Oggi mi sono svegliato; mi sono svegliato con il sole che entra dalla finestra e finisce diretto nei miei occhi, oggi mi sono svegliato con un mal di testa lancinante, un bip-bip che martella le mie meningi.
Che brutta giornata, nessuno mi parla, nessuno comunica, non so cosa ho fatto di male per meritarmi questa indifferenza e questo mal di testa.
Che brutta settimana, ma credo di essere io il problema, non mangio e non bevo, non ne sento il bisogno. Ciò di cui ho bisogno sono dei visi familiari, non riconosco nessuno, proprio nessuno, facce anonime dal quel giorno in cui mi sono svegliato con questo mal di testa.
Ho perso il conto dei giorni, mi sembra di non essere vivo, mi sembra di non essere presente. Cammino ma non mi affatico, corro ma non sudo, è qualche tipo di sogno prolungato o è mi trovo su un altro pianeta, ormai non c'è più nessuno in giro, tanto non ricorderei le facce: È così dal giorno in cui mi sono svegliato con quel forte mal di testa.
Non credo che se ne andrà mai, ho deciso di farla finita, voglio tornare a vivere, salgo le scale di questo palazzo deserto in questa città deserta in cui io è come se non esistessi proprio come le persone di cui non ricordo io volto.
Guardo in lontananza, il panorama da questo tetto, si sbiadisce all'orizzonte confondendosi col tramonto.
Voglio tornare a vivere e per farlo devo cessare il dolore.
Cado, non che senta la sensazione, nel mio cervello c'è un bip incessante, finalmente raggiungo il suolo, nero.
Oggi mi sono svegliato, mi sono svegliato con gli sguardi delle persone che mi amano diretti nei miei occhi, oggi mi sono svegliato senza mal di testa, ma il bip lo sento comunque.
"Si è svegliato" sento.
"È uscito dal coma" dicono.
A quanto pare sono tornato a vivere.