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Autore: Lady Samhain    08/01/2017    0 recensioni
Percival Graves ha seppellito la sua umanità da qualche parte tra i meandri della politica.
Non gli era sembrato un gran prezzo da pagare, un cuore in cambio di una carriera come la sua, peccato che dopo la visita di Grindelwald a New York tutto ciò che ha costruito sia crollato come un castello di carte.
La sua credibilità è irrimediabilmente compromessa ed ha una sola occasione per recuperare in parte il suo prestigio: una delicata missione diplomatica in Gran Bretagna per riportare negli Stati Uniti il ricercato Credence Barebone.
"-E allora cosa vorrebbe, signor Graves?-
Non poteva crederci! Doveva abbassarsi a chiedere un lavoro come l'ultimo novellino appena sfornato dall'accademia!
-Madama Presidente, le chiedo di affidarmi un ultimo incarico. Voglio la possibilità di ritirarmi dopo aver ricordato che ho servito lealmente questo paese-"
"Io voglio che lei vada nel Regno Unito, incontri il ragazzo e trovi una scusa, una qualsiasi, anche il più minimo motivo per ottenere la sua estradizione-"
//Campagna Pro Original Graves: se questa storia ti incuriosisce almeno un poco, aggiungi il tuo voto per inserirlo tra i personaggi principali//
//Titolo cambiato. Titolo precedente "Dalla sua parte"//
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Credence Barebone, Newt Scamander, Percival Graves, Porpentina 'Tina' Goldstein
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La strada di casa'
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Capitolo 2

Famiglia Scamander


Era bastata una visita al Ministro della Magia del Regno Unito perchè Percival Graves ottenesse le due cose per cui era arrivato a Londra: l'autorizzazione a svolgere il suo lavoro su suolo britannico e l'indirizzo di Porpentina Goldstein.

Entro le quattro dello stesso pomeriggio Graves era in grado di bussare al n° 37 di Brewer Road, nel borough di Crawley.

Venne ad aprire un mago giovane, più vicino ai trenta che ai quaranta, con un ciuffo di capelli castano ramati, il viso spruzzato di lentiggini ed abiti che sembravano reduci da un'escursione in una foresta. Il che probabilmente era vero, considerato quello che Graves aveva letto nel dossier su Scamander e la sua valigia magica.

Il giovane mago lo guardò un attimo confuso, poi la sua espressione si trasformò un puro sgomento.

Aprì la bocca un paio di volte come per dire qualcosa, ma poichè non riusciva ad emettere un solo suono sensato, Graves decise di accelerare le presentazioni.

-Buon giorno. Lei è il signor Scamander presumo. Sono Percival Graves, e la prego di dimenticare tutto quello che crede di sapere sul mio conto-

Aveva appena finito di parlare che alle spalle di Scamander apparve Tina Goldstein.

Graves si ricordava vagamente di lei, ma prima che potesse dirle qualsiasi cosa la strega lo aveva accolto come Madame Picquery: nemmeno un saluto ed un "revelio" sparato dritto in faccia.

Graves dovette ricorrere a tutto il suo autocontrollo per mantenersi composto.

-Signorina Goldstein. Lei sa che ci sono modi meno villani per accertarsi dell'identità di una persona?-

Lei sembrava meno in imbarazzo di quanto avrebbe dovuto essere. Male. Molto male. Pochi mesi prima sarebbe bastato uno sguardo per farla balbettare come una scolaretta.

-Mi perdoni. Non riesco sempre a separare il lavoro dalla vita privata. Vuole entrare?-

Lo fece accomodare in salotto e gli offrì di preparare del thé, cosa che Graves rifiutò.

Sapeva che entrambi i maghi si stavano chiedendo "che diavolo ci fa lui qui?", e sapeva anche che, non appena glielo avesse spiegato, l'ultima cosa che avrebbero voluto era offrirgli qualcosa da bere.

Essere odiato era uno dei rischi del suo mestiere ma non per questo si faceva distogliere dai suoi doveri.

-Se non vi dispiace vi spiegherò subito la ragione della mia presenza. Sono qui per Credence Barebone. Il MACUSA vuole avanzare una richiesta formale per la sua estradizione dalla Gran Bretagna affinchè possa tornare negli Stati Uniti ed affrontare la giustizia...-

-Non ci sono gli estremi per chiedere l'estradizione-

Lo interruppe Tina.

Male. Molto male. Doveva riprendere in mano la situazione.

-Credevo che anche in Gran Bretagna l'educazione prevedesse di lasciar finire di parlare una persona che ha iniziato un discorso, specie se l'argomento è di una certa importanza-

-Non c'è nessun argomento da discutere- lo strinse ancora Tina -mi sono informata e so per certo che non ci sono i termini per chiedere di cacciare Credence dal paese-

Certo, si era informata. Furba la strega.

