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Autore: missgenius    27/12/2016    1 recensioni
Traduzione di "Lavation" di murdur su Ao3.
Sif torna da una dura battaglia; l'unica cosa che vuole in questo momento è farsi un bagno caldo. Loki dà il suo contributo.
LokixSif
Pure fluff.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Sif
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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In un headcanon che ho trovato in molte storie, Loki,  durante il primo film di Thor, viene fatto rinsavire, prima che combini il macello, da Sif, che la madre gli fa sposare nel momento in cui sale al trono. Loki ama da sempre Sif, ma  la convinzione che lei ami Thor gli fatto nascondere i suoi sentimenti per decenni, senza rendersi conto che invece erano ricambiati. Questa storia è collocata in un futuro indefinito in cui Odino ha ripreso il potere e Loki vive la sua vita da principe piuttosto tranquillamente.
 
 
Sif raggiunse le pesanti porte delle sue stanze, grugnendo leggermente quando lo sforzo per aprirle tirò la ferita bendata che si apriva sul suo fianco. La skjaldmær era esausta; persuadere Eir, convincerla a farla uscire dalla stanza di guarigione, insistendo sul fatto che non avesse bisogno di altro se non il suo letto, aveva esaurito il suo ultimo briciolo di energia.
 
Si era riposata molto poco la notte precedente, tenuta sveglia dalla saggia guaritrice che le aveva applicato pomate, cucito e disinfettato la parte ferita, mentre mormorava in segno di disapprovazione per lo stato in cui si era ridotta. Godendosi la quiete delle sue camere, Sif si diresse verso la sua stanza da bagno. Non vedeva l'ora di lavare il sangue secco dai capelli, sfregare via la sporcizia e la puzza di battaglia dalla sua pelle. Tentò di togliersi gli stivali mentre camminava verso il bagno, ma il suo corpo stanco la tradì, i piedi le si aggrovigliarono nel pesante tappeto, e inciampò.
 
Tendendo il corpo, si preparò per un incontro doloroso con il freddo del pavimento, ma la botta non arrivò. Delle mani fredde le afferrarono i gomiti, rimettendola in piedi. Sorpresa, Sif si girò vedendo Loki sbucare fuori dalle ombre.
"Appena in tempo si direbbe."
"Dov'eri?"
"Sono appena tornato da Vanheim. La battaglia è finita, abbiamo vinto.Ti ho cercata nella sala della guarigione ed Eir mi ha detto che eri voluta tornare nelle nostre stanze a tutti i costi."
Le lasciò i gomiti all'improvviso, come se il contatto lo bruciasse e rimase completamente immobile. Era teso, lo sguardo freddo fisso sul suo viso. Sif sentiva quasi la sua ira irradiare ondate verso di lei, ma rimase ferma a ricambiare il suo sguardo.
 
C'erano occhiaie nere intorno ai suoi occhi in contrasto con la pelle pallida. Sembrava stanco. Aprì la bocca come per parlare, e Sif si preprarò in previsione della sua lingua tagliente. Dopo un momento, in cui nulla uscì dalle sue labbra tranne respiri profondi, arrabbiati, perse la pazienza. Girando sui tacchi, si allontanò da lui, continuando il suo cammino verso la spaziosa vasca. Anche se si mosse in silenzio, era acutamente consapevole della sua presenza dietro di lei, un predatore a caccia della sua preda.
 
Aprendo i rubinetti d'oro, l'acqua calda riempì velocemente la grande vasca. Poteva sentire il suo sguardo bucarle la schiena mentre versava oli aromatici, causando un denso vapore profumato nella stanza. Continuò a dargli la schiena, togliendosi i gambali con noncuranza. Era troppo stanca e l'elisir a base di erbe che Eir aveva insistito che bevesse la faceva sentire con la testa troppo pesante per partecipare al suo gioco. Non avendo nessun desiderio di interrompere quella quiete, Sif decise che non sarebbe stata lei a rompere il silenzio.
 
Raccogliendo l'orlo della tunica con entrambe le mani, la guerriera alzò le braccia per togliere rapidamente la sua veste. Invece, non potè trattenere un doloroso gemito nel momento in cui si mosse, rimanendo bloccata incapace di completare l'operazione.  La ferita protestò con rabbia a qualsiasi movimento. Loki fu al suo fianco in un istante, aiutandola a liberare le braccia.Tirando la tunica sopra la testa, la gettò con noncuranza sul pavimento, e gli occhi attenti scesero sulle sue costole. Il suo sguardo esaminò la benda sul fianco. Una strana espressione attraversò il suo volto e alzò una mano delicatamente come a volerla sfiorare.Sif prese un respiro profondo, afferrò la parte superiore del bendaggio, e sobbalzò, grugnendo per il modo in cui il tessuto sfregava contro la sua pelle mentre lo tirava via. Sospirò, guardando la ferita scoperta, rossa e arrabbiata contro la sua pelle pallida. Nonostante il trattamento intensivo nella camera di guarigione, rimaneva una brutta e profonda ferita. Fosse stata una mortale sarebbe sicuramente morta.
 
