Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: Tender Falling Rain    26/12/2016    6 recensioni
Non penso che ci sia un modo migliore di riassumere questa storia se non con la parola “Finalmente”. Con tre sequel, per puro divertimento!
Storia tradotta. Link all'originale: https://www.fanfiction.net/s/1100423/1/Finally
Traduzione di InuAra.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NON SONO D'ACCORDO!


 

“Il matrimonio… Il matrimonio è ciò che ci unisce in questo luogo quest’oggi”

"Ehm", lo sposo diede un piccolo colpo di tosse, “Chiedo scusa ma… Se per lei è lo stesso, le dispiacerebbe velocizzare un po’ le cose?”, disse in tono strozzato mentre si guardava intorno nervosamente.

“Mmm…”, borbottò in segno di disapprovazione lo strano vecchio prete prima di fare un profondo sospiro. “Molto bene”, e dopo aver ripreso fiato, ricominciò la sua predica monotona.

“Sei ancora preoccupato, vero?”, mormorò la sposa dopo aver inclinato la testa verso di lui.

Le lanciò una breve occhiata e alzò le spalle con fare impacciato prima di volgere nuovamente la sua attenzione alla porta.

Alzando gli occhi al cielo, lei lo strattonò per una mano tirandolo a sé per sussurrargli con decisione all’orecchio: “Rilassati, ok? Il tuo alibi è perfetto. Un viaggio di addestramento. Ne hai fatti tanti altri finora. Non c’è motivo per cui debbano sospettare qualcosa. Inoltre abbiamo attraversato tre diversi quartieri e abbiamo preso quattro treni e due autobus per arrivare fin qui”

“Sì, lo so, però temo che non sia abbastanza”, una gocciolina di sudore gli scese lungo la fronte. “Sai bene come sono quelle ragazze…!”

"Mpf!", sbuffò lei, seccata più che altro che persino il giorno del loro matrimonio lui non riuscisse a focalizzarsi unicamente su di lei. “Beh, se lo vuoi sapere, penso che si stiano comportando in modo ridicolo. Se davvero gliene importasse qualcosa di te allora vorrebbero che facessi quello che ti rende felice! E tu non dovresti essere così spaventato! Fa’ loro vedere chi sei una volta per tutte!”

“Ehi…! Io non sono spaventato! E’ solo che…”, continuò agitandosi, “Beh, lo sai… Quando si arrabbiano…”

Per l’ennesima volta lei sospirò inquieta e soffiò via dalla fronte alcune ciocche di capelli. “Forse dovresti preoccuparti un po’ meno di loro e un po’ più di me! Hai presente? La tua futura moglie…? O forse…”, di colpo si fece piccola. Un nuovo pensiero si impadronì improvvisamente di lei e lo guardò con grandi e brillanti occhi spaventati. “Non… Non ci stai ripensando, vero?”

"No! Certo che no!”, disse lui con insistenza, di colpo terrorizzato per un’altra ragione: una donna arrabbiata faceva paura, ma una donna in lacrime era assolutamente da evitare! “Lo giuro! I-io… Io ti… ti amo! Davvero! Voglio sposarti!”

"Lo dici tu, ma eccoci qui, che finalmente cerchiamo di andare fino in fondo, finalmente prendiamo la cosa di petto e ci sposiamo, e tutto quello a cui riesci a pensare sono loro!”, concluse mettendo il broncio.

“Beh… e’ solo che… Io… Io non voglio che ci restino male… Avrei dovuto prima parlare con loro…”

“Non abbiamo bisogno della loro benedizione! Devono fare i conti con la tua decisione, che gli piaccia o meno!”

“Hai ragione. E’ solo che…”

“Senti, vuoi sposarmi o no?”

Lui aprì la bocca, ed esitò solo per un breve istante, lo stesso istante in cui il prete pose la sua fatidica domanda: “… Vuoi prendere questa donna come tua legittima sposa?”

Due paia di occhi trepidanti lo fissarono, in attesa della sua risposta. Lui deglutì con forza, quindi si concentrò sui profondi occhi castani di lei e sorrise, rispondendo con voce strozzata: “Sì, lo voglio”

Un largo sorriso si disegnò sulle labbra di lei, mentre lo guardava con adorazione. E non appena il prete le chiese di fare a sua volta la promessa, senza interrompere il contatto visivo da lui, lei proclamò un forte e chiaro: “Sì, lo voglio!”

