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Autore: Raven Callen    13/01/2017    2 recensioni
AU!Hamilton. (Fubuki Twins fem!version - uso dei nomi europei.)
Axel ha commesso un terribile sbaglio, e se la persona che hai ferito è una delle gemelle Frost allora fare ammenda diventa quasi impossibile...
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Axel stava passeggiando nervosamente nel suo studio da ore, quando finalmente avvertì uno scalpiccio di stivali provenire dalla tromba delle scale. [...] Neanche trenta secondi dopo la porta venne spalancata con violenza, ed una donna dal portamento fiero e lo sguardo penetrante fece il suo ingresso nella sala.
Genere: Angst, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Axel/Shuuya, Hayden Frost/Atsuya Fubuki, Shawn/Shirou
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender, Triangolo
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AU!Hamilton (se non conoscete il musical, vi consiglio di andare a leggervi la trama, perché il 90% di questa shot si attiene a quelle vicende), in particolare, shot ispirata a “Congratulation”. [https://www.youtube.com/watch?v=k9vicXx5BkY]
Infatti i versi tra parentesi quadre sono tratti dalla canzone.
Avviso che i personaggi possono risultare un filo OOC – ma non abbastanza da mettere l’avviso.

Personaggi: 
Hamilton: Axel
Angelica: Aideen (fem!Haiden)
Elisa: Sheila (fem!Shawn)

In questa versione ho voluto usare i nomi europei, per rendere il tutto più coerente, e francamente è stata una vera faticaccia x.x (e perdonatemi se i nomi femminili dei gemelli fanno rabbrividire)
Storia dedicata a  _Kiiko Kyah, che ha anche disegnato una bellissima fanart che è presente in fondo alla shot.
Buona lettura <3











 
***







Axel stava passeggiando nervosamente nel suo studio da ore, quando finalmente avvertì uno scalpiccio di stivali provenire dalla tromba delle scale. Con un sospiro di sollievo si preparò ad attedere Aideen, sperando che la rosa avrebbe potuto far ragionare sua sorella e permettergli di spiegarsi nei suoi confronti.

Neanche trenta secondi dopo la porta venne spalancata con violenza, ed una donna dal portamento fiero e lo sguardo penetrante fece il suo ingresso nella sala.
I vestiti erano umidi per la pioggia che aveva colpito New York in quelle ore. Aveva un ombrello con sé, che le pendeva da una mano ancora gocciolante. I capelli apparivano ancora più selvaggi e scarmigliati di quanto si ricordava, che le incorniciavano il viso come una tempesta perenne.
- Ho fatto più in fretta che ho potuto. – esalò, riprendendo fiato. Il corpetto color crema si alzava e abbassava freneticamente, prova della corsa forsennata che la donna doveva aver fatto.
Subito le andò incontro, tendendole le mani. 
- Aideen, grazie al cielo! Finalmente qualcuno che capisce cosa sto passando! – le sorrise, sollevato dalla sua presenza.
La Frost ricambiò il sorriso, apparentemente felice di vederlo. 
- Axel… - 
Poi, una volta che le loro mani furono strette, serrò la presa con forza, mentre lo sguardo ribolliva di cupa minaccia.
- Congratulazioni. – disse, con il sorriso che andava spegnendosi sulle sue labbra.
A quel cambio di umore il biondo non poté fare a meno di sentire un brivido di gelido terrore scorrergli lungo la schiena. Tuttavia mantenne la propria compostezza.

