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Autore: _ Arya _    25/01/2017    3 recensioni
Killian Jones, 18 anni, è l'unico mago al mondo ad essere stato posseduto da un Obscurus per 16 anni, ed essere riuscito a liberarsene. Dopo aver trascorso l'infanzia nell'oscurità, la sua vita è lentamente tornata alla normalità.
È sull'Espresso diretto alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, tuttavia, che due meravigliosi occhi verdi hanno cancellato per alcuni istanti tutto il dolore che non è ancora riuscito a lasciarsi dietro.
Emma Swan, la giovane e bellissima Salvatrice, ha cambiato la sua vita con un semplice sguardo, anche se lui ancora non lo sa.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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A light into the Darkness
 


EMMA POV

-Vieni, questo scompartimento è libero!
-Bene...- sospirai, affacciandomi per assicurarmi che non ci fosse proprio nessuno -Perché sono già stanca di essere guardata come se fossi pazza.
-Tranquilla, se qualcuno prova a darci fastidio ci penso io. Mentre eravamo in vacanza mi sono segnata alcune simpatiche fatture... sarebbe un peccato se mia sorella e i suoi amici si ritrovassero senza lingua per tutta la durata del viaggio.
Poi ridemmo tutti insieme, sistemando le valigie in alto per poterci mettere comodi. Ero davvero contenta di tornare a Hogwarts, nonostante avessi passato una bella estate, malgrado tutto. Certo, il primo mese alla casa famiglia era stato triste... ma una volta raggiunti i miei amici, le cose erano migliorate. Eravamo perfino stati insieme in vacanza al mare e forse per la prima volta in vita mia avevo preso un po' di colore e con un po' di fortuna sarebbe durato per almeno un paio di mesi.
Ma più di ogni altra cosa, quella vacanza ci aveva aiutati a non pensare a Rumplestiltskin almeno per un po'. Mi aveva davvero fatto bene, a me e agli altri, anche se avremmo voluto cavare qualche informazione in più riguardo alla ricerca del mago oscuro. I membri dell'Ordine avevano concordato sul fatto che meritassi di sapere qualcosa, quindi avevamo ricavato qualche piccolo dettaglio. Niente di che, a dire il vero, nulla che non potessimo immaginare da soli... tranne una cosa. Una cosa che Merida si era fatta sfuggire: anche per questo era una delle persone che più adoravo. Era una ragazza giovane, ci superava di soli 6 anni, ma era già Auror. Ci aveva fatto capire che stavano cercando un'arma, o qualcosa del genere, che avrebbe potuto fermare l'Oscuro. Era un vero peccato che la mamma di David l'aveva fermata prima che aggiungesse altro...
Non era il caso di pensarci, però, nel bene e nel male un altro anno stava per cominciare, ed io avevo superato tutti gli esami con voti piuttosto buoni. Soltanto in Divinazione non avevo ottenuto il mio gufo, ma non me ne importava proprio niente: già prima di affrontare l'esame avevo deciso che l'anno successivo avrei mollato. In Difesa Contro le Arti Oscure ed Incantesimi avevo invece ottenuto Eccezionale, mentre in tutto il resto Oltre Ogni Previsione. Perfino in Cura delle Creature Magiche me l'ero cavata bene, grazie all'aiuto di Neal. Lui ci sapeva fare davvero tanto con gli animali, mi piaceva guardarlo mentre accudiva gli Ippogrifi o dava da mangiare agli Occamy, era davvero molto tenero. I Mooncalf, però, sarebbero sempre rimasti nel mio cuore.
Ricordavo nitidamente quella notte, tre giorni dopo la mia maledetta vittoria al Torneo Tremaghi.
