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Autore: cherubina    09/01/2017    0 recensioni
Bella è attratta da quel ragazzo sfuggente, introverso, dal sorriso obliquo che sembra racchiudere dentro di sé un mondo intero. Un mondo al quale non è facile accedere.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Vale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La spiaggia sembra un piccolo formicaio: bambini che giocano, mamme che li inseguono, signori annoiati che leggono il giornale e signore che si abbronzano ai caldi raggi del tardo pomeriggio. Bella avanza verso la riva, senza farsi turbare dalla musica di un chiosco vicino e, ormai sulla rovente distesa di sabbia, oltre al mare limpido e al poco vento, scopre finalmente il mondo nascosto di Vale.

È un mondo poco conosciuto, pericoloso forse, ma le basta leggere la determinazione negli occhi feriti di quel ragazzo quasi sconosciuto per capire che il mare ed il surf sono stati il motore della vera rinascita di Vale. Lui non sembra infastidito di farsi vedere così, con la protesi in titanio in bella mostra e messo a nudo nel suo handicap, anzi le sorride e la invita a prendere un gelato insieme.


Non è facile parlare degli ultimi anni, di tutte le volte che è caduto ed ha cercato di rialzarsi, degli anni passati in ospedale, dei periodi in cui è stato così debilitato nel corpo e nella mente da non sapere come aver fatto a superarli, di tutte le volte che ha perso la speranza.

"Sicuramente sono stati importanti i miei amici e mia madre che mi hanno mostrato un affetto incondizionato. Ovviamente è stata fondamentale la voglia di tornare in mare, di vivere una vita quasi normale!"

Gli avverbi di affermazione e di giudizio si accavallano e il dolore di Vale si apre e si mostra a Bella come un fiore al sole. Lei ascolta, non giudica e capisce che l'inseguire un'onda su una tavola deve essere per l'amico una magia, una liberazione ed una speranza nuova.

"Un'onda può spazzare via un uomo, può uccidere. Il mare va sempre rispettato, non si può sfidarlo se non lo si conosce."


Sembra un'allusione molto più profonda e quando nel suo racconto include anche i suoi amici, quasi fratelli, pleiade di sfortunati e coraggiosi lottatori quel mondo fatto di ospedali e sofferenza cozza inesorabilmente con il fisico scolpito e il sorriso spensierato di Bella.

"La chemio e tutto il resto fa davvero così schifo come dicono?"

Lei è cosi piena di vita, con gli occhi che le si illuminano per una sciocchezza, è viva, viva per davvero tanto che Vale deve cercare le parole adatte per descriverle i giorni in cui si è sentito vuoto, triste e solo.

"Non proverò pietà per te. Non ti dirò poverino. Non ti compatirò!"

La mano di Bella si è allungata sulla sua, ancora umida di salsedine, ed è stato l'interruttore giusto.

"Non è come nei libri o nei film. Ho fatto avanti e indietro dagli ospedali, con un cancro che non sapevo nemmeno se si sarebbe potuto curare fino in fondo, mi hanno infilato aghi nel corpo per anni, ho fatto la chemio...Non ti reggi in piedi e vomiti, vomiti e fai schifo perfino a te stesso. Scopri cos'è il dolore e ti segna per sempre!"

Ha il fiato corto dopo tante parole, dopo essersi guardato indietro da una prospettiva che ha sempre rifuggito. La voce gli trema e una lacrima dispettosa gli sale agli occhi commossi. Bella alza la mano per sfiorarlo, per toccare quel dolore così vivido e personale. Vorrebbe dirgli qualcosa a cui aggrapparsi, ma non è una da grandi gesti e così lascia scivolare la mano sulle sue gambe scoperte e sorride a Vale che, in questo momento sembra un bambino insicuro che non si accetta.

Lo conosce un po' di più adesso e gli piace anche un po' di più. Si sta innamorando di lui e non vuole scappare al primo ostacolo.

"Voglio che mi presenti i tuoi amici così speciali. Sei sempre il ragazzo che mi ha fatto amare Renoir, il mare e l'estate. Il ragazzo che, al nostro primo mezzo appuntamento, mi ha descritto la prospettiva e il punto di fuga e sei molto di più. Grazie per avermi svelato un altro pezzetto di te!"

Vale le sorride rinfrancato, sicuro e sereno. Le prende la mano, resa appiccicosa dal gelato liquefatto.

"Ti farò conoscere tutto di me. Adesso però ordiniamo un altro gelato: questo ormai è immangiabile!"

  
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