Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Deliquium    05/01/2017    2 recensioni
Occhi. Sbarrati. Offesi. Scuri come la notte.
Capelli. Indomabili. Come il suo cuore. Come la sua anima.
Ha la pelle bianca, la Sanguesporco, tanto che verrebbe da chiedersi se il suo sangue non sia dello stesso colore della luna.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The rain in the pinewood

The rain in the pinewood

Don't it make you want to cry?

And it rains on our faces
sylvan,
rains on our hands
naked,
on our robes
light,

on the fresh thoughts
that the soul unfolds
newer,
on the beautiful fable
that yesterday
deceived me, that today deceives you,
Hermione.

Gabriele d'Annunzio

Occhi. Sbarrati. Offesi. Scuri come la notte.
Capelli. Indomabili. Come il suo cuore. Come la sua anima.
Ha la pelle bianca, la Sanguesporco, tanto che verrebbe da chiedersi se il suo sangue non sia dello stesso colore della luna.
Le braccia rigide, i pugni stretti attorno alla gonna, le gambe leggermente divaricate, i piedi ben piantati a terra.
Malfoy!, sibila, come una lama che taglia la gola.
E Draco contrae la mandibola.
Tre anni prima era venuta verso di lui, con l'impeto di una Valchiria. Sanguesporco - Granger dagli occhi di fiamma - e lui aveva avuto paura quando gli aveva puntato la bacchetta alla gola.
L'ha odiata. Con tutto sé stesso. Perché aveva avuto paura. Perché lei l'aveva colpito. Non con uno schiaffo, come si addiceva a una fanciulla, ma con un pugno.
L'aveva odiata perché aveva dovuto faticare non poco per mettere a tacere le voci.
Colpito da una donna!
Colpito da una Sanguesporco!
Tremante sotto lo sguardo fiero di lei!
E l'aveva odiata. Perché era tutto vero.
Lei si morde il labbro inferiore. Ha gli occhi pieni di lacrime, ma non piangerà. Draco l'ha vista molte - troppe - volte così, con le lacrime a riempirle gli occhi, e nessuna a rigarle il volto. Fiera, coraggiosa, stupida Gryffindor!
Tende la mano, lei non indietreggia.
La pioggia che scende tra le fronde degli alberi …



La sua pelle è liscia e fredda. Il suo volto è bagnato dalla pioggia, ma forse sono lacrime. Quelle mai versate. In sei anni.
Fa scorrere la punta delle dita lungo la curva del volto, traccia la linea del mento, scivola lungo il collo. Stringe i denti, con forza. Serra il pugno che tiene in tasca. Raggiunge la clavicola. Ne segue il profilo. Le labbra serrate, mentre le sue dita carezzano la rotondità del seno. Gli occhi lievemente sbarrati seguono il percorso delle sue dita. Indugia sul capezzolo, con una lieve pressione.
Vattene, Sanguesporco!
È un ordine. Un'offesa. Un'implorazione che Draco pronuncia solo nella sua testa. Le sue labbra non si muovono. I suoi occhi sono furiosi.
Alza il volto. La guarda.
Ma i suoi sono occhi abbassati. Le lunghe ciglia nascondono la luce del suo sguardo.
E il tempo si ferma, mentre il passato si disfa per un istante. Viene dimenticato, accantonato. Domani, domani non sarà oggi. Il suo respiro è caldo. Lui sa - lo sente - che lei non arretrerà. Non oggi. Non questa mattina, mentre il cielo viene giù come pioggia. Che il mondo si è spaccato e loro non appartengono più a nessun luogo che ha nome conosciuto. Domani, domani torneremo ad odiarci e a maledirci, ma oggi, ma adesso...



La sua bocca è la porta dell'inferno. Draco serra le dita attorno ai suoi riccioli - teste di serpente. Medusa! - la costringe a reclinare la testa.
Sanguesporco.
Linguasporca.
Aria appestata.
Sua zia Bellatrix lo ha guardato con occhi fiammeggianti.
Sei diventato un uomo, Draco, gli ha detto, carezzandogli il volto. Dita. Unghie laccate di nero. Solchi invisibili.
Draco aggrotta le sopracciglia. Non vuole ricordare. Non ora. Non oggi.
Se lei non fosse lei, il movimento della sua lingua lo ecciterebbe. Se lei non fosse lei, non sentirebbe questa urgenza.
Il Signore Oscuro ha manifestato interessi nei tuoi confronti, Draco.
Bellatrix è raggiante. Bellatrix danza ammantata di oscurità, tra morti che camminano.
La spinge contro il tronco. Lei stringe la stoffa della sua camicia. Draco sente i pugni premere all'altezza del petto, appena sotto le clavicole. Conficcati. Con rabbia, con disperazione.
Domani non ci guarderemo nemmeno. Volterai la testa dall'altra parte e io ti disprezzerò diecimila volte tanto!



La sua rabbia, il suo orgoglio è tutta lì. Nei pugni serrati contro il suo petto. Nella linea increspata delle sue sopracciglia. Nel modo in cui lo bacia. Come se volesse togliergli tutta l'aria e ucciderlo. E Draco, oggi, accetterebbe la morte. Non più Slytherin. Non più Malfoy.
Insinua la mano tra due bottoni. Lei rabbrividisce al suo tocco. Ha la pelle che brucia. Il pizzo del suo reggiseno è ruvido. Serra il seno. Sta nella sua mano perfettamente.
Lei si lascia sfuggire un gemito, quando le afferra il capezzolo con le dita. Non le ha slacciato il reggiseno. Si è limitato a spostarlo. Ché il tempo potrebbe riprendere a scorrere, la pioggia potrebbe fermarsi.



E allora... allora... lui ricorderebbe il suo nome.


Note dell'autrice: “Don't it make you want to cry?” è il verso di un brano di Lia Ices, Daphne. Se vi capita di sentirlo, il brano è veramente molto bello e particolare. "Daphne" (è un caso che il titolo coincida con il nome della Greengrass) è diviso musicalmente in due parti: la prima lenta, armoniosa, un giro di una manciata di note a raccontare la storia della ninfa Dafne che si fa pianta per sfuggire all'amore pressante di Apollo. Poi c'è uno stacco, un cambiamento di ritmo. Alla voce di Lia Ices si aggiunge quella di Justin Vernon, la musica si discosta dal cantato, si ha dissonanza tra le due voci.
Questa oneshot è collocabile in un universo alternativo. Ad essere sincera, avevo intenzione di scrivere una storia a capitoli, ma temo di non riuscire a starci dietro.
Ringrazio coloro che hanno letto.
E.

Harry Potter, i suoi personaggi e ogni richiamo alla serie citata appartengono a J.K. Rowling. Questa storia è un'opera di fantasia e non è stata scritta a scopo di lucro. Tutti i personaggi, gli episodi e le battute di dialogo sono immaginari, e non vanno riferiti ad alcuna persona vivente né intesi come denigratori. In particolare, i personaggi, le ambientazioni e le situazioni da me create, mi appartengono; per poterli utilizzare altrove, o per riprodurre questa storia o parti di essa è necessario il mio consenso.

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Deliquium