Studiare era stato impossibile, era già tanto che il dottor Whale mi avesse lasciata uscire dall'infermeria: nonostante la morte di Graham, i G.U.F.O. non avevano potuto essere annullati come i normali esami di fine anno. Graham. Ucciso dall'Oscuro soltanto perché si era ritrovato nel posto sbagliato al momento sbagliato... ancora non riuscivo a crederci. Non eravamo mai stati davvero amici, ma essendo il Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro legare era stato inevitabile. Avevo anche avuto una cotta per lui durante il mio primo anno, era sempre stato un ragazzo dal cuore d'oro. Prima di morire mi si era parato davanti per ricevere la Maledizione Cruciatus al posto mio. Poi Isaac Heller aveva scagliato l'anatema che uccide senza battere ciglio. Avevo visto la sua vita scivolare via per sempre proprio davanti ai miei occhi, ed era un'immagine che non avrei mai dimenticato. Anche per questo, forse, le accuse dei miei compagni di scuola bruciavano così tanto: era morto per colpa mia. Rumplestiltskin aveva avuto bisogno del mio sangue per tornare in vita. Se per una volta fossi stata egoista e avessi afferrato quella stupidissima coppa da sola, lui sarebbe stato ancora vivo.
A questo avevo pensato quando mi ero avventurata nel prato di fronte alla foresta per respirare un po'. E lì avevo trovato Neal, seduto a gambe incrociate e circondato dai dolcissimi Mooncalf, che mangiavano e si lasciavano accarezzare. Quando mi aveva vista in lacrime non aveva detto niente, aveva semplicemente lasciato che mi accomodassi accanto a lui perché quei teneri animaletti mi tirassero su. Quando il più piccolo aveva ruttato avevo riso a crepapelle tra le lacrime, e Neal con me... e poi, nella maniera più naturale del mondo, ci eravamo baciati. Era stato un bacio lungo, leggero, davvero molto piacevole. Mi aveva riempito di calore, un calore che avevo creduto di non poter provare mai più.
Così ero riuscita ad affrontare l'ultima settimana di studio, non curandomi di coloro che continuavano a disprezzarmi e darmi della bugiarda. Mi ero concentrata sui miei amici, che mi volevano bene e credevano a quella storia che, se anche avessi voluto, non sarei stata in grado di inventare. Tutto era stato un po' più facile e i risultati erano arrivati. Insieme alla mia nuova spilla da Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, di cui andavo davvero fiera. Ricordavo ancora quando Graham al mio ingresso aveva esordito con un “Tu sei tosta ragazzina, un giorno sarai Capitano, me lo sento”. Sarebbe stato contento, forse. Fiero di me.
-Emma! Ci sei?
-Cosa? Scusa Regina, ero sovrappensiero...
-L'abbiamo notato. Stavamo dicendo... beh, secondo te il Preside parlerà dell'Oscuro alla cerimonia dello smistamento?
-Sì. Sappiamo com'è Merlino, lo farà... anche se almeno i tre quarti delle persone non gli credono.
-Già...- commento Neal, cingendomi le spalle -Io ancora non capisco come sia possibile. Pensano davvero che un incidente nel Torneo abbia ucciso Graham? Che ti sei inventata tutta questa storia per... ah, non lo so nemmeno io.
-Perché io ho ucciso Graham per vincere- feci ironica, anche se nessuno rise -O almeno è la voce che Zelena e i suoi compari hanno cercato di diffondere.
Poi calò un silenzio imbarazzante, e Regina abbassò lo sguardo dispiaciuta. Ovviamente lei non aveva alcuna colpa di tutto ciò, cosa poteva farci se aveva una sorella tanto orribile? Anche per questo motivo era andata a vivere con suo padre ma, nonostante i genitori fossero separati, insistevano perché le due trascorressero almeno due settimane insieme per poter legare. Come se loro lo desiderassero. Cora aveva perfino tentato di convincere Regina a tornare a vivere con loro.
-Beh, non mi importa. Ok? Io non sono pazza, so cosa è successo... e farò in modo che Graham non sia morto invano. Batteremo l'Oscuro, anche se adesso è tornato in carne e ossa.
-Su questo non ci sono dubbi!- intervenne Mary Margaret -L'abbiamo battuto quando era in un corpo giovane e aveva un enorme basilisco ai suoi ordini. Adesso sarà anche potente, ma è vecchio.
Finalmente la tensione si sciolse, e scoppiammo di nuovo in una sonora risata.