 
[You have invented a new kind of stupid,
A 'damage you can never undo' kind of stupid,
An 'open all the cages at the zoo' kind of stupid,
'Truly, you didn't think this through?' kind of stupid]


- A cosa ti riferisci? - 
- Oh, non saprei, magari al fatto che mentre io ero a Londra tu sei riuscito a far evolvere il termine “imbecille” ad un livello superiore. – esordì, velenosa, ritirando le proprie mani e prendendo a gesticolare. – Davvero, non credevo che si potesse essere così stupidi! Non sei mai stato una persona riflessiva, Blaze, ma questo va oltre ogni più cupa previsione! –
Axel incassò il colpo, non sapendo bene cosa ribattere. Aveva fatto un pasticcio colossale, certo, e non sapeva come difendersi alla verità nuda e cruda, ma per l’amore del cielo, non c’era bisogno di sbatterglielo in faccia così!
- Aideen, adesso stai esagerando. – 
- Esagerando? Tu credi che IO stia esagerando? – la rosa rise in un modo che sfiorava l’isteria. – Vuoi davvero che ti riassuma le tue prodezze, oh uomo virtuoso? Vediamo un po’… - mentre si preparava a sputargli contro tutto quello che pensava, come era proprio della sua indole, aveva preso a girargli attorno, facendo sferzare l’abito candido ad ogni passo, come fosse stata una frusta. – Ti sei fatto spaventare così tanto da un pettegolezzo che una o due persone avevano udito, una patetica voce di corridoio a cui NESSUNO avrebbe mai dato credito, che ti sei fatto prendere dalla paranoia. Pur di scagionarti da una così flebile accusa di corruzione hai preferito pubblicare un documento in cui non solo ammettevi di avere un’amante, ma che conteneva ogni maledetta lettera che tu e quella donna vi siete scambiati, infangando il nome tuo e di tua moglie, la mia amatissima sorella! E hai il coraggio di dirmi che io sto esagerando?! – man mano che riassumeva quello che era accaduto in quegli ultimi giorni, il tono della sua voce si alzava, e si inaspriva, riempiendosi di ira, incredulità e biasimo.
Axel rimase ad osservarla tutto il tempo, lo sguardo tenuto alto, senza sapere esattamente cosa risponderle, ma ascoltando con coraggio ogni sua parola.
- E pensare che ti avevo anche supplicato di prenderti una pausa! Ma tu no, ti sei rifiutato di accantonare i tuoi drammi anche solo per un singolo momento! Eri così ossessionato dal tuo lavoro che hai trascurato la tua famiglia, rendendo Sheila molto infelice. Ma questo non era sufficiente per te! Dovevi perdere completamente la testa e commettere un’idiozia in grande stile, altrimenti non sarebbe stato nello stile del grande Axel Blaze! –
Il biondo strinse i pugni, sempre più ferito nell’orgoglio da quelle spietate parole. Perché doveva infierire così, Axel aveva sempre pensato che condividessero un simile modo di pensare, che lei più di chiunque altro avrebbe compreso la motivazione dietro al suo gesto. Lei avrebbe dovuto capire la tensione a cui era sottoposto, la delicatezza della sua posizione politica. 
- Aideen… -
- Quindi congratulazioni! Hai ottenuto ciò che volevi no? Congratulazioni! –

Cosa credeva, che gli avesse fatto piacere dover pubblicare quelle cose? Che fosse stato felice di rivelare al mondo quel suo unico momento di debolezza, il suo più grande errore? Che non rimanesse sveglio la notte, corroso dal rimorso?
- Ho dovuto farlo, non capisci?! E’ stato un sacrificio politico, era necessario! – si infiammò, incapace di sopportare oltre quelle accuse senza poter esporre la propria versione dei fatti.

A quello scoppio di fervore, la rosa interruppe il suo marciare, gelandosi sul posto.

 
[Sacrifice?]

