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Autore: jessthesohodoll    16/01/2017    0 recensioni
Mickey e Mandy Milkovich sembrano aver trovato un piccolo pezzetto di felicita' accanto al poprio Gallagher. Mickey e' sposato con Ian , e insieme a Svetlana crescono il piccolo Yev. Mandy ha sposato Lip, e aspetta il loro pirmo figlio.
sembra andare fin troppo bene, almeno finche' un vecchio demone non torna a far visita
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mandy Milkovich, Mickey Milkovich, Phillip 'Lip' Gallagher, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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I
Can you fix the broken?



Can you hear the silence?
Can you see the dark?
Can you fix the broken?
Can you feel, can you feel my heart?







Era un tranquillo pomeriggio all'Alibi, uno di quei pomeriggi lenti ed oziosi che sembravano non passare mai .


Il locale era pressoché vuoto e Mickey si ritrovo' finalmente a rilassarsi un po'


Lavorare dietro il bancone era stata una sorpresa anche per lui.


“Senti, prendila come viene” gli aveva detto Kevin “Nemmeno io credevo potesse fare per me, eppure sono ancora qui”


Era stata una delle poche persone a dargli una seconda occasione appena uscito dal carcere.


Ma la prima era stata l'unica persona a cui non aveva smesso di pensare per tutti quegli anni difficili.


Era scappato in Messico con lui e a Mickey sarebbe bastato per un vita intera. Ma quando si era tirato indietro a un passo dalla dogana messicana, Mickey voleva seriamente ucciderlo.


Ma gli aveva ti amo, finalmente, e Mickey aveva capito.


Dio, le avrebbe perdonate tutte a Ian Gallagher.


Era tornato nel South side quando avevano arrestato Ian. Lo avevano tenuto dentro dopo averlo visto nei filmati di sorveglianza di quella stupida banca.


E Mickey aveva attraversato il confine messicano in un batter d'occhio.


Aveva salvato la sua pellaccia ancora una volta, e lo avrebbe fatto per altre mille ancora.


Le loro condanne erano di 6 mesi per Ian (Favoreggiamento ) e 8 per la condanna originaria di Mickey.


Stettero insieme dietro le sbarre per 4 mesi e mezzo prima che Ian fosse rilasciato per buona condotta , e Mickey se li era fatti bastare.


“Ci vediamo in giro” gli aveva detto Mickey , mascherando malamente la sua tristezza.
“Settimana prossima sono di nuovo qui, cretino” disse Ian con un sorrisino “Voglio aspettarti, farti visita come si deve” si affretto' ad aggiungere.
“Ian...”
“No, ascoltami cazzo” gli disse Ian “Se questa cazzo di storia mi ha insegnato qualcosa e' che voglio passare il resto della mai vita con te”


Mickey non ci sperava davvero, ma ogni mese Ian era dietro a quel dannato vetro.


Era piu' che altro una tortura per entrambe, ma almeno era qualcosa.


A volte portava Yevgeny con se. Il bambino faticava persino a riconoscerlo, ma Ian ce la metteva tutta.


Ci stava davvero provando.


Era riuscito persino anche a trovargli un avvocato decente che potesse tirarlo fuori di li.


Dopo due anni, Mickey era un uomo libero per insufficienza di prove.


Non si aspettava di trovare nessuno, ma Ian era li. Era bello da far male.


“Che facciano ora?” chiese Mickey.
“Viviamo la nostra vita” disse Ian “Un giorno per volta”


Can you help the hopeless?
Well, I'm begging on my knees
Can you save my bastard soul?
Will you ache for me?



Aveva finito per sposarlo, quel coglione di un rosso.


Ora era Mickey Gallagher – Milkovich , aveva un lavoro onestto, si teneva fuori dai guai ,era sposato con l'uomo della sua vita, e cercava di essere un padre amorevole per Yev.


Tutto quello che non aveva mai avuto.


Non voleva dirlo a voce troppo alta, ma era felice.


“Mick, ci sei?” chiese Ian, un sopracciglio alzato mentre gli sventolava una mano davanti
“Si, stavo solo pensando” disse Mickey, tornando a pulire un bicchiere.
“Ecco, ora mi preoccupi” disse Ian sorridendo “Tu che pensi


Mickey sorrise, mentre rivolgeva un elegante dito medio al marito. Si guardo' per un attimo attorno. Un po' tutta la loro strana famiglia era riunita al locale quel pomeriggio.


Lui e Kevin erano dietro al bancone, mentre Svetlana e Veronica servivano e tenevano pulito il locale.


