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Autore: ElenaFtStory    22/12/2016    1 recensioni
Elena aveva deciso di andare in discoteca per passare una serata diversa dal solito ma non si sarebbe mai aspettata di innamorarsi di un perfetto sconosciuto..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Amore inaspettato

Quella sera avevo deciso di far festa e andare in discoteca per distrarmi un pò. Erano le 2:15 quando decisi di tornare a casa, uscii dal locale e mi diressi verso il parcheggio quando, all'imporvviso, mi sentii afferrare per un braccio e mi voltai. Un ragazzo visibilmente ubriaco mi aveva afferrata. "Lasciami!" gidai. Ma lui non mollò la presa "Oh no bambolina tu vieni con me e ci divertiamo un pò insieme" ridacchio emanando un tanfo di alcol, non riuscivo a liberarmi dalla sua presa ma riuscii ad urlare prima che mi tappasse la bocca. "Vedi di stare zitta e fare la brava sarà una cosa veloce!"
Le lacrime iniziarono a rigarmi sul viso, ma d'un tratto sentii qualcuno urlare contro il mio assalitore: "Lasciala!" il ragazzo che era apparso sferrò un pugno all'uomo che mi aveva intrappolata e lo fece cadere a terra, quest ultimo si alzò barcollando e corse via. "Stai bene?" Mi chiese. Annuii, mi diede un fazzoletto e, dopo essermi asciugata le lacrime ebbi modo di osservarlo meglio, era un ragazzo un pò più alto di me con gli occhi castani e i capelli dello stesso colore ma un pò spettinati. "Il mio nome è Andrea" "Io mi chiamo Elena, grazie per avermi salvata" "Di niente, ma cosa ci fai qui tutta sola?" "Volevo passare una serata diversa e sono venuta a ballare, tu anche sei solo però" risposi "Ero con degli amici, posso accompagnarti a casa? Dove vivi?" Era molto gentile, accettai il passaggio e ci ritrovammo nella sua auto, indossavo solamente dei pantaloncini corti e una maglietta a maniche corte, un brivido mi percorse la schiena. "C'è la mia giacca dietro di te, puoi metterla e scaldarti se vuoi" Sorrisi, lui accese la radio e l'aria calda puntandola verso la mia direzione. "Ti spiace se mi fermo al Mc Donald a prendere un panino? Ho un pò di fame" "Si fai pure, non ho nesuno ch emi aspetta a casa". Arrivati al Mc mi offrì un toast, mi misi seduta sul cofano della macchina e scartai il mio panino, lui anche mangiò accanto a me ma, una volta finito si accese uno spinello e fece un tiro. "Credevi fossi un bravo ragazzo ammettilo ahah" "Be si lo credevo, mi fai fare un tiro?" accettò e fumammo insieme "Allora,da quanto sei in America?" "Si nota così tanto che non sono di qui? 2 anni comunque" "Be si dal tuo accento, io anche non sono americano, vengo dall'Italia" chiacchierammo un pò e dopo risalimmo in macchina ma non avevo molta voglia di tornare a casa, non anvevo neanche sonno. "Adesso ti accompagno a casa" "Di già?" dissi tristemente. "Che c'è vuoi fare after?" disse lui ridendo. "Tu che fai?" "Devo tornare a casa per finire di preparare un progetto" "Posso farti compagnia?" Non so cosa mi prese ma volevo passare più tempo con lui mi sentivo bene in sua compagnia. "Va bene accetto ma solo perchè c'è il rischio che mi addormenti e mi licenzino" In poco tempo arrivammo al suo appartamento, mi disse di accomodarmi mentre lui andava a prendere il pc. Mi misi seduta sul divano e osservai le fotografie appese alle pareti, erano dei paesaggi mozzafiato. "Fai il fotografo?" "Nel tempo libero, tu cosa fai?" "Io sono una modella" Si mise accanto a me. "Sul serio? Cioè sei una bella ragazza ma non pensavo.." "Ahah lo so non sembra, vado a letto tardi, mangio panini, vado a ballare da sola.." Lo aiutai con il progetto e ne approfittammo per conoscerci un pò meglio, mise il pc sul tavolo e tornò accanto a me, ci guardammo e le nostre labbra si unirono in un dolce bacio che pian piano divenne sempre più intenso a poco a poco. In poco tempo eravamo in camera da letto a toglierci gli indumenti a vicenda..
La mattina seguente mi svegliai fra le sue braccia "Buongiorno" mi misi seduta "Buongiorno" "Ascolta io devo andare a lavoro fra poco e.." Lo interruppi "Vado a casa tranquillo" Mi alzai rivenstendomi, lui era in cucina quando lo raggiunsi. "Sono stata bene ieri sera dico sul serio" "Anche io, ti va  di rivederci?" "Certo" Ci scambiammo i numeri di cellulare e tornai a casa, non ancora mi rendevo conto di ciò che era realmente successo ma ero felice e questo mi bastava, io e Andrea ci continuammo a vedere per parecchio tempo, conobbi i suoi amici e lui i miei. Un giorno decidemmo di andare a vivere insieme e fu così che mi trasferii a casa sua.




 
   
 
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