I loro sorrisi si fecero ancora più grandi e in quel momento ogni pensiero si dissolse per entrambi. Non c’era più nessuna preoccupazione. Ce l’avevano fatta. Finalmente…

Sfortunatamente la loro gioia fu un po’ prematura, perché nel momento esatto in cui il prete chiese se qualcuno non era d’accordo ed era a conoscenza di qualche impedimento alla loro unione, il muro posteriore della cappella esplose, e quando la polvere liberò la visuale, tre donne parecchio arrabbiate stavano in piedi tra le macerie.

"PUOI GIURARCI CHE NON SIAMO D’ACCORDO!"

Lo sposo deglutì e arretrò di qualche passo, per fare subito da scudo con il proprio corpo alla donna che aveva appena sposato. Questo non la impressionò particolarmente. Sembrava anzi desiderosa di combattere lei stessa e raccogliere la loro sfida molto più di quanto non lo fosse lui.
“A-adesso, per favore, manteniamo la calma!”

“Calma? CALMA?! Mi stai prendendo in giro? Ci hai mentito, hai attraversato mezza Tokyo, solo per sposare questa… questa… approfittatrice!”

“Ehi! Mostra un po’ di rispetto! Lei deve restarne fuori!”

“Va tutto bene caro”, sorrise la sposa spingendo da parte il marito con un sorrisetto che la diceva lunga. “Perché non le lasci a me? Da donna a donne…”

“Per me va bene, seduttrice! Che cosa gli hai fatto, eh? Non pensare neanche per un momento di avermi ingannata. Non è possibile che lui abbia acconsentito a sposarti, a meno che tu non gli abbia fatto qualcosa per annebbiargli la mente”

"Oh per favore! E’ davvero così difficile da credere che lui mi ami?”

“Basta! Non starò qui ad ascoltarvi insultare mia moglie!”, gridò lo sposo, tirando finalmente fuori il suo carattere. “Sentite, mi spiace non avervelo detto prima, e mi spiace di avervelo dovuto nascondere, ma… Beh, sapevo che avreste reagito così, perciò… che scelta avevo? Semplicemente è arrivato il momento di farlo, sapete? Sono pronto a sistemarmi, e lei…”, disse allungando un braccio per afferrare la mano di sua moglie, “Lei mi rende felice! Sentite, tengo a ognuna di voi, davvero, e questo non cambierà, ma… ho bisogno di fare questa cosa per me… va bene?” Fece quindi qualche passo in avanti per guardarle in faccia, soffermandosi in particolar modo sulla ragazza dai corti capelli blu e gli occhi color cioccolato, così pieni di rabbia e dolore. Il tutto evidentemente la toccava più di quanto non toccasse le altre. Stringeva fermamente i pugni, e i suoi occhi erano colmi di lacrime. Come sempre lei era così testarda, incapace di dire ciò che realmente provava, incapace di arrendersi, così spaventata di perdere ogni battaglia…

E come lui scrutò quegli occhi fieri, sentì la sua determinazione vacillare. Ma poi con riluttanza scosse la testa e posò una mano pesante sulla spalla di lei: “Mi dispiace Akane. Non avrei mai voluto che le cose andassero così. E di certo non avrei mai voluto ferirti… Senti, non chiedo la tua benedizione, ma ti prego… Cerca almeno di capire…”

Lei aprì la bocca per parlare, ma poi abbassò il volto. Non c’era niente da dire. L’aveva perso per sempre. Poteva sentire le altre due ragazze dietro di lei tirare appena su col naso. Loro si erano già arrese. L’avevano accettato. Una parte di loro aveva sempre saputo che a un certo punto quel giorno sarebbe arrivato e che sarebbero state lì in piedi a guardarlo mentre pronunciava le sue promesse a un’altra. Sapevano che era giunto il momento di mollare la presa. Il momento di andare avanti…

Ma Akane non poteva, non l’avrebbe accettato. Doveva fare qualcosa. Lei non aveva intenzione di starsene lì e lasciare che una pazza approfittatrice glielo portasse via! Avrebbe combattuto fino alla fine, e avrebbero dovuto passare sul suo cadavere prima che lei gli permettesse di sposare una del calibro di quella! Ma cosa avrebbe potuto dire? Come farglielo capire? Cosa fare?
 
