Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: midori_ninjin    27/01/2017    3 recensioni
Nessuno può sapere meglio di Harry quanto sia sottile quella linea che si dice separi l'amore dall'odio… lui lo comprese meglio di tutti quando si ritrovò nei bagni con Draco… ad aiutarlo senza un vero motivo… ma non avrebbe mai potuto immaginare a cosa avrebbe portato quel innocente eppure assurdo bacio.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vedeva le labbra di Vitious muoversi e dunque era assai convinto che ne stessero uscendo delle parole eppure quella voce era così pacata ed uniforme che, dopo anche solo una decina di minuti, iniziava a sembrare più un interferenza che altro, per nulla diversa dai rumori bianchi che si sentono fra le varie stazioni radiofoniche.
-Allora Potter?- Chiese il professore ricambiando lo sguardo da dietro la cattedra, era abbastanza sicuro, dall'inflessione della voce, che gli fosse stata posta una domanda che però aveva felicemente ignorato.
-Mi scusi… può ripetere?- Chiese Harry davvero poco interessato ma anche leggermente preoccupato, se ciò e possibile.
-Vedendola alquanto assente le ho chiesto se mi stava ascoltando- Gli spiegò vagamente infastidito il professore.
-Mi scusi mi sono distratto- Ammise questo cercando di reprimere un incontrollabile sbadiglio.
*
Diverse ore più tardi si ritrovava a camminare fra i corridoi diretto verso la sala grande dove avrebbe consumato il pranzo.
-Harry e tutta la mattina che sei strano… sembri sfuggente- Sospirò Hermione guardando l'amico leggermente preoccupata.
-Non che seguire le lezioni di Vitious sia facile ma praticamente ti sei addormentato sul banco- Accennò un sorriso divertito Ron.
-… È solo che non ho dormito molto- Spiegò Potter allargandosi il nodo alla cravatta.
-Hai avuto degli incubi?- Chiese Ron allarmandosi.
-No… davvero è solo che non sono riuscito a prendere sonno- Assicurò lui abbozzando un sorriso, infondo erano diversi giorni che non riusciva ad addormentarsi e finiva per passare la notte in bianco ma non voleva far preoccupare gli amici.
Attraversò l’enorme porta della sala grande contorcendosi nell’ennesimo sbadiglio, il suo sguardo corse veloce fra le quattro tavole e inavvertitamente si soffermò su Malfoy, era lì come suo solito seduto fra Tiger e Goyle; i suoi piedi si diressero automaticamente verso il tavolo dei grifondoro seguendo i suoi amici e poi si sedette ma, senza neanche accorgersene, non riusciva a spostare il suo sguardo dalla figura di Draco, come se questa fosse in un qualche modo magnetica, complice forse il sonno e dunque la poca chiarezza nella sua testa.
-Amico mi segui?- Esclamò Ron passandogli una mano a pochi centimetri davanti al viso.
-Eh… si… certo- Si riprese Harry ma non poteva rimanere concentrato dopo tutte quelle notti in bianco… non era umanamente possibile che ci riuscisse e infatti in pochi secondi i suoi occhi erano di nuovo puntati sul biondo mentre stava ben attento ad annuire e a fare versi di consenso ogni tanto per non far insospettire gli amici.
*
Era seduto a rigirare il cucchiaio in quella passata troppo arancione per i suoi gusti mentre Tiger, alla sua destra, stava rumorosamente intrattenendo una discussione, non sapeva quale fosse l'argomento eppure era assolutamente convinto che fosse una cosa del tutto superflua e il fatto di stare in mezzo alle due persone più rumorose di tutto il tavolo iniziava a dargli non poco fastidio; stava per alzare gli occhi al cielo quando nel gesto notò che tutte le attenzioni di qualcuno al tavolo di quegli esuberanti grifondoro erano concentrate su di lui, guardò verso il tavolo e vide Harry Potter fissarlo con un insistenza strana, questo si accorse che Draco si era voltato verso di lui e lo stava guardando e all’istante abbassò lo sguardo imbarazzato.
 