-Anche il MACUSA si è informato, mi creda, altrimenti io non sarei qui. Il mio tempo ha un certo valore, ed io non avrei affrontato un viaggio così lungo per farmi mettere alla porta da voi due-

Forse era stato troppo duro, ma c'era un limite a ciò che il suo orgoglio poteva sopportare.

Vide i due irrigidire le spalle e prendersi la man ma cercando di non farsi vedere.

Male anche quello. Erano pronti a dare battaglia, ed insieme e convinti come erano potevano dargli del filo da torcere. Potevano fargli perdere tempo. Potevano fargi perdere la pazienza.

Graves decise di tentare di smussare gli angoli per quanto possibile.

-Ovviamente non vi sto imponendo di consegnarlo. Io sono qui per un periodo di valutazione. Dopotutto il MACUSA non sa nulla di Credence Barebone. Un mio rapporto su di lui potrebbe anche essere favorevole. Io sono qui conoscere il ragazzo e per valutare una situazione che è completamente nuova per il mondo magico-

Credeve di averli convinti. Scamander sembrava meno teso e anche Tina non sembrava più pronta a scattare come prima.

"Complimenti, Percival. Alla faccia di chi dice che hai perso il tuo smalto"

Credeva di avercela fatta quando la Goldstein si riscosse.

-No, non ci credo-

-Come ha detto, signorina Goldstein?-

-Ho detto che non le credo, signor Graves. Il MACUSA ha subito uno smacco enorme quando Grindelwald si è infiltrato ai livelli più alti, e adesso avrebbe davvero bisogno di un successo per riacquistare credibilità presso l'opinione pubblica-

-Signorina Goldstein...-

-Signora Scamander, prego. Lei vorrebbe farmi credere che un alto funzionario del MACUSA come lei sarebbe disposto a dare la caccia ad un ricercato e a tornare in America a mani vuote? Addirittura con un rapporto favorevole? No, signor Graves, io credo che lei sia qui con il compito di portare via Credence con qualsiasi scusa-

Dannazione! Quella donna era pericolosa.

-Farò finta di non aver sentito le sue insinuazioni ed attribuirò la sua insubordinazione a un'emozione inattesa. Riprenderemo questa discussione quando avrete avuto il tempo di comprendere la situazione-

Stavolta Tina scattò in piedi.

-Noi non riprenderemo un bel niente!-

-Si sieda, signorina Goldstein!-

-Lei non può darmi ordini in casa mia. E se il MACUSA ha bisogno di qualcosa per guadagnare popolarità, non scriverà sulla pelle di mio figlio!-

E uscì dalla stanza come una furia.

Male, molto male anche quello. Non era riuscito a rimetterla al suo posto. Ma aveva capito che la donna era molto impulsiva, e che lo diventava ancora di più quando sentiva che il ragazzo era minacciato.

Aveva detto che era suo figlio.

Forse avrebbe potuto volgere quell'impulsivià a suo vantaggio, ma al momento poteva ancora occuparsi di Scamander.

-Mi dispiace che la signorina Goldstein l'abbia presa così male. Immagino che sia una persona molto emotiva, e questo offusca la sua capacità di giudizio-

-Oh, no, signor Graves. L'emotività non influisce sulla capacità di giudizio di Tina, semplicemente la porta ad esprimersi in modo molto diretto. Tanto per essere chiaro con lei, sappia che io sono d'accordo con mia moglie-

Accidenti! Non si era aspettato una tale presa di posizione da Scamander. Gli sembrava lui l'elemento debole della coppia, quello che avrebbe potuto essere manipolato, e invece il suo silenzio e la sua calma apparente lo avevano ingannato.

Un altro errore di valutazione. Merda!

-Lei mi sta accusando di cosa esattamente, signor Scamander?-

-Non la accuso di niente-

Graves lo guardò in silenzio ma lasciando sottintendere molte cose. Dovette fare appello a tutta la sua autorità, ma alla fine fu Scamander il primo ad abbassare lo sguardo.

Meno male. Se non fosse riuscito ad avere la meglio almeno su di lui, si sarebbe ritirato in un casa di riposo.

Scamander si schiarì la gola, evidentemente a disagio

-Allora... mi spieghi bene i termini di questo periodo di valutazione-

Bene, allora forse poteva ancora convincerlo.

Diede fondo a tutta l'esperienza di anni ed anni di discorsi a cui aveva assistito o che aveva pronunciato da Ministro dell'Applicazione della Legge Magica per spiegare a Newton Scamander il suo punto di vista.

Credence aveva ucciso due nomag negli Stati Uniti, e tecnicamente avrebbe dovuto essere processato per quello. Ora che era in Gran Bretagna era soggetto alle leggi di quello stato, e finchè non avesse commesso reati su suolo britannico, Credence Barebone era di fatto intoccabile dalla giustizia nel Regno Unito.