Volevo essere positiva: sarebbe arrivato il giorno in cui tutti avrebbero aperto gli occhi sul ritorno di Rumple, e insieme saremmo stati in grado di batterlo una volta per tutte. Sarei riuscita laddove i miei genitori avevano fallito, li avrei resi orgogliosi di me, nonostante non ci fossero più. Mi avevano donato la vita, e io oltre ad onorarla l'avrei sfruttata affinché altri potessero vivere in pace, senza il mago più oscuro di tutti i tempi a bramare nell'ombra.
L'arrivo del carrello fu ulteriore motivo di gioia, e comprammo così tanti dolci che non saremmo mai riusciti a finirli durante il viaggio verso Hogwarts. Anche se io e David non scherzavamo affatto quanto si trattava di cibo, solo pochi giorni prima avevamo divorato da soli la torta di mele che sua mamma aveva preparato in occasione del nostro ritorno dalla piccola vacanza.
-Ma guarda guarda chi c'è... ero quasi convinta non saresti tornata, Swan!
-Zelena.
La terribile rossa aveva aperto il nostro scompartimento, per poggiarsi contro la porta insieme a Peter e Abigail, che ridacchiavano sotto i baffi. Aveva dipinta in volto la sua solita espressione sfacciata ed ironica, che spesso e volentieri mi faceva venir voglia di darle un pugno.
-Vattene, Zelena.
-Oh sorellina, non ti avevo notata. Sarà che ormai puzzi come questi sporchi Grifondoro...
-Ti ho detto di lasciarci in pace. Sei diventata sorda, per caso?
-Tranquilla, non ho intenzione di perdere il mio preziosissimo tempo con voi perdenti. Sono solo venuta ad avvertire la cara Salvatrice, che il suo tentativo di attirare l'attenzione con la storia dell'Oscuro non ha funzionato. Abbiamo una nuova celebrità qui a Hogwarts.
-Ah, e saresti tu?- sghignazzò la mia amica, spezzando il sorriso radioso e sprezzante della sorella solo per un attimo.
-Non avete saputo? L'Obscurus è qui sul treno. E oooh, è davvero molto affascinante.
-Di cosa diavolo stai parlando?
-Cassidy, ogni tanto apri bocca anche tu allora. L'Obscurus. Ma li leggete i giornali voi o comprate solo le riviste per bambini? Due anni fa non si è parlato d'altro!
Io e gli altri ci guardammo, realizzando cosa intendesse solo in quel momento. Era ovvio che avessimo sentito parlare dell'Obscurus, i giornali di due estati prima non avevano davvero parlato d'altro. Nell'Irlanda del nord, per la prima volta nella storia del mondo magico, un ragazzo era riuscito ad avere il sopravvento sull'Obscuriale che era rimasto insediato dentro di lui per anni. Per quanto si sapeva era rimasto quasi illeso, e l'anno seguente dopo aver recuperato con gli studi aveva iniziato a frequentare la Scuola di Magia di Durmstrang, in Scandinavia. Ma allora perché era sul treno per Hogwarts?
-Sembrate proprio una banda di babbei. Beh, l'anno scorso è stato espulso da Durmstrang e Merlino l'ha accettato qui... quel vecchio qualcosa di buono lo fa, ogni tanto. Ha 18 anni ma studierà con noi, ovviamente è un Serpeverde!- fece fiera, incrociando le braccia al petto.
-Ora scusatemi, vado a offrirgli la mia amicizia, non conosce ancora nessuno qui!
Detto questo, lei e gli altri due sparirono così com'erano arrivati, non senza lasciarci con decine di domanda senza risposta. Com'era possibile che non avessimo saputo nulla riguardo l'arrivo del ragazzo? E soprattutto, come poteva essere già un Serpeverde senza aver partecipato alla cerimonia di Smistamento? Ad ogni modo, data la lunghezza della gonna di Zelena, però, non era di certo l'amicizia ciò che voleva dare al tipo. Non che me ne importasse, se attaccava bottone con una come lei non doveva essere molto superiore. Forse ero crudele, aveva avuto un'infanzia probabilmente peggiore della mia, ma mi riusciva difficile credere che una persona con un po' di intelligenza e buon senso avrebbe potuto essere amica di Zelena.
