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Autore: lottie e    05/01/2017    9 recensioni
Dal testo:Hinata aveva poche certezze nella sua vita, poche parevano dire tanto, quasi nessuna.
Ogni avvenimento nella sua vita era scandito da un continuo passaggio da un estremo all’altro, proprio come stava accadendo a lei, forse.
Trama: Konoha stava risorgendo dalla quarta guerra, ma nonostante ciò c'erano ferite che sembravano non potersi più rimarginare.
Durante la guerra, Naruto ha diffuso il suo chakra nel corpo di Hinata Hyuga, ciò ha portato alla vittoria ma anche al danneggiamento oculare della forza innata della corvina. L'unica soluzione sarebbe riuscire a controllare il Kyubi, ma solo una persona è in grado di fare ciò: Sasuke Uchiha.
Hinata, non deve solo affrontare questo problema fisico, bensì qualcosa di più grande, l'enorme vuoto che le ha lasciato la guerra. Una sofferenza che non pare avere soluzioni.
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Titolo: Di combattimenti improponibili e di sorrisi improbabili!

 
Hinata si teneva stretta alle grandi spalle di Naruto, cingendo il largo bacino del ragazzo con le sue gambe esili.
Non riusciva a togliersi dalla mente l’immagine di se stessa circondata da una forza più grande di lei, l’unica cosa costante che la reggeva. Strinse più forte le braccia intorno alle spalle di Naruto tanto che il ragazzo rallentò allertato da tale gesto, siccome la ragazza non si era mossa neanche di un centimetro da quando erano partiti.
-Tutto bene Hina-chan?- al sol suono della voce di Naruto la ragazza arrossì violentemente e biascicò un sì balbuziente all’orecchio di Naruto, che potè riprendere la corsa tra gli alberi indisturbato.
La corvina si perse di nuovo nei suoi pensieri, attraversata da un flash ricordò l’orrore negli occhi di Sasuke quando aveva sollevato il suo volto e, per la prima volta, specchiandosi nei suoi profondi pozzi neri, ne aveva visti altrettanti neri, come se le fossero stati cavati gli occhi dalle orbite.
Strizzo forte gli occhi come se volesse cancellare quel ricordo ma ciò che la incuriosiva di più fosse che la prima volta che Sasuke aveva fatto quella strana cosa di entrarle nella testa ricordava solo una lunga dormita mentre ora è come se avesse vissuto quegli attimi in cui l’Uchiha fosse nella sua testa e non sapeva spiegarsi cos’era che non funzionava. Perché non riusciva a fare in modo che il chakra della volpe la lasciasse andare? Si girò a guardare il ragazzo dei suoi pensieri, questo saltava veloce da un ramo all’altro, con un’agilità incredibile. Riusciva a riconoscere quando una persona avesse capacità particolari e Sasuke Uchiha non solo aveva capacità particolari come l’uso dello sharingan o del mangekyou, bensì anche senza l’ausilio di qualsiasi forza innata rimaneva comunque forte. Il suo chakra potevi avvertirlo a km di distanza, avrebbe giurato Hinata ma Sasuke non era l’unico piuttosto forte, anche Naruto non scherzava per niente e Hinata era fermamente convinta che non fosse solo perché lui era la Volpe a Nove code, bensì per gli anni di duro allenamento che gli gravavano sulle spalle. Quei due erano più simili di quanto potessero apparire: una triste infanzia, un infelice destino, una vita difficile, tanta forza e lo spirito di competitività. Infatti, anche ora che la missione era compiuta e non vi era alcun bisogno di andare di fretta, Naruto e Sasuke parevano sfidarsi a chi fosse più agile a saltare da un ramo all’altro lasciando così la povera Sakura a qualche metro di distanza che faticava a stare dietro i due ragazzi.
-Ragazzi! Accampiamoci qui, è ormai notte!- Aveva gridato una Sakura col fiato corto e di un tratto i due ragazzi si fermarono di colpo raggiungendo la ragazza che già stava sistemando le sue cose.
