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Autore: lfmartem21    31/12/2016    0 recensioni
Dopo il ricatto di Penny, Sheldon ed Amy hanno accantonato il desiderio di avere un bambino. Ma é davvero così? Leggete per scoprirlo. La storia é ambientata tra la quarta e la quinta stagione con delle variazioni. Questa è la mia prima fan fiction per ciò non siate troppo severi con me. Grazie a chiunque decida di leggere.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sheldon passeggiava ansiosamente nel suo salotto con il cellulare in mano in attesa della chiamata di sua madre che gli avrebbe annunciato l'arrivo ormai imminente della sua caotica famiglia.
Squillò il cellulare e rispose velocemente.
"Si madre. D'accordo saremo lì tra 10 minuti."
Chiuse la chiamata e rivrivolse lo sguardo ad Amy che era seduta sul divano.
"Sono arrivati, io vado a prenderli."
"D'accordo. Ci vediamo dopo"
Sheldon uscì dalla porta e si diresse alla macchina. Da quando Amy aveva avuto quell'incidente, lui aveva cominciato a guidare e, doveva ammettere che gli piaceva anche era ancora convinto che fosse molto pericoloso.
Salì sull' auto di Amy. Avrebbero dovuto cambiarla, pensò, perché questa non era adatta ad un bambino. Certo era pulita e sicura, ma non sarebbe stata comoda per montare il seggiolino e il bagagliaio era troppo piccolo per un passeggino.
Dopo dieci minuti arrivò all'aeroporto e lì, di fronte all'ingresso, c'era la sua famiglia. Fece un grande respiro e aprì la portiera.
Sua madre gli venne incontro emozionata.
"Shelly! Quanto mi sei mancato"
Lo abbracciò così forte che pensò che gli stesse rompendo qualche costola.
"Buon giorno, madre"
"Ciao tesoro" gli disse la nonna.
"Ciao nonna" 
Non poteva dirlo ad alta voce, ma era la persona che più gli era mancata.
"Ti ho portato i biscotti" gli diede un cesto pieno zeppo delle sue migliori leccornie.
"Grazie"
"Ciao fratellino." lo salutò una Missy che non era cambiata affatto dall'ultima volta.
"Ciao Missy" le rispose con disinteresse.
"Ciao George" si rivolse ad un uomo alto e muscoloso con l'aria da stupido.
"Ehi Shelly! Non sapevo che sapessi guidare"
"Certo che so guidare, è solo che non l'ho mai fatto."
"Forza, salite in macchina"
La nonna era seduta davanti, vicino a Sheldon, mentre la madre era tra Missy e George.
"Allora..." disse quest'ultimo "dove l'hai trovata quest'auto?"
"È di Amy"
"Perché non è venuta lei a prenderci" continuò Missy.
"Di recente è caduta e si è slogata una caviglia quindi non può guidare"
"Oh povera! Ma come sta adesso"
"Bene, solo che deve restare un po' a riposo."
"E dov'è adesso?"
"È a casa che ci aspetta"
"Allora Sheldon, com'è?" Intervenne nuovamente George.
"Com'è che cosa?"
"Amy, zuccone"
"Beh lei è molto intelligente, fa la neurobiologa e tra poco pubblicheranno una sua ricerca su una rivista scientifica famosa"
"Si, grande ma non è questo a cui mi riferivo"
"Non capisco"
"Volevo sapere se è bella"
Sheldon divenne tutto rosso come un pomodoro.
"La bellezza è una questione soggettiva"
"Cosa centra?! Se lei è gnocca come Penny, tutti la troveranno affascinante"
"Questo non è vero, perché io non ho mai trovato Penny affascinante"
"Allora non sei umano"
"Grazie, questo è il primo complimento sensato che mi viene fatto"
"Questo non era... Non importa"
"Eccoci, siamo arrivati"
Scesero dalla macchina e Sheldon li aiutò con i bagagli.
Quando furono di fronte la porta del suo appartamento, Sheldon bussò.
Knock knock knock "Amy"
Knock knock knock "Amy"
Knock knock knock "Amy"
Dopo qualche istante lei venne ad aprire.
"Buongiorno, scusate ma con queste stampelle mi è un po' difficile far veloce. Prego, entrate"
Richiuse la porta.
"Sheldon, hai bisogno che ti aiuti?"
"No Amy, non ti preoccupare, mi aiuterà George"
"Vieni Amy, siediti qua con noi" le disse la madre di Sheldon.
Amy si sedette vicino a Missy.
