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Autore: Wings_of_Mercurio    24/01/2017    2 recensioni
La loro storia era passata così, tra gesti confusi, pomeriggi con altri amici e le occasionali scenate di gelosia di Tweek, quando Craig decideva di uscire un giorno solo con Clyde, o con Kyle.
Craig iniziava ad essere stanco, di questa cosa a metà tra l'amicizia e l'amore. Loro due volevano mantenere le distanze, ma non volevano lasciarsi, perché erano cresciuti insieme, perché avevano bisogno l'uno dell'altro, ma non erano pronti agli approcci fisici.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Craig, Tweek
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ghetto dell'autrice: Salve! Questa è la mia prima Creek, vi do il benvenuto in questo delirio. Volevo solo fare alcune precisazioni: i personaggi possono sembrare un po' OOC, ma ho tenuto conto che sia Tweek che Craig, almeno all'inizio, mostrano un'indole un po' scontrosa. In particolare, Craig non sarà nel resto della serie come in questo capitolo. Essendo considerato un tipo scontroso nelle prime serie, ho pensato che tratti di quel carattere potessero uscire in situazioni particolari. Inolte, avrei voluto aumentare l'età dei personaggi, ma non sarebbe stato funzionale per la storia e neanche necessario per il raiting, quindi ho lasciato così. Che altro? La storia è già tutta pronta, credo che aggiornerò presto! C'è del linguaggio scurrile. Scusate il discorso sconclusionato, ma devo scappare D: Ciaoooo ^^

Non è abbastanza. 

Craig aveva un problema. Se ne era reso conto durante il primo anno del liceo, a metà anno, quando ormai tutti i suoi amici si erano trovati una ragazza, e si confidavano con lui e gli altri sulle loro prime esperienze.

Lui non ci aveva mai pensato, a trovarsene una, né ci aveva mai fantasticato, almeno da quando, quattro anni prima, South Park aveva spinto lui e Tweek a mettersi insieme.

Allora aveva pensato, ok, sembra proprio che io sia gay, perché aveva davvero iniziato ad avvertire le farfalle nello stomaco e il batticuore ogni volta che vedeva Tweek. Nonostante facesse finta di essere incazzato, il pensiero fisso di quel ragazzo era lì, presente, e più si sforzava di non pensarci, più una vocina gli diceva che gli piaceva, pensarci, crogiolarsi nell'idea di quel dramma che gli era capitato tra capo e collo.

Il fatto era che le ragazze della scuola, quelle asiatiche, avevano iniziato a designarli come una coppia, quando in verità, erano solo amici.
L'intera South Park era andata in fermentazione; si era trattato del culmine di un processo di progressismo che li vedeva sempre più aperti verso la diversità e le minoranze. Tutti, quindi, avevano accolto quella loro storia con entusiasmo, e loro due avevano tentato di mettere a tacere le voci fingendo un litigio fake tra fidanzati.
Tweek però aveva esagerato, dipingendolo come un traditore incurante dei sentimenti altrui, e Craig si era ritrovato l'intera scuola contro.
L'ultima briciola di dignità se ne era andata quando, ferito nell'orgoglio perché Tweek l'aveva smerdato davanti a tutti, il ragazzo era venuto da lui a chiedergli scusa, e gli aveva anche fatto una mezza confessione. “Forse dovremmo dire a tutti che ci siamo rimessi insieme” aveva detto.

A quelle parole, si era arrabbiato. Sembrava che Tweek si stesse divertendo. Ci erano finiti insieme in quella storia, ma lui sembrava l'unico che ne stesse uscendo nero, perché Tweek aveva detto un sacco di cose brutte su di lui, e gli altri gli avevano creduto. Quindi gli aveva risposto male, vomitandogli addosso ciò che pensava.

Tu sei stato il primo che mi ha fatto credere in me stesso, tu hai cambiato qualcosa in me, ed ora vorrei riempire quel vuoto che hai dentro” gli aveva sentito dire, solo perché Craig l'aveva spronato, quando Tweek si era messo a piagnucolare che non avrebbe mai potuto recitare la parte del fidanzato che viene lasciato, che fosse qualcosa di eccessivamente pressante.

Nessuno gli aveva mai detto qualcosa del genere, nessuno dei suoi amici gli aveva mai rivolto delle parole tanto...-gay- e di certo nessuna ragazza si era mai mostrata interessata a lui.

Il fatto era che lui di vuoti ne aveva un sacco, a partire dalla piattezza sentimentale che c'era nella sua famiglia, al senso di inadeguatezza che avvertiva tra i suoi compagni. Che qualcuno se ne fosse accorto lo faceva sentire considerato; Tweek aveva allungato la mano per tastare l'interno della sua crosta apatica.

In quel momento, per un attimo aveva avvertito un vuoto nello stomaco. Poi era tornato in sé, e si era reso conto che quella cosa non aveva senso, perché lui non era di certo gay come dicevano.

Quando Tweek se ne era andato deluso, si era sentito male, e non aveva fatto altro che pensarci tutta la notte.

Craig si era sempre fatto trasportare dagli eventi, aveva sempre seguito il flusso, e alla fine aveva deciso che se gli altri avevano già stabilito come stavano le cose, allora lui non era nessuno per opporvisi.

Alla fine lui e Tweek erano stati insieme come stanno insieme tutti i bambini delle elementari; anzi, rispetto a Stan e Wendy, che a stento si salutavano, si vedevano anche per giocare insieme e passare del tempo come due amici qualunque.