Malfoy lo continuo a guardare per un po' e notò che ogni tanto Potter rispostava lo sguardo su di lui per poi abbassarlo di nuovo, aggrottò le sopracciglia confuso, lanciò qualche occhiata piena di astio e quando distolse gli occhi fu solo per guardare il proprio riflesso, capovolto, nel cucchiaio, per assicurarsi che non gli stessero andando a fuoco i capelli; dopo quest'ultimo gesto disperato rispostò l'attenzione sul moro sollevando le sopracciglia in un evidente esasperato gesto interrogativo, Malfoy sembrava così irritato per una cosa semplice ed Harry non riuscì a trattenere un sorriso divertito, mentre Draco, al suo tavolo, abbassava lo sguardo sulla passata di zucca infastidito ma anche imbarazzato per aver perso la calma.
Nessuno si accorse della tacita discussione dei due, dato che la sala era rumorosa ma i due ne erano decisamente consapevoli.
-Ecco dicevo che era impazzito ma nessuno mi ha voluto dare retta- Sospirò Ron ingozzandosi con più cose riuscisse a tenere in bocca contemporaneamente.
-Harry Questa sera vedi di metterti subito a dormire appena torniamo dalla cena- Si assicurò la Granger dando la colpa di tutte quelle stranezze al sonno, ma lui non la stava realmente ascoltando visto che si era appena ricordato che subito dopo avrebbero avuto pozioni e questo voleva dire che avrebbe dovuto seguire la lezione e preparare intrugli con le palpebre pesanti e lo sguardo appannato il che non era una buona combinazione.
*
Draco si era già disposto dietro il proprio bancone e aveva iniziato a sistemare il suo libro e i vari ingredienti che aveva con se quando intravide con la coda dell'occhio entrare Potter seguito dal rosso e dalla Granger, fece finta di niente sperando che lo strano comportamento del castano durante il pranzo fosse stata un assurda coincidenza o comunque un episodio isolato ma appena tutti si disposero ed entrò il professor Piton, che si mise a spiegare il procedimento per preparare una qualche pozione, mosse furtivamente lo sguardo verso i tavoli dei grifondoro e, con non poco fastidio, dovette apprendere che il castano era di nuovo concentrato su di lui come se non ci fosse nessun altro in quell'aula, spostò in fretta lo sguardo verso il professore cercando di far finta che la cosa non gli desse fastidio.
*
Harry era seduto su di uno sgabello con il gomito appoggiato al banco e il viso sorretto dalla mano mentre osservava, con sguardo vacuo per il troppo sonno, il biondo seguire la lezione; i suoi occhi per qualche istante si erano mossi nella sua direzione quindi lui sapeva che lo stava fissando ma non poteva distrarsi solo per questo perché era più che determinato ad arrivare ad una conclusione, quel Draco che gli era difronte in quell'aula era di sicuro il solito Draco che aveva visto in tutti gli anni passati, velenoso e sarcastico, eppure lo incuriosiva come non mai.
 
Anche quando iniziarono a lavorare sui calderoni ed Hermione iniziò a dare ordini a Ron, con un insistenza e una precisione sfiancanti, il castano rimase sul suo sgabello ad osservare Draco che mescolava il liquido nel pentolone per poi iniziare a tagliare finemente una qualche erba, stringendo il coltello con quelle dita affusolate e chiarissime… non c'erano dubbi, l'aspetto era lo stesso del Draco di tutti gli anni passati e ciò voleva dire che il fatto che non riuscisse letteralmente a togliergli gli occhi di dosso dipendeva da altro.
*
Il biondo era concentrato… o almeno ci provava mentre sentiva la pressione di due iridi verdi sul suo corpo e cercava di trattenere l'istinto di andare lì a torturarlo, già aveva rischiato di tagliarsi mentre tritava sul tagliere un erba dal pessimo odore ma ora che doveva aggiungere tutti gli ingredienti nel momento e alla temperatura esatta si sentiva i nervi tesi come se si stessero per spezzare da un momento all'altro… gli mancava solo un ingrediente quando spostando la mano per prenderlo urtò inavvertitamente una boccetta sul bordo del tavolo che cadde con un sonoro plof nel pentolone ricolmo.
 
Solo il tempo di incrociare le sopracciglia aggrottate di Piton che il liquido difronte a lui esplose con un rumoroso boato finendogli addosso e formando una nube di fuliggine nera da cui tutti si allontanarono in fretta.
-È solo una boccetta di ingrediente base… niente di pericoloso- Disse Severus prendendo il contenitore dal fondo del pentolone, ormai vuoto, per poi rivolgersi a Draco, che aveva il volto e gli abiti completamente ricoperti da uno strato di polvere nera come se il liquido fosse esploso trasformandosi in solido, e continuare in tono di rimprovero -Vista la sua disattenzione eviterei di rimuovere tutto con la magia, si vada a dare una ripulita nei bagni-
*
Harry osservò con gli occhi ancora sgranati Malfoy dirigersi verso la porta con un passo pesante e infuriato prima di scomparirci dietro; si guardò in torno, mentre i grifondoro trattenevano a stento le risate e Ron aveva un sorriso davvero divertito, prima di alzare velocemente la mano e, quando gli sguardi furono su di lui esclamare.
-Dovrei andare in bagno- Il professore lo guardo assottigliando gli occhi prima di concedere.
-Vada… ma si ricordi che un qualsiasi atteggiamento di scherno non farà altro che togliere punti alla sua casata-
 
Harry si diresse in fretta verso la porta per poi raggiungere i bagni ed entrare, Draco era ricurvo su di un lavandino, con dei fazzoletti fra le mani e l'acqua aperta, continuava a ripassarsi le dita umide fra i capelli ormai quasi completamente puliti.
Quando il castano si avvicinò di un passo, sentendosi dispiaciuto e anche vagamente in colpa, Malfoy si voltò di scatto con gli occhi sgranati e il viso rosso di rabbia, su cui cadevano diverse gocce d'acqua che scivolavano dai capelli bagnati.
-Cosa c'è sei venuto per infierire Potter- Sputò quel nome con tutta l'ira di cui era capace.
 
