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Autore: AleDic    06/01/2017    4 recensioni
[hints AtsuKyo ⎸268 parole]
Dall’altra parte del piccolo appartamento, c’era Kyouka. Atsushi percepiva il suo respiro lento e regolare, quasi come gli stesse respirando a fianco. Tuttavia, sentiva che c’era un abisso di distanza tra loro, pieno di tutte le cose che avevano paura di dirsi; era un silenzio così rumoroso da far male.
{Sesta classificata al contest “Raccontami di loro…” indetto da tatsuei sul forum di Efp}
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Atsushi Nakajima, Kyouka Izumi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nome sul forum e/o sito: AleDic
Titolo: The distance of the silence ~ what I want to tell you
Prompt utilizzato/i: silenzio
Fandom: Bungou Stray Dogs 
Personaggio/i: Atsushi Nakajima, Kyouka Izumi
Rating: Verde
Genere: Slice of life, Introspettivo, lieve Angst
Avvertimenti: doppia drabble, Missing Moment, ambientata la prima notte in cui Atsushi e Kyouka dormono insieme nell'appartamento dato loro dall'Agenzia.
Note d’autrice: salve a tutti! Approdo anche in questo fandom. Sto amando BSD come poche cose e di certo mi ritroverete ancora qui con qualche altra storia.

Vostra,

Ale

 

 

 

 

 

 

 

 

The distance of the silence

~

(what I want to tell you)

 

 

 

 

 

{ 268 parole }

 

 

 

Atsushi non riusciva ad addormentarsi. La stanchezza delle ore trascorse lavorando all’Agenzia era più che pressante: aveva tutte le parti del corpo indolenzite. Eppure, non faceva altro che girarsi e rigirarsi nel futon senza che il sonno lo accogliesse tra le sue braccia.
Il problema era il silenzio.
Dall’altra parte del piccolo appartamento, c’era Kyouka. Atsushi percepiva il suo respiro lento e regolare, quasi come gli stesse respirando a fianco. Tuttavia, sentiva che c’era un abisso di distanza tra loro, pieno di tutte le cose che avevano paura di dirsi; era un silenzio così rumoroso da far male.

Così vicini eppure così lontani.
Atsushi si voltò ancora una volta nel futon, coprendosi il volto con la coperta di lana, cercando di soffocare quel caos nel suo cuore.

 

Kyouka fissava il soffitto del vecchio appartamento in periferia, immobile. Anche se non riusciva a vederlo, percepiva l’agitazione di Atsushi, mentre continuava a muoversi nell’altro lato del monolocale. Nemmeno lei riusciva a dormire e non riusciva a capire il perché.
Tutto era immerso in un profondo silenzio. Kyouka era abituata a quello delle notti nella cella della Port Mafia.
Quello, però, era un tipo diverso di silenzio. Sembrava gridarle qualcosa, da qualche parte dentro di lei. Avrebbe voluto chiedere ad Atsushi se anche lui sentiva le stesse cose, ma continuava a rimanere ferma nel suo futon. Poteva sentirlo respirare, tuttavia non era in grado di raggiungerlo, come se ci fosse una distanza tra loro ancora troppo grande da azzerare.

Così vicini eppure così lontani.
Pensò che nessuna situazione in cui si fosse trovata fino ad allora era mai stata così dolorosa.

 

   
 
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