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Autore: saffyj    08/01/2017    9 recensioni
Anche se sembrava che le scelte sbagliate e le bugie li avessero allontanati per sempre... il destino ha in serbo delle sorprese per Edward e Bella... e appena il passato si sarà risolto... saranno pronti a vivere il presente ed affrontare il futuro!
TERZA E ULTIMA PARTE DI "UNA COTTA PERICOLOSA"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cotta Pericolosa'
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Ciaoooo!!! 
E dopo aver tanto atteso... finalmente la terza e ultima parte di Cotta Pericolosa!
AVVISO chiunque capiti per la prima volta in una mia storia, che questa è la continuazione di:

Una cotta pericolosa e Outtakes Cotta Pericolosa
quindi... se non li avete letti... NON continuate e correte a leggere da dove tutto è iniziato!

Ma adesso, bando alle ciance e BUONA LETTURA!!!

 
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4 anni dopo

Corro come una forsennata sulla strada senza tener conto dei clacson e delle urla che la gente mi rivolge contro. Sono in ritardo, in stramaledettissimo ritardo!!!
Dovevo incontrarmi con il mio agente e l’editore alle nove, ma sono le nove e mezza ed io non sono ancora arrivata dato che la macchina non ha collaborato lasciandomi a piedi!
Quando si dice che la sfortuna ci vede benissimo! Dopo anni che provo a farmi notare da un editore, io cosa faccio? Arrivo in ritardo!
Entro nell’atelier con il fiatone e saluto con un gesto della mano le mie colleghe, mentre con l’altra mi tengo la milza, ed entro nel mio ufficio.
Bart mi attende seduto sulla mia poltrona e, appena faccio la mia entrata, si volta e scoppia a ridere.
“La puntualità non è proprio il tuo forte, eh, Swan!” mi canzona alzandosi per venirmi incontro.
“La sveglia… la macchina… il traffico…” dico con il fiatone buttandomi sul divanetto cercando di riprendere fiato.
“Tranquilla! Ti conosco così bene che ti ho detto una bugia!” esclama passandomi un bicchiere d’acqua. “Anche se pensavo che dirti mezz’ora di anticipo bastasse” e scoppia a ridere ritornando a sedersi.
Sgrano gli occhi e mi guardo intorno cercando di capire.
“L’editore arriverà a minuti. Ti ho detto l’ora sbagliata sapendo che non saresti arrivata puntuale!” mi spiega prendendomi in giro.
“Non sono una ritardataria!” mi difendo drizzandomi a sedere composta.
Brad guarda sornione l’orologio e lo volta verso di me alzando un sopracciglio.
“E’ colpa della macchina!” continuo la mia difesa.
“O della sveglia, o del vicino, o delle scarpe…”
“Ok, ok, ho capito!” rispondo facendomi ricadere sulla poltrona. “E quando arriva l’editore?”
“Adesso” e appena lo dice sentiamo bussare alla porta.
Mi ricompongo e cerco di asciugarmi le mani sulla gonna. Sono emozionatissima e ringrazio Bart per essere presente a quest’incontro, perché sicuramente mi impappinerei per l’emozione.
L’editore entra. E’ un uomo sulla quarantina, biondo con occhi azzurri e un fisico da fotomodello. Ha lo sguardo dolce e mi rivolge un sorriso gentile.
“Signor Cullen, le presento la signorina Swan. L’autrice di ‘L’eroe caduto’ ” mi presenta Bart facendomi avvicinare all’editore dandomi una lieve spinta sulla schiena.
“Piacere” mi presento porgendogli la mano.
“Piacere mio, signorina. Sono felice di conoscere l’autrice di Brendon e AJ”
“Le è piaciuto?” gli chiedo stupita.
“Eccome se mi è piaciuto! Mi ha appassionato dalle prime righe e sono felice di poter collaborare con lei”
Sono emozionata, il signor Cullen è un editore molto conosciuto ed ha librerie sparse per tutto il mondo, oltre che on-line. Ogni scrittore che ha collaborato con lui è diventato famoso e molto conosciuto in poco tempo. E’ la mia grande occasione!
“Per la pubblicità ci affideremo ai nostri pubblicitari di fiducia. Hanno la sede centrale a New York e sono dei fenomeni nel campo” esclama Cullen compiaciuto.
“Intende la Volturi Group publishing?” gli chiede il mio agente con gli occhi che brillano per la felicità, mentre io cerco di capire perché quel nome mi ha fatto formicolare l’intero corpo per il disagio.
“Esattamente! Sono perfetti. E sono sicuro che con i libri della signorina Swan e la pubblicità della Volturi Group … il vostro successo sarà assicurato ed anche il mio!” risponde sicuro.
“Pensavo di lasciare a loro il compito di decidere la copertina e l’iter della pubblicità” mi guarda per avere conferma “O lei aveva già in mente una copertina?” mi chiede vedendo che non fiato.
Nego con la testa, anche se un’idea ce l’avevo, ma non voglio fare la difficile e so che essendo il mio primo libro devo affidarmi ai professionisti.
“Perfetto! Quindi è deciso! Domani partiremo per New York” esclama il signor Cullen alzandosi dalla sedia e porgendoci la mano per salutarlo.
“Domani?” gli chiedo ancora frastornata.
“Certo mia cara! Il tempo è denaro e il vostro manoscritto è già stato fin troppo tempo chiuso nella vostra scrivania! Senza contare che per fare un buon lavoro ci vuole tempo… quindi prima iniziamo, prima i lettori potranno leggere il vostro romanzo!”
E detto questo esce dall’ufficio lasciando il suo biglietto da visita sulla mia scrivania.
Appena la porta si chiude io e Bart iniziamo a esultare saltellando per tutta la stanza abbracciati. Finalmente il mio grande sogno si sta avverando!
 