- Tu non hai idea di cosa sia un sacrificio… - sussurrò, stringendosi le mani davanti al petto.
Il suo tono si era spento improvvisamente, i suoi occhi riempiti di una profonda tristezza.
- Sono prigioniera in un matrimonio combinato, senza possibilità di fuggire. Vivo in quella città grigia e piovosa che è Londra, con nulla a rincuorarmi se non ricevere le tue lettere. Ogni volta che ti guardo penso a ciò che abbiamo fatto delle nostre vite e non posso fare a meno di chiedermi che senso hanno avuto le nostre scelte, e a cosa ci hanno portato… - rivelò, mentre la sua mente vagava a tante cose, pensieri così vorticanti e inafferrabili che il biondo non riusciva a immaginare.
A quell’inaspettata confessione, il giovane uomo rimase paralizzato, incapace di interromperla. 
Si ritrovò inerme davanti all’ammissione del sentimento che la vivace gemella Frost nutriva e aveva sempre nutrito per lui. Non che non lo avesse mai saputo, o che non avesse mai provato per lei un tenero e forte affetto. Ma quel legame che c’era tra loro era sempre rimasto sottinteso, inespresso, e non si aspettava che sarebbe stata proprio Aideen a portarlo a galla. Non in quel modo, non in quelle circostanze.
- Ma ora sono tornata a casa, e ho deciso di restare. Non che questo cancelli tutte le lacrime versate.. – la rosa alzò di nuovo lo sguardo, sofferente ma fiera e piena di dignità. – Lo sai perché sono qui, Axel? –
Per la seconda volta in pochi minuti, il biondo cercò di sfiorarla, di lasciarle una timida carezza, ma nuovamente la gemella maggiore si scostò, disgustata. 

 
[I’m not here for you…]


- Non farti illusioni, Blaze. Ho rinunciato a te molti anni fa, sei un capitolo chiuso ormai. – Aideen si allontanò di nuovo da lui, ben intenzionata a infliggergli il colpo di grazia.


 
***



- Sai perché non posso stare dalla tua parte, Blaze? Avrei potuto comprendere molte cose, e perdonartene altrettante, ma non questa. – cominciò la rosa, sentendo un gran furore nel petto e consapevole del fatto che quella sfuriata l’avrebbe portata a confessare tutto quel grumo di sentimenti che per anni aveva tenuto segreti a chiunque. Ma non aveva più importanza, ormai.

 
[I know my sister like I know my own mind,
You will never find anyone as trusting or as kind]



- Tu sei riuscito a spezzare il cuore alla ragazza più dolce, gentile e comprensiva di questo mondo. Non ti credevo capace di fare una cosa simile. Hai tradito la fiducia e l’amore di Sheila, calpestandoli come se fossero spazzatura. Come hai potuto farlo? Come ti sei permesso?! – ogni frase era come un colpo di cannone, ma lei ormai non sentiva più niente, stordita e incapace di fermarsi.

 
[And a million years ago, she said to me “this one’s mine”,
so I stood by
Do you know why?
I love my sister more than anything in this life!
I will choose her happiness over mine every time!
]


- Non posso perdonarti il fatto che tu abbia rovinato la vita all’unica persona che amo più di quanto ami te. Quando lei mi ha confessato di amarti, anni fa, io mi sono fatta da parte, e questo perché tengo a lei più di qualsiasi altra cosa! Perché accada quel che accada, io sarò sempre dalla sua parte! – strinse i pugni, mentre lacrime furiose cominciarono a pungerle gli occhi e scorrerle sulle guance. – Perché mia sorella è la persona più buona di questa terra e merita tutta la felicità e l’amore di questo mondo! Lei è la cosa migliore che ci potesse capitare! – 
In preda alla collera lo prese per il colletto della giacca, avvicinando a sé quel suo stupido viso. 
– Perciò vedi di ricordarti che ti è toccata in sorte la migliore delle mogli, tu stupido ingrato. – gli sibilò, vicinissima, prima di spingerlo lontano da sé una volta per tutte e asciugarsi con stizza le lacrime dal volto.


 
[Congratulations
For the rest of your life
Every sacrifice you make is for my sister
Give her the best life!]



- Ancora congratulazioni! Convivi con le tue scelte per il resto della tua vita. – la Frost recuperò il suo ombrello, senza più degnare di uno sguardo suo cognato, e uscì da quello studio sbattendo la porta con quanta più forza possibile.

 
[Congratulations!]















Disegno di Kya: 




  
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