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Autore: BackAlleyStabber    31/12/2016    3 recensioni
Karma Akabane è un cinico e arrogante studente della classe End, concentrato solo sull'assassinio del loro insegnante, Korosensei. Dopo una discussione con i suoi compagni, alla Vigilia di Natale, si troverà a chiedersi che cosa ci trovino di tanto entuisaismante i suoi amici in quel giorno che a lui ha sempre portato solo solitudine e malinconia. Sarà necessario l'intervento dei tre fantomatici spiriti del Natale Passa, presente e Futuro per fargli comprendere l'importanza dell'amicizia e per fargli realizzare che non è affatto solo.
(Slight! Karmagisa)
Anche se sono in super-ritardo (imperdonabile, vergognati, B.A.S.-chan!) non mi dimenticherei mai di te, buon compleanno Karma-kun!
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Karma Akabane, Koro Sensei, Nagisa Shiota, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Assassination carol: Christmas time!
 

Prologo
 
La neve cadeva senza sosta fuori dalla finestra, sotto lo sguardo assorto degli alunni della classe 3-E, che osservavano i fiocchi di neve fare a gara sul vetro fino al davanzale. Folate di vento gelido facevano, di tanto in tanto, prendere a quei leggeri fiori di ghiaccio una strada diversa, imprevista.
 
La stanza era stata liberata da molti dei banchi e su quasi tutti i pochi rimasti erano appoggiati i sacchi a pelo dei ragazzi per la notte o buste di semplici decorazioni natalizie portate da casa da ciascuno di loro.
 
Korosensei aveva praticamente supplicato in ginocchio, uno per uno, i suoi studenti perché acconsentissero a passare la vigilia di Natale e la notte nell’edificio secondario della Kunugigaoka Junior High School. Ovviamente, era stato difficile riunirli tutti: molti di loro avrebbero di gran lunga preferito passare le feste con le loro famiglie piuttosto che in classe, ma, come al solito, il discorso che il loro giallastro e viscido insegnante gli aveva propinato, non faceva una piega.
È l’ABC dell’assassinio: sempre approfittare di un momento rilassante e gioioso per studiare le debolezze della vostra vittima. E quale momento migliore del Natale? Inoltre, se mai dovessi trovarvi in piedi nel cuore della notte di Natale non mi farei troppe domande. Per questa ragione potrebbe essere la vostra occasione per salvare il mondo.
Non avevano saputo ribattere e avevano accettato, facendogli però promettere di non tentare di fare lezione, pena le pubblicazione in rete di foto di lui travestito da umano che leggeva manga yuri (Korosensei annotò mentalmente di trovarsi un camuffamento migliore).
 
Era per tutti il primo Natale passato insieme ai compagni di classe, perciò erano emozionati ed entusiasti per quella piccola avventura che li aspettava.
 
Be’ quasi tutti.
 
Una risata profonda proveniente dall’ultima fila li fece sobbalzare, interrompendo la loro piccola magia natalizia:-Adorabili- quella voce li canzonò -Quando avete finito ricordatevi di mettere in ordine la vostra stanza, bambini-.
 
Ventisei sguardi obliqui fulminarono contemporaneamente il ragazzo dai capelli rossi, che sogghignava dalla sua postazione, con i piedi appoggiati sul banco e un cubo di Rubik tra le mani. Era in realtà la quinta volta che lo ricomponeva, ma era certo più gratificante che guardare i suoi compagni di corso mettersi in ridicolo in quel modo.
 
-Karma-kun- un tentacolo si allungò al suo indirizzo, fino ad arruffargli i capelli -Perché non ti unisci ai tuoi compagni? Potrebbe essere un’occasione costruttiva. Se vuoi essere un bravo assassino devi imparare il valore dell’intesa e della collaborazione tra complici-.
 
-Grazie, ma no grazie, polipo mutante- il ragazzo strinse gli occhi dalle iridi dorate e scacciò via il tentacolo molesto, con un gesto brusco della mano -Solo perché i miei compagni si fanno distrarre da questi infantili giochetti, non vuol dire che debba farlo anche io. Sei stato tu ad insegnarci l’importanza dell’indipendenza, se non sbaglio, giusto? Sto applicando i tuoi insegnamenti- gli rivolse un sorriso provocatorio e tornò al suo lavoro.
 