***
“A che ora avete l’aereo?” mi chiede Rose con la bocca piena mentre controlla gli ultimi bozzetti della nuova collezione di Alice.
“Domani mattina presto. Il signor Cullen vuole cenare con noi… e Bart vuole darmi il tempo di riprendermi dal viaggio”
“Ti conosce bene, eh?” scherza sapendo quanto posso essere intontita se non dormo dopo un viaggio in aereo. “Lo hai già detto ad Alice?” mi chiede guardando sorridendo fuori dalla vetrina.
Apro la bocca per risponderle, ma vengo interrotta da un urlo molto famigliare.
 “DOV’E’ LA MIA SCRITTRICE PREFERITAAAA?” strilla Alice entrando in negozio come un tornado. Nemmeno il tempo di girarmi che già mi stritola nel suo abbraccio.
“Dobbiamo festeggiareeee!!!!” urla a pochi millimetri dalle mie orecchie mentre saltelliamo felici per il negozio.
“Sì Alice!” confermo con un sorriso a trentamila denti mentre continuiamo a esultare.
“Ma voglio tornare a casa presto perché non voglio presentarmi alla Volturi Group con le occhiaie. Mi scambierebbero per uno zombi e non per una futura scrittrice di successo!” le rispondo pavoneggiandomi.
“La Volturi Group?” mi chiede smettendo di saltellare e guardandomi preoccupata. Io annuisco cercando di capire cosa le prende, mentre respiro per far svanire il senso di disagio che il nome della società mi fa venire.
“Quella Volturi Group?” mi richiede guardando anche Rose per avere conferma, ed insieme annuiamo guardandola come se avesse tre teste.
“Non vi ricordate? Masen? Stage?” mi chiede guardandomi dritta negli occhi e stringendo la presa sulle mie spalle.
“Non credo che incontrerà il signor scommessa!” risponde Rose con una smorfia e facendo un gesto con la mano per far cadere il discorso.
“Ha fatto lo stage da loro… forse lo hanno assunto! Non è più tornato a Seattle da allora”
“Forse perché ha trovato lavoro altrove? Oppure è a Seattle e non frequenta i nostri stessi posti?” suggerisco sicura che voli troppo con la fantasia.
Alice non mi risponde, ma si fionda al Pc e soddisfatta lo volta verso di me leggendo ad alta voce.
“Fonti vicine alla società confermano che entro fine anno il signor Edward Masen, pubblicitario di successo e braccio destro di Aro Volturi, entrerà a far parte della famosa e ultra-accreditata società Volturi Group”
“Questo non significa che dobbiamo incontrarci” provo a dire cercando di ritrovare la calma “Sono una scrittrice sconosciuta, non penso che i grandi capi vengano a parlare con me!”
“E perché allora vai fino a New York?” mi chiede saputa incrociando le braccia al petto.
“Perché… perché il signor Cullen vuole parlare con la Volturi Group del mio libro e decidere con loro come procedere con la pubblicità” rispondo sfidandola.
“E il più famoso e ricco editore d’America vola fino a New York per parlare con i sottoposti” continua imperterrita.
“E cosa dovrei fare, eh?” le chiedo frustrata. “Dire al signor Cullen che non sono interessata al contratto perché non voglio rivedere signor-scommessa? Dovrei buttare dalla finestra i miei sogni e i miei anni di lavoro solo perché FORSE rivedrò l’adone bastardo? Dimmi Alice… cosa dovrei fare?” ringhio asciugandomi con rabbia le lacrime che ormai scendono senza sosta al pensiero che forse i miei sogni rimarranno tali.
“Scusa Bella, non volevo…” mi abbraccia mortificata “E’ solo che se veramente dovessi rivederlo, voglio che tu sia preparata”
“Sono passati anni, Alice. Per non dire tantissime donne! Non si ricorderà di me… ed io farò finta di non riconoscerlo” esclamo cercando di ritrovare la felicità che mi aveva accompagnata fino a quel momento.
“Qualsiasi cosa succeda promettimi solo che mi chiamerai ed io volerò da te” mi chiede asciugandomi una lacrima e abbracciandomi stretta.
“Conta anche su di me!” esclama Rose unendosi al nostro abbraccio.
La serata passa serena. Gli altri sono d’accordo con me nel pensare che il signor-scommessa non si ricordi di me e che non rischio nulla. Dovrò solo fare attenzione e tenere a bada i miei ormoni se si comporteranno come si comportavano un tempo. Anche se, effettivamente, sono passati anni e forse ha perso il suo fascino, e poi, anche se non lo avesse perso, sicuramente i miei ormoni sono maturati e non cederanno a due pozze verdi!
 