"Sciocca," mormorò Loki tra i denti, tirando via a sua volta la propria tunica sopra la  testa.
 
Ignorando il suo commento, Sif spense i rubinetti ed entrò nel bacino profondo, espirando bruscamente quando l'acqua calda lambì i piedi stanchi. Le sue mani afferrarono i lati della vasca, nel tentativo di tenere le gambe doloranti stabili mentre lentamente si abbassava. Delle braccia sottili la avvolsero dai fianchi, sostenendo il suo peso e facendola entrare dolcemente giù nell'acqua fumante. Una volta che si era immersa completamente, con l'acqua che le lambiva la parte superiore dei seni, Loki la lasciò andare, sistemandosi contro la parte posteriore della vasca.
 
Sif portò le ginocchia al petto, cullandosi nell'acqua profumata. Abbassò lo sguardo, cercando di ignorare la delusione per la perdita del contatto con la sua pelle. Il calore dell'acqua  calmò il ronzio della sua testa. Sì allungò lentamente e tirò via la sua coda di cavallo. Una volta libere le sue trecce corvine scesero a velare il petto. Distrattamente, Sif prese una ciocca di capelli tra le dita e il pollice. Gli occhi verdi esaminarono il ​​sangue secco che ne aveva incollato insieme diverse. Il ricordo della pesante lama che le aveva colpito il fianco, le balenò in mente; anche il calore del sangue che le era schizzato in viso e tra i capelli subito dopo aver ottenuto vendetta con la sua spada. Poi c'era solo la voce lontana di Loki che urlava e il buio, prima di risvegliarsi nella camera di guarigione. Con un sospiro, Sif rovesciò la testa all'indietro, lasciando che l'acqua bagnasse i capelli neri.
 
Si appoggiò alla sua destra,per raggiungere i flaconi di olio arroccati lungo il bordo del bacino. Un attimo troppo tardi, si rese conto del suo errore, ansimando dolorosamente mentre sentiva il tratto di pelle tirare crudelmente tra punti che le avevano richiuso lo squarcio. Un grugnito di disapprovazione risuonò nel suo orecchio, mentre  dita agili e arrabbiate strapparono i contenitori dalla sua mano. Sif si immobilizzò, girando il viso lontano da lui. Loki si lasciò sfuggire un sospiro esasperato, avvolgendo un braccio intorno alla vita di Sif, tirandola con cura più vicino a lui.
 
"Sta ferma," ordinò.
 
Dietro di lei, il principe scuro tirò via il tappo della boccetta prima di versare una grande quantità di liquido profumato nel palmo della mano. Sif fece del suo meglio per rimanere immobile quando le dita abili scivolarono tra i capelli, inviando una scintilla attraverso il suo corpo. I suoi occhi si chiusero, sentendo la punta delle dita di Loki premere piccoli cerchi contro le tempie. Il liquido profumato si trasformò in una schiuma delicata sotto le sue mani, massaggiando la sua folta chioma.
 
Rilasciando il respiro che non si era resa conto che aveva trattenuto fino a quel momento , Sif si sciolse al suo tocco. Tutta la sua attenzione si focalizzò sulla la carezza delle sue dita che andavano sempre più in profondità tra i suoi capelli, consapevole della tensione che veniva lavata via dal suo corpo.
 
Muoveva le mani in languidi, movimenti circolari, lasciando che l'olio profumato le ricoprisse la testa. Dita attente correvano attraverso le sue trecce scure, tirando gentilmente il cuoio capelluto, sciogliendo il sangue secco e i nodi. Represse un gemito di piacere alla sensazione delle unghie che graffiavano leggermente la base della sua testa, aveva la sensazione che ogni follicolo avesse vita propria.  Ogni tocco dalle sue mani esperte le faceva formicolare la base della spina dorsale.
 
Tolse le mani dai capelli, posandole  in fondo all'attaccatura, e risalendo pigramente. Lei rabbrividì alla sensazione delle ciocche che venivano sollevate e ricadevano dolcemente sulla sua schiena. Le dita di Loki indugiarono sulla nuca prima di scivolare giù senza problemi, massaggiando la base del collo. Le fece venire la pelle d'oca, nonostante il calore dell'acqua.
 