-Beh, a quanto pare punteranno l'attenzione su qualcun altro quest'anno, grazie al cielo- conclusi con una scrollata di spalle e un sospiro di sollievo. Era stata una mannata dal cielo, e con un po' di fortuna non avrei dovuto sopportare chissà quanti insulti. Magari avrebbero finito tutti per ignorarmi, e al momento era la soluzione migliore.
-Sono curioso di vederlo questo tizio, però- ammise David -Magari la pazza lo trova così affascinante soltanto perché è più grande.
-Tranquillo, non può essere più affascinante di te...- lo rassicurò Mary voltandosi a baciarlo, e Regina finse un conato di vomito che fece ridere me e Neal.
Anche se erano effettivamente molto sdolcinati, comunque, non si poteva non trovarli adorabili. Erano come una di quelle coppie perfette da film, sempre d'accordo su tutto e unitissimi. Neanche lo stress dello studiare insieme era riuscito a separarli.
Io e Neal eravamo molto diversi, probabilmente anche perché avevamo vissuto circa due mesi di relazione, in totale. Mi aveva fatto piacere, però, che nonostante il mese di lontananza ci fossimo ritrovati in sintonia non appena riuniti. Mi aveva accolta con un bacio lungo e piuttosto passionale, e mi aveva portata a vedere i simpatici Asticelli che stava allevando. Ora se ne sarebbe occupata la famiglia di David, dato che non rientravano tra le creature che era permesso portare ad Hogwarts. Aveva ereditato la sua passione dal padre. Quest'ultimo era morto durante una spedizione per salvare i Thunderbird delle Foreste Tropicali africane quando Neal aveva soli 8 anni. Non senza trasmettergli l'amore per gli animali, però: anche il mio ragazzo sognava di compiere un viaggio intorno al mondo per conoscere creature leggendarie, un giorno. Ne avevamo parlato qualche giorno prima in spiaggia, sdraiati a prendere il sole.
-Regina, hai più sentito Robin invece?- domandai curiosa, attirando anche l'attenzione degli altri. Nonostante la ragazza fosse single, dopo aver frequentato Daniel durante il terzo anno di scuola, aveva uno spasimante niente male. Robin era cacciatore nella mia squadra di Quidditch, e tra quei due c'erano sempre state scintille, ce ne eravamo accorti tutti. Il ragazzo l'aveva anche invitata al Ballo del Ceppo, ma lei aveva declinato in quanto aveva deciso di andare da sola, come dimostrazione che non c'era bisogno di avere un ragazzo per potersi divertire a una festa. Da quel momento non avevano avuto molte occasioni per stare insieme se non per qualche chiacchierata ogni tanto, ma mai da soli.
-Quando, scusa? Siamo appena stati in vacanza per quasi tre mesi, ricordi?
-Vivi praticamente a Diagon Alley, ci sei stata fino a un mese fa. E anche lui. Non esci mai?
-Esco, ma non l'ho mai incontrato- fece semplicemente, come a mostrarsi disinteressata. Eppure, ero piuttosto certa che fosse attratta dal ragazzo, almeno un po', nonostante continuasse a negarlo.
-Tra mezz'oretta accompagnami a fare il giro del treno, comunque.
-Non sono prefetto, ricordi? Dovresti chiederlo a Mary e David.
-Credimi, gli faresti un favore. Sono certa che preferiscano rimanere qui a mangiarsi la faccia.
-E chi ti dice che anche io ed Emma non preferiamo rimanere qui tranquilli a sbaciucchiarci?- fece Neal incrociando le braccia ed inarcando un sopracciglio. Per quanto avrei voluto supportarlo, non riuscii proprio a trattenere una risata: sapevamo entrambi che non ero il tipo di persona a cui piaceva lasciarsi andare a dimostrazioni d'affetto eccessive in pubblico. Al mare avevamo avuto molti momenti intimi, anche se non ci eravamo spinti troppo oltre, ma sempre discretamente.
Ovviamente si finse offeso, così per farmi perdonare gli stampai un lieve bacio sulle labbra. Mary e David non ci avevano neanche sentiti, presi com'erano dal guardare le foto dell'estate, quindi probabilmente la mia amica aveva ragione. L'avrei accompagnata a fare il giro del treno, almeno mi sarei riabituata alle occhiatacce prima di arrivare a scuola... non era una cattiva idea.