 
A differenza di tutti i buoni propositi, non riesco a dormire, contino a rigirarmi nel letto mentre i ricordi, di un particolare gennaio passato, mi tormentano togliendomi il sonno.
Dopo ore passate a cercare la giusta posizione decido di alzarmi e farmi una tisana.
Mi rannicchio sul davanzale della finestra con la tazza fumante in mano e, guardando il panorama notturno di Seattle, ripenso agli ultimi quattro anni allontanando il pensiero scommessa-Masen.
Quante cose sono cambiate, e quante sono rimaste immutate.
I miei amici più cari hanno trovato il lavoro che li rende felici e condividono gioie e dolori insieme alle loro anime gemelle.
Emmett e Rose, come Alice e Jasper, convivono ormai da anni e anche Jacob ha trovato finalmente la sua vera anima gemella in Leah, un avvocato che ha conosciuto nell’officina in cui lavora.
Emmett ha continuato la carriera sportiva diventando un rugbista abbastanza conosciuto.
Io, Alice e Rosalie abbiamo coronato il nostro sogno ed abbiamo aperto il nostro negozietto di abbigliamento con libreria interna. Alice disegna gli abiti, Rosalie fa la modella ed io scrivo libri.
Tutte e tre lavoriamo anche come commesse nel nostro atelier e ci mettiamo anima e corpo per riuscire a farci notare nel nostro campo.
Jasper, da pochi mesi, lavora con Leah e ha ricominciato a studiare per diventare un avvocato. Gli piace il marketing, ma dopo aver difeso la società da un cliente ingiustamente scontento ha scoperto la sua vera vocazione.
Garrett? Diciamo che, subito dopo la “rottura” con signor scommessa, abbiamo provato a frequentarci, ma purtroppo per me non è mai scoccata la scintilla ed adesso è felicemente fidanzato con una collega di nome Kate. Anche lui ha seguito il suo sogno e sta facendo la gavetta nell’FBI e, anche se non lo mandano ancora in missione come sperava, non si lamenta perché Kate lavora nell’archivio… 
Robert, invece, è rimasto a New York e convive con Kristen. Ci sentiamo sovente e ci vediamo a ogni festa comandata. L’ultima volta che ci siamo visti l’ho accompagnato a scegliere l’anello per Kris. Vuole chiederle di sposarlo quando andranno in Provenza!
 
