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Autore: Queen Elsa    01/01/2017    4 recensioni
[BADE]
“Era un amore fragile il nostro ed a un certo punto si è spezzato. Forse, se fossi stata diversa, sarei riuscita a salvarlo. Ma è questo che sono, un pericolo. Come una droga, all’inizio ti piaccio, poi mi ami, divento quasi un’ossessione e alla fine, lentamente ti uccido.” - sussurra.[…] “Perché sei così dura con te stessa e continui a rifilarmi tutte queste cazzate?”- Beck si porta i capelli all’indietro, stanco. Quasi esasperato. Lei non lo guarda, continua a fissare il vuoto. Poi lentamente risponde - “ Sono solo sincera. Tutti quelli che amo finiscono col farsi male. - alza le spalle come se non le importasse - “ Ci ho fatto l’abitudine”.
“Mi ami?”.
Genere: Comico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beck Oliver, Cat Valentine, Jade West, Robbie Shapiro, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ticchettava le unghie sul tavolo della cucina, appollaiata su uno sgabello con le gambe accavallate. Cat canticchiava contenta aspettando l'arrivo dei bambini che doveva accudire. La fulminò con lo sguardo, proprio mentre lei stava per abbracciarla.

"Antipatica!" - la canzonò la rossa, incrociando le braccia e tirando su col naso come una bambina.

"Io non sono antipatica!" - ribattè irritata l'altra.

"Ah-ah..."- annuì Cat sarcastica, poi si avvicinò a Jade e la guardò maliziosa - " allora cosa sei?"

"N-nulla Cat. Cosa dovrei essere?!" - rispose abbassando lo sguardo e fingendo di trovare qualcosa d'interessante nelle borchie appuntite dei suoi stivali neri.

"Te lo dico io cosa sei. Tu sei nervosa! Sei in ansia!" - esclamò la ragazza alzando un pugno in alto in segno di vittoria.

"Non dire sciocchezze." - sbuffò Jade, scoppiando in una risata sarcastica.

"Ma è vero! Sei nervosa perchè devi uscire con Beck!" - Cat le puntò un dito contro saltando.

"Non devo uscire con lui, andiamo solo a prendere un caffè e poi recupero la moto di Sam. Tutto qui."

"Si certo certo..." - la rossa si allontanò saltellando, cercando un qualche aggeggio che sarebbe servito per far divertire i bambini.

Jade si mise a giocherellare nervosamente con il pizzo dell'abito nero che aveva indossato quel giorno, mordicchiandosi il labbro inferiore con gli incisivi. Beck le aveva mandato un messaggio circa un ora prima, comunicandole l'orario di quando sarebbe venuto a prenderla e adesso lei aspettava seduta sullo sgabello, facendo oscillare lo sguardo dal suo cellulare alla porta ogni tre secondi. Scattò in piedi al suono del campanello, incamminandosi verso la porta per aprirla, ma fu preceduta da Cat che arrivò correndo a tutta birra dalla stanza accanto. Una bambinetta familiare a Jade saltò al collo della rossa con un gridolino eccitato.

"Ciao Cat!"

Milly si staccò da Cat e sollevò lo sguardo verso Jade che la osservava annoiata.

"Ciao Jade!" - si avvicinò alla ragazza per abbracciarla ma fu bloccata da un acido "Non ci provare".

Una ragazzina sui quattordici anni, con gli stessi capelli della piccoletta che ora era attaccata alle gambe di Cat, alzò improvvisamente lo sguardo dal cellulare nero che aveva in mano, entrando nell'appartamento. Si bloccò alla vista di Jade, spalancando occhi e bocca in un espressione scioccata.

"No, non ci posso credere!" - urlò portandosi le mani alla bocca.

"Io te lo avevo detto!" - si lamentò Milly.

"Zitta tu!" - abbaiò la ragazzina - "Sei Jade West! Quella che ha interpretato Josy nel remake di The Scissoring e la stessa attrice che interpreterà la protagonista Katy nel nuovo film horror Don't Look Behind you!"

"Si e tu saresti?" - alzò un sopracciglio.

"Lei è Lizzy la mia sorell-"

"EMILY!"

"Che c'è?"

"Non chiamarmi Lizzy." - disse a denti stretti, poi si rivolse di nuovo a Jade e si presentò - "Io sono Elizabeth McCartney, ma tutti mi chiamano Liz. Ti adoro, sei il mio idolo. Ho visto tutti i film horror a cui hai partecipato!"

"Anche io gli ho visti!" - sbuffò facendo il broncio Milly e in quel momento Jade capì perché quella bambina non aveva paura di nulla.

"Posso avere un autografo?"

"No." - rispose brusca ritornando a sedersi dov'era prima. Va bene forse era un po' nervosa, ma era normale lei era sempre nervosa no?

