Serie TV > Shameless US
Segui la storia  |      
Autore: jessthesohodoll    11/01/2017    0 recensioni
Le cose per Ian non si mettono molto bene quando rischia di essere rapinato, tornando a casa una sera dal lavoro. Un eroe inaspettato potrebbe salvarli la vita
Genere: Angst, Fluff, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mandy Milkovich, Mickey Milkovich, Phillip 'Lip' Gallagher, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I // Today, i'm gonna superpower

 

 

I been reaching from the ground up

To the highest heights

I been cooking up a storm

And I feel alright

Got my head in the clouds

And my feet up off of the ground

I feel like death is chasing me down

But today, I'm gonna superpower, superpower

But today, I'm, I'm gonna superpower

It's a bird, it's a plane, Clark Kent, Bruce Wayne

I got that, I got that, I got that superpower

 

Il cielo grigio di Chicago non si prospettava essere dei più promettenti.

"Sicuro di non voler un passaggio?" chiese Sue, abbassando il finestrino mentre gli passava accanto "Credo stia per iniziare a piovere"

Ma Ian le sorrise appena, alzando leggermente una mano in segno di saluto. Alzo' il colletto della sua giacca pesante con uno sbuffo, il freddo di Chicago come unico compagno di quel breve viaggio.

Ian Gallagher aveva 23 anni e aveva appena finito uno dei turni piu' stancanti che avesse mai visto nella sua breve carriera di paramedico.

Camminava per quel quartiere che conosceva a memoria. Saluto' brevemente Jack, il senza tetto che viveva appena fuori dalla Stazione , dandogli anche qualche spicciolo.

Forse si poteva dire che non avesse ancora visto molto del mondo , che fosse sempre stato li in quelle quattro strade, nel South side.

"Non ti preoccupare Ian" gli diceva sempre sua sorella Fiona "Hai ancora tutta una vita davanti"

Ormai, pero' , conosceva a memoria ogni singolo filo d'erba del parchetto, ogni singola stradina, ogni dannato cassonetto.

Insomma, Ian era alla ricerca di qualcosa. Qualcosa che lo emozionasse, che gli mandasse i brividi lungo la schiena.

A casa lo stavano di sicuro aspettando due a caso dei suoi cinque fratelli alle prese con l'ennesimo litigio.

Magari poteva trovare un po' di solitudine sotto la doccia, sperando che i suoi fratelli fossero stati cosi' tanto gentili da lasciargli un po' di acqua calda.

Guardano il telefono, giro' verso la solita stradina secondaria che prendeva per tornare a casa.

Gli permetteva di tornare a casa in meta' del tempo, cosa che non gli dispiaceva di certo a quella tarda ora della sera.

E poi, non la conosceva nessuno. O almeno cosi' credeva.

Senti' dei passi dietro di se, e dovette quasi girarsi completamente per rendersi conto di essere seguito.

Quell'uomo aveva quasi certamente una pistola, era il South side dopo tutto. Beh, aveva decisamente scelto la sera sbagliata per rapinarlo.

"Non metterti a urlare e dammi tutti i tuoi soldi" disse infatti l'uomo.

La canna della pistola era fredda contro il suo collo, ma Ian non era nervoso.

Era stato un cadetto, diamine. Nel suo breve soggiorno nell'esercito gli avevano di certo insegnato come disarmare una persona. Perciò gli prese il polso, e glielo torse con un movimento fluido buttando l'avversario a terra.

Ma era stato tutto fin troppo facile.

"Ragazzi, questo deficiente non mi piace" disse infatti il suo avversario.

Un altro paio di ragazzi salto' fuori dal nulla, imbracciando almeno un'arma a testa.

Ok, non si stava decisamente mettendo bene per lui.

Stava per attaccare il primo, quando un secondo assalitore lo precedette e lo atterro' .

Stava quasi per arrendersi, quando finalmente senti' qualcuno correre verso di loro.