La nostra vita procede tranquilla. Nessuno di noi ha sfondato nel lavoro e nessuno si è fatto ricco, ma noi siamo felici così. Siamo uniti, ci sentiamo una famiglia allargata e proprio per questo motivo abitiamo tutti nello stesso palazzo.
Ogni coppia ha il suo appartamento… ed io vivo con il mio gatto… ok, detto così sembra squallido, ma è veramente un bellissimo gatto!!!
 
***
“Hai preso tutto?” mi chiede per l’ennesima volta Bart.
“Sì, ho preso tutto. La valigia l’ho fatta insieme ad Alice così siamo sicuri che avrò un abbigliamento adeguato per ogni evenienza e il manoscritto ce l’ho sia in formato cartaceo che in file! Ho fatto la doccia, mi sono lavata i denti, mi sono pure depilata! Ho preso le pastiglie per viaggiare tranquilla, il fondotinta per nascondere eventuali occhiaie dovute al viaggio e ieri sera non ho fatto troppa festa!” gli rispondo sbuffando.
“Potevi evitare la parte che ti sei depilata… ma per il resto perfetto! Partiamo” e prendendomi a braccetto ci dirigiamo verso la sala d’attesa dell’aeroporto.
“Nervosa?” mi chiede guardandomi con gli occhi che luccicano per l’emozione.
“Sì” rispondo abbassando il capo e stropicciandomi le mani.
“Come l’hanno presa i tuoi amici?”
“Come era da immaginarsi!” esclamo felice ripensando alla bellissima serata che hanno organizzato per il mio primo contratto con una casa editrice. “Leah e Jasper hanno voluto leggere il contratto, Jacob si è complimentato tenendomi abbracciata fino a farmi mancare il fiato, Alice ha saltellato battendo le mani, Rosalie ha pianto come una fontana e Emmett non ha smesso di fare battute idiote su me e te da soli a New York” ops, forse questo dovevo evitare di dirlo.
“Cosa ha fatto Emmett?” mi chiede sgranando gli occhi.
“Lascia stare, sai che è il solito scimmione” cerco di parare la figuraccia.
“E perché dovrebbe fare battute su me e te soli?” continua imperterrito.
“Perché non vede l’ora di vedermi fidanzata. Lo infastidisce il pensiero che rimanga single… e tu sei l’unico uomo single che conosco!” gli spiego come se fossi una maestrina che spiega ad un bambino.
Bart scoppia a ridere e mi porge la mano per farmi alzare dato che hanno chiamato il nostro volo.
“Io e te…” borbotta continuando a ridere.
“Ehi! Non sono così malvagia!” esclamo offesa dalla sua reazione. Lui si ferma immediatamente e mi guarda per capire se sto scherzando.
Mi accarezza una guancia e mi sorride dolcemente.
“Sei la donna più sexy che io conosca… non ridevo per quello” mi rassicura, facendomi aumentare le domande. “Dai sbrigati che altrimenti l’aereo parte senza di noi” e prendendomi per mano mi trascina tra la folla.
 