-Io… non…- Tentennò questo, infondo era quello ciò che si sarebbero aspettai tutti ma Harry non aveva la minima intenzione di farlo… gli sembrava una cattiveria inutile.
 
-Sappi che è unicamente colpa tua… io non sono disattento… sei tu che hai fatto tutto… tu che mi hai fatto distrarre!- Sbottò il biondo sempre più arrabbiato mentre l'altro non sapeva cosa fare, infondo aveva ragione… sapeva di essere, anche se solo in parte, colpevole della distrazione di Draco e voleva fare qualcosa per far andare via quei fastidioso sensi di colpa.
Si avvicinò al dispensatore di fazzoletti e ne prese diversi prima di spostarsi di fronte a Malfoy a un metro di distanza, lui avanzò di un passo e questo si spostò in dietro, così per tre volte in completo silenzio finche il biondo non fu fermato dal muro alle sue spalle e chiese interdetto.
-Che fai?-
 
Harry non rispose e passò uno dei pezzi di carta sotto il rubinetto alla sua sinistra per poi strizzarlo un po' e portarlo verso il viso, di nuovo pallido, dell'altro che si tirò leggermente indietro finché anche la sua testa non fu appoggiata alle mattonelle bianche dietro di lui.
 
Il castano passò il fazzoletto sulle sue guance e sul mento prima di prenderne un secondo, bagnarlo, e passarlo sulla sua fronte e poi sui sugli occhi, che Malfoy chiuse malvolentieri per poi non riaprirli più.
*
Sentiva le mani dell'altro sfiorargli il viso mentre passava le salviette umide e calde contro la sua pelle, man mano sentì passare quella sensazione di sporco mentre il castano si concentrava nel ripulirgli il collo e lui era sicuro che quando quella cosa, incredibilmente sbagliata, sarebbe finita ci sarebbero state delle domande, degli sguardi imbarazzati e dei balbettii ma mentre Harry Potter, per quanto potesse suonare strano, si preoccupava di lavargli le labbra qualcosa gli dava l'assurda convinzione che andava bene così… quei pochi minuti nei bagni, con solo il silenzio a frapporsi fra di loro, se li erano guadagnati, poi sarebbero tornati alla normalità e, per quanto fosse stato piacevole quel contatto, avrebbero fatto finta che non fosse mai avvenuto ma quei pochi minuti ormai erano loro e a Draco andava bene così…
*
Quello che Draco non sapeva però era che ad Harry quei pochi minuti non bastavano affatto, infatti, mentre sfiorava quella pelle a dir poco candida dentro di lui cresceva la consapevolezza che non gli bastava, che non si sarebbe mai accontentato di un qualcosa di tanto banale e così mentre sfiorava quelle labbra fredde e di un rosa pallido non si riuscì più a trattenere e si avvicinò fino a sfiorarle con le proprie.
 
Il biondo era di sicuro allibito ma non fece niente mentre sentiva un innaturale calore sprigionarsi dal punto in cui le morbide labbra dell'altro lo stavano sfiorando.
 
Harry rimase fermo a godersi quel contatto solo labbra per qualche istante prima di allontanarsi.
 
Draco sentì dei passi ma non aprì i suoi occhi finché non udì la porta chiudersi e, in quel momento, si sfiorò le labbra capendo che il famoso Harry Potter aveva di certo fatto la cosa più stupida che potesse fare.
*
Il castano tornò per i corridoi barcollando più confuso di prima per poi incontrare i suoi amici.
-Ehi amico tutto bene?- Chiese Ron osservandolo.
-S… si… certo- Lo rassicurò Potter poco convinto prima che intervenisse Hermione.
-Harry hai una cosa sul labbro… tipo una macchiolina nera…- Appena concluse la frase sgranò gli occhi decisamente sorpresa, già lei era intelligente e gli erano bastati pochi indizi per intuire qualcosa, l'amico si pulì in fretta per poi scambiare un occhiata di intesa con una Granger piuttosto allibita mentre Weasley li guardava confuso.
 
Ma Harry aveva di certo altro di cui preoccuparsi perché, come il bacio aveva lasciato un segno nero sulla sua pelle aveva lasciato un segno anche nella sua mente che ora si contorceva in mille domande. Attraversarono diversi corridoi e salirono diverse scale fino a raggiungere il quadro della donna grassa per poi attraversare lo stretto passaggio.
 
