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Autore: MaartiLorenz    09/01/2017    0 recensioni
«97 anni dopo che una guerra nucleare globale ha sconvolto il pianeta Terra, del genere umano rimane solo una stazione spaziale, l'Arca, un complesso di 12 stazioni spaziali minori che si trovavano in orbita al momento del disastro. Tre generazioni sono sopravvissute nello spazio. L'Arca ha leggi molto severe per mantenere l'ordine: chi trasgredisce viene punito con la morte per espulsione nel vuoto e il Consiglio adotta misure anche drastiche per garantire la sopravvivenza della razza umana.
Ma ora, l'Arca sta morendo con l'aumento della popolazione e con il rapido deteriorarsi degli impianti di riciclo. I membri del Consiglio decidono di inviare sulla Terra cento delinquenti minorenni per vedere se il pianeta è nuovamente abitabile. Questi giovani ragazzi intraprenderanno un viaggio molto pericoloso su un pianeta per loro affascinante, ma sconosciuto e dovranno trovare un modo per superare le differenze, unire le forze e creare un nuovo inizio sulla Terra che ormai è completamente cambiata: è selvaggia, primitiva e piena di insidie.»
Danae Carter è una dei 100.
(Per chi volesse, la fanfiction è riportata anche su Wattpad nell'account: blakesun- )
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bellamy Blake, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La notte passò tranquillamente, Danae aveva dormito nella stessa stanza della Regina e della terrestre più anziana. Scoprì che quest'ultima si chiamava Lia ed era la più saggia dei podakru, e niente di meno, era sempre stata al fianco della Regina appoggiando sempre le sue decisioni.
Quando si svegliò era ancora buio e, fortunatamente, si ricordò in tempo dell' "acqua del lago che brilla" poco prima del sorgere del sole.
Si alzò dal letto, prese il suo giubbetto e andò fuori.

«Danae kom skaikru, sei venuta a vedere la magia?» disse Ryco.

«Come hai fatto a sapere che ero io?» sorrise Danae sedendosi affianco al ragazzo.

«Perchè sapevo di averti incuriosito parlandoti dell'acqua del lago, non ti saresti persa questo evento per nulla al mondo. E poi, con questo giubbotto hai illuminato il villaggio!» disse ridendo Ryco.

«Hey non insultare il mio giubbotto, questo giallo non è poi così acceso!»

«Stavo scherzando Danae. Oh guarda l'acqua!»

Danae rivolse lo sguardo verso il lago, e questo iniziò a brillare come se fosse ricoperto di tanti piccoli diamanti.

«Oh mio dio!» Danae non riuscì a dire altro.

Ryco si alzò ed iniziò a camminare nelle acque del lago.

«Vieni.» disse porgendo la mano a Danae.

La ragazza si tolse il giubbotto, poi, prendendo la mano di Ryco, entrò nell'acqua.

Non ci volle molto prima che il sole sorgesse del tutto e che la gente del villaggio si svegliò.

Ryco poco dopo uscì dalle acque del lago mentre Danae decise di soffermarvici un po' di più.

«Danae, vedo che hai scoperto le meraviglie del lago.» disse la Regina Naiadi dalla riva.

La ragazza le sorrise.

«Merito di Ryco.» rispose prima di immergersi nell'acqua.

Quando uscì, la Regina Naiadi stava parlando al suo popolo della visita che avrebbero ricevuto dagli ouskejon kru.
Danae andò tra loro, ma non aveva voglia di restare lì e preoccuparsi, aveva appena assistito ad un evento magico e meraviglioso, non voleva di certo dimenticarlo così in fretta.
Stava per andarsene a cercare Ryco quando la Regina la fermò.

«Danae, questo deve essere tuo.» le disse, porgendole il giubbotto che aveva lasciato sulle rive del lago.

«Oh, grazie.» rispose sorridendole e infilandosi il giubbotto.

«Ti vedo felice Danae kom skaikru.»

«Beh, fino ad adesso non mi era mai capitato di galleggiare nell'acqua.. E inoltre assistere ad una cosa del genere è stato fantastico!»

«Posso immaginare il tuo stupore Danae.» le sorrise la Regina «Ma adesso dobbiamo prepararci all'arrivo del Clan della Scogliera Blu. Vorranno conoscerti.»

«Capisco.» 