Naruto fece scendere Hinata dalle sue spalle con un’accortezza e una delicatezza tale che Hinata, ricordando la solita goffaggine del ragazzo, si chiese se ci fosse ancora qualche traccia di quel ragazzino maldestro dell’accademia Ninja.
-Perché dobbiamo fermarci per la notte quando mancano 5-6 ore per ritornare a Konoha?- chiese un Sasuke scettico e dal tono piuttosto irritato.
-Beh, sai, Sasuke, le persone normali hanno bisogno di mangiare, riposare e dormire! Non siamo tutti dei super bombaccioni dai muscoli pieni di steroidi che corrono senza fermarsi per tutta la notte!- il tono di Sakura era così talmente petulante che alle orecchie di Hinata la sua voce risuonava come lo starnazzare di un’oca. Di tutta risposta ottenne solo un ’'tsk’’ da parte di Sasuke, rendendo la ragazza ancora più irritabile del solito.
– E questo vale anche per te!- riprese la ninja medico indicando con fare nervoso Naruto, quest’ultimo si girò con un’espressione shockata dipinta sul volto mentre con le mani indicava se stesso .
-Ma io che c’entro? Non ho obiettato nulla!!!- rispose il ragazzo con il tono di chi di colpe non ne aveva.
-Tu c’entri sempre!- aveva esclamato di tutta risposta la ragazza incrociando le braccia sul petto e non ammettendo un sequel di quella conversazione.
 Naruto di tutta risposta aveva assunto una posa offesa. Agli occhi di Hinata tutta quella situazione appariva super divertente tanto che non poté trattenere la risata che da lì a poco avrebbe pervaso la radura in cui si trovarono. Sasuke prese a guardarla con un’espressione allibita, mentre Naruto e Sakura la guardavano piuttosto imbarazzati.
-Scusaci Hinata - aveva iniziato Sakura con un lieve rossore sulle guance - ma sai com’è stare in squadra con due uomini, se ogni tanto non gli dai una bella striata uno si mette a fare le fughe e l’altro diventa un animale da caccia!- Stavolta a ridere fu prima Sakura e poi un Hinata divertita dalla situazione, seguita da un Naruto piuttosto imbarazzato che come suo solito si grattava la testa.
Sasuke, invece, notò Hinata non faceva altro che sistemare le sue cose senza badare minimamente a quello che loro dicevano. Così come tutti gli altri,dopo aver alleggerito un po’ la situazione, si mise a sistemare le sue cose.
-oh..- aveva esclamato una Sakura piuttosto triste rovistando nella borsa delle provviste.- non ci è rimasto del cibo in scatola, solo delle verdure, mi toccherà cucinarvi qualcosa di delizioso!-
A Hinata quella notizia non toccava minimamente, fino a che i due ragazzi non lasciarono stare qualsiasi cosa stessero facendo e si misero in ginocchio davanti Sakura con le mani incrociate.
-Ti prego no!- il primo a parlare fu Naruto. – Lasciaci vivere ancora!- aveva esclamato un Sasuke irriconoscibile da tutti gli altri momenti tanto che il suo comportamento portò  Hinata a chiedersi se fosse davvero terribile Sakura ai fornelli. Mossa da un moto di compassione si scosse dal suo posticino e alzò una mano per rendersi partecipe della situazione.
-Posso darti una mano Sakura.- il volto della ragazza s’illuminò e ordinò immediatamente ai ragazzi di accendere il fuoco e spazzare la neve lì intorno o si sarebbero gelati stanotte mentre loro avrebbero preparato la cena.
Durante la preparazione Hinata notò quanto Sakura fosse sul serio inesperta in cucina, non toglieva neanche la buccia alle patate e alle carote, salando e pepando il cibo a caso, come se non potesse fare la differenza: ora capiva appieno la reazione dei due ragazzi poco fa.
La serata passò tranquilla, dopo che Hinata aveva riempito le ciotole di un bella zuppa di patate a ognuno dei presenti, tutti avevano mangiato con molta fame, persino Sasuke richiese una doppia porzione seguti da Naruto ma Sakura sporgendo il viso nel tegame in cui avevano cotto il passato di verdure lo trovò vuoto.