"Bambine io vado, ci vediamo stasera. Fate le brave." - la madre delle due sorelle, che per tutto il tempo aveva parlato con Cat, si avvicinò alle bambine dando un bacio sulla guancia a ciascuna.

"Si mamma" - risposero in coro Milly e Liz.

"Salutaci Papà!" - le raccomandò la più piccola.

La signora sorrise, assicurandole che lo avrebbe fatto, ringraziò ancora una volta Cat e se ne andò. In quel sorriso Jade scorse un velo di tristezza che le ricordava quello di suo padre quando, senza farglielo capire, voleva farsi perdonare da qualcosa che conosceva solo lui. Si stava chiedendo cosa avesse quella donna per fare proprio quella espressione, quando il suo telefono vibrò sul tavolo.

|Sto arrivando.

Uno sciame di farfalle impazzì nel suo stomaco. Okay forse Cat aveva ragione, era nervosa. Le sembrava quasi di essere tornata al suo primo appuntamento con lui. La stessa ansia, la stessa sensazione di paura, paura di fare qualcosa di sbagliato e rovinare tutto. Si alzò per andare in bagno per darsi un'ultima occhiata, portando il telefono con se. Entrò nel bagno, fermandosi davanti allo specchio sopra al lavandino. Cercò di sistemarsi la mezza coda in cui aveva raccolto i suoi lunghi capelli color caffè, ravvivandosi i boccoli. Si era già truccata poco prima, perciò non c'era bisogno di passare un'altro filo di eyeliner sulle palpebre. Abbassò le maniche del vestito fino a coprire metà della sua mano. Se Beck avesse visto le sue cicatrici sarebbe stata la fine, avrebbe dato di matto, sarebbe voluto tornare con lei solo per non vedere più quei segni rossi che spiccavano sulla sua pelle chiara. Sentì il campanello suonare così, con un sospiro si avviò verso la cucina, ma fu interrotta a metà del corridoio da un urlo e da un "OH MIO DIO" gridato da una vocetta stridula e su di giri. Dedusse che la persona ad aver emesso quel suono doveva essere stata Liz. Arrivata nella stanza la scena che le si parò davanti era alquanto buffa. La ragazzina saltellava tutta felice in cerca di qualcosa mentre sulla soglia Beck si grattava la nuca imbarazzato.

"Puoi farmi un'autografo?" - chiese petulante la voce di Liz.

"Certo." - il ragazzo sorrise prendendo il foglio di carta che la ragazzina gli porgeva e Jade, che li osservava da dietro il divano perse un battito alla vista di quel sorriso che aveva curato tante delle sue ferite. Si schiarì la voce per annunciare la sua presenza. Beck alzò lo sguardo e quando i loro occhi s'incontrarono nacque un sorriso spontaneo.

"Ciao."

"Ciao... andiamo?" - chiese la ragazza afferrando borsa e giacca.

"Aspetta un attimo... tu stai uscendo con Beck Oliver?!" - Liz spalancò la bocca, alternando lo sguardo da una all'altro.

"Fatti gli affaracci tuoi ragazzina!" - sibilo Jade spingendo fuori il ragazzo - "Torno presto Cat." - uscì fuori e chiuse la porta sbattendola.

"Allora, dove andiamo?" - chiese Beck infilando le mani nelle tasche della giacca che aveva addosso, camminando a ritroso per poter guardare la ragazza.

"Dovresti dirmelo tu visto che l'idea è stata tua... hai detto che volevi prendere un caffè." - rispose lei infilandosi la giacca e mettendosi la borsa in spalla. Il ragazzo le si avvicinò arrivando a un millimetro dal suo viso. Jade stava per bloccarlo e chiedergli cosa diavolo stesse combinando, ma lui la precedette.

"Intanto metti questi" - le posò un paio di occhiali da sole scuri sul naso e ne indossò un paio simili, alzandosi la sciarpa che aveva al collo fino a coprire la bocca. " e ora sali in macchina, ti porto a prendere un caffé."

~°~°~°~°~°~°~

Erano seduti ad un tavolo da un po'. Beck le aveva detto che poteva togliere gli occhiali e stare tranquilla perché lì né fan impazziti né paparazzi curiosi -o come avrebbe preferito definirli lei impiccioni e rompi scatole- li avrebbero disturbati. Così adesso aspettavano seduti una di fronte all'altro il loro caffè e le ciambelle al cioccolato che Beck aveva voluto prendere a tutti i costi. Il ragazzo si stava sganasciando dalle risate, sotto lo sguardo assassino di Jade.

"Hai finito?!" - sbottò, incrociando le braccia - ci guardano tutti!"

"Scusami ma la scenata che hai fatto alla cameriera è stata esilarante!" - disse tra una risata e l'altra lui.