Frank era intento in uno dei suoi soliti sproloqui su come il governo lo stesse fottendo, proprio lui che era un cittadino cosi' onesto. Fiona e Debbie si stavano concedendo una birra dopo un raro pomeriggio di shopping, Lip e Carl stavano imprecando contro la televisione, mentre Cicago Bulls stavano perdendo miseramente.


Ian era seduto di fronte a lui, mentre Yev e Liam coloravano un disegno accanto a lui, le loro piccole gambe che dondolavano dagli sgabelli.


Ian impreco' di nuovo, voltando la pagina del nuovo manuale di medicina che doveva studiare.


Ci era voluto una vita, ma era tornato ad essere un paramedico.


E con tutto il tempo che aveva perso in carcere, doveva recuperare lo studio di un numero imprecisato di procedure mediche.


“Non credo sia il luogo piu' adatto per studiare qui” gli fece notare Mickey, indicando i suoi rumorosi cognati con la testa.
“Non ci crederai mai, ma non mi danno fastidio” disse Ian “E se sto a casa finisco per pulire qualcosa. Poi i miei ragazzi sono qui” aggiunse, arruffando i capelli di Yev.
“Papa', posso averne un altro?” chiese Yev. Scuotendo il suo cartone di succo di frutta.
“Si, a me andrebbe un'altra birra” aggiunse Ian.
“No e no” disse Mickey “Mancano solo due cazzo di ore alla cena e tu non devi esagerare con queste cose”
“Sei il peggiore barista del mondo” disse Yev, mettendo su un adorabile broncio.
“Beh, tua madre mi uccide se ti faccio bere un altro succo” disse Mickey, baciando i capelli biondi del figlio “Giusto Lana?”
“Assolutamente” disse Svetlana , posando un vassoio di bicchieri sporchi accanto a loro “E stasera io porto te cinema , ometto. Ricordi ?”


Yev annui' eccitato, prima di rimettersi a colorare il suo disegno.


“Hey, non abbiamo il piccoletto in mezzo alle palle stasera” disse Mickey sorridendo malizioso “Che ti va di fare?”
“Lip ci ha invitato a casa loro, ricordi??” disse Ian “Per fortuna cucina Mandy. Magari puoi pensare al dopo cene” aggiunse con un occhiolino.


I'm sorry brother
So sorry lover
Forgive me father
I love you mother


Tra le cose per cui poteva ritenersi grato era avere di nuovo la sua noiosa sorellina tra i piedi. Mandy era tornata subito dopo il suo ritorno dal Messico, un diploma da Maestra elementare preso chissà dove e ben poche spiegazioni.


Si era presentata insieme a Ian in una delle sue visite, e Mickey non ci poteva credere.


“Il South side aveva bisogno di almeno un Milkovich a piede libero, dopotutto” aveva detto con un sorriso.


Ora lavorava come maestra nella scuola di Yev, e Ian adorava fare la battuta stupida del “Cazzo, mi scopo mio cognato” , da quando lei e Lip si erano sposati.


In meno di due mesi lo avrebbe pure reso zio , e Mickey era cosi' fottutamente orgoglioso di lei.


“Parli del diavolo” disse Ian, chiudendo finalmente il libro “Hey Meds”
“Hey signora Gallagher” disse Mickey sorridendo “Tuo marito sta imprecando contro i Bulls se lo cerchi”
“Non devo parlare con lui” disse Mandy seria “Hai cinque minuti Mick? E' importante”
“Dai, sto lavorando. Non c'e' nemmeno nessuno oggi, solo la nostra cazzo di famiglia. Di che si tratta?”
“Preferirei parlartene in privato”


Solo in quel momento Mickey alzo' gli occh verso sua sorella. Aveva gli occhi rossi, occhiaie marcate e i capelli un po' da tutte la parti. Doveva essere qualcosa di grave.


“Dai Mads, non dovete avere segreti con noi” disse Ian sorridendo.


In quel momento arrivo' anche Lip, con uno sguardo confuso.


“Hey piccola” disse teneramente “Che succede? Harper ti da problemi?” chiese poi, accarezzandogli il pancione.


“No, devo patrlare con quel cazzone di mio fratello”
“Di che si tratta?” chiese invece Lip.


“Andiamo Mandy, dillo anche a loro” disse Mickey “Tanto lo verrebbero a sapere comunque.


“Si tratta di papa'” disse Mandy deglutendo.
“Che cazzo ha fatto quel figlio di puttana?” chiese preoccupato Mickey “Deve stare dentro ancora per due mesi”
“E' morto Mick” disse Mandy , prima di scoppiare in lacrime.


