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Autore: Rapidash    18/01/2017    2 recensioni
[Michele + Emil]
È alquanto insolito che Michele si sia fermato proprio nel negozio che meno preferisce, eppure è là, a curiosare tra gli oggetti.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Emil Nekola, Michele Crispino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La scaffalatura bianca era comparsa da un giorno all’altro vicino all’entrata del negozio. 
Era piena di boccette ordinate e colorate che emanavano un aroma gradevole, il quale si espandeva fino alla galleria del centro commerciale, invitando la gente ad entrare. 

Anche Michele ci cascò quel giorno, e mise piede nella bottega.

Non era mai stato attratto da quel posto - troppo disordinato e cupo, diceva lui - e infatti da quell’unica occasione in cui ci era andato era stato un “no” categorico ogni volta che vi passava davanti.

Questa volta, invece, si era bloccato di colpo davanti alla vetrina, sorpreso da quel cambiamento improvviso di tonalità che aveva assunto il locale.

E quindi eccolo lì, a curiosare tra la merce.

I ripiani erano stracolmi di candele e cialde di diverse tonalità, e mandavano zaffate di profumi così intensi e diversi mischiati fra loro che quasi facevano girare la testa.
Michele si sentiva così solo quando entrava nelle profumerie, talmente piene di olezzi spruzzati nell’aria da fargli lacrimare gli occhi e costringerlo ad uscire.
Però, in quel caso, si poteva dire diverso: le essenze non pungevano troppo, ma al contrario erano piuttosto gradevoli da annusare.

Girato un angolo della parete, altre mensole vastissime di ceri e diffusori che partivano da una scala cromatica fino a raggiungerne un’altra.
La cosa strabiliante era che l’odore di ogni singolo accessorio era diverso, e ciascuno più buono del precedente.

Per questo ci mise quasi mezz'ora - spesa a sentire ogni singola fragranza, senza tralasciarne una - prima di trovare quella giusta che avrebbe portato a casa.

Dopo aver pagato, si accorse che non era assolutamente da lui comprare certe frivolezze. A Emil piacevano questo genere di cose.
Un’altra abitudine che aveva preso da lui.
Riflettendo, gli venne uno di quei soliti mezzi sorrisi che spuntavano ogni volta che pensava al fidanzato.


* * * * * 

Appena varcò la soglia di casa, ci vollero pochi secondi perché una ventata di aria fitta e aromatica lo raggiungesse.
Non aveva mai sentito un odore simile, specialmente nel loro appartamento, che poteva dirsi neutrale come le stazioni spaziali.

Emil mise le chiavi sulla credenza e si guardò attorno, cercando di intravedere Michele in una delle stanze. – Ciao? – lo chiamò, non trovandolo.
Subito la sua voce gli arrivò dal salotto.
Stava curiosando tra le cose sulla mensola – precisamente tra i DVD di sci-fi. Ultimamente, Emil aveva notato con gioia, stava cominciando ad apprezzare il genere. 
– Ma questo? – gli chiese il ceco, gesticolando con un dito a indicare l’aria attorno. Nel soggiorno l’essenza sembrava essere ancora più persistente.

– Midsummer's Night – rispose semplicemente, e indicò una specie di oggetto a forma di tazzina che in alto conteneva un liquido scurissimo e bollente, e la base, aperta per far passare l’aria, una piccola candela mezza consumata.

Emil inclinò e scosse appena la testa, segno che non stava capendo. 

 Michele smise quello che stava facendo e gli si avvicinò.
– È una cialda. Si scioglie ed espande una fragranza nell’ambiente. –

– No, Michi – gli disse sorridente – intendo come mai ti è venuta questa idea. Pensavo non ti piacessero queste cose. –

– Oh… – incrociò le braccia, e l’altro notò che aveva le guance leggermente imporporate. – È che mi ricordava il tuo profumo. –

Emil per poco non collassò sul posto.
In genere il suo ragazzo non si lasciava quasi mai andare a questo tipo di dimostrazioni affettive – cioè, lo faceva, ma non con cose così romantiche di punto in bianco.
Quelle volte, ecco, gli causava una specie di piccolo mancamento. Semplicemente non riusciva a reggere la tenerezza che provava in quell’attimo.

Il sorriso si espanse ancora di più, così, non riuscendo a trattenersi ancora, gli circondò la vita con le braccia e lo baciò nel modo più dolce che avesse mai fatto.
Michele, a sua volta, lo strinse, e lentamente lo avvicinò con sé al bordo del divano.

Quando non fu più possibile andare oltre, ci si lasciò cadere sopra, portandoselo dietro.

I minuti scorrevano, e loro sembravano non volersi staccare mai.
Perlopiù era Emil che, avvinghiato com’era, non finiva di tempestarlo di baci sulla fronte, sulle guance – e in pratica ovunque – mentre l’italiano emetteva una delle sue insolite risatine che il biondo trovava adorabili.

Quando la candela si consumò completamente, ancora non avevano accennato ad alzarsi.

 

 

* * *
E io ci provo a fare cose belle, ma ogni volta che pubblico mi risultano sempre scarne lmao.
Dovete sapere che io ho una passione sfrenata per le candele profumate; così, quando qualche tempo fa sono entrata nel negozio della Yankee Candle per sniffare tutte le cialdine, ho avuto l'illuminazione.
Trovo che l'aroma Midsummer's Night sia perfetto; ha un odore molto, intenso e molto piacevole (ma non saprei spiegarvelo ^^').
Ho intenzione di tradurre questa ff e pubblicarla su AO3, perciò se la vedete anche là non spaventatevi!
INOLTRE: vorrei dire a coloro che seguono l'altra mia fanfiction "It's all about us" di non preoccuparsi, perché sto andando avanti e, prima o poi, aggiornerò!
Polibky

  
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