-Oh, non essere testardo, Karma-kun!- una vocina femminile lo distolse ancora una volta dalla sua opera -Puoi aiutarci a decorare l’albero, se ti va!- Kanzaki indicò “l’albero” (il bonsai, in realtà) di Natale improvvisato, sui cui un paio di studenti erano intenti ad appendere minuscole lucine colorate e piccole stelline pendenti da anellini argentati, gentilmente offerte da una ragazza dal suo braccialetto.
 
-Charms di plastica?- il ragazzo rise, passandosi una mano tra i capelli e spettinandoli -Cos’è questo? Un mercatino delle elementari? Preferisco dedicarmi a qualcosa di più utile- rivolse una rapida occhiata al suo insegnante, intento ad intrecciare una sorta di ghirlanda di rami di abete -Pianificare l’assassinio, per esempio. Cosa che dovreste fare anche voi-.
 
-Andiamo, Karma-kun!- si unì Kayano -È Natale!-.
 
-E con ciò?-.
 
Se nessuno ribatté, fu solo perché Nagisa, posizionatosi dietro al ragazzo, fece cenno a tutti di tacere, portandosi l’indice alle labbra.
Karma, incoraggiato dal silenzio, si sentì autorizzato a proseguire:-Il Natale non è altro che una scusa per starsene a far nulla e sbattere in faccia agli altri la propria felicità. Per quelli come noi è un giorno come gli altri. Gli assassini non possono permettersi questo tipo di distrazioni. Pensate che non mi sia accorto che questo è solo uno stratagemma del polipo per farla franca per l’ennesima volta, vero? Così come pensate che non mi sia accorto di Nagisa che sta facendo gesti dietro di me, credendo che non riesca a vederlo- il ragazzino dai capelli azzurri arrossì e si bloccò di colpo; l’altro si alzò e gli appoggiò una mano sulla testa, spettinandolo -risparmiagli quella vecchia storiella, Nagisa-chan. È già abbastanza noioso così. Si stancherebbero sia di te che di me-.
 
Fece per avviarsi fuori, ma una mano stretta con forza intorno al suo avambraccio lo bloccò -Chi ti dice che non siamo già stanchi di te?- sibilò Terasaka, il suo tono, privo della solita collera, era gelido e forse persino più terrificante. La classe trattenne il fiato. Karma sembrò abbassare lo sguardo per un attimo, come ferito, ma subito si riprese. Si liberò dalla stretta del suo corpulento compagno di classe con violenza.
 
I ragazzi lo osservarono allontanarsi in direzione della porta, allungare una mano a strappare un fiocco di neve di carta dalla decorazione incollata alla parete e accartocciarlo:-Tornate a giocare, se proprio non sapete fare altro. Io non so che farmene di questo Natale dei poveri-.

-E noi non sappiamo che farcene di questo lattante viziato, vero, ragazzi?- ribatté Terasaka -Lasciamo che si ritrovi da solo ad affogare nella sua presunzione-. In tutta risposta, il ragazzo si limitò a liquidarlo con un gesto della mano, senza nemmeno degnarsi di voltarsi ed incontrare i suoi occhi carichi di odio. Sbatté la porta alle sue spalle, facendo sobbalzare gli studenti rimasti.
 
Nagisa lasciò andare un sospiro tremolante, lo sguardo incollato al pavimento:-Ragazzi...- provò a dire, ma la delusione generale soffocò la sua voce flebile.
 
-Ma chi si crede di essere?-. -Perché si è disturbato a venire, allora, il signorino viziato?-. -Perché fa sempre così? Non può rovinarci anche il Natale!-. Questa fu più o meno la colonna sonora della successiva mezz’ora, con Korosensei stranamente silenzioso che si grattava la testa tonda con un tentacolo.
 
Possibile che quel ragazzo non fosse tutto sadismo e irriverenza, persino nei confronti dei suoi compagni? O c’era qualcos’altro dietro a quel ghigno sarcastico perennemente stampato sul suo volto?
 