"Credevo di avervi avvertito, cazzo"

Anche con la faccia spiaccicata per terra, Ian non aveva alcun dubbio su chi fosse.

Non vedeva Mickey Milkovich dai tempi della scuola. Per quel che ne sapeva non si vedeva troppo in giro per il quartiere, troppo impegnato con traffici loschi o in carcere.

Ma dio, se era stato l'unico a correre in suo aiuto se lo sarebbe fatto bastare.

"Mickey non vogliamo rogne" disse uno dei due "Forse dovemmo andare"

Sembravano improvvisamente turbati. Fin troppo.

Insomma tutti sapevano che non si doveva scherzare con un Milkovich, ma Mickey non aveva ancora fatto letteralmente niente.

"Beh, state facendo i cazzoni nel mio quartiere" disse Mickey, con uno sguardo di sfida.

"Lasciatelo andare e potrei anche decidere di essere buono stavolta"

"Lasciaci lavorare Milkovich" disse il primo tizio "Potrai fotterti il rosso quando ci avra' dato portafoglio e cellulare"

"Ok, come cazzo volete"

Ian dovette guardare un paio di volte per rendersi effettivamente conto di cosa diamine stesse accadendo.

Non solo un Milkovich stava vincendo una rissa senza neanche una pistola, ma c'erano delle dannate fiamme che uscivano dalle sue mani. Veri e propri incendi in mignatura, che danzavano sui palmi di Mickey come piccole ballerine.

L'unica cosa che riusci' a sentire erano le urla strazianti dei poveri malcapitati.

Fini' tutto nel giro di due secondi, un numero imprecisato di piccoli incendi che propagavano accanto a lui.

"Gallagher dovresti decisamente controllare le strade che frequenti" disse Mickey, offrendogli una mano per tirarsi su.

La sua mano era ancora cosi' dannatamente calda.

"Che cazzo e' successo Mickey?" fu invece l'unica cosa che riusci' a chiedere Ian.

"Diciamo che meno sai meglio e'" disse Mickey "Tu non hai visto niente, siamo intesi?"

Ian annui piano prima di guardarlo stranito. Sembrava sempre il solito Mickey all'appaerenza.

Ma le sue mani tatuate avevano appena incenerito tre persone.

"Andiamo rosso, ti riaccompagno a casa" disse Mickey, accendendosi una sigaretta.

La accese usando solo la fiammella che aveva creato con il dito indice.

"Grazie" riusci' a balbettare Ian.

Doveva avere una cazzo di commozione celebrale, di questo ne era certo.

"Come sapevi che ero io?" chiese dopo qualche metro.

"I tuoi fottuti capelli" disse Mickey ridacchiando "Quei tizi mi dovevano dei soldi, erano tre contro uno, non andava bene"

"Sei consapevole del fatto che prima o poi dovrai spiegarmi che cazzo succede?" chiese Ian alzando un sopra ciglio.

"Un'altra sera Gallagher" disse Mickey "Intanto posso dirti che non sono stato morso da un cazzo di topo radiottivo, o cazzate simili. Tu, cerca solo di stare fuori dai guai, non posso essere ovunque in questo dannato quartiere"

E cosi' come era arrivato, lascio' Ian con un mucchio di domande.

Ian non ne era sicuro, ma aveva trovato il suo brivido.

 

 

 

Soho Corner

Piccola Superhero au

Non so perche' ma l'idea di Mickey con un superpotere mi ha sempre intrigato. Ovviamente si accettano teorie complottistiche su quale sia la causa.

Se ve lo stavate chiedendo, il nostro Mickey in questa fic e' pirocinetico

Al prossimo capitolo vedrete anche Mandy. Avra' dei superpoteri anche lei??

un saluto

jess

Songs > Fic > Monster / Kanye West , Jayz , Bon ivy , Nicky Minaj

Capitolo > Superpower / XAmbassadors

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Shameless US / Vai alla pagina dell'autore: jessthesohodoll