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Autore: Tony Stark    23/12/2016    3 recensioni
Credence è cresciuto ascoltando storie sul Diavolo. Era l'angelo più bello del paradiso, attirava le persone con la verità e la bellezza.
E Credence ha scoperto che il Diavolo aveva l'aspetto di un uomo britannico con un piccolo sorriso e una grande valigia
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Credence, Barebone, Newt, Scamandro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Point of View- Tutto cambia'
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Devil in Disguise


Credence conosce la verità. Gli è stata insegnata, lui stesso l’ha insegnata ad altri. Le Streghe vivono in mezzo a noi. Le streghe si nascondono, mentono… ingannano. La loro magia viene dal Diavolo, hanno venduto la loro anima per averla. Per loro non c’è alcuna salvezza…
Per lui non c’è alcuna salvezza.


Perché lui conosce la verità e sa che lui è il Male, che l’oscurità scorre nelle sue vene, come un veleno. Lui è corruzione e malattia. La sua anima non è altro che il guscio avvizzito di quello che sarebbe dovuta essere una vera anima. Credence lo sa, lo accetta. Lui sa che il Male, la sua oscurità, esplode in una massa di pura distruzione.


Credence conosce la verità, ma sua madre non lo sa. E lui spera che lei non lo sappia mai. Perché sennò avrebbe fatto molto di più che punirlo. L’unico modo per purificare una strega è col fuoco. E’ un rituale sacro, terribile. E’ necessario, ma non è gentile e Credence ha paura, perché sa che non ci sarà pace per lui, non ci sarà pace per la sua anima corrotta.


Lui conosce la verità, ma non vuole crederci. L’uomo-Strega,il Signor Graves, sta cercando un bambino. Qualcosa di pericoloso, qualcuno è in pericolo. L’uomo-Strega vuole sempre qualcosa da Credence e lui prova a trovarlo, ci prova ma non riesce… mai. E si chiede se questo sia l’inferno, se lo chiede ma non ha ancora trovato una risposta. Ed è per questo che Credence finisce per perdersi, occhi bianchi e oscurità… Lui cerca di nasconderlo perché… perché non è lui che la Strega vuole. Credence ha deciso, troverà il bambino e lo porterà all’uomo-Strega e forse così le sue parole di miele diventeranno realtà.
Forse l’uomo-Strega è il Diavolo… e Credence vuole fare un accordo con lui.


Lui conosce la verità, ora. Il Signor Graves non è il Diavolo. Lui è solo un uomo, come tutti gli altri: crudele e profano, e Credence capisce di essere stato semplicemente troppo cieco per vederlo prima. L’uomo, perché è solo questo, che si trova di fronte a lui ritratta sulle sue parole che erano solo bugie. Semplici e stupide bugie ognuna di loro. Il Diavolo non mente e Credence è così stanco di trattenere quell’oscurità… è così stanco. La massa di oscurità che è la sua anima, urla, ruggisce gli chiede di essere liberata e lui non trova più alcuna ragione per trattenerla. Ci ha provato cercando di redimersi; Ormai è troppo tardi. Lui è il Male. Dio non vuole salvarlo e il Diavolo non è venuto a reclamare la sua anima e lui è stanco, così stanco, di cercare di accontentarli entrambi. E la lascia libera, l’Oscurità.


Credence non è sicuro di quello che succede dopo. Oscurità, urla e un lampo blu e oro, una voce gentile, cauta “Credence, posso avvicinarmi” e fulmini e urla e l’uomo-Strega è tornato. Gli parla, gli parla di alleanze e potere, ma le sue parole non lo tentano perché ormai lui sa. Il suo inganno è finito, e Credence conosce la verità, ormai così ovvia. Graves è solo un uomo come sua madre come il Senatore.
E poi la luce assoluta, totale; deve essere l’ira divina. E Credence urla, urla e si chiede se finalmente dopo tutto questo dolore verrà lasciato in pace; si rimprovera per la sua debolezza. Al Male non viene permesso alcun riposo. La morte non gli darà alcun sollievo. Solo l’inferno, il tormento, lo aspetta. E si chiede se l’inferno abbia l’aspetto della sua vecchia casa, fredda e in rovina, perché è lì che Credence si trova dopo la luce e il dolore, e la sensazione di venire fatto a pezzi, strappato in minuscoli brandelli. E lui pensa che sua madre aveva ragione, lo meritava anche se non lo aveva mai voluto. E infine il Diavolo decide finalmente di reclamarlo.


