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Autore: Hika_chan    29/05/2009    6 recensioni
Ed il sangue scorreva copioso tra le mie mani.
Allora addio...anzi, arrivederci.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora addio...anzi, arrivederci



Ed il sangue scorreva copioso tra le mie mani.
Allora addio...anzi, arrivederci.


Ci sono tanti tipi di guerra, ed ognuna cambia per ognuno di noi.
Eppure qualunque sia questa guerra ha una base di fondo uguale alle altre: la sopravvivenza.
Che sia interiore, tra due o più persone la vincita significa sopravvivenza.
Ed ogni guerra cambia per ognuno di noi. C'è chi combatte per ricavarne piacere, soldi e c'è chi combatte per proteggere le persone amate.
Fatto sta che la guerra è sempre guerra, ed inevitabilmente va a braccetto con la morte.
Inevitabilmente persone piangeranno, o forse no perchè non ne saranno rimaste a poter versare lacrime.
Ne potranno versare solo di rosse, come tutti gli altri distesi accanto...
Già...

Ed il sangue scorreva copioso tra le mie mani.
Allora addio...anzi, arrivederci.

L'unica cosa visibile nell'aria è la polvere.
L'unico odore sovrastante agli altri è il sangue.
L'unico suono udibile è la guerra.
Ed il suono della guerra sono risa, urla e pianti. Sibili di armi che sfrecciano nell'aria.
Il suono della guerra è un campanile che, come se scoccasse la mezzanotte, scocca la tua ora.
Ma questa non è una favola.
Questa è la guerra.

Ed il sangue scorreva copioso tra le mie mani.
Allora addio...anzi, arrivederci.

Corpi amici e nemici accasciati al suolo, con stille rosse ad impregnare i loro abiti ed il suolo.
Non c'è più differenza tra noi e loro.
I morti non possono fare del male.
Non fisico, almeno.
E continuo a correre verso le uniche persone care che mi sono rimaste.
Sento le loro urla perforare il cielo nero e la loro vita distribuirsi come pioggia sul mio volto.

Ed il sangue scorreva copioso tra le mie mani.
Allora addio...anzi, arrivederci.

Incespico tra i mille e mille corpi.
Tutto è finito, ma cosa è rimasto?
Occhi azzurri vuotii e lunghi capelli biondi macchiati di rosso.
Lacrime.
Occhio rosso insolitamente scoperto e labbra aperte ormai arresesi.
Lacrime.
Ed arrivo in cima lla montagna di corpi, ormai gusci vuoti.
Tutto è finito, ma cosa è rimasto?
Lacrime. Solo lacrime. E come la guerra anche di lacrime ce ne sono tanti tipi.
Ognuno cerca i propri cari, ed io li ho trovati morti.
Li stringo, lavandoli con le mie lacrime.

Ed il sangue scorreva copioso tra le mie mani.
Allora addio...anzi, arrivederci.

Erano così diversi, eppure uguali.
Così diversi nell'aspetto, così uguali nel carattere...
Ed urlo. Urlo il nome di Naruto stringendolo al petto.
Ed urlo. Urlo il nome di Sasuke stringendolo al petto.
Ed urlo il nome di Dio al vento, facendo arrivare il mio dolore alle stelle.
Ed urlo e maledico ed urlo ancora e tutto piangendo su di loro.
Stringendoli, non volendo lasciarli andare.
E non posso fare altro che urlare, piangere e maledire questa notte.
Sfilo con dolorosa rabbia un kunai tra i tanti conficcati nel corpo di Sasuke e lo affondo nel mio petto con un ultimo urlo.
Ed urlo e maledico. Ed urlo e piango.

Ed il sangue scorreva copioso tra le mie mani.
Allora addio...anzi, arrivederci.




Questa shot è un tributo. La dedico a mio padre. Oggni sono esattamente undici anni che il cielo ha deciso di tenerselo per sè, togliendolo alla sua famiglia.
La shot è uno schifo, in effetti non doveva essere nemmeno così, ma è scritta di getto e non potrei far di meglio ora.
Spero sia piaciuta.
Ringrazio tutti.
Chi legge, chi commenta e chi magari apre solo la pagina e poi lascia perdere a leggere.
Auguro a tutti tanta felicità e vi do un consiglio: i genitori fanno arrabbiare, ma ogni tanto lasciate correre. Non dite mai nulla contro di loro, datemi retta.
Sento spesso tante cose orribili contro i genitori, e questo fa soffrire loro anche se non lo danno a vedere. Ho imparato ad osservare perchè mio padre nella mia famiglia è tabù e per sapere qualcosa di lui devo arrangiarmi da sola. Per scoprire una qualsiasi cosa che lo riguardasse ho dovuto imparare ad osservare le più piccole cose e carpirne il più possibile. E noto i genitori come guardano i figli, noto i loro sorrisi e le loro lacrime represse ad ogni nostra cattiveria.
Non dico di lasciargliele passare tutte, arrabbiarsi è naturale. Ma ogni tanto ricordate loro che gli volete bene.

  
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