Lip l'abbraccio' immediatamente, mentre Ian guardava preoccupato suo marito e il restod ei Gallagher chiedeva spiegazioni.


“Mickey” inizio' a urlare Ian, vedendolo improvvisamente sbiancare “Mickey guardami ti prego, concentrati sulla mia voce. Respira ti prego”
“Me ne devo andare da qui” fu invece l'unica cosa che riusci' a dire Mickey.


Prese le chiavi dell'appartamento al piano di sopra, lasciandosi gli sguardi preoccupati della sua famiglia dietro di se


I'm scared to get close and I hate being alone
I long for that feeling to not feel at all
The higher I get, the lower I'll sink
I can't drown my demons, they know how to swim




“Cazzo, ho detto che voglio stare da solo Ian” disse Mickey.
Era fermo a fissare il vuoto da 20 minuti quando senti' la porta dell'appartamento di Svetlana aprirsi e richiudersi dietro di se.


Già se lo immaginava suo marito, sopracciglia rosse corrucciate in un espressione preoccupata, pronto a dargli il solito discorso strappalacrime.


“No, sei stato piu' fortunato”


Mandy si sedette accanto a lui sul divano , gli occhi ancora lucidi dal pianto che si era fatta.


“Come cazzo sei riuscita a non far venire mio marito al posto tuo?” chiese Mickey.
“Ho usato la carta della famiglia” disse Mandy “Certe cose le possono capire solo i Milkovich , Ian” disse, facendo sorridere appena Mickey.


Stettero per un po' in silenzio, la mano di Mickey appoggiata alla coscia della sorella.


“Come e' successo?” chiese Mickey
“Si e' invischiato in un giro con le persone sbagliate” spiego' brevemente Mandy “Lo hanno accoltellato nella sua cella. Dio, non so neanche perche' sto piangendo. Dannati, ormoni” aggiunse poi, accarezzandosi il pancione “Con tutta la merda che ci ha sempre tirato addosso”
“Io sono solo incazzato” disse Mickey.


E lo era veramente. Non vedeva l'ora che uscisse per l'ennesima volta per schiaffargli in faccia la sua felicita'.


Guardami paparino. Sono sposato con un uomo, e sono pure felice. Bello vero?


“Quegli altri due esseri inutili dei nostri fratelli?” chiese Mickey
“Iggy voleva venirti a dare la notizia, erano tutti e due con me” disse Mandy “Ho pensato fosse meglio se venissi io”
“Dio, dobbiamo anche fargli un funerale a quel pezzo di merda” disse Mickey sprofondando nel divano “Appena arriveranno le sue cazzo di sorelle dall'Ucraina pretenderanno una cazzo di cerimonia”


Dopo un attimo di silenzio, Mandy ricomincio' a piangere.


“Ti rendi conto che siamo orfani, Mickey?” chiese di impeto Mandy “Non abbiamo più nessuno, siamo soli al mondo”


Mickey le prese allora il viso tra le mani tatuate.


“Ascoltami ed ascoltami bene , Mandy Gallagher” disse Mickey “Non saremo mai piu' soli per la nostra cazzo di vita, ok? Lo vedi questo anello?” disse, sollevandole una mano “Significa che sei sposata Mandy. Significa che c'e' una persona che ti ama nella tua vita, anche se e' quel coglione di Lip. Anche se abbiamo cambiato cognome, rimaniamo Milkovich. Ricordi cosa diceva quel pezzo di merda di te?”
“Che ero un essere inutile” disse Mandy tra le lacrime “Che non avrei mai trovato nessuno che potesse amarmi”
“Di me diceva che ero una cazzo di checca, che preferiva avere un figlio morto piuttosto che succhia cazzi” disse Mickey, anche i suoi occhi lucidi ora.
“Ti voglio bene Mick” disse Mandy “Non me ne frega un cazzo di chi ti scopi, sopratuto perche' hai scelto uno come Ian, ma non vorrei di certo avere un fratello morto”
“E tu non sei inutile” disse Mickey “Cazzo, sono cosi' orgoglioso di te”


“Voi due non sarete mai da soli”


Entrambi i loro mariti li stavano fissando dalla porta, uno sguardo preoccupato per entrambi.


