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Autore: Crazy Bear_Clakira    03/01/2017    0 recensioni
Una fioreria attira subito l'attenzione di Iris ... come anche il ragazzo dagli occhi verdi che ne è all'interno.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Guardo i bellissimi alberi di ciliegio che riempiono Ueno Park,a Tokyo. Mia zia,che abita qui da un paio d’anni, mi ha detto che ammirare i fiori è una tradizione giapponese e si indica con la parola Hanami.E’ da settimane che ne faccio pratica. All’inizio non ero molto contenta di trasferirmi in Giappone,ma da quando sono qui i miei occhi non fanno altro che illuminarsi per le meraviglie che scorgono. Tokyo non è una città piena di verde,anzi,è molto simile a New York:rumorosa e attiva. Tuttavia,vi sono parchi infiniti e incantevoli.
Ueno Park però è molto diverso in confronto all’idea che abbiamo noi del parco. E’ situato nel quartiere di Taitō,questo vuol dire che non presenta solo alberi ma anche un’immensità di negozi. Io però,desiderosa del silenzio e della tranquillità,mi incammino verso l’altra faccia del parco,dove si trova il fiume Sumida.
Osservo le persone sulle barche che remano impassibili toccando le acque del fiume. Occhi che si muovono dappertutto per catturare la bellezza del posto.

Un piccolo grazioso negozio attira la mia attenzione. E’ abbellito da tantissimi fiori,ognuno diverso dall’altro,e c’è un cartello sulla vetrata con su scritto “ ”.

Cosa vuol dire?

Forse significa “Fiori” o “Fioreria”. Ah! Purtroppo le mie conoscenze del giapponese sono molto limitate. L’unico punto a mio favore è che posso parlare in inglese per farmi capire.

