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Autore: EyeInTheDark    15/01/2017    3 recensioni
Non era la fine. Il suo mondo sarebbe cambiato, ma quel profumo l'avrebbe accompagnata per mano.
Non erano più i suoi passi, ma i loro.
Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Piccola premessa, questo simbolo " " presente nel testo indica il cambio di POV.



Prologo

Non lo aveva mai visto, né sentito. Eppure, in quella stanza fredda, c'era quell'odore. Il suo odore. Inconfondibile. Profumava di tabacco, ma non solo. Pian piano era riuscita a scindere le diverse fragranze. Giorno dopo giorno aveva ricostruito la sua essenza, fino a circoscrivere quell'aroma in pochi ingredienti essenziali. Foglie di tabacco, croccantini per cani, bagnoschiuma al caffè verde. Sapeva solo questo del suo sconosciuto stalker, oltre al fatto che aveva una pessima dimestichezza con i fiori. Ogni mattina, si svegliava con una nuova composizione fresca. Ogni mattina, la camera diventava sempre più stretta, colma di vasi su vasi. Ogni mattina, diventava sempre più complicato distinguere il suo odore fra quell'inquinamento floreale. Con le narici piene del suo profumo, cercava di fantasticare dando corpo a questo individuo fantasma, utilizzando le poche informazioni in suo possesso. Era un grande fumatore. Qualsiasi abito indossasse, la stoffa rilasciava una consistente scia di nicotina. Quindi, doveva essere una persona particolarmente nervosa od ansiosa. Secondo punto, l'odore del cibo per cani. E qui le ipotesi avevano toccato ogni qual genere di vertice. Era passata dal volontario in un canile, alla professione veterinaria, allo scapolo con coinquilino un pastore tedesco e al dog sitter. Ultimamente, l'idea dello scapolo rinchiuso in un appartamento minuscolo fra peli e sigarette, era quella che la divertiva di più. Infine, il caffè verde. Lo aveva riconosciuto praticamente subito. Al discount del quartiere vendevano le confezioni di quel bagnoschiuma 3x2. In sostanza, era un tipo che approfittava delle offerte o che andava al risparmio. In ogni caso, quelle ore perse ad immaginare, la aiutavano a distrarsi, a non pensare, ad occupare quel lungo e tedioso tempo piatto e vuoto. Le sarebbe piaciuto udire la sua voce. Era convinta che tramite di essa, sarebbe riuscita a dargli un volto. Nemmeno nei sogni era capace di visualizzarlo, i suoi tratti restavano confusi ed indistinti. Al risveglio, chiedeva sempre la stessa cosa.

"Ha lasciato un biglietto?"

E l'infermiera di turno dava sempre la stessa risposta.

"No, mi spiace. Ma questi fiori sono davvero bellissimi"

Annuiva un po' delusa, ma in realtà le piaceva quella sorta di quotidianità che si era andata a creare. Il mistero la lasciava costantemente eccitata come una bambina che gioca per la prima volta al piccolo detective. Oltretutto, era serena di sapere che qualcun altro tenesse a lei, al di là dei familiari che la circondavano per tutte le ore del pomeriggio. Ricordava poco di quel giorno. La pioggia. Ce ne era tantissima. Goccioloni grossi come pompelmi, questo si era detta quella mattina mentre correva sotto l'acquazzone. Aveva dimenticato l'ombrello in classe e i capelli biondi le si erano appiccicati sul viso in una brevissima frazione di secondi. Le converse rosse si erano inzuppate dopo qualche metro, essendo i marciapiedi già colmi di pozzanghere. E sebbene fosse fradicia, bagnata come un pulcino, correva col sorriso facendo dondolare la sua coda di cavallo ad ogni passo. Aveva sempre amato le tempeste, il cielo plumbeo carico di nuvoloni straripanti. Buffo che la vita avesse deciso di concederle quell'ultima immagine, come se il suo destino fosse già stato scritto. Ci fu un tuono, mentre attraversava la strada. Ci fu un potente tuono e poi il buio.  

 


Non avrebbe mai voluto essere su quella strada, essere in quella macchina a quell'ora del giorno. Poteva essere ovunque, in tutt'altro posto. Inutile giustificarsi, non c'erano scuse. Aveva sbagliato. La colpa era soltanto sua. I se e i ma, andavano dritti nel cesso. La sua decisione aveva portato a tutto questo. Si svegliava ogni notte assalito da quel ricordo, torturato da quell'immagine. Anche se avesse voluto fuggire, non ne sarebbe stato capace. Il suo subconscio non lo avrebbe mai permesso. Doveva rivivere, doveva ricordare. Doveva fare qualcosa adesso, qualsiasi cosa, ma provare a rimediare. Non che ci fossero parole e azioni che potessero migliorare la situazione, ma doveva almeno provarci, donando un po' di sollievo, regalando un sorriso. Lei. Non se lo meritava. No. Si era trovata soltanto nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lui. Era il mostro. Le aveva portato via qualcosa di fondamentale. Le infermiere lo pregavano di restare, rassicurandolo che alla ragazza avrebbe fatto piacere svegliarsi con lui in visita. Voleva parlargli, conoscerlo. Era una pazza. Non c'erano dubbi. Ma non sarebbe riuscito a gestire qualcosa del genere. Come poteva restare chiuso in una stanza con la sua vittima? Come poteva stare lì a guardarla senza sentirsi sempre peggio? Era già difficile portarle un mazzo di fiori ogni dì. Ormai il reparto lo conosceva, i medici lo lasciavano passare nonostante non fosse orario di visite, e lui si bloccava di fronte a quella porta. Non riusciva a fare un passo in più, né uno in meno. Restava minuti a percorrere i suoi lineamenti con lo sguardo, scivolandole addosso in una carezza a distanza. L'alba appena accennata filtrava dalle persiane bianche, dando alla camera un'atmosfera surreale. Cercava di tatuarsi in testa quella scena, sperando di cancellare la pioggia che si abbatteva sul suo corpo. Voleva ricordare i raggi rosa del sole sulla sua pelle delicata come porcellana  e non il sangue denso sul suo volto. Come sempre, lasciava il mazzo di fiori all'ingresso e se ne andava. Avrebbe voluto fare di più, ma sentiva di aver già fatto abbastanza. Non spettava a lui concederle una vita migliore, dato che era stato lui in primis a strapparle via il suo sogno.


*angolino*
Un'altra Bethyl, che qualcuno mi fermi!
Sarà una storia leggermente drammatica, ma sono una romanticona, quindi non temete troppo xD
Ditemi le vostre impressioni, chissà che abbiate già capito qualcosa :P

 
   
 
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