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Autore: TheREVolutionary    24/01/2017    1 recensioni
Inspirare. Espirare. Inspirare. Espirare. Come reagisce il corpo umano in punto di morte?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come aveva fatto a dimenticarsene? Una cosa così importante non abbandona mai i tuoi pensieri, quindi negli ultimi due giorni deve essere accaduto qualcosa di veramente importante. Qualsiasi cosa fosse successa, però, non cambiava la realtà tangibile davanti ai suoi occhi: stava morendo. Non lentamente, non velocemente, ma in un modo così innaturale che le sembrava davvero impossibile d'essersene dimenticata.

Sì guardò intorno. Una stanza piena di persone, molti volti anonimi di uomini e donne si muovevano attorno a lei con estrema lentezza, come quando si riproduce un video a velocità ridotta per arrivare a cogliere un frame ben preciso. Chiaramente si stavano muovendo come fa ogni persona ogni giorno della propria vita, ma nel suo cervello quei movimenti di routine venivano processati dieci volte più velocemente, come il motore di una moto che, terribilmente prossimo ad esplodere, cerca di convogliare tutte le sue ultime forze in uno sprint finale prima di spegnersi per sempre.

Si concentrò sul suo ritmo respiratorio.

Inspirare.

Espirare.

Inspirare.

Espirare.

D'accordo, quello le riusciva ancora bene.

Deglutì.

Guardarsi intorno, nessun problema. Olfatto, ok. Anche il tatto non sembrava essere compromesso. Aveva solo qualche difficoltà a percepire la lingua nella sua bocca, la sentiva muoversi a comando ma non la riconosceva come sua. Pazienza, dei cinque sensi era in quel momento il meno rilevante ed avrebbe potuto rifletterci con calma dopo aver risolto il problema della sua morte che si sarebbe verificata di lì a poco.

Davanti a lei c'era un'altra ragazza, gli occhi marroni, un paio di occhiali visibilmente costosi, i capelli castani che le scendevano lungo quel bel viso così concentrato nella lettura di qualcosa. Qualcosa che non riusciva a distinguere perché anche la vista stava iniziando a dare problemi. Maledizione, pensò.

Istintivamente, provò a guardarsi le mani. Le tremavano leggermente. Anemia? No, era impossibile. Parkinson? Per favore cervello, smettila di dire cazzate e dammi una soluzione visto che non mi rimane molto tempo, disse parlando a se stessa. Le parve di sentire l'organo sede della sua memoria ridere, ridere di lei, ridere di come quella memoria alla quale lei aveva sempre prestato tanta attenzione adesso era venuta a mancare per un singolo fondamentale dettaglio. Dettaglio che le sarebbe costato la vita.

Non c'era più nulla da fare. Le aveva provate tutte e nessuna, e capì che non poteva più rimediare a quell'errore.

Prese il cellulare per esserne sicura fino in fondo. Dopo aver premuto il tasto di sblocco laterale sul display comparve la scritta luminosa rossa lampeggiante:

 

“ATTENZIONE: BATTERIA ALL'1%”

 

La osservò con inquietudine fino a quando quell'uno non divenne uno zero. Non due zeri sovrapposti che vanno a formare l'infinito, ma un solo zero che nella noncuranza del mondo era appena morto.

  
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