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Autore: Harry Fine    24/12/2016    2 recensioni
In questa storia, il mondo è diviso in quattro parti, le tribù dell'acqua, la nazione del fuoco, i loro regno della Terra e i templi dell'aria, in cui i dominatori degli elementi vivono. All'inizio, l'armonia dominava su tutto, ma poi i dominatori del fuoco, dominati da un uomo pericoloso e geniale, attaccarono gli altri popoli, distruggendo l'equilibrio. In questa situazione, solo dodici giovani dominatori possono salvare il mondo. Ci riusciranno? O soccomberanno?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Naraku, Nuovo personaggio, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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In un elegante tempio di granito, celato tra le montagne dell’Italia, un uomo dai lunghissimi capelli argentei e un paio di grandi occhi d’oro stava rincorrendo per gioco una bambina di circa sei anni con lunghi capelli nerissimi e gli occhi vispi e luminosi identici ai suoi, mentre una donna quasi uguale alla piccola li osservava con un sorriso divertito sulle labbra sottili. 《Basta Hitomi. Sei troppo brava, non riesco a prenderti.》 Disse suo padre tra le risate, cercando di calmare il finto fiatone. 《Ma come Inuyasha. Hai combattuto per settimane e mesi una guerra terribile contro il signore del fuoco, e ora non riesci ad acciuffare tua figlia? Mi deludi.》 Gli chiese sua moglie con tono scherzoso. 《Perché non vieni tu, Kagome, a catturarla allora? Così faresti un po’ di movimento.》 《E questo che vorrebbe dire? Che sono grassa?》《No. Che sei pigra.》 Gli rispose lui, facendo ridacchiare sua figlia. Poi, il suo viso si fece di colpo annoiato. 《Uffa. Quando arrivano lo zio Tomoe e la zia Nanami? E la zia Kikyo e lo zio Koga? Secondo voi verranno anche lo zio Kurama e lo zio Mizuki? E magari anche zio Sesshomaru e zia Rin!? È da tanto che non li vedo. Forse ci saranno addirittura la zia Sango e lo zio Miroku! Sarebbe assolutamente fantastico se ci fossero tutti quanti!》 Intervenne la ragazzina, stroncando il battibecco sul nascere. I due genitori sorrisero entrambi di fronte alla parlantina e agli occhi scintillanti della loro bambina. Dopotutto, le avevano dato il suo nome proprio per questo motivo. 《Non so se verranno, ma anche io spero di sì. Mi piacerebbe rivedere mio fratello e tutti gli altri.》 Disse l’uomo, con un sorriso. Di colpo, sentirono una voce maschile giungere da lontano. 《HITOMI! HITOMI!》. Un bambino sui sette anni con un paio di grandi ali d’acqua atterrò di fronte ai tre. Aveva dei grandi occhioni viola, il viso pallido leggermente volpino e dei corti capelli castano chiaro. 《Ryota! Sei arrivato!》 Urlò lei, abbracciando il suo amico, facendolo arrossire. Poi, un’altra coppia di figure comparve dal nulla. Un uomo albino dal volto affilato e gli occhi dello stesso colore del ragazzino e una donna dal volto a cuore incorniciato da lunghe ciocche castane. 《Zio Tomoe! Zia Nanami! Che bello, siete arrivati! Sono felice che siate riusciti a venire.》 Urlò la figlia di Kagome e Inuyasha, arrivando a tutta velocità contro i due, che la abbracciarono. 《Ogni scusa per vedere la mia nipotina preferita.》 Rispose Tomoe abbracciandola. 《Già. È bellissimo rivederti Hitomi. Comunque, Ryota, quante volte ti ho detto che non devi esagerare con l’uso delle tue ali? Lo sai che non sei ancora abbastanza esperto sul dominio dell’acqua per fare lunghi tratti in volo.》《Lo so mamma, è che volevo mostrare agli zii e ad Hitomi quanto sono migliorato.》 Disse lui, arrossendo. I genitori, intenerito, stavano entrambi per dire qualcosa, quando una voce ben conosciuta fece sobbalzare tutti i presenti. 《Lasciatemi stare questo mio povero nipote. È l’unico con cui si possa sul serio parlare. Per fortuna non ha preso il tuo caratteraccio kitsune. È gentile e disponibile come la sua bellissima madre.》 Disse un uomo dai folti capelli rossi e la pelle candida, facendo l’occhiolino alla diretta interessata. 《Ed ecco qui. Il tengu rompiscatole è arrivato. Ed io che speravo di essermene liberato.》 Commentò sarcastico l’albino dagli occhi viola rivolto a Kurama. 《E poi, non azzardarti nemmeno a guardarla. Lei è già sposata. Col sottoscritto.》 Gli disse poi con astio. Gli altri tre dominatori alzarono gli occhi al cielo. Nonostante fossero passati dodici anni dalla sconfitta di Naraku, i litigi tra quei due non avevano mai smesso di scoppiare. 《Andiamo. Vi sembra il caso di fare così di fronte ai miei nipotini?》 Chiese Mizuki, sbucato da non so dove. Entrambi gli rivolsero delle occhiate tutt’altro che gentili, ma entrambi smisero di urlarsi addosso. 《Ciao zio Mizuki! Zio Kurama! Che bello, siete arrivati!》 Urlarono all’unisono Hitomi e Ryota, abbracciandoli. 《Certo. Non possiamo mancare a queste rimpatriate. Soprattutto perché ci siete voi bambini.》《E tra poco arriveranno anche tutti gli altri.》 