 

***


KILLIAN POV

-Grazie tesoro.
-Figurati! Non potevamo di certo lasciare solo un nostro nuovo compagno, no?- ammiccò la rossa, per poi accomodarsi di fronte a me a gambe accavallate. Non era niente male e sembrava simpatica.
A quanto pare essere stato trasferito ad Hogwarts stava già dando i suoi frutti... la ragazza sembrava piuttosto interessata, invece che spaventata. Intrigata, addirittura.
-Dimmi, cosa hai combinato di tanto terribile nella tua scuola per essere cacciato?
-Sei sicura di volerlo sapere?
-Oh, allora sei davvero tremendo... mi piace- sorrise, sporgendosi in avanti per poggiarsi col gomito sul ginocchio. Era decisamente molto bella, coi capelli color rosso fuoco e gli occhi azzurri ancora più chiari dei miei. Forse avrei dovuto ringraziare il preside di Durmstrang per avermi cacciato.
-Io non direi...- sorrisi con fare innocente, decidendo di stare al suo gioco -Diciamo che è stato solo un piccolo incidente... per caso ho spinto un tipo giù dalla scopa durante una partita di Quidditch. Cosa posso farci io se è andata male? Non l'ho fatto apposta e poi era solo uno sbruffone... ed è vivo e vegeto. Può vivere anche con un solo braccio funzionante...
Non seppi cosa mi spinse a parlare in quel modo, probabilmente la poca voglia di fare la vittima davanti a quel gruppo di ragazzi così sicuri di sé e apparentemente in gamba. Inoltre perché continuare a dispiacermi quando non era colpa mia?
-Oh, quindi giochi a Quidditch. Io sono il capitano di Serpeverde, considerati già in squadra!
-Non dovrebbe fare le selezioni?- intervenne il ragazzo biondo seduto accanto a lei, ma la giovane si limitò a fulminarlo con lo sguardo, per poi rivolgersi di nuovo a me. Non era davvero niente male, ed era stata gentile ad invitarmi nel suo scompartimento senza chiedermi come ci si sentisse ad essere un Obscurus. Era tra le prime persone che avevano evitato di farmi questa domanda da quando ne ero uscito, in effetti. Sembrava un po' folle, ma meritava decisamente un'opportunità.
-Come stavo dicendo- continuò, schiarendosi la voce -Il nostro cercatore si è diplomato...
-Fantastico, sono proprio cercatore. E sono bravo, non ti farò sfigurare.
-Oh tranquillo, non avevo dubbi a riguardo. E per il piccolo incidente a Durmstrang... chi se ne importa? Bisogna solo sperare che nessun altro non perda l'uso di qualche arto però, o il preside può diventare davvero noioso. Cerco di buttarli giù con attenzione.- rise, coinvolgendoci tutti.
-Sei una cattiva ragazza, allora...
-Non sai quanto.- confermò, per poi sostenere il mio sguardo senza battere ciglio.
Sì, sarebbe stato senz'altro un anno fantastico, probabilmente il migliore che avessi mai avuto: mi ero già fatto degli amici niente male e avevo un posto assicurato in squadra. Fu per questo che decisi di offrire dolci a tutti, quando la signora col carrello ci passò davanti. Io mi buttai immediatamente sui calderotti e i zuccotti di zucca, da sempre i miei preferiti. Era un vero peccato che non servissero idromele o burrobirra, ma forse era normale considerato che su quello stesso treno c'erano anche piccoli e innocenti undicenni.
Fu quando il nostro scompartimento venne aperto nuovamente che dimenticai il Quidditch, i bellissimi occhi di Zelena e ogni dolce e bevanda che avevo davanti. Il mio sguardo fu rapito da una giovane bionda con gli occhi verdi, i capelli leggermente mossi che le scivolavano sotto le spalle, creando uno splendido contrasto col nero della divisa. E poi realizzai che si trattava proprio di Emma Swan, Salvatrice, la Ragazza Sopravvissuta o come volevano chiamarla. Dal vivo sembrava ancora più carina che sui giornali.
Dimenticai perfino l'oscurità che per sedici anni mi aveva consumato: tutto ciò che quei magici occhi mi infusero, fu una forte speranza. Un'accecante luce.
Neanch'io riuscivo a spiegarmelo.
-Swan, sorellina, cosa diavolo ci fate qui?- esordì Zelena in tono piuttosto acido, facendomi tornare coi piedi per terra.
-Vogliamo assicurarci che tu non stia importunando il nuovo arrivato. So che mia sorella può essere piuttosto fastidiosa a volte- aggiunse poi la mora, rivolta a me. Anche lei non era niente male. Non somigliava troppo a Zelena ma non era impossibile credere che fossero imparentate.
-Oh tranquille, è in ottima compagnia. Vero Killian?
-Certo. Grazie bellezze, ma non c'è di che preoccuparsi. Comunque so badare a me stesso- confermai, posando di nuovo lo sguardo sulla bella Salvatrice. Anche lei mi guardava, a braccia incrociate, dunque mi sembrò scortese non risponderle con un sorriso.

