tutto programmato, eh?- gli chiese lei, guardandolo dopo un primo attimo di stupore.
-Eh, già -pronunciò ancora lui. -Sai, non sei l'unica in grado di fare cupido- e così dicendo finalmente unì le loro labbra in un bacio bramoso e passionale.
E fu così che grazie a quella che all'inizio sembrava solo una semplice leggenda, in molti passarono un dolce e felice pre-Natale.
 



Nda:
Salve a tutti!!!
Sono così contenta di pubblicare questa raccolta! I prompt subito mi hanno ispirato, e primo tra tutti questo. Avrei voluto aggiungere tutte le coppie, ma purtroppo è stato impossibile.
Ad ogni modo spero che a tutti voi fan di queste coppie sia piaciuta ^.^
Adesso vi faccio un piccolo punto della situazione: la raccolta dovrebbe contenere circa poco più di una decina di capitoli. Ho intenzione di pubblicare una storia al giorno, salvo imprevisti e escluso il sabato, perché per chi mi conosce, sa che non posso abbandonare l'altra raccolta... ma non parliamo di questo. Vi informo già che potrei pubblicare agli orari più strani, quindi preparatevi XD
Si, si, va bene, adesso vi lascio in pace.
A domani, Roby-chan ;)
 
   
 
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