-Questo non succede mai quando cucino io!- affermò petulante la ragazza dai capelli rosa.
-Perché il tuo cibo fa schifo!- rispose un Sasuke che cercava di raccogliere i resti dal suo piatto. Sul viso di Sakura si dipinse un espressione rammaricata.
A Hinata dispiaceva molto il modo in cui Sasuke trattava tutte le persone che lo circondavano, riusciva a ferire persino le persone che avevano speso metà dei loro anni a cercare di riportarlo a casa. Era una persona davvero cattiva, pensò Hinata, sentendo un moto di rabbia montarle dentro, ma ogni volta che pensava alla sua vita, non poteva altro che pensare ai dolori che aveva vissuto. Eppure lui e Naruto avevano dovuto provare le stesse emozioni,  ma avevano reagito in modo totalmente diverso.
-Beh …  è ora che ci mettiamo a dormire.- aveva esclamato un Naruto sorridente, stava cercando di alleggerire la situazione. A quel punto tutto il team 7, che sembrava stremato, si era messo sotto le propria lenzuola a dormire, mentre Hinata era rimasta ancora vicino al fuoco cacciando dalla bocca piccole nuvolette di vapore ogni qual volta sospirava pesantemente. Rimase lì un paio d’ore attendendo il sonno che ritardava ad arrivare. Stava pensando una soluzione al suo problema, quale meccanismo avrebbe fatto in modo che lei fosse libera dal chakra del Kyubi?
I suoi pensieri furono interrotti da un rumore gutturale proveniente da Naruto, si girò a guardarlo, stava forse russando: la ragazza sospirò mentre un sorriso le si faceva spazio sul viso.
Sentì di nuovo quel rumore ma stavolta proveniva da Sasuke, e il ragazzo, era certa, non stava russando. Si alzò di scatto in piedi afferrando un Kunai tra le mani, non voleva svegliare i ragazzi se l’essere dei suoi sospetti fosse stato solo un piccolo procione.
Improvvisamente una mano l’afferrò da dietro mettendole la mano sulla bocca in modo che non potesse urlare, ma la ragazza fu abbastanza agile da infilargli il kunai nell’occhio dell’uomo che la lasciò andare immediatamente e crollò a terra in preda al panico. L’urlo dell’uomo fu così straziante che tutto il team 7 si svegliò. Sasuke e Sakura subito cercarono di controllare il perimetro mentre Naruto corse spaventato verso Hinata, che pareva ancora se stessa shockata dalla situazione.
-Stai bene Hinata?- chiese il ragazzo preoccupato, l’uomo dietro di lei si lamentava ancora dal dolore, la ragazza annuì mentre un Sasuke piuttosto irritato si apprestava a superarli e afferrare l’uomo per il colletto della maglia.
-Quanti siete? Che cosa volete?- aveva ringhiato faccia a faccia con l’uomo che si disperava ai suoi piedi.
-La ragazza! Vogliono la ragazza con Byakugan e il Kyubi!- aveva confessato urlando dal dolore.- Mi hanno pagato non c’entro niente con questa situazione, lasciatemi vivere, ho una famiglia!- aveva supplicato.
-Ti ho chiesto quanti siete!- aveva ringhiato con più forza Sasuke. L’uomo ora era scosso da un pianto ricco di spasmi ma non prendeva in considerazione l’idea di rispondere.
Sorprendentemente per tutti, di un colpo Hinata tirò fuori il kunai dall’orbita dall’uomo provocandogli uno spasmo di dolore tanto forte da farlo urlare di nuovo.
-Siamo quaranta!- si era apprestato a rispondere prima che gli fosse chiesto di nuovo.
I ninja si misero tutti all’erta: Sakura con due kunai tra le mani si guardava intorno, così come Sasuke e Hinata invece gli occhi di Naruto erano per quest’ultima.