“Da quanto siete li?” chiese Mandy, asciugandosi il viso.
“Da un po'” disse Lip abbracciandola di nuovo “Non avremo mai voluto interrompere uno dei rari momenti di tenerezza tra i Milkovich”
“Maddy, credo di parlare anche a nome di mio fratello quando dico che non vi molleremo stavolta” disse Ian.
“Gia', abbiamo fatto un sacco di cazzate in passato, ma siamo qui ora” disse Lip “Dai, andiamo giu'. Fiona sta impazzando, siamo tutti invitati a casa sua a quanto pare”


Mickey lascio' che Lip e Mandy scendessero la scala prima di prendere Ian da parte.


Si concesse solo in quel momento di piangere, inumidendo tutta la maglietta di Ian.


“Cazzo” disse una volta finito “Mi sento cosi' stupido”
“Fammi indovinare” disse Ian “Ti senti incazzato con il mondo perché era un pezzo di merda e non vedevi l'ora di mostragli cio' che eri diventato, ma allo stesso tempo ti senti triste perché nonostante tutto era tuo padre”
“Come lo sai?”chiese Mickey
“Mi sono sentito cosi' quando e' morta Monica” disse semplicemente Ian. Non immagini quanto la odiassi. Dio, ha lasciato la mia famiglia. Mi ha lasciato una cazzo di malattia mentale che mi porterò dietro per il resto della mia vita , eppure mi sentivo una merda quando e' morta”
“Cazzo, mi perdonerai mai per non essere stato con te in quei momenti?”
“Avevi i tuoi problemi a cui pensare” disse Ian “Tutto quello che stai provando, io ci sono gia' passato prima di te. Percio' deprimiti, urlami addosso, piangi, fai tutto quello che vuoi, ma non pensare minimamente che tu sia solo in tutto questo. Hai un cazzo di marito ora, qualcosa che avrebbe fatto incazzare il tuo vecchio piu' di ogni altra cosa al mondo”


“Ti amo, cazzo” disse Mickey, baciandolo
“Ti amo anche io” disse Ian “Andiamo giù, Fiona rischia veramente di impazzire se non ti da uno dei suoi abbracci”


Can you feel my heart?, can you hear the silence?
Can you see the dark?
Can you fix the broken?
Can you feel, can you feel my heart?




Quando scesero, si ritrovarono un mucchio di facce preoccupate.


“Hey Mick” disse Kevin, parlando per primo “Se hai bisogno di un po' di tempo per tutto questo non capiamo. Copriremo i tuoi turni come meglio possiamo”
“Si, prenditi cura di te ok?” disse Vee abbracciandolo.


“Mi dispiace Mick” disse Debbie abbracciandolo a sua volta “Noi sappiamo bene che significa”
“Noi siamo qui per te ok?” disse invece Carl, dandogli una pacca sulla spalla.


“C'e' piccolo ometto che vuole vedere papa'” disse invece Svetlana avvicinandosi.


Yev si nascondeva tra i suoi capelli, il visino triste.


“Ha iniziato a piangere non appena te ne sei andato” gli spiego' Ian.
“Hey piccolo. Che succede eh?” disse Mickey
“Stai meglio papa'?” chiese Yev preoccupato.
“Si, ora sto un po' meglio” disse Mickey con un sorriso.
“Credo te lo abbiano gia' detto, ma siete a cena da me stasera” Disse Fiona abbaracciandolo “E non accetto un no come risposta”
“Grazie Fi” disse Mickey “Davvero”
“Dovere” disse Fiona “Siete parte della famiglia e noi non lasciamo una Gallagher indietro quando sta male”


“Che ti avevo detto?” disse Mickey a sua sorella
“Si, ho capito il concetto” rispose Mandy.


Mickey e Mandy non sarebbero mai stati soli, poco amati o non voluti. Finalmente avevato trovato casa, la loro famiglia.


Qualcosa che Terry Milkovich forse, non aveva mai avuto














Soho Corner >>>


Avanti diciamolo tutti insieme. VAFFANCULO TERRY


non ho mai odiato un personaggio come odio lui.


Ho scritto questa fic dopo aver ascoltato la canzone di questo capitolo.


Sopratutto la frase “I can't drown my demons, they know how to swim”


Terry sara' sempre il piu' grande demone della vita di Mickey e Mandy.


Tutte le loro paure ed insicurezze sono per colpa sua.


E niente, amo i miei figli più di ogni altra cosa.


Mi rendo conto che potrebbero essere un po' OOC, e che Mickey o Mandy sarebbero molto contenti di vedere Terry morto, ma sono anche convinta che in realta' reagirebbero cosi'


confusi, incazzati e anche un po' tristi


un bacio


jess


Song > Heavydirtysoul / Twenty one pilot


Capitolo > Can you feel my heart ? / Bring me the horrison

 
  
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