Fu in quel preciso momento che la sposa, vestita nel suo attillato abitino bianco, più adatto a un matrimonio a Las Vegas che a un’elegante cappella per cerimonie, fece qualche passo in avanti e insinuò la mano in quella del marito, posando l’altra sulla spalla di Akane con fare incoraggiante. E poi sorrise, di un sorriso arrogante, indulgente, falso, e disse: “Va tutto bene! Mi prenderò io cura di lui, te lo prometto. Ci amiamo. Non dovrebbe essere sufficiente?”

Gli occhi di Akane lampeggiarono e alzò lo sguardo per fulminare quella donna sfacciata che se ne stava lì davanti a lei, e che in tutta risposta si limitò a sorridere con sufficienza e superiorità e disse: “Lascia che ti dica una cosa, Akane…”, quindi ficcò un enorme e pacchiano bouquet di lillà nelle mani di Akane, e il suo ghigno divenne così grande e finto che Akane pensò che la sua faccia si sarebbe spaccata in due. “Puoi avere il mio bouquet!”

E quello fu il momento in cui Akane Tendo scoppiò davvero. La sua vista si offuscò, tingendosi di rosso, e come il bouquet le scivolò dalle dita, per essere immediatamente rimpiazzato dal collo ossuto della donna, lei si sentì in pace, persino in mezzo alle urla di tutti gli altri intorno a lei. Era davvero divertente. Le venne voglia di ridere. Una pazza risata appena un po’ folle, ma pur sempre una risata.

“Lei offre a me un bouquet in cambio?”, pensò. “Ridicola... Perché mai io avrei bisogno di UN ALTRO bouquet? E poi… Ho sempre odiato i lillà”


***

 
"Noooo!", urlò Akane, scattando come una molla nel letto e respirando affannosamente. Si guardò subito intorno e realizzò di essere sana e salva a casa, nella sua camera. Cominciò a calmarsi. Buttò fuori un lungo sospiro di sollievo. E di nuovo inspirò. “Soltanto un sogno… Grazie al cielo!” Si appuntò mentalmente di smetterla di unire le proprie creazioni culinarie alla visione in tarda serata dei vecchi film di Cary Elwes. Inoltre, ultimamente era stata a troppi matrimoni, troppi, negli ultimi due anni. Era solo questione di tempo prima che iniziassero a influenzare i suoi sogni e i suoi incubi. Sussultò. Di colpo le erano tornate alla mente le immagini del sogno, e si ritrovò a tremare per una nuova orribile consapevolezza. “Soltanto un sogno… per ora. Ma… può ancora accadere…"

In un attimo fu giù dal letto e corse frenetica verso la stanza di lui. Una volta lì davanti spalancò la porta, con gli occhi fuori di sé.
Lui saltò subito a sedere non appena lei comparve, colto di sorpresa dall’irruenza della sua entrata.

"A-Akane! C-che…"

"Non stai pensando di sposarti, vero?”

“C-cosa?”

“Rispondimi e basta!”

"N-No, certo che no. Akane, cosa c’è che non va?"

"E non lo stai neanche prendendo in considerazione, vero? Voglio dire… di sposarti al più presto?"

"N-No… Perchè? Akane, ma di cosa stai parlando?"

"Ho appena avuto il più terribile dei sogni!"

"Su di me che mi sposavo??"

"Sì", Akane arrossì imbarazzata, distogliendo lo sguardo.

"Oh Akane," disse lui, posando una mano sulla sua spalla come aveva fatto nel sogno. Lei rabbrividì di fronte a quella similitudine, ma si sforzò di alzare lo sguardo su di lui, mortificata. “Non è che eri un po’ gelosa per caso?”, chiese.

“Forse un po’”, ammise lei impacciata, incapace di tenere gli occhi fissi in quelli di lui troppo a lungo. “ S-solo… Promettimi solo una cosa, ti va?”, tentò lei con esitazione.