"Quella ti stava praticamente mangiando con gli occhi, per non dire altro... e io volevo il mio caffè." - Jade gonfiò le guance mettendo il broncio.

"Con altro intendi scopando?" - domandò Beck, sul suo viso si dipinse un ghigno beffardo.

"BECK!" - sibilo indignata la ragazza, cercando di rimanere seria mentre gli angoli della sua bocca s'inclinavano verso l'alto.

Lui scoppiò a ridere, guardondola con quegli occhi che Dio solo sa cosa le facevano venir voglia di fare. Non si sentiva così bene da troppo tempo. Rise contagiata da Beck. A portare il caffè e le ciambelle non fu, per la gioia di Jade, la stessa cameriera che aveva presto le ordinazioni, ma un ragazzo alto con dei corti capelli biondicci che sembrava essere rimasto incantato dagli occhi della ragazza. Beck strinse i pugni, sentiva la gelosia salire su per la gola. Non appena il cameriere se ne fu andato, il ragazzo si rilassò, prendendo una ciambella e inzuppandola nel caffè. Jade scosse la testa.

"Non capirò mai che cosa ci trovi nelle ciambelle inzuppate nel caffè." disse bevendo un sorso dalla sua tazza.

"Sono buonissime, sei tu che non hai mai voluto provarle." - si difese lui, puntandole contro l'indice della mano sinistra.

Lei alzò le spalle e continuò a bere il suo caffè, sorridendo sotto i baffi.

~°~°~°~°~°~°~

"Eh dai Cat... ce lo dici?" - per l'ennessima volta la richiesta supplicante di Elizabeth spezzo il silenzio dell'appartamento.

"Liz, non posso!" - la risposta di Cat era sempre uguale.

"Ma Cat!" - intervenne Milly - " non lo diciamo a nessuno!"

"Si non lo diciamo nessuno Cat, promesso!" - annuì con forza la sorella più grande.

Le due volevano sapere cosa c'era o c'era stato tra Jade e Beck, ma lei non ne voleva parlare. La ragazza era ancora titubante così Milly si avvicinò e fece i suoi fatidici occhi dolci.

"Per favoreee!" - disse tenendo le manine giunte vicino al viso.

A Cat non rimase che arrendersi sospirando.

"E va bene. Venite qui..."

Le due ragazzine si diedero il cinque sorridendo e si sedettero a gambe incrociate sul tappeto di fronte al divano. Cat raccontò tutta la storia a Milly e Liz partendo dai tempi di scuola fino ad arrivare all'ultima rottura, facendo attenzione ad omettere i crolli emotivi di Jade.

"Wow." - disse Liz, poggiando il mento sulle ginocchia e portandosi le gambe al petto.

"Che storia triste... " - Milly si alzò e andò a sedersi vicino a Cat - ma dimmi, loro si vogliono ancora bene?" - chiese poi alla babysitter.

"Certo, sono ancora buoni amici e-"

"No Cat, io credo che mia sorella intendesse chiedere 'si amano ancora'?"

~°~°~°~°~°~°~

Il rumore della risacca delle onde accompagnava i loro passi, mentre il sole scendeva oltre l'orizzonte e il giorno lasciava il posto alla notte. Beck aveva insistito per farle fare una passeggiata, perché secondo lui non usciva abbastanza, così l'aveva portata al molo, vicino a casa sua.

"Ti ricordi la prima volta che ti ho portata qui?" - chiese improvvisamente.

Jade lo guardò un attimo, poi tornò a rivolgere il suo sguardo alle onde che si susseguivano infrangendosi sugli scogli.

"Si, io avevo paura del mare."

"Già, poi io ti ho fatto vedere la mareggiata sotto il cielo stellato e tu hai deciso che saresti venuta a vivere qui. Per poter vedere le onde e le stelle ogni volta che volevi." - sorrise, ripensando a quei momenti bellissimi.

"Perché hai tirato fuori questo argomento?" - chiese lei, continuando a fare di tutto per non incontrare il suo sguardo.

"Forse... forse è solo un po' di nostalgia dei vecchi tempi no?"

Passarono un battito, due.

"Forse un po' di nostalgia di te."

"Un po'?"

"Un po' tanta..." - il ragazzo le si avvicinò sempre di più, fino ad arrivare ad un millimetro dalle sue labbra.

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Ehy :3

Scusatemi davvero, ma a casa non ho connessione Wi-Fi ed
aggiornare con il cellulare mi riesce difficile. In compenso
ho parecchi capitoli già pronti che spero posterò con piu rapidità.
Vi ringrazio di cuore per tutte le visualizzazioni e le recensioni carinissime, mi scuso 
per non aver risposto e per eventuali errori.
Fatemi sapere che ne pensate e niente... a presto!

ps: ho pubblicato tre capitoli in una volta, spero
vi piacciano.
  
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