Di un tratto si sentì come un fruscio di foglie e i ragazzi si trovarono circondati da uomini coperti in viso e armati fino ai denti. Quelli più impegnati nella battaglia erano Naruto e Hinata. I mercenari non facevano che buttarsi su di loro come povera gente sulla carne fresca.
Hinata era parecchio stanca per combattere e le ferite precedenti le bruciavano ancora ma non si arrendeva, sapeva di non poter contare sul Byakugan e si affidava solo alle arti marziali. Riusciva a stendere facilmente qualsiasi nemico, non erano certo ai suoi livelli, ma erano troppi. Di un tratto qualcuno la colpì alla nuca facendola cadere a terra mentre un altro uomo le aveva assestato un calcio nel costato. Tossì dolorosamente mentre qualcuno l’afferrava per le spalle.
Sentì la voce di Naruto in lontananza chiamarla, era anche lui sommerso da nemici e non riusciva ad andare verso di lei per aiutarla.
Un uomo incappucciato le stava per assestare un bel destro dritto in faccia, la corvina chiuse gli occhi mentre cercava di divincolarsi dalla presa dell’uomo alle sue spalle.
Siccome non arrivò nessun colpo, dopo qualche attimo spalancò i suoi occhi perlacei, trovò di fronte a sé un Sasuke piuttosto rilassato con la Katana grondante di sangue che in un colpo netto ferì mortalmente l’uomo che la teneva per le braccia. La velocità dell’Uchiha era sorprendente per Hinata, in un secondo posò la Katana e afferrò due kunai che lanciò alla gola di due uomini che si stavano avvicinando. Peccato che non avesse visto gli uomini che lo colpirono alle sue spalle. Hinata presa alla sprovvista afferrò la Katana dalla cintura di Sasuke e con un colpo netto recise la gola dei due uomini che avevano colpito Sasuke alle spalle. Sorprendentemente per il ragazzo anche la Hyuga era brava a combattere, tanto che già si stava avvicinando a Naruto e Sakura per aiutarli, ancora presi dal combattimento.
-Portala Via Sasuke!- aveva urlato Naruto all’amico, Hinata stava già per attaccare un uomo appena saltato alle spalle di Sakura quando una mano possente le strappò di mano la katana e l’altra la afferrò per la vita trascinandola a qualche centimetro di distanza, pensava fosse un altro nemico tanto che si voltò di colpo sferrando un pugno, ma il suo attacco fu bloccato da una mano più grande della sua, riconobbe la piega delle dita e alzando lo sguardo finì per ritrovarsi faccia a faccia con Sasuke Uchiha.
- Voi ce la fate ?- esclamò Sasuke rivolgendosi al suo team.
-Si!- aveva risposto una Sakura decisa mentre atterrava l’ennesimo uomo.
Sasuke non si fece ripetere nulla due volte e si caricò un Hinata urlante sulla spalla mentre scompariva tra i rami imbiancati dalla neve, nascosto nel buio della notte.
Hinata scalciava incredibilmente, mentre vedeva in lontananza Naruto atterrare velocemente qualche uomo che si apprestava ad inseguirli. Sasuke saltava a zig-zag tra gli alberi, molto probabilmente per far perdere le sue tracce. Teneva Hinata su di una spalla e le gambe ben strette tra le braccia per evitare che scalciasse, riusciva a percepire la sua voglia di tornare indietro per aiutare Sakura e Naruto.
Quando dopo una buona mezz’ora si erano allontanati, a Sasuke parve che i nervi della Hyuga si fossero rilassati decise così di allentare la presa sulle sue gambe. Che pessima scelta  fu per il ragazzo, perché appena lasciò andare una mano dalla gamba della ragazza, gli arrivò un calcio dritto allo stomaco e preso alla sprovvista com’era mancò il ramo dell’albero su cui stava saltando e cadde sul suolo innevato lanciando la ragazza ai suoi piedi.
Sasuke si teneva una mano sul punto in cui la ragazza l’aveva colpito e la guardava tutto rosso in viso, stava scoppiando dalla rabbia. Ne aveva abbastanza di tutta quella faccenda.