Le mani salde si appoggiarono sulle sue tempie. "Appoggiati", ordinò , "lentamente". Sif obbedì al suo comando, portando la testa all'indietro, esponendo la graziosa curva del collo.
 
Loki prese la piccola brocca di vetro che poggiava vicino alla vasca , immergendola in acqua. Mentre gliela versava sulla testa Sif richiuse gli occhi, immergendosi nella sensazione dell'acqua calda a cascata tra i capelli. Sentiva l'acqua scorrere dai capelli e seguire il percorso della sua schiena verso il basso.
 
Durante una pausa dal massaggio, Sif si appoggiò ulteriormente contro di lui, posando la testa  contro la sua spalla e trascinando il suo corpo per adattarsi  alle sue forme. Da questo nuovo punto di vista, Sif alzò gli occhi, osservando la lunga linea del collo di suo marito. Il suo sguardo seguì il percorso della mascella serrata, osservando il modo in cui le ciglia scure gettarono un'ombra a ventaglio contro i zigomi affilati quando abbassò gli occhi per recuperare una spugna. I suoi capelli erano sciolti e Sif si soffermò sul ricciolo che gli si era formato sulla fronte . Lentamente, Sif girò la testa verso il suo collo, premendo un bacio morbido sulla calda pelle umida della gola.
 
Loki avvolse un braccio intorno alla sua vita , il palmo della mano che carezzava delicatamente il fianco, avendo cura di ricordare la sua pelle lacerata. Con l'altra mano, iniziò a trascinare una spugna lentamente sul suo corpo, eliminando la sporcizia. Sif si rilassò ulteriormente, modellandosi  contro il suo petto. Lasciò che le mani vagassero sulle sue gambe, sentiva i muscoli tesi appena sotto la sua pelle pallida. Riprendendo il lavoro di prima, la fanciulla guerriera lasciò una scia di morbidi, languidi baci  lungo la linea dura della mascella, contro il suo collo, vicino l'orecchio, sospirando soddisfatta. Con la mano sfiorò il braccio appoggiato sul suo stomaco, fino ad allacciare le sue dita con le proprie.
 
Lasciando la spugna, Loki alzò una mano a coppa sulla guancia di Sif, inclinando la testa per guardarla negli occhi. La rabbia che aveva segnato il suo volto era sbiadita leggermente, ma le sopracciglia erano ancora unite in un espressione contrita. I suoi occhi, non più freddi e distanti ma ancora seri, esaminarono il suo viso.
 
"Sif," un mormorio basso mentre il suo sguardo si spostò sulla sua bocca. Si chinò in avanti, inclinando la testa. Le sue labbra sottili sfiorarono le sue , esitando. Calore scoppiò sotto la pelle già arrossata. Sif strinse la presa sulla sua mano mentre si allontanava.
Le sfiorò il mento con un dito.
"Dai, esci."
 
Una volta fuori dalla vasca, Sif recuperò un asciugamano , strofinando il panno sulla pelle e i capelli, mentre usciva dalla stanza umida. Con la coda dell'occhio, osservò Loki sommergere il suo corpo completamente sotto la superficie, passandosi le mani tra i capelli nell'acqua ormai tiepida.
 
Si diresse verso le stanze da letto, fermandosi nella sua toeletta di legno scuro per recuperare un pettine a denti larghi. Guardandosi allo specchio, esaminò brevemente la ferita rosa che ricopriva il fianco. Ne valeva la pena , pensò. Lasciando cadere l'asciugamano, si voltò e cautamente salì sul grande letto, facendo attenzione a non gravare sulle costole. Spostandosi al centro del letto, si mise seduta e iniziò a passare il pettine tra le ciocche umide.
 
Loki emerse dalla stanza da bagno, un asciugamano appeso malamente sui fianchi, i capelli bagnati perfettamente tirati all' indietro. Con un movimento della mano ravvivò il fuoco del grande caminetto. Senza dire una parola, si avvicinò al letto, facendo abbassare il materasso sotto il suo peso,  prese il pettine dalle mani di Sif e si inginocchiò a suo fianco. Chiudendo gli occhi, Sif semplicemente si godette la sensazione del pettine tra i suoi capelli, mentre Loki li separava in tre grosse ciocche, iniziando a intrecciarli con mano agile  in una lunga treccia comoda. Una volta finito li legò, lasciando che un dito seguisse il corso della sua spina dorsale.
 
Sif si spostò in modo da essere di fronte al marito, fissando con intensità l'amata linea delle sue labbra sottili. Chiuse la distanza tra loro, nascondendo le braccia sotto le sue e premendo il viso nell'incavo del suo collo. Lentamente, girò il viso di lato, inalando il profumo pulito di lui. Le sue labbra sfiorarono la pelle liscia della sua spalla. Loki rapidamente la prese tra le sue braccia, spostando leggermente le loro forme intrecciate per distendersi sui morbidi cuscini.
 
