Ha i capelli morbidi e vaporosi, trecce di fili dorati che vengono baciati con delicatezza dal timido Sole di marzo, ed accarezzati con estenuante voluttà dal fresco vento che spira senza sosta, mai pago di essere libero.
Ha gli occhi cangianti, è impossibile individuarne un solo colore.
Brillano, le pupille dilatate dalla gioia, e le iridi sfavillanti di tinte accese e vivaci.
Un leggero rossore si fa strada sulle sue guance morbide, donandole un'aria spensierata ed allegra, forse un po' infantile, rivelando il suo animo di bambina che non è ancora sbocciato del tutto in quello di donna.
La sua risata appena accennata sembra squillare come mille violini suonati a festa, e si fonde con il canto degli uccellini che le volteggiano intorno, facendole il solletico con le loro ali piumate.
Indossa un vestito di fiori, un abito che è un regalo della Natura, la sua più cara ed intima amica, e che abbraccia il suo corpo snello come un amante passionale e dolce.
Solo i piedi rimangono scoperti, solo i piedi sono nudi.
Accarezzano l'erba umida di rugiada, saltellano sul prato che sta riprendendo il proprio colore di speranza.
E la ragazza corre, lasciandosi alle spalle una scia di profumo sensuale, ma di colpo si ferma.
Si volta, e si porta la punta delle dita esili alle labbra tumide e scarlatte.
Lancia un bacio.
Un bacio di addio.
Un bacio di arrivederci.
Un bacio, dedicato al vecchio compagno Inverno che ora, dopo aver adempiuto per tre lunghi mesi al proprio ruolo, è finalmente libero di godersi il meritato riposo.
Adesso tocca a lei, far visita al mondo.
Lei, la ragazza dai capelli di seta ed il vestito di fiori.
Lei, il cui nome è Flora, ma che tutti amano semplicemente chiamare Primavera.