Aveva conosciuto individui che non avevano nemmeno un briciolo di bontà in sé, motivo esatto per cui sapeva che un quattordicenne non poteva essere classificato tra questi. Mai, tuttavia, gli era capitato di incontrare qualcuno tanto chiuso dentro la facciata costruita per nascondere le proprie debolezze o i propri difetti, tanto chiuso da esservi rimasto intrappolato.
Sin dal primo momento in cui lo aveva conosciuto, quando aveva per la prima volta incontrato il suo sguardo felino, aveva capito che era un ragazzo difficile da conquistare, ma non avrebbe pensato di dover fare tanta strada per giungere oltre quell’apparenza, tanto che ad un certo punto aveva iniziato a pensare che forse, oltre quell’apparenza, non ci fosse nulla.
Ma non gli era sfuggita la fretta con cui era uscito dall’aula, come a volersi lasciare alle spalle le parole di Terasaka, il modo in cui si era morso il labbro inferiore, come per contenere la delusione e la forza con cui si era liberato dalla presa del più robusto.
 
Sarebbe andato in fondo a quella faccenda. Ne andava di uno dei suoi migliori studenti.
 
-Nagisa-kun- appoggiò il tentacolo sul braccio del ragazzo minuto e si chinò fino a raggiungere la sua altezza -Credo che tu ci debba delle spiegazioni-.
 
---
 
Nel frattempo, un certo ragazzo dai capelli cremisi sedeva sul pavimento freddo della sala insegnati con la schiena appoggiata al muro. La mano in cui stringeva il telefono tremava leggermente.
 
Tuut-tuut... Tuut-tuut... Tuut-tuut... Risponde la segreteria telefonica di Mrs. Akabane: spiacente, al momento sono in viaggio d’affari verso l’India e sarò impegnata per qualche giorno. Lascia un messaggio e ti richiamerò non appena possibile.
 
Impegnata per qualche giorno, eh?
Compose rapidamente anche l’altro numero che conosceva a memoria. Sentiva le dita gelide, quasi prive della loro sensibilità, incerte sui tasti.
 
Tuut-tuut... Tuut-tuut... Tuut-tuut... Risponde la segreteria telefonica di Mr. Akabane: sono davvero spiacente di non poter rispondere al momento, ma mi trovo in viaggio d’affari verso l’India e la mia permanenza lì durerà una settimana. Lasciate un messaggio e vi richiamerò non appena sarò disponibile.
 
Non appena sarò disponibile... certo. Ma non per me.
Cosa si aspettava? Come sempre, loro non ci sarebbero stati.
 
Covo autrice
 
Buonsalve a tutti, miei biscottini yandere, e buon anno nuovo! Prima di sparare commenti (o di sparare me) dovete sapere che era da circa un anno e mezzo che non toccavo un sito di fanfiction e l’ultima è successo con un vecchio account, andato perduto insieme ad Atlantide. Questa fanfiction (una mini-long, di massimo quattro-cinque capitoli) è stata cominciata il 23 dicembre e sarebbe dovuto uscire almeno il prologo per il 25 (il giorno del compleanno di Karma-kun... oh, sì, certo, anche Natale), però è stata interrotta e ripresa solo oggi per problemi con la rete. Perdonatemi se trovare errori di battitura, segnalatemeli e li correggerò al più presto, promesso!
I personaggi potrebbero essere OOC, se è così e la cosa vi disturba, ditemelo e vi bannerò immediatamente... no scherzo, cercherò di migliorare.
Se il capitolo è un po’ corto è solo perché è il prologo e l’ho scritto sotto l’effetto stupefacente di biscotti mezzi carbonizzati (aspettatevi spaginate e spaginate, le prossime volte).
Accetto anche critiche e suggerimenti su come migliorare lo stile di scrittura (in italiano ho 6, chiedo umilmente venia, miei cari lettori). Ora scusatemi, ma devo andare a spiare Senpai che fa un sonnellino... Spero che il primo capitolo possa uscire tra poco, nel frattempo, godetevi le feste e buon 2017!
 
B.A.S.-chan
   
 
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