***
Bart oltre ad essere il mio agente è l’agente di Alice e Rose. E’ il nostro uomo di fiducia.
Si è presentato nel nostro negozietto il giorno dell’inaugurazione e voleva essere a tutti i costi l’agente di Rose. Rosalie è una modella molto richiesta, ma dopo essere stata ingannata dal suo primo e unico agente non si era più fidata di nessuno. Cercava gli ingaggi da sola o più semplicemente accettava quelli che le venivano proposti e le piacevano. Ha fatto patire il povero Bart per quasi un mese, nel quale ha fatto le dovute ricerche su di lui ed ha fatto stipulare un contratto da Jasper e Leah che la tutelavano da qualsiasi tiro mancino. E poi ha fatto la sorpresa a me e Alice, accettandolo come suo agente se fosse stato anche il nostro. Bart ha accettato con entusiasmo e da quel giorno è diventato il nostro Uomo!
Ha trovato i locali per far sfilare le modelle di Alice, ha trovato i fotografi e le riviste per pubblicizzare le collezioni del folletto e in questi anni mi ha aiutata a pubblicare i miei manoscritti minori. Mi ha iscritto ad ogni concorso letterario ed ha inviato ogni mia singola bozza a chiunque cercasse qualcosa da pubblicare.
Alcune mie storielle sono già edite, alcune su collane e altre su riviste, ma il mio libro… beh! Per quello, sono riuscita a fargli vedere la luce solo alcuni mesi fa… ed ho attirato l’attenzione del signor Cullen! Ma vi rendete conto? Del signor Cullen!!!!
“A cosa pensi?” mi chiede Bart passandomi un cuscino per farmi stare più comoda durante il viaggio.
“A quanto sono stata fortunata!”
“Pensavo a quanto fosse bravo il tuo agente!” mi corregge scoppiando a ridere.
“Vero! Senza di te sicuramente il signor Cullen non mi avrebbe mai letto” e gli poso un bacio a schiocco sulla guancia per ringraziarlo. Lui si imbarazza e, sfregandosi la base della nuca, mi confessa.
“Conoscevo il signor Cullen da anni, e mi doveva un piccolo favore”
Lo guardo con gli occhi sgranati per la sorpresa.
“E perché non gli hai fatto leggere gli altri miei scritti?” gli chiedo preoccupata che non reputasse i miei lavori così fantastici come mi diceva ogni volta che li leggeva.
“Perché non erano della sua portata. I tuoi racconti erano perfetti per dove sono stati pubblicati… Solo questo era perfetto per richiedere la sua attenzione… e non mi sono sbagliato!” risponde orgoglioso.
“Ed è quello al quale tengo di più!” concordo mettendomi comoda.
Cerco di dormire per far passare il tempo, ma l’immagine dell’ex adone continua a fluttuarmi nella mente. Ringhio mettendomi seduta. Nemmeno l’ho rivisto che già mi sta rovinando la giornata!
“Incubi?” mi chiede Bart aprendo un occhio.
“No, ma devo chiederti una cosa”
Si mette seduto e mi guarda con interesse. “Ti ascolto.”
“E se non mi piacessero le idee che mi propone la Volturi Group?” gli chiedo imbarazzata e a mezza voce.
“Ci stai ripensando?” mi chiede preoccupato.
“No. E’ solo che…”
“Bella” mi chiama facendomi girare verso di lui “E’ la nostra grande occasione… sanno fare il loro lavoro, ci faranno conoscere in tutto il mondo e tu potrai vivere scrivendo.”
“Ma se non mi piacessero? Ho firmato un contratto senza conoscere tutte le persone con cui dovrò collaborare.” Cerco di fargli capire il mio problema.
“Tolto che sicuramente amerai le proposte della Volturi Group perché sono i migliori nel campo e una collaborazione con loro ti assicura fama e successo… ricordati che hai firmato un contratto con la casa editrice non con loro, e sono certo che il Signor Cullen ascolterà le tue opinioni, si è innamorato del tuo romanzo… come si innamoreranno tutti i lettori”
“Sei un inguaribile adulatore, ma non sono così brava!” mormoro poco convinta.
“E tu sei la solita che cerca di sminuire i propri meriti” mi sorride accarezzandomi una guancia “Ci sono io con te. Se qualcosa non ti piace tu sentiti libera di dirmelo ed io troverò una soluzione.” Alza un sopracciglio come per sfidarmi a pensare il contrario “Ascoltiamoli e non fasciarti la testa prima di cadere.”
“Credi che incontreremo i grandi capi?”
“Certamente! Il signor Cullen parla solo con loro. Non si accontenta dei sottoposti!” risponde fiero ed io gemo. “Tranquilla. Anche se sono ricchi sfondati e conosciuti in tutto il mondo, sono sempre persone come noi. Mangiano, dormono, vanno ai servizi…” cerca di tranquillizzarmi scherzando.
“E i grandi capi sono…” chiedo sperando che l’editore parli solo con i soci e non il braccio destro.
“Il grande capo è Aro Volturi!” dice il nome del pubblicitario come se parlasse di un Dio “Ed insieme a lui, da alcuni anni, c’è un ragazzo che ha più o meno la nostra età e che è veramente un fenomeno nel campo”
“Edward Masen” mormoro lasciandomi andare sul sedile.
“Sì. Un uomo con carisma e idee fantastiche… oltre che, a quanto dicono i giornali di gossip e le donne che lo hanno incontrato, con un sex-appeal irresistibile” sciabola le sopracciglia malizioso.
“Lo so…” sussurro sconfitta.
“Non sembri felice di conoscere uno degli uomini più sexy d’America” mi fa notare confuso.
“Il più stronzo e doppiogiochista d’America” lo correggo. Mi guarda come se mi fosse uscita la terza testa. “Lo conosco e non ho ricordi felici di lui.” Ammetto chiudendo gli occhi per prendere coraggio a continuare il viaggio e non prendere il primo aereo per Seattle appena atterriamo.
“Lo conosci?” mi chiede incredulo.
“E’ una lunga storia che voglio dimenticare… posso solo dirti che, se mi riconosce, non credo che la nostra collaborazione sia fattibile.”
“Cosa gli hai fatto? Sei fuggita dal suo letto prima che lo facesse lui?” mi chiede ridendo, ma smette subito appena lo fulmino con lo sguardo.
“NON.SONO.UN’OCA-MASEN” ringhio scandendo bene le parole. Lui annuisce spaventato ad alzando le mani in segno di resa.
“Devo preoccuparmi?” mi chiede deglutendo.
“Non penso si ricordi di me.” gli sorrido per tranquillizzarlo “Ma purtroppo io mi ricordo di lui... e non tutti i ricordi sono piacevoli” sospiro facendo una smorfia.
 