"Beh.. Piacere io sono Amy Farrah Fowler"
"Ciao io sono Missy"
"Io Mary, la mamma di Sheldon"
"E io sono la nonna"
"Allora Amy.. Sheldon ci ha detto del tuo incidente, com'è successo?" chiese Mary
"Mi stavo facendo la doccia e quando sono uscita, sono scivolata. Fortunatamente Sheldon era già vicino a casa mia e mi ha portata all' ospedale con Leonard"
"Leonard c'è?" intervenne Missy.
"No, è via con Penny"
"Ah... E Howard?"
"Lui è a casa, ma penso che avesse in programma un appuntamento con Bernadette, la sua ragazza"
"E Raj"
"Oh lui è libero"
"È ancora spaventato dal parlare con le ragazze?"
"Si, però ci stiamo lavorando."
"Shelly ci ha detto che sei una neurobiologa" intervenne la nonna.
"Sì, è vero. È per questo che sto aiutando Raj"
"Ti prego, dimmi che non ne capisci nulla della fisica" disse George.
Stava per rispondere, ma il fisico riuscì a batterla sul tempo.
"Purtroppo per te, George, Amy capisce molto bene la fisica. Infatti, da quando ha meno da fare per il suo lavoro, le do lezioni ed è la migliore allieva che abbia mai avuto"
Si voltò verso Amy che gli sorrise, guardandolo negli occhi.
A Mary non sfuggì quello sguardo, nè gli abiti larghi con cui si era vestita Amy, nè la delicatezza con cui suo figlio la toccava o le porgeva qualcosa. E poi c'era quella strana luce che aveva negli occhi. Se quelli non erano segnali, non sapeva cos'altro potessero esserlo.
Continuò ad osservarli per tutto il pomeriggio e quando venne l'ora di cena ne fu quasi sicura.
Stavano preparando il pasto e Missy prese dalla borsa frigo che avevano portato il pollo che era ancora da pulire.
Nel momento esatto in cui Mary cominciò ad estrarre le interiora, Amy divenne bianca come un cencio.
"Scusatemi solo un attimo" disse Amy mentre si dirigeva il più velocemente possibile verso il bagno.
Sheldon, capendo la situazione la seguì.
"Amy?" chiamò attaccato alla porta del bagno.
"È aperto"
Sheldon entrò e la vide accasciata su pavimento con le braccia intorno al water. Richiuse la porta e le si avvicinò.
"Va tutto bene?"
La risposta fu un conato di vomito.
Fece giusto in tempo a raccoglierle i capelli prima che si sporcassero.
"Sheldon..."
"Si?"
"Penso che tua madre se ne sia accorta"
"Come fai a dirlo?"
Un altro conato.
Il fisico le massaggiava la schiena e le accarezzava i capelli.
Appoggiò la testa al petto dell'uomo seduto accanto a lei che le accarezzò la pancia.
"Non devi far star male la mamma così."
Amy sorrise.
Knock "Amy, Shelly?" era la voce di Mary.
"Tutto OK?"
"Si mamma, tutto bene, non ti preoccupare"
"Ho portato dell'acqua e limone, può farla star meglio. Posso entrare?"
"Vieni pure" rispose Amy.
La donna entrò nel bagno e, vedendo la scena, si commosse della tenerezza con cui Sheldon stringeva la ragazza.
"Questa la prendevo quando aspettavo i miei figli e ha sempre funzionato." disse mentre porgeva il bicchiere alla ragazza.
"Madre. Tu non sei arrabbiata?"
"Perché dovrei esserlo?"
"Perché noi non siamo sposati."
"Sheldon.... Io sono religiosa e credo nel matrimonio, ma questo non vuol dire che amerò mio figlio o mio nipote meno se non la pensano come me."
"Anche gli altri lo sanno?"
"No. Potrete ancora fare il vostro annuncio"
"Grazie signora Cooper per l'acqua e limone"
"Figurati. Spero che tu ti senta meglio"
"Si, la ringrazio"
"Non darmi del lei e chiamami Mary"
"Va bene, Mary"
"Grazie madre" 
Sheldon le si avvicinò e l'abbracciò.
"Non ci posso credere... Il mio bambino sarà un papà"
Amy voleva lasciarli soli in quel momento, ma appena si alzò la donna la prese per un bracciò.
"Ora fai parte della famiglia, anche tu devi abbracciarmi"
Rimasero tutti e tre abbracciati.
Più tardi, quando venne il momento, Sheldon si alzò in piedi.
"Devo darvi una notizia. Amy è incinta"
Tutti rimasero a bocca aperta e si voltarono a guardarla.
"Amy, fa vedere loro"
La neurobiologa si alzò in piedi a fatica, sorretta dal ragazzo. Tirò leggermente la maglia che indossava per far intravedere la pancia.
"Ooooooo" fu la risposta della famiglia Cooper.
Si avvicinarono uno ad uno per congratularsi.
Era andata meglio del previsto ma i guai dovevano ancora venire.
   
 
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