“Che cosa?”, chiese lui dolcemente.

“Se devi proprio sposarti… Ti prego, ti prego papà, promettimi che non sposerai Miss Hinako!”
 
:-p


---

 
NdA: Eh! Okay, chi l’aveva capito? Davvero mi piacerebbe un sacco saperlo! Speravo in un certo senso di sdrammatizzare le paranoie che ho contribuito a creare nell’ultimo capitolo quando ho detto che Ranma e Akane avrebbero anche potuto sposarsi ma non necessariamente l’uno con l’altra. Forse ce l’ho fatta? Chissà. Vorrei mettere agli atti  che resto dell’idea che potrei non farli sposare tra loro… Ma… se andate a guardare QUALUNQUE delle mie altre storie potete vedere qual è la mia coppia preferita al 100% e potete tirare le vostre conclusioni… Ho detto abbastanza…
Chiedo scusa a tutti i fan della coppia Soun/Hinako (se ce ne sono). La verità è che io non sopporto AFFATTO questa coppia! E’ quella che preferisco di meno nell’intero universo di Ranma. Potrei dire con una certa sicurezza di preferire Ranma in coppia con Kodachi, e considerati i miei sentimenti per quest’ultima, è tutto dire! Hinako ha dato prova di essere una ragazzina egoista e viziata quando nel manga ha cercato di incastrare il Signor Tendo. Era evidente che non gliene importasse nulla del fatto che le figlie di Soun non fossero d’accordo alla loro unione, e il modo in cui lei si aspettava che tutti accontentassero i suoi bisogni faceva morire dal ridere. Inoltre nel manga l’attacco dei 10000 yen che ha usato con Nabiki rimane una delle mie gag preferite di sempre! E tuttavia, essendo contraria alla coppia ho pensato che non ci fosse modo di farli sposare se non all’interno di un incubo. E poi l’idea di un Soun che si sposa (proposta da alcuni di voi) era davvero troppo bella per passare sotto silenzio, così ho deciso che dovevo farne qualcosa! Grazie per avermi dato l’ispirazione!
Bene, spero vi siate divertiti! Vi prego, recensite!

P.S.  Biscotti virtuali a tutti coloro che sanno da dove viene la citazione iniziale!
 
---
 
 
NdT: Ciao a tutti! Eccoci arrivati alla fine di questa breve raccolta di one-shot! E’ stato un piacere per me tradurre questi capitoli divertenti e ingegnosi, sempre sul filo dell’ambiguità! Peccato solo che nell’ultimo non sia comparso Ranma… Ma c’è un motivo: non doveva essere necessariamente l’ultimo... Il problema è che all’autrice sono state fatte parecchie critiche per l’ironia con cui ha affrontato questi capitoli ed è il motivo per cui si è fermata al quarto… Ma secondo me è un gran peccato, perchè in fondo rispecchia alla perfezione lo spirito birichino e giocoso del manga…
E tuttavia… Potrebbe essere che tra non molto venga aggiunto un quinto capitolo!
So per certo infatti che proprio in questo periodo l’autrice ha rimesso mano a questa storia… Chissà! Sono molto curiosa anch’io… ci riserverà magari una bella sorpresa? O ci propinerà l’ennesimo matrimonio? ;-)) Ma tra chi poi? Non riesco proprio a immaginarmelo. L’unica cosa che so per certo è che ci sarà… un bouquet! XD
Grazie a chi è passato di qui, ma soprattutto a chi ha lasciato un commento! Siete in tanti lettori silenziosi, se vi va fateci sapere cosa pensate di questa storia! E’ molto importante per l’autrice, e per quanto mi riguarda mi piacerebbe sapere se vi è piaciuta per riscattare questa simpaticissima storia! Inoltre è sempre bello anche per chi traduce avere un piccolo feedback. ;-) Insomma siete I benvenuti!
Tanti cari auguri a voi!
InuAra
P.S. Il ringraziamento più grande va a Miss Hinako, non la protagonista di questo capitolo, eheh, ma colei che mi ha fatto conoscere le fanfiction di Tender Falling Rain! Grazie ancora!
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: Tender Falling Rain