 

EMMA POV

Sperai ardentemente di non essere arrossita, perché non appena gli occhi azzurri come il mare di Killian Jones si riflessero nei miei, dimenticai anche il mio nome. Nonostante avessi letto molto sul Ragazzo-Obscurus sopravvissuto, non erano mai state pubblicate immagini e neanche lontanamente avrei potuto immaginare che potesse essere così affascinante. Bello. Mi ero immaginata un tipo impacciato, un po' bruttino... anche se non sapevo dire il perché.
-Bene- borbottai, per cercare di riscuotermi da quello stato di trance in cui mi aveva catapultata -Allora è vero che sei un Serpeverde.
-Oh, le voci girano- ammiccò, al che cercai di rimanere impassibile; -Sì, il preside ha pensato che non fosse il caso di presentarmi insieme ai mocciosi del primo anno.
E di colpo, rimanere impassibile divenne più semplice. Iniziavo a capire come mai trovasse piacevole la compagnia di Zelena.
-Anche tu sei stato un moccioso di undici anni.
-Fammi pensare...- sghignazzò, fingendosi riflessivo per un attimo -No, direi di no. A 11 anni ero già piuttosto affascinante... e interessante.
-Va bene, come dici tu- alzai gli occhi al cielo, sempre più infastidita -Togliamo il disturbo.
-Ti andrebbe di farci compagnia, Salvatrice? Prego, c'è spazio... per te e la tua amica, con cui a quanto pare siamo compagni di Casa.
-Ah no, lasciala perdere mia sorella... puzza di Grifone ormai, a mischiarsi con questa gente...
Il ragazzo rise con lei e a quel punto decisi che fosse davvero il caso di lasciarli perdere. Ero stata curiosa di vedere come fosse questo ex Obscurus, non potevo negarlo, ma fu decisamente deludente. Ora che ci pensavo, era ovvio che un ragazzo abitato da una forza malvagia per 15 anni difficilmente avrebbe potuto essere una bella persona. Se non altro, Zelena sembrava troppo presa da lui per badare a me.
-Buon viaggio- concluse Regina senza fare altri commenti, e non appena girò i tacchi la seguii a ruota.
Riuscimmo a fare pochi passi, tuttavia, prima che un forte rumore seguito da una luce accecante ci fece fare di nuovo dietrofront. E agli sghignazzi inconfondibili di Zelena, realizzammo che sarebbe stato un anno lungo e affatto noioso.
Mi irritava davvero tanto non riuscire a togliermi dalla testa quei grandi, penetranti occhi azzurri.

Angolo dell'autrice;
Ciao! Innanzitutto, non so bene neanch'io cos'è questa cosa. L'ho scritta di getto un paio di giorni dopo aver visto Animali Fantastici e Dove Trovarli, così non avendo capitoli pronti per le altre storie, ho deciso di postarla così... tanto per. Prendetela per quello che è, una one shot "incompleta"... o meglio, è completa, ma non svela chissà cosa. Inoltre chi non avesse letto visto Harry Potter e Animali fantastici, probabilmente non capirà nulla.
Diciamo che se l'idea dovesse piaciucchiare a qualcuno, in futuro potrei considerare l'idea di trasformarla in una long... (dopo aver completato le storie che sto già scrivendo).
Spero non faccia troppo schifo... e niente. Buona notte!
   
 
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