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Autore: heuchelei    23/01/2017    3 recensioni
«Twain, senza offesa, ma non sai neppure come allacciarti decentemente la camicia.»
dove Lucy ha un appuntamento e Twain cerca di aiutare con risultati sorprendentemente soddisfacenti.
{ fluff/comedy → AtsuLucy + Twain }
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Nakajima, Lucy Maud Montgomery, Mark Twain
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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di acconciature e appuntamenti

« ovvero, di come Twain faccia counseling gratuito per incontri galanti e cuori infranti »

 

 

 

 

 

T

ecnicamente, Lucy Maud Montgomery non stava andando ad un appuntamento. Non che nei suoi miseri diciannove anni di vita – molti dei quali passati all’orfanotrofio – Lucy avesse avuto esperienze galanti con l’altro sesso (l’ultimo che ci aveva provato era finito all’ospedale con sette punti di sutura al mento), ma ad una recondita parte di lei piaceva pensare che quello fosse davvero un appuntamento. Certo, non era un incontro romantico in senso stretto, visto che avrebbe incontrato Atsushi al cafè in cui lavorava, ma a Lucy piaceva procedere per gradi, dopotutto.

Era riuscita a rimediare un vestito decente (dannato Fitzgerald, con tutti quei soldi non poteva comprarle qualcosa di più sofisticato?) e non si era preoccupata molto per il trucco, ma la cosa che più la innervosiva era la sua acconciatura; aveva passato una mezz’ora buona a decidere cosa fare dei suoi indomabili capelli rossi. Le sue solite trecce a spina di pesce? Noioso.

Trecce olandesi? Quell’idiota non avrebbe saputo notare la differenza.

Una singola treccia francese? Toppo bohemien per i suoi gusti. Avrebbe tentato una treccia a sirena, ma i suoi capelli non erano sufficientemente ricci e, trenta minuti dopo stava slegando nuovamente i folti capelli rossi con uno sbuffo frustrato.

«Wah— la piccola Lucy alle prese con il suo primo appuntamento galante!~» Twain, affacciatosi alla porta della sua stanza, si chinò appena in tempo per schivare l’enorme spazzola mirata alla sua testa.

«Non è giornata, Twain.» replicò lei, arricciandosi una ciocca disordinata mentre lo fissava in cagnesco «Non ho tempo da perdere con te, sono impegnata.»

«Certo, problemi femminili, capisco.» replicò lui con tono di uno che la sapeva lunga, facendosi largo nella stanza disordinata sotto lo sguardo truce della ragazza «Ma, se hai bisogno di una mano, puoi chiedere a me. Come puoi notare dalla mia capigliatura impeccabile, sono un esperto in queste cose.»

Lucy aggrottò la fronte con aria infastidita – con quei capelli che sembravano tutto fuorché impeccabilmente acconciati, al massimo poteva essere appena sceso dal letto dopo una notte di troppa vodka.

«Twain, senza offesa, ma non sai neppure come allacciarti decentemente la camicia.» obiettò causticamente Lucy, indicando il torso dell’altro, che se ne stava impettito con le mani sui fianchi, ora con la spazzola in mano.

«Sei solo invidiosa perché sono più alla moda di te.» Twain si appoggiò contro lo schienale della sedia, iniziando a spazzolare le morbide onde rossicce con un sorrisino compiaciuto, strizzandole l’occhio «Lascia fare a me, sono il migliore quando si tratta di appuntamenti!»

Beh, pensò Lucy con un sospiro rassegnato, se non avrà successo, quell’idiota sarà la prossima vittima di Anne, questo è sicuro.

 

 

«…Lu-lucy?» Atsushi sgranò gli occhi nel vedere la ragazza avvicinarsi a lui con ampi passi frettolosi, le mani affondate nelle tasche del cappotto e il volto rosso di imbarazzo incassato tra le spalle sottili per nascondere la nuova capigliatura «Co-cosa…? I tuoi capelli… Stai…»

«Non. Una. Parola.» sbottò lei, lanciandogli uno sguardo incenerente mentre si alzava ulteriormente il bavero del giubbotto con aria imbarazzata.

«Stai… benissimo.» balbettò Atsushi, tentando di trattenere un sorriso meravigliato.

«Ah?» Lucy alzò un sopracciglio, sconcertata.

«Davvero, dico sul serio… È la prima volta che ti vedo con i capelli sciolti. Ti donano moltissimo.»

«Vuoi dire che gli altri giorni non stavo bene?» domandò lei bruscamente, con le guance in fiamme nonostante la dolce sensazione che si stava diffondendo nella sua pancia.

«N-no, i-io n-non… non intendevo…» Lucy scosse il capo, avviandosi verso l’entrata del cafè perché lui non potesse vedere il sorriso radioso che aveva stampato in faccia. Dopotutto Mark Twain ci sapeva fare quando si trattava di appuntamenti.

 

 


23.01.2017 – finalmente riesco a scrivere una storia su questi due/tre! sia benedetta la settimana dei recuperi e l’ispirazione ;; cosa dire ancora? adoro lucy, è nella mia top ten delle tsundere con rin tohsaka e misaka mikoto. adoro twain, lui e lucy formano una fantastica brotp, nuff said. atsushi è così sfigatello che non si può non adorare, suvvia(?), quindi eccoci qui! seppure io sia un’amante delle trecce (e se andate su google vedrete che quelle citate esistono tutte veramente), mi sono sempre domandata come sarebbe stata lucy con i capelli sciolti. et voilà, questo è il risultato! spero vi sia piaciuta, lucy ha bisogno di più amore, n’est-ce pas? comunque sia, ringrazio chiunque recensirà e ricordo che passerò molto volentieri a ricambiare su questo fandom, qualora aveste voglia di lasciare un commento (sempre per l’iniziativa di sopra, owo). questo fandom ha bisogno di più più recensioni e sostegno!

hugsbye

rie

 

  
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