-Ron perché non vai a prendere i tuoi scacchi di sopra?- Chiese Hermione appena entrarono.
-Ma… fra poco ci sarà la cena-
-Dai vorrei fare una partita… per favore- Mentì lei mentre l'amico acconsentiva e saliva verso il dormitorio maschile.
-Magari ha bisogno di una mano- Ipotizzò il castano cercando di fuggire su per le scale ma fu subito richiamato da Hermione.
-Harry… Ron tornerà tra poco… spiegami cosa sta succedendo in poche parole-
-Ok… è quello che pensi tu- Affermò convinto consapevole che tenere una cosa nascosta ad Hermione Granger era praticamente impossibile.
-Cosa… ma come… insomma- Vaneggiò lei evidentemente confusa.
-Non chiederlo a me è solo successo- Rispose in fretta mentre sentiva i passi di Ron per le scale.
-Ok… vedi di chiarire la cosa… in fretta- Consigliò l'altra mentre il rosso li raggiungeva con la scacchiera tra le mani esclamando.
-L'ho trovata-
-Forse avevi ragione… ormai è ora di cena- Sorrise l'altra stringendosi fra le spalle mentre Ron posava la scacchiera piuttosto allibito.
-Su dai andiamo- Disse Harry avviandosi attraverso l'apertura.
*
Finita la cena i tre stavano percorrendo i corridoi quando Harry notò Malfoy, intento ad osservare qualcosa da una delle finestre.
-Ho dimenticato la borsa in sala grande- Esclamò istantaneamente agli amici.
-Ma tu non avevi la borsa con te- Rispose Ron perplesso.
-Ron se Harry dice così sarà vero… noi ti precediamo- Sviò Hermione trascinandosi dietro il rosso sempre più confuso mentre Potter si dirigeva a passo deciso verso Draco, che osservava qualcosa fra le fronde degli alberi della foresta proibita, la sola luce delle poche candele ad illuminargli il viso, rendendolo più rosso del solito, mentre una pallida luna in cielo cercava di farsi strada fra le nuvole e la foschia.
 
-Cosa cerchi?- Chiese Harry avvicinandosi, Malfoy si voltò velocemente prima di osservare il castano interdetto per poi chiedere acido.
-Cosa vuoi?- Ma Harry non si era avvicinato sapendo già cosa dire.
Infondo Hermione gli aveva detto di chiarire le cose ma non sapeva realmente cosa volesse dire… certo la prima cosa da fare era definire quel contatto che ci era stato nei bagni, capire cos'era stato… ma ad Harry non serviva parlarne con l'altro per sapere cos'aveva provato o il perché l'aveva fatto… l'aveva fatto perché in quell'istante la distanza fra di loro gli era sembrata la cosa più triste del mondo e aveva provato un qualcosa di indescrivibile, milioni di piccole scosse sulle labbra ed un innaturale formicolio sulle dita e nel basso ventre… ci mise qualche istante a capire che se l'avesse rifatto avrebbe riprovato quelle piacevoli sensazioni e forse anche di più.
Osservò quel viso, quelle labbra sottili e quel naso affilato ed uno strano istinto gli avvolse il corpo… l'esigenza di estinguere tutte le distanze fra di loro gli fece comprendere ciò che provava e così provò ad esprimersi.
 
-Nonostante sia abbastanza sicuro di essere impazzito devo dirti una cosa…-
-No- Lo interruppe in fretta il biondo con un sorriso allibito e irritato, non pensava che il castano fosse tanto stupido da non fingere di dimenticare ogni cosa.
-Senti ascoltami… poi te ne potrai andare- Provò lui avvicinandosi di un passo.
-No… non voglio sentirti vaneggiare!- Esclamò l'altro allarmato dal fatto che Potter potesse commettere l'irreparabile.
-Ascoltami!-
-No!- Urlò con tutto il fiato andandosi a coprire le orecchie con le mani e chiudendo gli occhi per poi indietreggiare di un ultimo passo e sentire il freddo muro bloccare la sua arretrata… non poteva essere davvero tanto stupido da farlo sul serio.
-Senti Malfoy…- iniziò avvicinandosi per poi prendergli delicatamente i polsi e allontanagli le mani dalle orecchie mentre l'altro stringeva gli occhi sempre di più -Per favore ascoltami… c'è stato qualcosa in quel bagno oggi… io ho provato qualcosa...-
-No- La voce del biondo era flebile e tremava come anche il suo corpo… avrebbe finito per sbagliare tutto… per fare l'errore più grande della sua vita se avesse ceduto a quella voce.
-Di che non hai provato quello che ho provato io… di che non hai provato niente… dillo così potrò andarmene- Gli disse il castano posando la fronte sulla spalla dell'altro senza lasciare i suoi polsi per paura che potesse fuggire, si sentiva debole ed era consapevole che in quell'istante si stava preparando a ricevere una manciata di parole che lo avrebbero mandato in frantumi.
 