Le cullò il viso tra le mani, prima di avvicinarsi e premere la bocca sulla sua. Le sue labbra erano morbide; la baciò in modo lento e voglioso, che le fecero desiderare di avere di più. Pelle d'oca fiorì sulla sua pelle quando una delle sue mani  lasciò la guancia e scivolò lungo il collo, sul braccio, le punte delle sue dita sottili indugiarono sul polso. Al rapido battere del suo cuore sotto il suo tocco, Loki emise un gemito tranquillo; un mormorio soddisfatto contro le sue labbra. Sif si tirò più vicino,  avvolgendosi intorno a lui. Il calore del bagno ancora indugiava sulla sua pelle. Si  perse in lui; la maniera in cui sapeva di menta e metallo, il sussurro delle sue labbra mentre accarezzavano le sue.
 
Le sue dita risalirono sulla sua schiena, seppellendo poi la mano tra i capelli umidi. Sospirò contenta.  Loki ricominciò il percorso sfiorando il collo, seguendo la clavicola per poi dirigersi verso il basso. Si fermò lì sul fianco,
 sentendo i bordi rialzati del lungo squarcio che aveva rovinato la sua carne. Il calore delle sue labbra la lasciò quando allontanò il volto da lei, le dita che adesso sfioravano la ferita recentemente chiusa.  Nonostante non potè trattenere il leggero lamento che sfuggì dalle sua labbra , era l'espressione sul viso di Loki che le fece veramente male.
 
"Come hai potuto essere così imprudente?" La sua voce era calma, tesa.
 
Ah, finalmente.
 Sif resistè alla tentazione di tirare un gran sospiro o alzare gli occhi, avvertendo il grave stato d'animo dietro lo sguardo severo di Loki. "Non è stata una azione negligente. Ogni mossa che faccio in battaglia è ponderata e deliberata. Dubiti delle mie capacità? O forse delle mie intenzioni? Stavo semplicemente compiendo il mio dovere di proteggere il principe di Asgard, nonché mio marito come ho giurato di fare per l'eternità."
 
"Sai benissimo che  sono in grado di proteggere me stesso." ringhiò con rabbia.
 
"Non dubito di questo, mio Signore , anche se il troll che brandiva la lama che ti ha quasi ucciso non sarebbe d'accordo",  sorrise. "O l'avrebbe fatto, se avesse ancora una testa per parlare."
 
"Dannazione, Sif." Loki non rideva, la rabbia sul viso. "Stavi per farti ammazzare." Sentì la sua presa stringersi sul fianco alle sue parole dure mentre la guardava intensamente. Il suo volto si abbassò con la sua voce, quasi impercettibile, "Non capisci che non posso perderti?"
 
Il sorriso di Sif si ammorbidì. Alzò una mano, appoggiandola delicatamente sulla guancia. Sporgendosi, premette la bocca sulle sue, le labbra morbide, il bacio tenero. Tirandosi indietro lentamente, intrecciò le dita alle sue e gli portò la mano sul suo petto, dove poteva sentire battere forte il suo cuore. Si accoccolò contro di lui mentre allungava il braccio per raccogliere le lenzuola di seta. Loki capì che anche quella volta non avrebbe vinto contro di lei. Sospirò con rassegnazione stringendola tra le sue braccia. Lei si lasciò sfuggire un respiro morbido, mentre il sonno iniziava ad arrivare nel caldo del suo abbraccio. "Voglio vivere finché le Norne lo vorranno. Ma darei volentieri la mia vita, morirei mille volte per Asgard. Morirei mille volte per salvare te."
 
"Sei veramente una stupida", sbuffò tra i capelli, tirandola stretta a lui. "Non dire mai più una cosa del genere, ti prego. Voglio...voglio solo che tu stia bene."
 
"Mmm", sorrise contro il suo collo, gli occhi semi chiusi . "Ti amo anch'io."
 
 
Note della traduttrice:
Come ho già detto questa meraviglia non è mia, ma è solo la traduzione di Lavation di murdur, autrice su Ao3 che purtroppo non sono riuscita a contattare. Ripeto la storia non è mia, mi sono limitata a tradurla e aggiungere qualche frase per rendere più chiaro il senso in italiano. Sono solo una povera fangirl amante della Sifki che aveva bisogno di una buona dose di fluff feels. Spero che le mie colleghe possano apprezzare come me!
 
 
 
 
 
 
 
  
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