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Autore: Eivor17    03/01/2017    1 recensioni
Questa raccolta di one-shot tratterà momenti di vita quotidiana di Belle e Rumplestiltskin, sia a Storybrooke che nella Enchanted Forest. Saranno presenti, non in tutti i capitoli, anche altri personaggi, ma sarà soprattutto una raccolta Rumbelle. Buona lettura! :D
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rumplestiltskin si trovava nel suo negozio, intento a spolverare un'antica urna che si era procurato in uno dei suoi viaggi da Signore Oscuro, scorribande d'altri tempi. 

Proprio così: ormai Rumplestiltskin era un uomo sposato, padre e addirittura nonno. Non che lo avesse accettato subito, che fosse l'ora di "appendere il pugnale al chiodo", come lo aveva definito Belle, ma con il tempo aveva imparato ad apprezzare le cose semplici della vita: il sorriso di sua moglie, le chiaccherate con suo nipote, il divertimento con suo figlio. Gideon era la cosa più importante per lui. A quasi tre anni dalla sua nascita non era ancora passato un singolo giorno in cui lo avesse sgridato o in cui gli avesse negato una richiesta. 

Secondo Belle, era troppo accondiscendente. La moglie non gli aveva ancora perdonato l'aeroplanino radiocomandato che aveva distrutto la sua preziosa porcellana sulla credenza in cucina, né l'albero di Natale rovesciato per terra con una spada giocattolo come puntale; tuttavia, Rumplestiltskin sapeva che ogni marachella che combinava con Gideon rendeva Belle orgogliosa del suo cambiamento da Signore Oscuro a padre. 

Erano circa le cinque del pomeriggio e l'uomo non si era accorto di quanto fosse tardi, fin quando sua moglie entrò nel negozio tenendo Gideon per mano con espressione contrariata. 

Guai in vista, pensò Rumplestiltskin. 

«Per favore, dì di no a tuo figlio per una buona volta!» esclamò Belle trattenendosi a stento dal mettersi a urlare. 

«Ehi, piccolino» disse Gold, tranquillo, inginocchiandosi per prendere in braccio Gideon«Perché la mamma è arrabbiata stavolta?» 

«Gatto!»  

Rumplestiltskin, sorpreso, sollevò lo sguardo su sua moglie. «Gatto? Vuole un... gatto?» 

«Non azzardarti a dire di sì, Rumplestiltskin, perché potrebbe essere la volta buona che butto fuori di casa te, lui, il gatto e prendo possesso della TV e della Xbox a tempo pieno.» 

«Tesoro, mamma ci vuole togliere la Xbox!» disse Gold ridacchiando sotto i baffi mentre faceva il solletico a suo figlio. 

«Sono seria, Rumple!» 

«È solo un gattino, tesoro. È quasi Natale.» 

«Non osare dirgli...» 

«Di che razza ti piacerebbe, tesoro?» chiese Gold ignorando lo sguardo furente di sua moglie. 

Il bambino non rispose, ma si mise a correre per tutto il negozio urlando «Gatto!» e agitando le manine in aria. 

«Certe volte mi fai venire voglia di impalarti su quel maledetto pugnale» sussurrò Belle a Gold, attenta a non farsi sentire da Gideon. 

Per tutta risposta, lui la abbracciò stretta e la provocò, a pochi centimetri dall'orecchio: «So che non lo faresti mai.» 

«Non sfidarmi, Rumple.» 

«Scusa, tesoro.» la accontentò, posandole delicatamente un bacio sul collo. 

 

Gold raggiunse Belle sul divano, sedendosi comodo e passando un braccio attorno alle spalle della moglie. 

«Sembra felice» disse, osservando Gideon che rincorreva il nuovo arrivato per casa lanciandogli palline e piumini. 

«Non avrei mai pensato di arrivare ad avere un gatto. Neanche tre anni fa ero così impegnata a cercare di tenerti lontano da nostro figlio...» 

«Lo so che non sei pentita di avermi fatto avvicinare, alla fine» azzardò Gold, rubandole un bacio a fior di labbra. 

«Dovresti vergognarti, non avere questo tono compiaciuto.» lo rimproverò lei, continuando però a baciarlo. 

«Forse mi servirebbe un ripassino delle regole del bravo marito...» ghignò Gold malizioso, avvicinandosi di più alla moglie: «Non credi, dearie?» 

«Vedremo, più tardi, forse. Per ora tieni le mani a posto.» lo redarguì Belle, smettendo di baciarlo e spostandosi sulla parte del divano più lontana da lui. 

«E dai, amore...» 

«Sta' zitto. E ricorda che al gatto dai tu da mangiare.» 

Sospirò, rassegnato. «Sarà fatto, principessa.» 

Lanciandole uno sguardo di sottecchi, vide che il broncio che aveva messo appena il gatto era entrato in casa stava svanendo. Così, si stese comodamente su tutto il divano e poggiò la testa sulle sue gambe. 

«Dearie?» 

«Che vuoi, Rumple?» 

«Credo di essere allergico al pelo di gatto.» disse, starnutendo vistosamente. 

«Non ci casco. Il gatto è tuo e di Gideon, quindi ci pensate voi, che vi piaccia o no.» 

Rumplestiltskin sospirò sconfitto e la abbracciò con un sorriso, pensando che, in tutti quegli anni, una cosa buona l'avevano fatta: avevano imparato a conoscersi come il palmo delle proprie mani.


 

Ehilà :D 

Eccomi qua con un nuovo capitolo. Spero vi piaccia :P 

Ringrazio NotEvenChip per aver recensito il primo capitolo e Shimba97 per aver recensito ed inserito la storia tra le seguite. Inoltre, ringrazio Emyscarano per averla inserita tra le preferite e Queen Elizabeth tra le seguite. 

A presto con il nuovo capitolo! 

   
 
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