-Smettila- Soffio il biondo con ira.
-Dillo- Bisbigliò di nuovo Harry.
-No- Ripeté Draco aprendo leggermente gli occhi.
-Ti prego- Supplicò l'altro sentendosi al limite… senza quelle parole che lo avrebbero mandato in pezzi non sarebbe mai riuscito a lasciarsi tutto alle spalle e quell'attesa gli faceva male… un dolore che non aveva mai provato in vita sua.
-No… non posso- Concluse il biondo con il fiato corto come se quella frase gli fosse costata un immane sforzo.
-C… cosa?- Sussurrò il castano sgranando gli occhi, lasciandogli i polsi e lasciando cadere le braccia ad avvolgergli le spalle.
 
Draco era di nuovo con gli occhi chiusi e stretti cercando di evitare che quelle lacrime uscissero, le braccia adesso sollevate come se l'altro non l'avesse lasciato andare… l'aveva fatto… l'aveva detto… aveva ceduto e adesso se possibile faceva più male di prima, era come se un qualcosa gli stesse dilaniando il petto… lui provava qualcosa… ed era ricambiato… ma non era possibile, quella non era una bella favola con lieto fine e Malfoy ne era fin troppo consapevole… sarebbe finita male e aver ammesso i suoi sentimenti non cambiava nulla ma lo rendeva solo più doloroso, sapeva che non sarebbe durata… era impossibile.  
 
-Allora qual'è il problema?- Chiese Harry alzando il viso di fronte a quello dell'altro che continuava a stringere gli occhi con tutta la forza che aveva… si era già scoperto troppo e piangere di fronte a lui avrebbe solo peggiorato l’irrimediabile.
 
-I problemi Potter…- Iniziò Malfoy appoggiando con forza la sua fronte a quella dell'altro fino a spingere al limite del dolore -Sono così tanti che ad elencarli non basterebbe una giornata e dubito che tu sia tanto infossato nelle tue utopiche fantasie da non accorgertene-
 
Harry osservo quegli occhi contratti e quelle ciglia lunghe e bionde prima di lasciargli scivolare un braccio giù intorno alla vita e tenere l'altro intorno alle spalle prima di tirarselo dietro lontano da quel muro freddo, spostò la mano fra i capelli del biondo e gli posiziono il viso nell'incavo fra la sua spalla e il collo prima di bisbigliare.
-Draco… puoi piangere se vuoi… tenerti dentro le lacrime ti farà solo più male-
-Sei tu che mi fai male-
 
-Sei ingiusto… io non ho fatto niente-
 
-Si invece… tu e quegli stupidi fazzoletti- Iniziò a singhiozzare Draco lasciandosi sprofondare nella spalla dell'altro e avvolgere dal suo odore -Tu e quello stupido bacio… tu e questo stupido abbraccio-
 
-Scusa- Sussurrò Harry accarezzandogli i capelli con una mano e la schiena con l'altra mentre sentiva delle lacrime bagnargli il mantello.
 
-Tu e le tue stupide scuse- Continuò in un bisbiglio aggrappandosi con una mano al suo maglione di lana.
 
-Posso guardarti in faccia?- Chiese Harry, si sentiva strano nel avere fra le braccia un Draco così vulnerabile e ridotto alle lacrime eppure aveva anche la sensazione che nessuno l'avesse mai visto in quello stato… che era una cosa che era stata concessa solo a lui.
 
-Tu e le tue stupide pretese- Sospiro Malfoy chiudendo gli occhi e rialzando il viso verso quello dell'altro, Harry vide le sue guance rosse e umide per via delle lacrime, le ciglia aggrovigliate e i capelli arruffati prima di sorridere e soffiargli sulle labbra.
 
-I problemi si risolvono Draco-
 
-Mi sbagliavo tu sei davvero così infossato nelle tue utopiche fantasie da credere che la cosa possa finire bene- Sospirò Malfoy allontanandosi da quell'abbraccio per poi aprire gli occhi, arrossati, e piantarli in quelli dell'altro.
 
-Potremmo almeno provarci- Spiegò il castano sapendo che stava riuscendo a scalfire quella corazza.
 
-Supponiamo… per quanto assurdamente ridicolo che fra noi… ci sia… una specie di relazione come pensi anche solo lontanamente di poterla portare avanti?- Chiese Draco guardandolo perplesso.
 
-Credo che finché non finisce la scuola dovremmo tenerla nascosta… soprattutto alla tua famiglia… e poi ci potremo comprare due scope… o una moto volante e volarcene in un posto carino dove nessuno ci possa disturbare-
 
-Come dicevo utopiche illuse fantasie- Ripeté rassegnato il biondo.
 
-Poi si vedrà… non mi importa se andremo a stare sull’Everest o su Marte… voglio solo stare con te- Spiegò il castano speranzoso.
 
