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Autore: Alyenn    25/01/2017    0 recensioni
[...] nella sua vita c’era spazio soltanto per un colore. Nero, come il buio abissale dell’ignoto, padrone dell’aura di mistero che la circondava.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HORROR HIGH SCHOOL


Entrò a passo spedito nel liceo. Nella mano destra teneva una mazza da baseball, d’acciaio duro e lucido, che strisciava contro il pavimento mentre attraversava, con ampie falcate, l’ingresso rosa confetto. La tintura tenute delle pareti si scontrava irrimediabilmente con la sua anima oscura. Ogni volta che varcava la soglia dell’edificio, la sfumatura delicata della vernice sembrava darle un pugno dritto allo stomaco. Non sapeva chi avesse scelto una tonalità tanto orripilante e non le importava, perché nella sua vita c’era spazio soltanto per un colore. Nero, come il buio abissale dell’ignoto, padrone dell’aura di mistero che la circondava. Nero, come il tessuto lacerato e attillato che copriva la pelle livida sottostante. Nero, come il silenzio della notte tenebrosa, sfondo delle sue avventure più segrete. Nero, come le pupille dei suoi freddi occhi impenetrabili, che non lasciano trasparire nessuna emozione.
Le iridi grigie, gelide come il ghiaccio, rispecchiavano il suo spirito crudo e distaccato. L’odio cresceva dentro di lei, e sapeva che, quel sentimento, l’avrebbe portata a compiere qualche stupidaggine, come sempre d’altronde. Ma lei non rifletteva. Non passava ore e ore a rimuginare sulle situazioni, cercando di capire, pacificamente, come comportarsi. Lei agiva, istintivamente.
Gli studenti si ammassavano nel corridoio, curiosi e impauriti, osservando attentamente ogni suo movimento. Si premevano contro i muri per non avvicinarsi a lei, che avanzava indisturbata al centro. Il rumore, dovuto allo scontro dei ragazzi contro gli armadietti, riecheggiava nella stanza silenziosa. Nessuno fiatava. Nessuno osava fermarla.
Il suo passo incalzante la stava portando alla fine di quell’interminabile corridoio, dritta verso le scale. Ad ogni movimento la sua collera aumentava e si accumulava, non permettendole di ragionare lucidamente. Se la sua ira fosse stata elettricità, avrebbe potuto illuminare l’intero mondo. Il suo cuore pulsava con così tanta veemenza, che sentiva la palpazioni risuonarle nel petto.
A pochi metri dalla fine del suo percorso, prese la mazza con entrambe le mani, sollevandola da terra. Le sue dita lunghe si cinsero con avidità attorno al metallo freddo. Alzò la sua arma in cielo e la scagliò brutalmente, con tutta la forza che aveva in corpo, contro la sua vittima indifesa. Sulle labbra degli studenti, lo stupore e il panico presero il posto del curioso timore. Versetti allarmanti vennero emessi dalla massa di spettatori. Un grido acuto e disperato ruppe definitivamente la tensione, mettendo a tacere ogni altro rumore.

 

Nota dell'autrice:
Aloha! La mia seconda elaborazione è davvero, davvero breve. Spero possiate apprezzarla lo stesso.
Non so come o perché mi sia venuta una simile ispirazione, ma, in ogni caso, ho catturato il mio momento di estro creativo e ho voluto pubblicarla.
Non nego la possibilità 
di un sequel, magari leggermente più lungo. Ma tutto è ancora ignoto.
Spero vi siate godute la lettura. A presto!

   
 
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