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Autore: Montana    22/01/2017    3 recensioni
Quando erano andati a vivere insieme, Rose sapeva che sarebbe stato come mettersi in casa un bambino viziato e totalmente incapace di badare a se stesso. Ma non s’immaginava così tanto.
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Questa storia ha partecipato al contest "Scrivetemi d'amore e sentimenti affini" organizzato da S.Elric_ sul forum di EFP classificandosi quarta e vincendo il premio speciale "Miglior Coppia"
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Titolo: Amore e altri rimedi
Pacco: M (malattia/morbo, miele, margherita)
Citazione: "Ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi" - D. Alighieri, La Divina Commedia
Parole: 360
Coppia: Rose/Scorpius

 

Amore e altri rimedi
 
Quando erano andati a vivere insieme, Rose sapeva che sarebbe stato come mettersi in casa un bambino viziato e totalmente incapace di badare a se stesso. Ma non s’immaginava così tanto.
Era bastata una semplice influenza (che lui aveva amichevolmente chiamato “il morbo letale che mi strapperà alla vita a soli vent’anni”) e Scorpius era tornato all’età mentale di cinque anni.
Lei lo amava tanto, tantissimo, ma in quei giorni aveva provato il desiderio di porre fine alle sue evidentemente insopportabili sofferenze un numero indicibile di volte.
Si lamentava per qualunque cosa: questa pozione era cattiva, quella pillola babbana non l’avrebbe presa manco morto, aveva caldo, aveva freddo, si sentiva solo, aveva fame… Aveva messo a dura prova i nervi della povera Weasley, azzardandosi persino a dire che le faceva solo un favore, temprandola per i futuri turni in ospedale, ma alla fine era guarito. Si era addirittura scusato per aver esagerato tanto!
Poi, all’influenza seguente, ovviamente era ricominciato tutto da capo. E così per ogni influenza successiva, col passare degli anni. Ma Rose non si era persa d’animo, aveva smesso di sgridarlo ed era diventata l’infermiera perfetta, dolce come il miele, accomodante quando poteva e risoluta nelle emergenze. Gli portava libri per distrarsi quando lei andava a lezione, e se la stagione glielo permetteva gli lasciava anche un mazzolino di fiori in un bicchiere sul comodino (margherite, soprattutto, perché a Scorpius piacevano molto).
Agli amici diceva che lo faceva solo per evitare che lui la stressasse troppo con tutte le sue pretese ma Scorpius sapeva bene che il vero motivo era un altro. La sua Rose, scorbutica, impulsiva e saccente come solo la progenie Granger-Weasley poteva essere, faceva tutto questo per lui perché lo amava. E, Merlino, anche lui la amava! Era lei la sua vera malattia, quella che gli faceva tremare le vene e i polsi, che gli faceva venire la tachicardia e la febbre, che gli impastava la bocca e gli faceva fare risatine imbarazzate ancora dopo così tanto tempo.
Rose Weasley era, per Scorpius Malfoy, malanno e cura allo stesso tempo. E lui non sarebbe mai potuto essere più felice di così.

 
  
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