-Deve essere davvero rilassante stare nella tua testa- Sospirò Draco ma una frase dell'altro l'aveva colpito “Voglio solo stare con te” perché di certo rispecchiava in parte quello che lui provava per Potter.
 
-Proviamoci- Sussurrò Harry convinto.
 
-Potrebbe finire male… e a quel punto sarà troppo tardi per poter tornare indietro- Gli disse serio l'altro.
 
-Ne sarà valsa la pena- Rispose convinto.
 
-Come fai a saperlo?- Domandò Draco a pochi passi dal cedere.
 
-Faremo in modo che ne valga la pena- Sorrise in fine l'altro.
 
-Allora va bene… facciamo questo stupido dannatissimo sbaglio- Concluse l'altro ancora convinto che quello era il peggior sbaglio che potesse fare ma del tutto determinato a portarlo avanti fino infondo… fino a che non avrebbe fatto tanto male da sembrare lacerare le carni perché era già sicuro che ne sarebbe valsa la pena.
Pensava a questo mentre si avvicinava all'altro e chiudeva gli occhi posando le labbra su quelle di Potter che subito gli avvolse la vita chiudendo gli occhi, Draco inizio a mordicchiare il labbro inferiore del castano mentre questo cercava la sua lingua e con una mano gli sfiorava la colonna vertebrale da sopra il mantello, il corridoio per diversi secondi si riempì di sospiri e rumori sommessi di pelle contro labbra e lingua contro lingua prima che i due si allontanassero, entrambi con il fiato corto e le labbra leggermente gonfie; Harry si raddrizzò gli occhiali e Draco cerco di dare un aspetto più decoroso ai suoi capelli prima di chiedere, rivolto all'altro.
 
 -Si vede che ho… pianto?- Il castano l'osservò per qualche secondo prima di balbettare.
 
-N… no-
 
-Sei un pessimo bugiardo Potter- Sospiro il biondo passandosi una manica sugli occhi.
 
-Comunque non troverai nessuno nella sala comune visto l'orario- Cercò di rassicurarlo.
 
-Meglio di niente, allora… ci si vede in giro Potter?- Domandò Draco con il suo solito sorriso come se pochi secondi fa quelle labbra non fossero state impegnate in tutt'altro.
 
-Ci si vede a colazione… sarò quello che ti fissa in modo maniacale- Sorrise il castano finalmente davvero felice.
 
-Ed io quello con il coltello in mano- Concluse voltandosi e scomparendo nell'oscurità.
*
Harry non riusciva ancora ad elaborare quello che era successo la sera precedente, quelle parole sulle labbra del biondo erano state come una doccia rovente. Quando Harry chiudeva gli occhi rivedeva il viso di Malfoy arrossato e quelle parole  dette con un accenno d'arroganza "facciamo questo stupido dannatissimo sbaglio " e poi quel bacio, avrebbe rivissuto quell'istante all'infinito, gli bastava quel bacio… quel bacio era valso certamente tutti i suoi anni di vita… ora poteva morire… o almeno così credeva visto che qualcosa si muoveva dentro di lui, all'altezza dello stomaco, qualcosa come il premente desiderio di risentire quelle labbra… quel corpo. Tutto quello gli aveva dato dipendenza e non concepiva la distanza come un opzione.
 
Harry era stranamente silenzioso quella mattina e dopo aver spiegato la situazione ad un traumatizzato Ron.
-Aspetta cosa vuol dire che tu è Draco Malfoy vi siete messi insieme- Chiese allibito questo quando il castano provò a spiegargli la situazione nella sala comune la mattina stessa.
-Senti… vuol dire quello che vuol dire ora abbassa la voce- Aveva risposto imbarazzato lui e poi aveva iniziato a sviare le domande, troppo stupidamente felice per elaborare una risposta sensata, e alla fine i suoi due amici si erano arresi, finche non andarono a colazione e si sedettero, come loro solito, al tavolo dei Grifondoro.
 
-Amico non puoi dirci semplicemente "Ci siamo dichiarati il nostro eterno amore"- Disse Ron non troppo attento al tono di voce addentando una salsiccia.
-Infatti giurerei di non aver usato quelle parole- Rispose Harry stringendosi tra le spalle.
-Capisco che tu non voglia dare dettagli… ma almeno una spiegazione più chiara- Intervenne Hermione.
-Infondo non è successo altro-
 