Ma il passato di Credence era quello che era: il ragazzo era stato il più potente obscuriale mai conosciuto, probabilmente il più potente mai esistito. E ciò che preoccupava il MACUSA ed anche il Ministero della Magia Britannico era che Credence aveva sviluppato una forma di controllo sull'obscurus.

Non potevano pensare solo a Credence, Per quanto potessero essere affezionati a lui, dovevano considerare anche la sicurezza di altre persone.

-Credence non è pericoloso, e dentro di lui non c'è più nessun obscurus-

Obiettò Newton.

-Non voglio mettere in dubbio la su competenza in materia, signor Scamander, ma si renderà conto che detto così sono solo parole nell'aria. Ci sono troppi interrogativi a proposito di quel ragazzo, e lei sa che le cose lasciate nell'indefinito finiscono per spaventare. Un mio rapporto favorevole metterebbe a tacere qualsiasi dubbio. Credence non verrebbe più gardato con sospetto o costretto a vergognarsi del suo passato-

Scamander ancora esitava, probabilmente perchè pensava a quello che aveva detto sua moglie.

-Speravo nella vostra collaborazione. Chieda alla signorina... alla signora Goldstein, se non è vero che chi non collabora ha qualcosa da nascondere. Se mi aiutaste sarebbe più facile anche per il ragazzo-

Da come Samander esitava, Graves credeve di averlo in parte convinto a collaborare, e al diavolo se aveva quasi dovuto minacciarlo.

Infine, per indorare ulteriormente la pillola, decise di giocarsi la carta della solidarietà tra colleghi, insistendo molto sul fatto che il suo scopo fosse studiare ciò che Credence era realmente.

Certo, avrebbe avuto bisogno di stare molto a contatto diretto con il ragazzo, ma avrebbe avuto cura di turbarlo il meno possibile.

-Non è quello che vuole sapere anche lei, signor Scamander? Non vorrebbe capire cosa è Credence davvero?-

Lo sguardo di Scamander si animò improvvisamente. Ancora una volta l'incantesimo della sua retorica era stato spezzato.

-Io questo lo so già, signor Graves. Credence è mio figlio-


***

Dopo che Graves se ne fu andato la discussione era continuata tra Newt e Tina nella loro camera da letto.

Newt cercava di farla ragionare -Non possiamo impedirglielo, Tina-

-Oh, sì che posso! Lo affatturerò talmente forte che i suoi pronipoti avranno ancora le verruche!-

-No, no, no, ti prego, rifletti! Lui cerca solo la scusa. Se gli impediamo di vedere Credence, se decide che lo stiamo ostacolando, sarà come dirgli che abbiamo qualcosa da nascondere. Non possiamo permettercelo-

-E cosa dovremmo fare? Lasciare che tormenti quel povero ragazzo?-

-Parleremo con Credence, gli spiegheremo come stanno le cose. In fondo non abbiamo niente da temere: Graves cerca un obscurus che non esiste più. Non troverà niente per dichiarare che Credence è pericoloso. Non otterrà mai un'estradizione per una minaccia che non esiste-

-Oh, Newt, quanto sei ingenuo! Lui non vuole trovare l'obscurus, lui vuole solo riportare Credence in America davanti ad una corte che lo condannerà a morte dopo un processo farsa. Ho paura, Newt-

Tina sembrò spezzarsi di colpo perchè le spalle le si piegarono e cominciò a singhiozzare con una mano sulla bocca.

-Ehi, ehi, tesoro, non fare così. Credi davvero che lascerei che lo portino via?-

Lei scosse la testa ma non smise di piangere.

-Appunto, non glielo permetteremo. Restiamo qui ancora un pò, vediamo come reagisce Credence e come procede questa cosa. Se vediamo che le cose si mettono male o al minimo sospetto che Graves stia giocando sporco, ce ne andremo. Siamo evasi una volta dal Ministero della Magia quando eravamo già stati condannati a morte, penso che possiamo rifarlo-

Tina si lasciò abbracciare, rassicurata da quelle parole.

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Nel cerchio della Strega


Benritrovati. Cominciamo a dare fondo alla bastardaggine, eh!

Non ho voluto inserire subito Credence per non ammassare troppe cose in una volta. Il funghetto merita uno spazio adeguato.

E Percival Graves ha appena appena iniziato con le situazioni che metteranno a dura prova i suoi nervi.

Voglio ringraziare Patry48 per aver messo la storia tra le seguite e Wales_Kirkland per averla messa tra le preferite e le seguite.

E voglio ringraziare anche le persone che hanno messo tra le preferite o seguite i due episodi precedenti di questa serie, e cioè "Se vuoi" e "Strangers like me"


Lady Shamain






  
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