La vita, nella Terra di Mezzo, non è mai stata molto facile. Non negli ultimi cinque anni almeno, da quando Isuldur ha perso la guerra e l'anello del potere è scomparso dopo che il Re è stato attaccato, o così vogliono far credere. In realtà l'unico non ha mai lasciato le mani del Signore Oscuro, che barricato nella sua torre infuocata controlla ogni movimento. I suoi eserciti di orchi e urukai marciano sul suolo creato dai grandi Valar e razziano, depredano, catturano uomini e donne facendoli loro schiavi.

Per questo, chiedo a voi avventurieri che ascoltate le leggende di Mordor, delle Terre selvagge e di tutta la Terra di Mezzo; che leggete delle grandi imprese compiute da innumerevoli eroi; che siete a conoscenza di tutte le grandi guerre che hanno intriso di sangue le terre di tutti i popoli, ecco, io vi chiedo di dimenticare. Scordate, si, ma non tutto. Vi chiedo di visualizzare un giovane hobbit, Bilbo Baggins, che non trovò mai l'anello; nove eroi, che non formarono mai una compagnia; di un grande combattente, Isildur, che non sconfisse mai Sauron e di quest'ultimo, che mai perse il suo prezioso e bramato anello. Di tutti gli altri anelli forgiati dal fabbro Celebrimbor, io vi chiedo invece di non dimenticarvi mai, perché essi possono essere ovunque e in nessun'luogo ormai esistente.

In un mondo minacciato dalle tenebre più oscure, cinque improbabili compagni incroceranno il loro cammino e verranno gettati nelle fauci di un destino contorto mutevole.