Poi i due amici esasperati iniziarono a parlare della lezione di pozioni che ci sarebbe stata lunedì e così Harry poté distrarsi per scrutare il tavolo dei serpeverde dove Draco mangiava in silenzio con, come suo solito, alla destra Goyle e alla sinistra Tiger. Era strano vederlo così "nel suo ambiente naturale"… fra visi sconosciuti, o conosciuti solo per uno scambio di insulti, eppure lì c'era lui… Draco, che muoveva svogliato la sua forchetta nel piatto, quasi a cercare qualcosa nella minestra.
Il biondo alzò lo sguardo ed incontrò quello di Harry, in un istante il castano si estraniò da tutto il resto, che divenne muto e superfluo, a quel tavolo rimase solo lui… con le sue labbra di un rosa appena accennato troppo fredde, quel colorito troppo niveo e quei capelli troppo biondi… era così, Draco era troppo e, quasi a rispecchiarlo, il desiderio di Harry era appunto troppo… non se lo spiegava ma sentiva il bisogno irrefrenabile di alzarsi, andare dove era seduto l'altro e sederglisi affianco, con le spalle che si toccavano e le mani che si sfioravano in casuali momenti…
 
-Amico mi stai ascoltando?!- Chiese Ron, addentando una coscia di pollo destandolo dalle sue elucubrazioni.
 
-Eh cosa...? Si stavo solo...-
 
-Spogliando con gli occhi Draco Malfoy...? Ok... Non pensavo avrei mai detto una cosa del genere!- Bisbigliò Ron sgranando gli occhi.
 
-Smettila... Lo stavo semplicemente guardando-
 
-Si certo "guardando"- Si intromise Hermione per poi continuare -Comunque forse è il caso di abbassare la voce… andiamo?-
 
-Ok- Dissero in coro i due, prima di dirigersi verso la porta dove, nel ammassata generale, Harry prese una spallata particolarmente violenta da qualcuno che passava, per poi notare che questo era Draco, scortato dai soliti due.
 
-Potter fai attenzione a dove metti i piedi- Disse il biondo sorridendo ironico prima di allontanarsi.
 
-Non penso si possa dire che la vostra sia una relazione sana!- Esclamò Ron, che sembrava particolarmente infastidito.
 
Ma Harry non era certo arrabbiato infondo il modo in cui quei due occhi di ghiaccio l'avevano guardato e il modo in cui quelle labbra avevano soffiato la parola "Potter", già infondo Harry per Draco era sempre stato "Potter", e poi aveva sentito chiaramente quelle dita gelide infilargli qualcosa in tasca, lo prese e notò che era un bigliettino.
"All'una fuori dalla mia sala comune"
 
Gli aveva chiesto un appuntamento ed Harry non sarebbe potuto essere più felice, insomma più che altro gli aveva comunicato dell'appuntamento ma infondo ciò che contavano erano i risultati.
*
Verso le undici Harry disse.
 
-Allora io vado al... Appuntamento con...
 
-Si amico la frase che cerchi di dire e "Vado all'appuntamento con Draco Malfoy"- Intervenne Ron.
 
-Si... È solo che non è proprio una frase che credevo di dire prima o poi... Fa niente io vado!- Concluse Harry, prima di uscire alle undici e venti e chiudersi dietro la raccomandazione di Hermione.
 
-Non bere niente di cui non hai visto la preparazione!- Chissà a cosa si riferiva? Si chiese Harry per i corridoi coperto dal mantello dell'invisibilità.
 
Arrivò di fronte alla sala comune alle undici e trentacinque, dove trovò Draco appoggiato ad un muro, che pero non poteva vederlo per via del mantello.
-Ehi Draco- Bisbigliò avvicinandosi.
 
-Chi...?- Sussultò Malfoy allontanandosi dal muro per poi guardarsi in torno.
 
-Vuoi vedere qualcosa di forte?- Chiese il castano divertito dall'espressione confusa del biondo che domandò.
 
-Potter?! Dove sei?- Questo lasciò scivolare la testa fuori lasciando il corpo nascosto dal mantello.
 
-Forte no!- Esclamò osservando l'espressione colpita dell'altro.
 
-Decisamente- Concesse il biondo avvicinandosi e prendendo fra le dita il tessuto.
 
-Mantello dell'invisibilità- Affermò sorridente.
 
-Interessante-
 
-Sento dei passi- Mentì poi Harry solo per avere una scusa per poter alzare il mantello e, con un gesto molto veloce, coprire entrambi.
 
-Sei un pessimo bugiardo Potter e probabilmente non sai neanche leggere un orologio visto che sono le undici e mezzo- Soffio il biondo sulle labbra dell'altro che chiese.
 
-Da quanto sei qui fuori?-
 
-Da qualche minuto- Rispose il biondo facendo sorridere l'altro che disse.
 
-Sei un pessimo bugiardo Draco-
 
-Io sono un ottimo bugiardo… fidati- Disse avvicinandosi fino a che non riuscì a percepire i movimenti delle labbra dell'altro per lo spostamento della poca aria fra di loro, mentre Harry sentiva i propri sospiri tornargli indietro dopo che si erano infranti sulle labbra dell'altro.
 
-Questa non è una gara... Lo sai vero?!- Chiese Harry non riuscendo più a trattenersi.
 
-Tutta la vita è una gara- Affermò il biondo con un sorriso divertito.
 