Il villaggio si preparò ad accogliere il Clan. Quando arrivarono, Danae rimase stupita a vedere quegli uomini: molti di loro portavano sul volto delle maschere assai orribili, come ad esempio dei teschi, altri invece avevano il volto segnato da strani dipinti o attorno agli occhi o sulle guance.
I primi che arrivarono erano a cavallo, seguiti poi da uomini a terra.
Loro erano molto più terrificanti degli uomini del Popolo del Lago.

«Haiplana!» iniziarono a dire in coro.

Danae prese un bel respiro profondo.

«Hey non preoccuparti, è tutta scena.» le sussurrò all'orecchio Ryco che le se era avvicinato poco dopo l'arrivo dei primi uomini a cavallo.

Dagli alberi arrivò poi una donna a cavallo.
Aveva capelli sciolti, pieni di trecce, il viso coperto da strani disegni, e attorno alla testa aveva una specie di velo.

«Quella è la Regina Natsh, regina degli ouskejon kru.»

«L'avevo capito, Ryco.» le rispose sussurrando.


«Naiadi, che piacere.» disse la Regina del Clan.

«Natsh, ti vedo in forma.» rispose.

La Regina Natsh scese dal cavallo e si incamminò verso Naiadi.

«Immagino che il nostro arrivo qui da voi non sia stato una sorpresa, giusto?»

«Hai detto bene sorella.»

«E tu saresti?» chiese la Regina Natsh guardando Danae.

«Danae Carter, del Popolo del Cielo.»

A questa risposta, la Regina del Clan sussultò.

«Skaikru. Beh, hai fatto una bella conquista sorella.»

«Non è una "conquista". Le persone che si uniscono a questo villaggio vengono considerati nello stesso identico modo.» rispose Naiadi.

«Che peccato.» disse Natsh, accarezzando i capelli di Danae.

La ragazza si sentì a disagio.

«Danae kom skaikru, che ne dici di venire con me, con noi? Io e il mio popolo ti daremo le attenzioni che meriti, se resterai qui rimarrai una nullità..»

«Basta Natsh.» la interruppe Naiadi.

«Che c'è sorella? Sto solo dicendo la verità. Danae con me diventerebbe una grande guerriera, sarebbe rispettata da tutti i popoli. Se resterà qui, sprecherà la sua vita tra acqua e pesci.»

«Stai esagerando Natsh. Lascia in pace la ragazza e non giudicare il mio popolo.»

«Che ne dici di far scegliere a lei? Suvvia Danae, tu cosa vorresti? Diventare una grande guerriera temuta e rispettata da tutti, oppure una misera ragazza impegnata a pescare pesci?»

Danae odiava queste situazioni.
La Regina Natsh non le staccava gli occhi di dosso, come del resto tutti i terrestri che aveva attorno.

«Perché volete tanto che io venga con voi?» chiese la ragazza.

«Tesoro, tu hai del potenziale, tu vieni dal cielo, sei una skaikru. E sarebbe un onore averti tra noi.»

Qualcosa non andava.
La Regina Natsh le nascondeva qualcosa.

«Regina Natsh, sono onorata di tutto ciò che ha detto.. Ma una parte di me adesso appartiene a questo popolo, e non posso lasciarlo.» disse Danae dopo aver preso un respiro profondo.

La ragazza si voltò verso la Regina Naiadi e quest'ultima le fece un grande sorriso.

«Stai commettendo un grave errore Ragazza del Cielo.» quasi urlò la Regina Natsh.

Quest'ultima iniziò poi a strattonare Danae per il polso, cercando di portarla dai suoi uomini.

«Lasciami! Lasciami!» urlò la ragazza.

Ryco provò a riportare indietro Danae ma ricevette un bel pugno sul viso.

«Lasciate andare la ragazza!»
«Lasciatela!»
iniziarono ad urlare i podakru.

Gli uomini del Clan della Scogliera Blu tirarono fuori le armi, pronti ad attaccare il Popolo del Lago, i quali, peró, non avevano nulla in mano.
Ci furono diversi spintoni e pugni, fortunatamente non arrivarono ad usare le armi perché si sentì uno sparo.

«Fermi! Altrimenti uccido la vostra Regina.»

Danae era riuscita a liberarsi dalla stretta della Regina Natsh e ne approfittò della distrazione degli ouskejon kru per estrarre la pistola che le aveva dato Bellamy, e puntarla al cielo sparando e poi puntarla sulla testa della Regina.

«Vedi Danae! Tu non sei come loro!» iniziò a dirle la Regina Natsh.
«Tu sei una guerriera, proprio come noi!»