Dissero entrambi. Neanche due minuti dopo, ogni singolo ragazzo della loro vecchia compagnia fece la sua entrata in scena. Sesshomaru teneva sottobraccio Rin, che mostrava orgogliosa il pancione della gravidanza di otto mesi, Koga, che avvolgeva le spalle di Kikyo, che era diventata, inaspettatamente, sua moglie da diversi anni, e Miroku che teneva la mano pericolosamente vicina ad un punto intoccabile di Sango, già pronta a colpire, come sempre. Gli altri sei uomini notarono che tutti erano rimasti esattamente identici a prima, solo che non erano più semplici ragazzi, bensì degli adulti forti ed esperti nei loro domini. E non c’erano solo loro. Quattro bambini, due maschi e due femmine, sui sette anni si erano lentamente avvicinati agli altri due ragazzini, allontanandosi dai loro genitori. Il più alto, un bambino con i capelli nerissimi e la pelle ramata, prese la parola. 《Ciao. Io sono Akira. Sono il figlio di Kikyo e di Koga.》 Disse, tendendo la mano amichevolmente verso Ryota, dimostrandosi decisamente più aperto al sorriso rispetto a sua madre, che gli somigliava molto. Lui la strinse timidamente, mentre Hitomi rivolgeva un sorriso smagliante verso i suoi quattro potenziali amici. 《Noi siamo Koaru e Kaoruko. I figli di Sango e Miroku. Piacere.》 Dissero altri due bambini. Erano un maschio e una femmina, chiaramente gemelli, con gli occhi di un bel blu e i capelli castani legati per il primo in una coda alta, per la seconda in una treccia. Assomigliavano a Sango in una maniera quasi inquietante. Entrambi avevano un’aria vispa e vivace, anche se il ragazzino sembrava essere meno scatenato rispetto alla sorella. Infine, si fece avanti l’ultima ragazzina, una bella bambina i cui lineamenti erano praticamente identici a quelli di Hitomi. Aveva dei corti capelli argentei e un paio di grandi occhi dorati, in risalto sulla pelle anche troppo chiara. 《Io sono Hazuki. Sono… la figlia di Sesshomaru e Rin.》《C’eravamo arrivati anche noi. Sei identica allo zio Sesshomaru.》 Commentò l’altra bambina dagli occhi d’oro, facendola arrossire. Anche Inuyasha dirette ammetterlo, ma sorrise ripensando al giorno in cui lui, Tomoe, Koga, Sesshomaru e Miroku avevano chiesto a Kagome, Nanami, Kikyo, Rin e Sango di sposarli. C’erano stati dei pianti disperati, soprattutto da parte del dominatore dell’acqua, guance rosse ai limiti dell’impossibile, da parte dei tre ragazzi dai capelli argentei oltre che delle ragazze, e anche balbettii impensabili, fatti dal dominatore del fuoco. Ripensando a questo, non si era accorto che, neanche due minuti dopo l’essersi conosciuti, sua figlia e gli altri ragazzini avevano già stretto amicizia e si stavano divertendo tutti e sei come dei pazzi grazie ai loro poteri sugli elementi, che utilizzavano sempre sotto lo sguardo attento dei loro genitori e zii. 《Anche noi eravamo così iperattivi alla loro età?》 Chiese Kikyo, osservando il figlio usare del fango per schizzare i due gemellini, che rispondevano per le rime e senza risparmiarsi. 《Purtroppo si Kikyo. Voi due da bambine eravate tremende. Non riuscivate mai a stare ferme.》 Commentò Tomoe, guardando il figlio che, dopo aver vinto l’iniziale timidezza, aveva iniziato a gavettonare senza pietà Koaru e Hazuki, ovvero gli unici due dominatori del fuoco del gruppetto, mentre i due cercavano invano di mettersi in salvo, esattamente come tutti gli altri. Solo Hitomi rimase dentro la mischia, facendo lo sgambetto al ragazzino e poi aiutandolo a rialzarsi, facendolo arrossire. Inuyasha sorrise intenerito davanti a quella scena, stringendo più forte la sua Kagome, anche lei sorridente insieme agli altri. Non era passato poi così tanto tempo dalla sconfitta di Naraku, ma lui aveva trovato una felicità simile all’utopia. Aveva costruito una famiglia a dir poco perfetta, che molti avrebbero invidiato, affrontando molteplici problemi della vita quotidiana, soprattutto durante la gravidanza della moglie e i primi mesi di vita della figlia, a causa della sua inesperienza e un certa insicurezza mista a paura per tutte quelle novità, ma proprio grazie a queste era diventato veramente felice. Lui, Kagome e i loro amici erano diventati, nel corso degli anni, molto più potenti di prima, assumendosi le cariche di guardiani che avevano il loro maestri in passato. Certo, a volte c’erano stati dei pazzi che avevano cercato di portare avanti l’opera dell’ormai defunto Naraku, ma nessuno era mai riuscito a farcela. Per un secondo, tutti quanti tornarono ai tempi in cui combattevano ancora la guerra contro il signore del fuoco e al modo in cui erano maturati durante quel periodo. 《Hey. Va tutto bene papà? Mamma?》 Chiesero all’unisono le voci curiose di Hitomi, Ryota, Hazuki, Koaru, Kaoruko e Akira ai loro genitori, risvegliandoli di colpo dai loro pensieri. 《Certo bambini. Stavamo solo ripensando ad una cosa.》《Pensavate ancora a quando tu, la mamma e gli zii eravate ancora dei ragazzi?》 Chiesero di nuovo i piccoli tutti insieme. 《Forse.》 Le risposero loro con un sorriso. Eh già. Non avrebbe potuto chiedere di meglio.
   
 
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