Allora non immaginavano neanche quali altre implicazioni avrebbe avuto una relazione. Ricordava che si tenevano per mano, quando andavano in giro, ma era passato un po' di tempo prima che si baciassero, e non era neanche stato un bacio tanto sentito; se lo erano scambiati perché dovevano farlo, erano alle medie ed erano gli unici del loro gruppo a non averne ancora dato uno. E poi tutte le coppie lo facevano.

La loro storia era passata così, tra gesti confusi, pomeriggi con altri amici e le occasionali scenate di gelosia di Tweek, quando Craig decideva di uscire un giorno solo con Clyde, o con Kyle.

Da allora avevano imparato anche a scambiarsi baci seri, di tanto in tanto, ma finiva là.

Craig iniziava ad essere stanco, di questa cosa a metà tra l'amicizia e l'amore. Loro due volevano mantenere le distanze, ma non volevano lasciarsi, perché erano cresciuti insieme, perché avevano bisogno l'uno dell'altro, ma non erano pronti agli approcci fisici.

Così, mentre il resto del gruppo faceva le sue esperienze, loro restavano fermi.

Questo malessere si stava trasformando via via in rabbia, tanto che lui e Tweek non riuscivano a stare più bene insieme.

Stare con Tweek era difficile, quel ragazzo era pieno di paranoie ed ansie che spesso minavano anche la sua, di salute mentale.

Nei periodi difficili, Tweek era insopportabile.

 

Craig lo stava osservando mentre sbatteva con rabbia tutto ciò che era sul banco nel suo zaino. Aveva provato a chiedergli cosa avesse, ma lui si era limitato a rispondergli un piccato e acido “Niente!”.

E lui fingeva di non sapere perché l'altro si comportasse così, anche se in realtà lo sapeva. Nell'ora di educazione fisica, quella mattina, aveva deciso di starsene tutto il tempo con Clyde, Stan e Kenny a fumare dietro la scuola. Non si era premurato di avvertire Tweek; non voleva che andasse con loro, voleva un po' di tempo per se stesso, per rilassarsi.

Tweek li aveva trovati poco dopo, seguendo Kyle, a cui quell'azzeccato di Stan doveva aver fatto la soffiata. Tweek era già indispettito; quando poi l'aveva visto fumare, se l'era presa ancora di più. Quando aveva scoperto che fumava, aveva iniziato a dire che fosse un brutto vizio, e lo accusava di aver iniziato solo per far gruppo, per compiacere Clyde.

Craig pensava che non fossero affari suoi, non aveva intenzione di allontanarsi dai suoi amici perchè come ragazza ho una checca isterica. E lo pensava con rabbia.

<< Mi sono rotto il cazzo >> sentenziò, << Se vuoi fare l'ammorbato tutto il giorno, non mi chiamare neanche >> disse prima di puntare alle porte dell'aula.

In tutta risposta, Tweek si voltò con rabbia dandogli uno spintone che lo fece urtare contro l'armadio in fondo alla stanza, richiamando l'attenzione di quei pochi che erano ancora rimasti in aula.

<< Vai! Tornatene con Clyde o con chiunque tu voglia fare la strada! >> disse con un tremito, e, ricevendo in risposta solo uno sguardo truce da parte sua, decise di volatilizzarsi con fare stizzoso fuori dalla stanza.

Craig resto a guardare il punto dov'era sparito. Era stato zitto perché l'alternativa era incenerirlo, per quanto stava ribollendo dentro.

<< Tutto bene? >> gli chiese preoccupata Wendy.

Craig si rimise diritto, << Sì >>.

<< Problemi? >>

La guardò duro << Nessun pettegolezzo, mi dispiace >>.

Wendy roteò gli occhi, prima di tornare a farsi i fatti suoi.

Quando fece per uscire, incontrò Clyde che lo guardava preoccupato dall'uscio. Si avviarono insieme.

<< Tutto bene? >>

<< E vaffanculo! Sì >>

Clyde non ci fece caso; era abituato al fatto che Craig fosse sboccato. << Ho visto Tweek che se ne andava >> provò a dire, al che Craig sbuffò.

<< Ah. Sì. Com'è che diceva Cartman? Ha un po' di sabbia nella vagina! >>

Clyde rise.

<< Ma seriamente, qual è il problema? >>

<< Senti, non lo so, sta nervoso. Forse beve troppi caffè. Mi vuoi fare il terzo grado? >>

Clyde alzò le mani in segno di resa.

<< Stasera ho casa libera >> disse per cambiare argomento, tutto eccitato.

<< Deve essere la serata fortunata di Bebe >> rispose un po' amareggiato, ma Clyde non se ne accorse, e gli rispose solo ammiccando.

Clyde non faceva altro che pavoneggiarsi: lui e Bebe avevano fatto questo, lui e Bebe avevano provato quello, lui e Bebe avevano fatto quell'altro... quando iniziava con questi discorsi Craig lo odiava.

Giunti fuori si accorse che c'era anche Kenny ad aspettarli, e un Cartman divertito.

<< Oh dai Craig, non mi dire che hai mancato di notare il suo nuovo taglio di capelli! >> squittì.

<< Stai zitto, grassone >> ribattè, anche se Cartman non era più grasso come un tempo.

<< Originale >> commentò solo il ragazzo dai capelli castani.

Fu Kenny che provò a risollevargli l'umore, mettendogli un braccio intorno alle spalle e trascinandoselo dietro.

<< Oggi io e te andiamo a bere >> gli disse.

<< A bere cosa? L'aranciata? >>

<< Sei stupido? Freghiamo le birre a mio padre. Tanto è troppo fatto per accorgersene >>

<< Splendido >> commentò piatto Craig. Benvenuti nella sorridente South Park.

 

  
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