One Piece/All'arrembaggio!, 'Quando una navigatrice esagera con l'alcol ... serve il capitano!' di Monkey D Akiko su EFP Fanfiction

Quando una navigatrice esagera con l’alcol … serve il capitano!

★Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!
★Numero Parole: 790
★Prompt/Traccia: 51. A si ubriaca e diventa particolarmente invadente, smaliziato/a e loquace. B gli regge la testa quando vomita

Era la Vigilia di Natale e i Mugiwara erano sbarcati su una nuova isola per festeggiare tutti insieme in una locanda. L’atmosfera era briosa, gli animi su di giri e una bella navigatrice ubriaca fradicia. Nami si era lasciata andare un po’ troppo e aveva alzato il gomito come se stesse festeggiando capodanno, ormai era fuori controllo.
Robin la stava osservando da una mezzoretta e, viste le condizioni in cui si trovava, era preoccupata per l’amica. La rossa era circondata da tantissimi uomini, attirati dalla sua bellezza e dalla profonda scollatura del vestito, e da boccali di birra.
Un’idea balenò nella mente dell’archeologa e un sorriso si allargò sulle sue labbra, subito chiamò il capitano.
“Che c’è Robin? Non ti diverti a questa festa meravigliosa?” chiese ridendo e saltando di qua e di là.
“Sì certo, ma sono preoccupata per Nami, ha esagerato con l’alcol e ho paura che possa cacciarsi nei guai. Potresti riaccompagnarla alla Sunny?” gli spiegò calma e sorridente.
“Eh? Uffa perché proprio io?” sbuffò imbronciato.
“È tuo compito in quanto capitano proteggere Nami. Guardala, non sarebbe in grado di difendersi da sola” rispose indicando l’amica.
Rufy guardò la navigatrice con un’espressione seria, poi senza dire una parola si incamminò verso di lei, mentre Robin sorrise soddisfatta per la riuscita del suo piano.
“Rufy! Che ci fai qui?” chiese entusiasta Nami quando si accorse dell’arrivo del ragazzo.
“Ti devo riaccompagnare alla nave” rispose lui prendendole un braccio.
“Cooosa? Ma perché? Io mi sto divertendo tanto!” si lamentò come una bambina, era proprio ubriaca.
“Forza andiamo!” esclamò il capitano iniziando a trascinarsela dietro sotto le proteste della rossa e degli uomini a lei vicini.
Per tutto il tragitto dalla locanda al porto Nami non faceva che barcollare, così Rufy se la caricò sulle spalle per fare prima. Gli occhi della ragazza brillarono furbetti.
“Attento a dove metti le mani capitano …” gli sussurrò ad un orecchio con voce divertita.
Rufy non capì, così lei strinse le braccia intorno al collo del ragazzo e strusciò il proprio petto contro la sua schiena.
“Robin aveva ragione, sei proprio impazzita” sospirò cappello di paglia che ancora non capiva le azioni e le parole dell’amica.
Saliti a bordo della nave, Rufy la portò nella sua stanza e la rimise con i piedi per terra, o meglio, ci tentò ma la ragazza barcollava e dovette sostenerla.
“Accidenti non riesci neanche a stare in piedi! – sbuffò il capitano – Dovrò portarti a letto!” esclamò totalmente ignaro del doppio senso della frase.
“Allora sono queste le tue intenzioni Rufy, credevo che non avresti mai detto una cosa del genere, era ora! Ahahah!” rise divertita e entusiasta Nami che subito buttò il ragazzo sul suo letto e si mise a cavalcioni su di lui.
“Insomma Nami, ma che ti prende?!” esclamò confuso dal comportamento strano della navigatrice.
“Lo hai detto tu che volevi portarmi a letto ed eccoci qui – disse guardandolo maliziosa – Sono curiosa. Visto che sei di gomma, tutto il tuo corpo può allungarsi?” chiese ridacchiando.
Nami era irriconoscibile, diceva cose strane e aveva iniziato a tracciare piccoli cerchi sul petto del ragazzo, il quale non sapeva più che fare.
“Nami ma che cosa dici?! E perché adesso mi stai spogliando?!” domandò urlando.
“Non essere timido, tu puoi spogliare me” gli sussurrò suadente all’orecchio per poi lasciargli una scia di baci sul collo.
“N-nami!” tentò di fermarla ma la sua voce non voleva saperne di uscire.
Il corpo di Nami gli stava provocando sensazioni nuove alle quali faticava resistere.
Vedendo che Rufy non faceva niente, Nami gli prese la mano e la appoggiò sul suo seno per invitarlo a toccarla, voleva che la toccasse. A quel punto però il ragazzo reagì e, afferrandola per i polsi, ribaltò le posizioni portandosi su di lei.
“Finalmente hai deciso di darti da fare” ghignò la rossa.
“Smettila, non farò proprio niente. Sei ubriaca e io devo proteggerti!” dichiarò con fermezza.
Nami lo fissò a bocca aperta, il suo capitano non faceva che sorprenderla. Chiunque al suo posto avrebbe approfittato della situazione, ma lui no, lui era diverso e per questo speciale.
“Rufy … – lo chiamò flebilmente con il respiro affannato, gli occhi languidi e i lunghi capelli appiccicati alla fronte – Portami in bagno, mi viene da star male!” esclamò portandosi una mano alla bocca per reprimere la nausea.
E così la serata di Nami e Rufy finì nel bagno della Sunny, la prima a vomitare, il secondo a sorreggerle la testa e tenerle i capelli.
“Hai proprio esagerato con l’alcol” la rimproverò sconsolato il ragazzo.
“Chiudi il becco o tra poco tra i due starai più male tu!” lo minacciò lei con sguardo assassino e stanco per la sbornia.
Una gran bella Vigilia di Natale che entrambi avrebbero ricordato.

NOTE DELL'AUTORE
Salveeee a tutti! <3 Sono tornata con una nuova RuNami come avete visto (chi shippa Rufy con altre non me ne voglia male, ho una mente molto aperta e ho già scritto storie su lui e altre donzelle u.u). Questa volta ci ho messo quel pizzico di malizia che bastava per rendere una Vigilia di Natale indimenticabile XD
Spero che vi piaccia! Ringrazio tutti coloro che leggeranno la storia, chi la inserirà in qualche categoria e chi recensirà! <3 Un ringraziamento anche a Fanwriter.it per aver ideato il contest.
A presto!
Monkey D Akiko <3