-Sei impazzita o cosa ragazzina? Io sto cercando di salvarti la vita!- Il ragazzo preso da un tale furore le aveva parlato con una rabbia tale che Hinata si sentì costretta a rimanere lì per terra, ma anche lei era arrabbiata! Come aveva potuto osare lasciare Sakura e Naruto indietro durante una missione? Anche la sua pazienza aveva un limite e sbottò senza potersi trattenere.
-Non mi sembri il tipo da salvare le persone! Lo chiami salvare la vita abbandonare due dei tuoi amici? E poi io non sono una ragazzina, mi chiamo Hinata se tu non l’avessi capito e non sono neanche un sacco di patate che mi trascini così a quel modo!-
Nel mentre che parlava si era persino alzata da terra e a ogni parola che aveva pronunciato, premeva convulsivamente il suo indice contro il petto di Sasuke, non era proprio riuscita a trattenersi, aveva il volto in fiamme e sentiva il sangue ribollirle nelle vene!
Sasuke rimase allibito, non riusciva a capire tutta quella rabbia da dove venisse, visto che tutte le volte che qualcuno le parlava la ragazza annuiva e abbassava la testa ubbidiente. Gli venne spontaneo chiedersi da quando la Hyuga sapeva anche rispondere in modo così aggressivo?
Le mani di Sasuke prudevano terribilmente, era sicuro che prenderla a schiaffi era tanto appagante quanto posare la mano nell’incavo di quel viso fintamente angelico.
No, non l’avrebbe uccisa, non oggi almeno.
Però il ragazzo si godé la sensazione di restare a fissarla con astio finché sul volto della ragazza non si impressero i sensi di colpa. La bocca della ragazza si piegava in una ‘’o’’ elegante e i suoi occhi lucidi esprimevano tutto il risentimento che la ragazza provava verso sé stessa.
Dannazione, pensò Sasuke. Gli toccava anche fare il gentile se desiderasse tornare a casa prima dell’alba. Quando notò che il volto della ragazza si era tinto di un bianco pallido con delle sfumature rosee sulle guance, sicuramente per la vergogna decise che era il momento di ripartire.
-Forza, sali sulla schiena.- aveva enunciato Sasuke con il suo solito distacco.-Hinata non accennava a muoversi anche dopo che Sasuke si era abbassato alla sua altezza per permetterle di salire.
-Non torniamo indietro ad aiutare Naruto e Sakura?- chiese stavolta con più calma, sul volto di Sasuke s’impresse una smorfia di rabbia celata.
-Ti ho detto di salire sulla schiena.- Dal tono gutturale che aveva prodotto la gola di Sasuke, Hinata capì che non era affatto il caso di controbattere. Così salì sulla schiena di Sasuke che l’afferrò con una certa sicurezza affondando le mani nelle gambe della ragazza.
-Scusami delle parole che ho detto..- aveva sussurrato una balbuziente Hinata, stava per continuare con le sue scuse quando Sasuke riprese il viaggio stoppandola.
-Sta zitta Hinata.- aveva enunciato il ragazzo.
Nessuno dei due era consapevole del sorriso che alleggiava sul volto dell’altro. Sul volto di Hinata un sorriso soddisfatto era il chiaro segno della piccola vittoria ottenuta:  ora non era più ‘’ragazzina’’ma solo Hinata. Sasuke, d’altro canto, doveva ammetterlo, tutta quella sfrontatezza rendeva le cose più divertenti e piacevoli.
 
 

ANGOLO AUTRICE: Heyla, che ne dite di questo nuovo capitolo?

Ammetto che a me piace il modo in cui si stanno evolvendo le cose, essendo anche ben consapevole del fatto che sto dando un altro aspetto ai personaggi. Hinata , è pur sempre una glaciale Hyuga e nonostante la sua indole gentile sa farsi valere quando deve! E il nostro Sasuke, oh mio dio, quanto è… uno stronzo! Però noi lo amiamo anche così vero? Anzi noi lo amiamo soprattutto perché è così!
Attendo i vostri piacevoli commenti con impazienza!
A presto cari!
 
  
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