Storie originali > Noir
Ricorda la storia  |      
Autore: Nirvash    28/05/2009    1 recensioni
Una semplice one shot, con un piccolo mix tra due delle mie passioni. E' un pò autobiografica, con un pizzico di fantasy. L'ho messa in noir per consiglio di un mio amico. Spero vi piaccia, quando l'ho scritta non ero al massimo della forma.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Entrata del Colosseo, Isola di Metru Nui.
Una misteriosa ragazza con un lungo cappotto nero con il cappuccio che le copre il viso, era seduta sui gradini che portano alle gigantesca porta del Colosseo. Aveva le mani in grembo e guardava la scala sotto di lei con i suoi occhi rossi. Pensierosa, guardava vuota i gradini, in attesa.
Aspettava qualcuno.
Tutto intorno a lei c’erano cadaveri, sangue e morte. Lo spettacolo era orribile, corpi di ogni genere di creatura erano lì, sventrati, lacerati, trafitti, tagliati. Sembrava esserci stata una battaglia.
Improvvisamente un rumore di passi proveniente dai primi gradini della scala la fecero tornare in sé. Un ragazzo si stava avvicinando. Lunghi capelli albini, occhi bianchi, carnagione chiara.
E’ bello come un angelo, ma il suo sguardo sembrava quello di un demone, senza pietà e pieno di odio. Indossava un cappotto come quello della ragazza, ma completamente bianco e col cappuccio abbassato e aveva in mano una lunga katana con un keyholder a forma di tulipano attaccato sul manico.Lungo il fodero dell’arma era riportato un motivo floreale, un tulipano bianco, che appariva luminoso.
Il Keyblader che ha rinnegato se stesso e cerca di ritrovare quello che ha perso...
Il Tulipano Bianco.
L’incappucciata si alzò e fece comparire due Keyblade neri con motivi floreali, delle rose nere, con entrambi i keyholder a forma di rosa.
La Keyblader che ha sacrificato se stessa e il suo cuore per un ideale…
La Rosa Nera.
La ragazza incrociò gli occhi con quelli di lui. “Sei venuto a prenderti la mia anima?” disse indifferente.
Lui si fermò tre gradini sotto di lei e rilassò lo sguardo. “No, sono venuto a prendere il tè con i pasticcini…” rispose sarcastico e aggiunse “…E a fare quella cosa che ti piace tanto” con un sorriso malizioso.
“Credi che mi fa piacere aver perso tutto a causa tua?”
“Mia? Ora sono io il problema?”
“Si, tu sei il problema.”
“Ah, si, è vero. Sono io il problema.” cominciò a gira intorno alla ragazza mantenendo quel sorriso malizioso “Non sono io quello che ha distrutto l’Ordine per uno stupido ideale che porterà alla distruzione dell’universo. Tutto per uno stupido…”
La ragazza, urlando, si voltò verso di lui e disse “Stai zitto. Stai zitto!” e menò un fendente con una delle spade verso di lui. Lui rimase immobile e rimase illeso, mentre dietro di lui la terra veniva sgretolata e i cadaveri vennero disintegrati dall’urto. Lei aveva le lacrime agli occhi “Non è uno stupido ideale…” e rivolse gli occhi lucidi verso terra.
Il ragazzo si avvicinò a lei e l’abbracciò con dolcezza “Ora potrai smettere di soffrire.” dopodiché s’inginocchiò davanti a lei e gli porse la sua katana “Uccidimi. E’ questo che vuoi, no?”
La ragazza prese l’arma e lo guardava in lacrime, ansimando senza capire.
Lui fece un breve sospiro e continuò “Ho abbandonato l’Ordine, ho abbandonato la nostra gente, ho abbandonato la via sacra, ho abbandonato te e il tuo ideale e ho tradito le speranze di tutti… ne hai di motivi per farmi fuori.”
Lei sfoderò lentamente la lama dal fodero e lui chinò il capo.
“Perché proprio io?” chiese lei, con le mani che gli tremavano e con le guancie bagnate.
“Perché la persona che ha sofferto di più a causa mia sei stata tu.” rispose grave.
Lei portò la spada sopra la testa, pronta a colpire.
“Jul…” tratteneva a stento le lacrime. “Dimmi…” si morse un labbro. “Ti amo” e chiuse gli occhi. Lei, con le lacrime che continuavano a scendergli, impugnò la lama a due mani e lo colpì con tutta la forza che aveva. Il metallo della spada si colorò di rosso e lui cadde a terra, con il sorriso sulle labbra.
Era felice, finalmente. L’oscurità lo avvolse e si sentì libero.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: Nirvash