***
“Wow!” esclamo scendendo dal taxi mentre alzo la testa per ammirare completamente l’imponenza dell’hotel che ci ospiterà per l’intera settimana.
“E questo è solo l’inizio” mi sussurra Bart posandomi una mano alla base della schiena per accompagnandomi all’entrata.
“Non ha badato a spese” gli faccio notare mentre con lo sguardo osservo ogni particolare della spettacolare ed immensa entrata.
“Te l’ho detto. Hai fatto colpo sul signor Cullen e credo che sia disposto a tutto pur di tenerti tra i suoi scrittori” mi dice avvicinandosi alla reception per prendere le chiavi delle nostre stanze.
“Hai tutto il pomeriggio per riposarti e sistemarti” mi fa l’occhiolino osservando insistentemente le mie occhiaie e prendendosi una gomitata da parte mia “Passo a chiamarti alle otto. I signori Cullen ci attendono per la cena.” Annuisco senza riuscire a contenere uno sbadiglio ed entriamo in ascensore. Bart sorride saputo e mi bacia la tempia appena lo minaccio con lo sguardo di non commentare.
 
***
 
“Sei bellissima” esclama guardandomi compiaciuto appena si aprono le porte dell’ascensore.
Abbasso il viso imbarazzata mentre cerco di stirare con le mani la gonna del vestito.
“Credo proprio che stasera farai colpo” continua sorridendomi sicuro.
“Credi che sia eccessivo?” gli chiedo cercando di allungare la gonna per coprirmi le ginocchia.
“Assolutamente no, sei perfetta. Elegante, non volgare e molto sexy… un mix perfetto per la serata che ci attende.” Mi strizza l’occhio porgendomi il braccio da vero cavaliere.
“Restami sempre vicino”
“Sarò la tua ombra” mi rassicura posando la mano sulla mia “Tu invece cerca di essere te stessa. La solita Bella con il sorriso sincero e la battuta pronta.” Lo guardo alzando un sopracciglio.
“I signori Cullen sono originari del Texas e sono arrivati in alto facendo la gavetta” mi spiega come un cicerone al museo “Sono anni che vivono in questo ambiente, ma la signora Cullen preferisce la compagnia di persone vere alle classiche fighette rifatte e gne-gne” continua facendo il verso alle ochette arricchite “Sii te stessa e ti assicurerai una nuova alleata!” mi strizza l’occhio mentre con gesto galante mi apre la portiera e mi fa accomodare nella limousine che ci accompagnerà alla cena più importante della mia vita! 


Dopo mesi di attesa a causa del destino avverso che continuava a farmi scrivere e riscrivere la storia... finalmente ce l'ho fatta!

Gli anni sono passati... ed i nostri protagonisti hanno avuto tempo di maturare... o almeno lo speriamo!
Riusciranno i nostri eroi a convolare al lieto fine senza scommesse e problemi? Solo chi continuerà a leggere lo saprà!!

Per tutte coloro che mi stanno seguendo anche nella storia 
Voglio un bambino!
ho lanciato la moneta per decidere cosa pubblicare... e ha vinto il sequel di Cotta... ma domani sera, mi farò perdonare con la Seconda parte del racconto!!! 
Un abbraccio e grazie a tutte voi che mi leggete!!!
   
 
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