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Autore: Gemini_no_Aki    29/12/2016    0 recensioni
[I Medici]
Marco Bello è da sempre un fedele servitore e amico, un fratello per Cosimo. Ma c'è stato un tempo in cui non era così, un tempo in cui si sono incontrati ed è stato Cosimo a salvarlo. L'inizio.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I.

 

Lo sguardo basso del giovane cadde su una mela rotolata via da un banco del mercato e ignorata da tutti, sarebbe bastato così poco, sarebbe bastato allungare una mano e nascondere il prezioso frutto in una tasca che era riuscito a ricavare nei pantaloni. Oh, sarebbe bastato così poco ma la consueta velocità era rallentata dal peso di borse che la sua padrona continuava a mettergli nelle mani ormai impegnate. Se avesse allungato la mano in quel momento il pacchetto che ora gli arrivava all’altezza del naso sarebbe caduto nella polvere, sarebbe stato increscioso nel mezzo del mercato. Al tempo stesso quella mela era così invitante e…

Non seppe se in quel momento era lui troppo distratto dal frutto irraggiungibile o se era colpa dell’altro giovane che si stava già rialzando e spolverando i pantaloni neri mentre lui tentava di raccogliere i sacchettini e rialzarsi prima che la sua signora se ne accorgesse. A pensarci a mente più lucida, non che in quel momento la fosse, nella fretta, la colpa non poteva essere che sua, i nobili, la famiglia che serviva non smetteva mai di ripeterglielo, non hanno mai colpa per questo genere di cose.

«State bene?» Marco alzò la testa così velocemente che per poco non perse l’equilibrio, il nobile con cui si era scontrato poco prima era chino davanti a lui e stava raccogliendo un sacchetto per metterlo insieme agli altri. Si accigliò leggermente quando lui non rispose e rimase immobile a fissarlo con gli occhi sgranati. «Non… sai parlare?» Domandò, e se Marco avesse potuto avrebbe spalancato di più gli occhi, nessuno gli aveva mai rivolto la parola, soprattutto non con un tono così gentile, cosa avrebbe potuto rispondere? Deglutì soltanto abbassando lo sguardo quando si accorse di aver continuato a fissare il giovane nobile.

«Cosa stai facendo?» Sobbalzò quando la voce tuonò sopra di lui ancora inginocchiato, tenne con entrambe le mani i pacchetti per non farli cadere nuovamente e si affrettò ad alzarsi. «Non riesci a fare una cosa giusta nella tua esistenza?» Si voltò verso il giovane che si era rialzato e li osservava. «Mi rincresce molto che questo inetto di un servitore vi sia venuto addosso Messer Medici.» Lo strattonò malamente da un braccio portandolo qualche passo dietro di sé.

«No madonna. In verità la colpa è stata mia, ero talmente distratto da non averlo visto.» Marco spostò il peso da una gamba all’altra aumentando la presa su ciò che aveva in mano e cercando di non fissare il giovane Medici che non solo lo difendeva ma gli aveva rivolto un sorriso cordiale. Chinò il capo in un ringraziamento silenzioso che la sua padrona lesse come vergogna lasciando che i ricci gli coprissero buona parte del viso.

«Sono più che certa, Messere» Ribatté lei. «Che non sia vostra la colpa.» E con quelle parole, seguite da un rapido saluto e inchino riprese a camminare verso la dimora nel centro della città tenendo Marco strettamente al suo fianco e controllato.

Se lei aveva provato vergogna quella mattina al mercato per essere accompagnata da un servitore incapace, il marito, quella sera, era una cosa di gran lunga diversa.

Marco aveva fatto appena in tempo a nascondere la mela che aveva trovato tra i pacchetti e che era più che sicuro non fosse stata lì prima quando la porta si aprì e prima ancora del rumore degli stivali arrivò lo schiocco del cuoio. Si morse il labbro e, per una volta, riuscì a concentrarsi su qualcosa di vero che non fosse la punizione del suo Signore. Gli occhi azzurri del giovane Medici, la voce gentile nei confronti di un perfetto sconosciuto, il modo in cui lo aveva difeso. In quella lunga, lunga notte si aggrappò a quello come se fosse la sua unica ancora.



Angolino dell'Autrice:  So che ho in corso un'altra storia, ben più lunga e complessa ma, ehi! questa si è imposta e non mi lasciava più in pace.
Tre capitoli in totale, piuttosto veloci, di cui i primi due sono già pronti e sto lavorando sul terzo.
Può essere letta sia come pre-slash sia come generale, a seconda di quello che preferite ;)
Non ho inserito nomi riguardo la famiglia e non ce ne saranno in futuro, è semplicemente una famiglia discretamente nobile, abbastanza da avere servitori e una bella residenza... dopotutto non sono loro ad essere importanti, no?
Ogni commento è sempre ben accetto per migliorare, grazie a chiunque vorrà perdere un minutino.

Bye Bye~
Aki
   
 
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