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Autore: Notteinfinita    07/01/2017    1 recensioni
Circa due anni fa scrissi una one-shot, "Missione di Natale", mi fu chiesto di scrivere come si era arrivati all'avvicinamento tra Draco e Hermione e così, anche se in ritardo, eccomi con il prequel.
Spero vi piaccia.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Missione di Natale '
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1- Ritorno ad Hogwarts


1° Settembre 1998 ore 10:55, stazione di King Cross


La stazione era gremita.

Come ogni anno, centinaia di studenti con genitori ed animali al seguito affollavano il binario nove e tre quarti in attesa della partenza dell'Espresso per Hogwarts.

L'atmosfera che si respirava, però, era alquanto diversa.

C'era odore di libertà nell'aria. La gioia per la fine della guerra e del regno del terrore di Voldemort era palpabile anche se pervasa di una nota stonata; nonostante il sollievo per la ritrovata pace era impossibile dimenticare coloro che avevano perso la vita nel corso della battaglia, i ragazzi che non sarebbero più saliti su quel treno, i genitori che non avrebbero potuto accompagnarli.

Con uno sguardo Hermione abbracciò l'intero scenario e sospirò.

Non era più la bambina che otto anni prima era salita su quel treno ancora elettrizzata dal suo nuovo status di strega.

Alcune chiome rosse in lontananza attirarono la sua attenzione. Sforzandosi di sorridere li raggiunse.

«Salve signori Weasley!» esclamò, appena arrivata nelle loro vicinanze.

«Ciao cara.» rispose Molly, stringendola a sé mentre la voce le veniva meno.

Dalla fine della guerra sembrava invecchiata di dieci anni, la morte di Fred le aveva portato via il sorriso.

Hermione rispose all'abbraccio con sincerità. Voleva bene a quella donna che l'aveva trattata sempre come una figlia e stava male nel vederla soffrire senza poter fare nulla per lei.

«Mamma che ne dici di lasciarmi salutare la mia amica?» chiese Ginny, sperando così di impedire alla madre di scoppiare a piangere.

«Si, scusami tesoro.» rispose la donna, tirando su col naso e cercando di recuperare il controllo.

Anche Ginny abbracciò Hermione calorosamente per poi sorriderle incoraggiante.

«Il nostro ultimo anno, mi sembra impossibile!» esclamò la rossa.

«E già. Solo sarà un po' strano senza Harry e Ron.»

«Ancora non capisco perché tu non abbia approfittato della proposta di saltare l'ultimo anno.» affermò Ginny, scuotendo la testa.

In quel momento il fischio del treno avvisò i passeggeri della sua imminente partenza.

«Su ragazze, salite.» le incoraggiò la signora Weasley.

Utilizzando un incantesimo di levitazione le ragazze alzarono i loro bagagli e, dopo un ultimo saluto ai genitori della rossa, salirono sul treno.

«Cerchiamo uno scompartimento libero.» propose Ginny, precedendo la compagna.

Giunte a metà del treno Ginny avvistò alcuni suoi compagni di classe.

«Ti dispiace se mi fermo a salutarli?»

«Fai pure.» rispose la ragazza, facendo un cenno di saluto ai ragazzi che la osservavano per poi proseguire.

Da quando aveva salvato il Mondo Magico al fianco di Harry e Ron si sentiva spesso osservata e sul treno la situazione stava diventando alquanto imbarazzante.

Fortunatamente nell'ultima carrozza vide uno scompartimento vuoto. Con un sospiro di sollievo spalancò la porta trovandosi davanti due occhi grigi che la fissavano ostili.

Lo scompartimento non era, come pensava, vuoto bensì era occupato da un unico studente, Draco Malfoy.

Appena si fu reso conto di chi fosse stato ad aprire la porta, il ragazzo distolse lo sguardo ma non abbastanza velocemente da impedire ad Hermione di notare gli occhi leggermente arrossati e lo sguardo stanco di chi ha passato le notti insonni.

Avrebbe voluto dirgli qualcosa ma si ritrovò con la gola secca, incapace di proferire parola.

«Hermione, ciao!» disse qualcuno, dandole un'affettuosa pacca sulla spalla.

Voltatasi, vide il volto sorridente di Neville Paciock accanto a se.

«Nello scompartimento con me c'è solo Luna, se vuoi puoi stare con noi.» propose.

Hermione si limitò ad un cenno d'assenso e, dopo un'ultima occhiata al Serpeverde richiuse la porta e si allontanò.

Sentendo lo scatto della chiusura Draco alzò lo sguardo verso la porta e sospirò. L'avevano lasciato solo, come desiderava, eppure ad un tratto il silenzio dello scompartimento gli sembrava assordante. Non che si aspettasse un saluto o altro eppure, per un attimo, aveva avuto l'impressione che la Granger avesse voluto dirgli qualcosa.

Che cosa non lo avrebbe mai saputo e forse, si disse, era meglio così.

Seduta nello scompartimento insieme a Neville, Luna e Ginny, Hermione guardava fuori dal finestrino la Stazione di King Cross che lentamente si allontanava.

Era assurdo eppure si sentiva in colpa, in colpa per non aver parlato a Malfoy. La sua parte razionale le diceva che era stupido, che non ne aveva motivo eppure non riusciva a scacciare quella sensazione.

Quella era la prima volta che lo rivedeva dopo la battaglia finale ad Hogwarts eppure mai l'aveva visto così vulnerabile, triste e solo.

Lo aveva odiato, ci aveva litigato, lo aveva anche picchiato ma, per la prima volta in vita sua, mentre la locomotiva scarlatta sfrecciava sui binari, si ritrovò a sentirsi dispiaciuta e a provare pena per Draco Malfoy.




NDA: per chi volesse leggere la OS di cui questa è il prequel ecco il link, “Missione di Natale”.

  
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