Il Diavolo, Credence scopre, non ha l’aspetto di un mostro. Ma quello di un uomo britannico dai capelli rossi, con un piccolo sorriso e una grande valigia.


Credence non riesce a fermare una risata incredula che suona maniacale persino alle sue stesse orecchie. Per tutto questo tempo si rende conto di essere stato completamente cieco, lui era stato lì tutto il tempo. Un lampo di blu e oro nella metropolitana, una voce gentile e cauta che si avvicinava lentamente. Un uomo comune, se non fosse per i suoi colori, sui gradini di una banca -sono più un cacciatore in realtà- aveva detto con un sorriso. Una battuta.


<< Eri lì >> dice Credence. E poi pensa che non forse non capirà a cosa si riferisce ma l’uomo, no, il Diavolo, capisce comunque.


<< Ah, sì >> dice annuendo lentamente, e non guardando Credence- ironico, pensa, che il Diavolo abbia il suo stesso comportamento- << e mi dispiace. Ho cercato di fermarlo >>


E Credence non sa se credergli, ma poi ricorda. Il Diavolo non mente, lui attrae con la verità e con la bellezza. E, improvvisamente, Credence sa che non gli ha mentito.


L’uomo, Newt, come il tritone, una lucertola, un anfibio…- un serpente nell’erba- gli dice che sta tornando nella sua terra d’origine e si offre di portarlo con lui. E Credence si chiede quale scelta abbia… si può rifiutare l’invito del diavolo? Ormai sa che è troppo tardi per il rimorso, troppo tardi per la famiglia… Ormai è troppo tardi anche solo per sperare. Per ciò accetta e l’uomo, il Diavolo, sorride felice. Apre la valigia ed entra, dicendogli di seguirlo.


E Credence non sa cosa aspettarsi, non ha più alcuna speranza. Ma quando lo vede, pensa che se questo è l’ Inferno prova veramente pietà per coloro che agognano il Paradiso.
All’interno della valigia c’è un mondo pieno di magia e misteri. Alla sua destra c’è una Savana, alla sua sinistra una scogliera illuminata dalla luna e poi una foresta e un deserto, e sopra di lui galleggiano centinaia di sfere d’acqua. E le bestie. Creature che Credence non aveva mai visto, che erano meravigliose e terrificanti allo stesso tempo e che lo guardano con diffidenza mentre guardano il Diavolo con affetto.


<< Cos’è questo posto? >> chiede, prima di potersi fermare. E sperando di non infastidire il Diavolo con la sua domanda.


Il Signor Scamander- un piccolo serpente alato blu avvolto attorno ad un braccio e una terrificante creatura simile ad un felino che cerca di attirare la sua attenzione e il suo affetto( era forse quello il Cerbero? Si chiede Credence)- risponde << Questa è Casa, Credence >>
E Credence sa di avere ragione, lui è il Diavolo. Non il mostro, ma l’angelo più bello del paradiso, Lucifero.
Credence si guarda intorno e si chiede perché avesse anche solamente pensato che Graves potesse essere il Diavolo e si chiede anche perché qualcuno dovrebbe temerlo e cercare di allontanarsi da lui.


Credence conosce la verità, gli è stata insegnata e lui stesso l’ha insegnata a sua volta. Ma sa anche che il Diavolo non è un mostro, ma è un angelo che ha l’aspetto di un uomo britannico dai capelli rossi, un piccolo sorriso e la voce gentile sempre circondato da creature stupende e terrificanti, i suoi demoni.


E Credence si chiede perché avesse temuto tanto l’Inferno, se avesse saputo prima com’era avrebbe cercato il modo di raggiungerlo prima.


























Note dell’Autore
Stavolta ho deciso di scrivere le vicende del film dal punto di vista di Credence aggiungendoci un finale di mia invenzione.
Penso che Credence dopo essere cresciuto con quelle credenze religiose(che gli sono state praticamente costrette) avrebbe trovato difficile abbandonarle e avrebbe cercato di adattarle a ciò che gli stava succedendo. Da qui tutto il parallelismo “Newt-Diavolo”


Spero che questa storia vi piaccia
-Anthony Edward Stark
   
 
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