CHRISTMAS SONGS

"Derek...ma stai cantando?" 
Stiles lo guardò sconvolto. 
Il suo ragazzo, Derek-sono-grande-e-grosso-e-faccio-paura-e-guido-una-camaro-state-lontani-Hale, stava cantando. Una canzone di Natale. In pubblico. 
A Stiles venne quasi un infarto. 
"No." 
Derek incrociò le braccia davanti al petto, la giacca di pelle tirata mise in evidenza i muscoli perfetti. Stiles ringraziò mentalmente tutti gli dei possibili ed immaginabili per averla creata quella giacca. 
"Oh mio Dio! Tu canti!" 
Il ragazzo fece un gesto teatrale, indicandolo con enfasi, come fosse un investigatore davanti al suo colpevole. Poi, visto che per Stiles Stilinski la teatralità non era mai troppa (o almeno così sosteneva Derek, il quale giurava di averlo visto inscenare la propria morte più di una volta solo perchè in casa era finito il latte), si premurò di ribadire il concetto a voce ancora più alta e rivolto a Dio solo sapeva chi. 
"Lui canta!" 
Derek ebbe per un attimo l'istinto irrefrenabile di sbranarlo. 
Non solo lo aveva costretto a passare in uno stupido centro commerciale tutto il giorno, no, aveva deciso anche di cimentarsi in uno dei suoi passatempi preferiti: irritiamo il lupo mannaro in pubblico e poi preghiamo che non mi uccida a casa. 
"Stiles. Zitto."
Derek quasi ringhiò le ultime sillabe. Il suo ragazzo era esasperante a volte. 
Ancora si chiedeva chi glielo avesse fatto fare di finirci insieme. Sospirò. 
"Sai Sourwolf, non sapevo neanche tu le conoscessi le canzoni natalizie. Ero convinto che ascoltassi solo musica da veri duri, tipo del metal o dell'hard rock o magari l'elettronica, ecco sì! L'elettronica avrebbe senso per te!! Non ci sono parole, non cambia quasi mai ritmo e non piace a nessuno in pratica. Oddio aspetta, aspetta, invece forse sotto sotto sei uno da disco music e musica anni '80. È così vero? Oh no, sapevo che eri troppo perfetto per essere vero. Mi dispiace Derek, ma non posso sopportare di avere un fan delle Bananarama in casa, quindi credo che dovremmo dirci addio e lasciarci. No, non ti preoccupare per me, starò bene, sar-" 
"Stiles!" 
Derek lo strattonò con forza, avvicinandolo a sè nella speranza di risultargli minaccioso. 
"Smetti di blaterare. E comunque tu ami la disco music e la musica degli anni '80. Hai passato tutto sabato cantare un disco di Cyndi Lauper." 
Stiles alzò le spalle con aria innocente. 
"Non ho questo ricordo." 
"Beh, io sì; anche perchè Stiles, sai che ti amo nonostante tutto e che sei tanto bravo a fare tante cose, ma sei più stonato di un gabbiano." 
Il giovane lo guardò sconvolto. Davanti alla bocca socchiusa e gli occhi di un cerbiatto in autostrada di Stiles, Derek capì che c'era qualcosa che non andava. 
E poi era zitto. 
Stiles non era mai zitto! 
Per un attimo, si preoccupò che se la fosse presa per quello che aveva detto. Era stato un po' brusco, era vero, ma lui era sempre brusco e poi lo aveva provocato prima lui. 
"Stil-" 
Il più piccolo lo strinse a sè in un abbraccio soffocante prima di baciarlo come se ne andasse della sua vita. 
Era la prima volta che Stiles lo baciava in quel modo. Sembrava volesse dirgli chissà cosa con quel bacio. Come se volesse imporgli un concetto, marchiarglielo a fuoco nell'anima. 
Quando si separarono Derek era decisamente stordito e, se possibile, ancora più confuso di prima. 
"Ti amo anch'io, stupido Sourwolf canterino." 
Derek spalancò gli occhi, sorpreso. Ma che diavolo- oh. Giusto. Gli aveva di amarlo, prima. Lui. 
Per primo. 
Per la prima volta. 
Wow. 
Dentro di sè, Derek sentì un peso che aveva dimenticato esserci, dissolversi. 
Amava Stiles Stilinski. Nonostrante Stiles Stilinski fosse un idiota. 
"Io non canto, te l'ho già detto." 
Il più giovane alzò gli occhi al cielo, sghignazzando. 
Momento magico sfumato. 
Tipico.
"Oh, sì che canti, o meglio, mimi le parole con le labbra che, conoscendoti, immagino sia il tuo modo di cantare. Oh mio Dio! Ora che ci penso se questo è il tuo modo di cantare allora forse l'hai fatto anche in altre occasioni, magari quando io ero distratto! Ah-ah!! Sei stato smascherato Derek Hale! Ora so la verità: tu sei-"
"Disposto a colpirti in pubblico."
Stiles sbuffò e gli fece una linguaccia. 
"Sei proprio antipatico, sai?" 
Derek sogghignò. 
"Mi chiedo come sia possibile che uno come me si sia potuto innamorare di te." 
Il licantropo lo guardò di sottecchi. "Per il fisico, senza dubbio." 
Stiles sghignazzò. 
"Derek Hale, hai appena cercato di fare una battuta?!" 
Il moro sbuffò. 
"Continua così e a casa sarò costretto a punirti, Stiles." 
Il ragazzo lo guardò malizioso. 
"È una promessa?" 
Derek gli sfiorò l'orecchio con la punta del naso. 
"Ci puoi giurare."