«Io non ricatto della povera gente offrendo loro la pace in cambio delle loro razioni di cibo! E in più, la loro regina è vostra sorella!» urlò Danae.

«Danae smettila.» la fermò Ryco, il quale la prese per le braccia e la portò dalla Regina Naiadi.

«Che ti è saltato in mente Ragazza del Cielo?!» le disse lei.

«Oh andiamo! Non potete continuare così! Dite di essere liberi e più forti di loro, ma non lo siete, perché dando loro la maggior parte delle vostre razioni di cibo vi dimostrate sottomessi a questo popolo!» continuò Danae, «Dobbiamo ribellarci!»

«"Dobbiamo"?» disse una voce maschile, «Sei arrivata ieri e ti senti già una di noi, Ragazza del Cielo?»

Danae si girò verso la voce e notò che a parlare era il terrestre che la portò al villaggio.

«Abbiamo vissuto così per anni, non puoi arrivare dal nulla, iniziare a darci ordini e a cambiare la nostra vita.»

«Lo sto dicendo per la vostra sopravvivenza.» rispose severa Danae.

«Cosa ne puoi sapere tu di sopravvivenza Ragazza del Cielo, tu e il tuo popolo non conoscete questo mondo. Anzi, mi correggo: tu non hai più un popolo, la tua gente non ti vuole più.»

A queste parole Danae cercò di correre da lui, ma Ryco la fermò.

«Hey, hey! Danae ferma! Stai dando alla Regina quello che vuole: ti stai dimostrando aggressiva come loro.» le sussurrò il ragazzo alle orecchie.

Danae si guardò attorno e notò un'espressione soddisfatta sul volto della Regina Nash, la quale si  era già sistemata sul suo cavallo.

«Danae kom skaikru non te lo chiederò un'altra volta: vuoi unirti a me e al mio popolo?»

«Mai.» rispose.

«Come vuoi. Allora come punizione del comportamento di questa ragazza ormai appartenente al vostro popolo, io vi ordino, podakru, di aumentare le razioni di cibo che ci dovete!
La prossima volta dovrete donarci il doppio delle razioni che ci spettano! Così imparerete a tenere a bada i nuovi arrivati.»
Dopo aver urlato queste parole, la Regina Natsh e i suoi uomini sparirono tra gli alberi.

Danae restò immobile.

«Contenta Ragazza del Cielo?» disse il terrestre che la fronteggiò pochi istanti prima, dandole una spallata.

Danae si voltò verso la Regina ma era già entrata nella sua casa assieme a Lia.

«Faccio solo danni.» disse la ragazza.

«Non preoccuparti, ce la caveremo, come abbiamo sempre fatto. Un po' di pesce in più non è la fine del mondo.» le rispose Ryco cercando di rassicurarla.

«No Ryco, ho peggiorato le cose.. Guardati, ti sei pure beccato un pugno a causa mia.»

«Non è colpa tua se la Regina Natsh ha iniziato a strattonarti.» le sorrise.

«Voglio sapere perché mi desidera tanto nel suo Clan.»

«Starà progettando qualcosa.»


«Danae kom skaikru.» disse la Regina Naiadi uscendo dalla casa.

«Regina Naiadi mi dispiace davvero tanto, volevo solo..»

«Non importa. Tutti commettiamo errori. Solo la prossima volta non provare mai più a fare l'eroe.»

Quell'ultima frase le ricordò Bellamy.

«Va bene..» rispose.

«Adesso però, per la tua sicurezza, dovresti cambiarti. Dentro troverai dei vestiti come i nostri, almeno non darai nell'occhio la prossima volta che avremo visite dal Clan della Scogliera Blu.»

«Dice che saranno ancora arrabbiati?»

«Non solo. La Regina vuole che tu ti unisca a loro, e probabilmente non per nulla. Ha sicuramente uno scopo in testa, quindi è meglio per te mischiarti tra noi. Quando torneranno, proveranno a riprenderti nuovamente, ma abbiamo tutto il tempo necessario per renderti completamente una di noi e non farti trovare.»

«Non so come ringraziarla..»

«Va' a cambiarti Danae kom skaikru. Ah, e la pistola la tengo io adesso.»

La ragazza non rispose, e andò a cambiarsi.
Danae era sicura di voler cambiare per proteggere quella gente: da quel giorno sarebbe diventata al cento percento una dei podakru.
  
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