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Autore: Mitsuki no Kaze    26/12/2016    2 recensioni
[Vikturi - Yuuri!Centric]
"Yuuri non sapeva bene come erano giunti a quel punto. [...] La domanda che davvero lo assillava era come si era ritrovato con Viktor addormentato contro le sue spalle e le braccia avvolte intorno al suo busto."
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Solo felice.»


 

Yuuri non sapeva bene come fossero giunti a quel punto. O meglio sapeva dell’errore compiuto dalla receptionist dell'hotel con le loro prenotazioni e che gli avevano assegnato temporaneamente una camera matrimoniale, pur di non perdere l’occasione di ospitare il grande campione di pattinaggio di figura Viktor Nikiforov e il suo allievo Yuuri Katsuki.
La domanda che davvero lo assillava era come si fosse ritrovato con Viktor addormentato contro le sue spalle e le braccia avvolte intorno al suo busto.
Quello ancora gli sfuggiva.
Avrebbero dovuto dormire uno sul letto e l’altro sul divano, ma complici il freddo - o la scusa di quest'ultimo-, la stanchezza portata dal jet lag e la scomodità del divano, avevano deciso di dividere il letto.
Ad essere onesti, a Yuuri non dispiaceva stare tra le braccia di Viktor. In Russia gli era mancato più di quanto volesse ammetterlo e quella situazione imprevista gli stava permettendo di recuperare gli abbracci a cui aveva dovuto rinunciare il giorno del suo Free Program.
Si voltò sul materasso e il capo del russo scivolò sul suo petto. Viktor si accoccolò meglio contro il suo corpo e la mano di Yuuri affondò tra i suoi capelli. Le dita scivolavano con naturalezza tra quelle ciocche candide, mentre un piacevole tepore nasceva nel petto del ragazzo. Si sentiva emozionato, ma allo stesso tempo era calmo, sereno.
Il maggiore si mosse contro il suo petto e Yuuri sentì di dover scostare la mano dal suo capo, come se quel gesto tanto spontaneo fosse invece un crimine.
Decise che era il caso di dormire. L’indomani avrebbero dovuto fare le prove prima della gara e non poteva rischiare di passare una notte insonne.
Chiuse gli occhi e si lasciò cullare dal respiro di Viktor.

~

Il suono di una risata, una carezza tra i capelli e il profumo del caffè lo condussero dolcemente verso la veglia. Non appena aprì gli occhi, incontrò quelli di Viktor fissi sul suo viso. Arrossì immediatamente a quella vista, perché i loro volti erano davvero molto (troppo?) vicini.
- Buongiorno.- soffiò il russo contro le sue labbra.
Aveva ancora gli occhi gonfi di sonno, non doveva essersi svegliato da molto.
- ’Giorno.- rispose Yuuri, prima di essere colto da uno sbadiglio che riuscì a coprire velocemente con una mano.
Viktor ridacchiò ancora, per poi spostarsi un po’, in modo da lasciare al giapponese la possibilità di stirare la schiena.
Il giovane Katsuki infatti si rilassò dopo essersi stiracchiato. Si voltò verso il proprio coach che aveva preso il cellulare per controllare le ultime novità sugli altri pattinatori, ma il maggiore sembrò sentire il suo sguardo su di sé. Posò il telefono sul comodino e allargò le braccia, offrendogli un abbraccio.
Yuuri non ci pensò nemmeno su. Scivolò tra le sue braccia, prima ancora che l’imbarazzo gli potesse colorare le guance.
- E’ ancora presto, possiamo restare un po’ a letto.- gli disse Viktor cingendogli il corpo con il braccio.
Ma Yuuri non prestò attenzione alle sue parole, limitandosi ad annuire distrattamente con la testa, poggiata al petto dell’altro.
Secondo posto in Cina, quarto in Russia, un biglietto assicurato per la finale del Gran Prix. Oltre agli abiti, i pattini, i costumi e lo spazzolino nella valigia per Barcellona vi era una diversa considerazione di sé, più fiducia nelle proprie capacità e tanti, nuovi sentimenti che gli scaldavano il cuore e gli tingevano le guance di rosso. All’inizio aveva avuto paura di quelle sensazioni, arrivate all’improvviso, che gli invaderanno corpo e mente, e mettevano a rischio  il suo vacillante equilibrio psicologico. Lo confondevano e Yuuri non era mai stato bravo ad affrontare le novità.
C’era voluto un po’, ma era riuscito ad ordinare quelle curiose sensazioni, all’inizio estranee, che in breve tempo però erano diventate una costante nella sua vita. In particolare la vicinanza di Viktor era diventata naturale per lui, comprese che sfiorarlo e abbracciarlo erano ormai gesti spontanei, che nemmeno la sua timidezza potevano frenare.
Non era successo in un attimo preciso, non era stato veicolato da un evento scatenante. Semplicemente Viktor si era avvicinato a lui, fisicamente ed emotivamente, fino a diventare parte integrante della sua quotidianità. E Yuuri desiderò che quel nuovo equilibrio non venisse mai modificato.
Sorrise, e sentì un piacevole calore riscaldargli il volto. Doveva averlo notato anche Viktor, che infatti lo richiamò, preoccupato che potesse avere la febbre.
Lui si limitò ad accoccolarsi meglio contro di lui, stringendolo a sua volta tra le braccia.
- Va tutto bene.- rispose. - Sono solo felice.-

Angolo autriceNon sono molto soddisfatta dell'ultima fic che ho postato in questo fandom e in qualche modo volevo riscattarmi. (?)
L'idea per questa fic è sorta dopo l'episodio 8, l'ho scritta in alcuni giorni, ma è sopraggiunto un blocco di scrittura e non ho avuto il coraggio di pubblicarla.
Non so effettivamente come possa essere, spero solo che non sia un totale fallimento (?)
Grazie a Mizu_Azu, che ha betato la fic e grazie a tutti voi che avete letto~ spero vogliate lasciarmi un parere o aggiungere la fic ad una delle liste.
Un bacione e spero (se il blocco me lo consente-) a presto!
~ Mitsuki ♡

   
 
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