Titubante,mi avvio verso il negozio finché non arrivo all’entrata. La prima cosa che sento è l’odore di fiori,così forte che penso mi sarebbe arrivato persino al cervello. Anche se non mi sarebbe dispiaciuto … è gradevole.
La porta è già aperta,bloccata da un’adorabile vaso di Orchidee. Faccio qualche passo ed entro completamente nelle quattro mura,girando su me stessa e meravigliandomi per la notevole varietà di fiori. Ci sono persone che annusano il loro profumo avvicinandosi ai petali oppure prendendoli direttamente in mano,e dei bambini che si limitano a guardare con adorazione un fiore che gli piace.
Continuo a muovermi finché non sento qualcuno che tossisce leggermente per attirare la mia attenzione. Mi volto e scopro un ragazzo con occhi verdi,capelli ricci e pelle abbronzata.
“Uh tu non hai gli occhi a mandorla! Sei giapponese?”dico senza pensare. Lui rimane con le labbra serrate per qualche secondo,sorpreso dalla mia spontaneità, e poi parla.
“No,sono inglese”risponde con un ghigno.
“Ah grazie al cielo”sussurro e lo vedo ridacchiare. E’ un bel ragazzo,alto,con le labbra a cuore,gli occhi chiari e qualche tatuaggio sparso sulle sue braccia. Deve fare scintille qui con le giapponesine. Nemmeno loro scherzano in realtà. Ci sono alcune ragazze che ti fanno rimpiangere del tuo aspetto e-
“Signorina?”i miei pensieri evaporano quando sento la sua voce roca puntarmi con i piedi nella realtà.
“Si?”
“Hm … è venuta qui per ordinare un mazzo di fiori o …”
“Ah già … no,io in realtà sono entrata perché … perché mi piacciono i fiori”faccio una risatina e imbarazzata abbasso lo sguardo sulle mie scarpe. Lui mi fissa curioso ma non dice nulla. Forse starà pensando a quanto io sembri strana. “Cosa significano le lettere del cartello fuori al negozio?”chiedo,tentando di salvarmi da questa imbarazzante situazione.
Lui mi sorride ma senza mostrare i denti,si volta per prendere una rosa rossa e un garofano da un vaso posto su un tavolino dietro di sé. Si gira nuovamente verso di me ma dedica la sua attenzione ai petali dei fiori,che alliscia accuratamente.
“Si legge Hanaya e significa Fioreria – lo sapevo!- Sei nuova qui,vero?”
Apro la bocca per parlare ma qualcuno al mio fianco mi anticipa dicendo un limpido “Ciao”. Guardo alla mia destra e vedo un ragazzo giapponese guardarmi. E’ più basso di me,ha i capelli neri,iridi marrone scuro contornati da occhi a mandorla e pelle chiara. L’inchiostro sulla sua pelle non si addice all’aria da bambino che ha. Il suo sguardo è sicuro ed ha una strana luce.
“Hm,ciao”rispondo un po’ stranita “Ci conosciamo?”
“No,ma voglio farlo. Io mi chiamo Haru,qual è il tuo nome?”
Non mi sono mai piaciuti i ragazzi sfrontati.
“Senti io-“
“Quanti anni hai?”
“Mi dispiace per te, ma io sono già fidanzata”mento. Cerco però di essere convincente guardandolo negli occhi.
“Allora posso vedere una foto del tuo ragazzo?” ma senti un po’ questo! Non è il primo ragazzo che mi fa una domanda simile e,come le altre volte,sento il fastidio e l’irritazione crescere dentro di me.
“Preferirei di no”rispondo,non trovando altre scuse.
“Perché?”
“Ehm …” improvvisamente mi viene in mente una splendida idea,un po’ azzardata,ma sempre efficace “Perché farti vedere una foto quando è qui!”suona più un’esclamazione che una domanda,questo dovuto all’eccitazione improvvisa per aver trovato una scusa.
Allungo il braccio verso il ragazzo inglese e lo tiro verso di me,mentre mi sbatto una mano in fronte mentalmente per la figura che sto per fare con lui.
“Amore …”dico circondandogli il braccio con le mie dita e appoggiandomi alla sua spalla. Lui intanto rimane immobile,completamente irrigidito econ gli occhi ingranditi. “Diglielo anche tu”. Gli sorrido falsamente quando mi guarda interrogativo e senza battere ancora ciglio.
“Dirgli co-cosa?” balbetta non capendo.
Io rido in modo eccessivo per la situazione creatasi mentre il ragazzo giapponese mi guarda stranito.
“Che io sono solo tua,sciocchino!”esclamo,come se alzare la voce lo potesse aiutare a capire. Mi allungo verso di lui e gli schiocco un bacio sulla guancia quando vedo lo sguardo incerto del ragazzo dalla pelle chiara. Non credo di averlo convinto …
L’inglese al mio fianco rimane immobile per qualche secondo per l’improvviso bacio ricevuto finché non si ricompone “Senti amico,io-“
“No no è tutto chiaro,non c’è niente da spiegare. Scusa per aver disturbato la tua ragazza”lui guarda la rosa e il garofano che il ragazzo affianco a me non ha mai lasciato e gli fa l’occhiolino prima di andarsene.
Non capisco il suo gesto … sembrava così esitante mentre ci guardava.
“Sono stati i fiori” parla all’improvviso il riccio al mio fianco,quasi come se mi avesse letto nel pensiero.
“Come scusa? Che intendi dire?”
“La Rosa rossa indica il Romanticismo mentre il Garofano significa Fascino e Amore. I giapponesi prestano molta attenzione ai fiori e al loro significato. Per loro sono oggetti che si donano per evitare le parole e  in effetti è così,ma l’occidente ha perso quest’usanza. A quel ragazzo è bastato guardare i fiori per capire e andarsene”spiega guardandomi. Io sto attenta a ciò che dice e in contemporanea al bel colore dei suoi occhi. È un colore verde molto intenso e chiaro,ha delle sfumature gialle e le linee delle sue iridi non sono dritte ma spezzettate. Lui si lecca le labbra e continua a fissarmi.
E’ davvero un bel ragazzo …
Mi accorgo di essere ancora attaccata al suo braccio così,imbarazzata, mi sposto con un gesto fulmineo. Mi torturo le mani e mi sposto delle ciocche dietro l’orecchio mentre mi guardo le scarpe.
“Scusa se ho affermato di essere la tua ragazza ma non sapevo davvero cosa fare così ho detto la prima cosa che mi è venuta in mente e mi è sembrata una buona idea anche se-” il movimento delle mie labbra viene bloccato da un dito che si poggia d’un tratto su di esse. Mi guarda intensamente ed io ricambio il suo sguardo,solo sorpresa,confusa e rossa in viso.
Ha appena posato il suo indice sulla mia bocca. E’ così sexy …
“Stai blaterando”afferma con voce roca e bassa. Vari brividi attraversano la mia schiena e un formicolio sotto la pancia mi fa il solletico.
Si allontana di qualche passo da me ed io rimango stupita di me stessa quando realizzo che in realtà volevo che si avvicinasse. Si volta verso il tavolino,dandomi le spalle,mentre io lo guardo confusa. Mi avvicino a lui e tutto quello che vedo è un modellamento di Rose rosse e Garofani. Ne prende tre per entrambi i tipi per poi raccoglierli con una retina bianca e legarli con un nastro verde. Poi si muove nuovamente verso di me e mi porge il bel mazzo di fiori.
“Il significato di questi due tipi di fiori te l’ho accennato,ora – indica la retina – questa retina è bianca perché il bianco indica purezza e innocenza e tu mi ricordi questo”mi sorride ed io sposto lo sguardo altrove quando sento le mie guance infiammarsi ancora di più.
“E il nastro giallo?”domando curiosa.
“Il giallo indica desiderio,lussuria”risponde lui,guardandomi intensamente.
“Oh …”mormoro abbassando lo sguardo imbarazzata quando mi squadra da capo a piedi “Ti ringrazio”dico,prendendo il mazzo di fiori dalle sue mani quando lo allunga verso di me.
“Ti vedrò ancora?”chiede con voce speranzosa. Il suo tono mi fa sentire speciale … desiderata.
“Certo”sorrido “Sicuro”
“Va bene,allora ci vediamo …”afferma,lasciando la frase in sospeso per sapere il mio nome.
“Iris”
“Iris”ripete, ed io non posso fare a meno di notare come suoni bello il mio nome pronunciato dalle sue labbra.
“E tu come ti chiami?”esclamo prima che me ne accorga. Tossisco,notando quanto velocemente l’abbia detto.
Lui mi fissa per un po’ e mi sorride. Mi guarda in modo strano,come … come molto probabilmente lo sto guardando anch’io,interessato.
“Harry”
“Harry! Bel nome!” affermo cercando di sbarazzarmi dell’imbarazzo creatosi “Allora ciao”

“Sayōnara”

“Sayōnara”

Dopo esserci salutati,esco dal negozio e non rimango molto stupita quando capisco che in realtà vorrei rimanere lì ancora per un po’. Ma prometto a me stessa di passare spesso alla fioreria,forse per sempre.

 

  
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