-E come si capisce chi vince?-
 
-Lo capirai- Sussurrò Draco gli occhi ormai ridotti a due fessure avvicinandosi per completare quel bacio. E così era successo di nuovo, Harry era stato travolto dall'altro, che ora si insinuava fra le sue labbra.
 
Il mantello copriva quel qualcosa di troppo complicato e, sotto di esso, i respiri si facevano lenti ed alternati, mentre Harry avanzava cercando di avvicinarsi ancora di più all'altro e Draco indietreggiava troppo preso a morsicchiare il labbro inferiore per accorgersi di star cedendo… se ne rese conto solo quando la sua schiena posò sul muro alle sue spalle, i mattoni erano fastidiosamente freddi ma la rovente temperatura di Harry gli bastava a dimenticare tutte le sensazioni sgradevoli… tutti  i pensieri sgradevoli.
 Si separarono, in modo lento, e solo alla fine Draco aprì i denti che tenevano una parte del labro dell'altro, ormai più rosso del normale.
 
-Vuoi strapparmi il labbro?- Chiese Harry, con ancora gli occhi socchiusi.
 
-Non saprei… il tuo sangue ha buon sapore?- Domandò leccandosi le labbra.
 
 -Sei inquietante- Sorrise Harry stringendo la vita del biondo e leccandosi l'interno del labbro dal sapore vagamente ferroso, si prese il labbro fra l’indice e il pollice e disse -A quanto pare puoi sentirlo se vuoi… il sapore del mio sangue intendo-
 
-Interessante- Sorrise Malfoy prendendo il polso dell'altro per poi portarsi la mano, che prima reggeva il labbro, vicino alla sua bocca dove lecco il rivolo di sangue e saliva che era sull'indice di Harry, questo sgranò leggermente gli occhi prima di riavvicinare le labbra a quelle dell'altro troppo desideroso per accorgersi di star premendo Draco contro il muro con il suo corpo, mentre stringeva vicino alla sua la vita dell'altro scese con il viso ed iniziò a segnare il suo collo di lenti baci, spostando la maglia fino a scoprire la spalla, e lasciò un succhiotto sulla mascella, strappando un sospiro all’altro che affondò le unghie nella schiena del castano mentre con le dita gelide gli percorreva la spina dorsale alzandogli il maglione.
 
Draco sposto una mano sul petto di Harry e lo allontanò, malvolentieri sotto i suoi lamenti, per poi dire.
-Domani ci sarà pozioni-
 
-Tu si che sai come rovinare l'atmosfera - Sussurrò l'altro.
 
-Sai bene dove portava quell'“atmosfera” e dubito tu abbia una stanza singola nel tuo dormitorio- Rispose Draco sfiorandosi la mascella dove aveva il succhiotto.
 
-C'è sempre il mantello dell'invisibilità- Propose Harry stringendosi fra le spalle.
 
-Scherzi vero?- Lo fulminò con lo sguardo l'altro per poi continuare -Non lo farò per un corridoio gelido sotto un mantello dell'invisibilità-
 
-Non fare il difficile- Si lamentò il castano riabbassandosi il maglione.
 
-Trova un letto matrimoniale o da me otterrai solo commenti acidi- Soffio poi gelido incrociando le braccia sul petto.
 
-Ok… comunque mi sembrava troppo presto- Sorrise Harry felice di essere sotto quel mantello con Draco visto che non avrebbe voluto esserci con nessun altro per poi continuare -...Comunque si è fatto tardi… ci vediamo domani a pozioni-
 
-Allora a domani Potter- Salutò Draco, prima di uscire dal mantello.
*
Harry camminava di nuovo verso la sua sala comune consapevole di aver saltato un altra notte di sonno e si chiese come faceva Hermione a sapere tutto di tutte le materie senza dover passare sui libri tutte e ventiquattro le ore giornaliere, dato che dormiva e a volte interrompeva le sue letture anche addirittura per mangiare… ma si sentiva anche stupidamente felice e riscaldato.
 
Quando attraversò il passaggio trovò dall'altra parte Ron che giocava da solo sulla sua scacchiera.
 
-Mi hai aspettato?- Chiese abbastanza sorpreso Harry.
 
-Si... Insomma da quando questa mattina mi hai detto che fra te e Draco Malfoy e sbocciata una grande storia d'amore non abbiamo avuto modo di parlare da soli- Spiegò Questo alzandosi in piedi.
 
-Di nuovo non credo di aver usato queste parole- Fece notare il castano piegando il mantello.
 
-Si… comunque insomma non ne abbiamo parlato molto-
 
-In che senso parlato?- Chiese Harry.
 
-Non saprei Hermione mi ha detto di esserti di sostegno… anche se credo che per parlare di un ragazzo abbia più senso parlarne con lei- Spiegò il rosso sembrando alquanto confuso.
 
-Tranquillo Ron non ti traumatizzerò con i dettagli- Rispose il castano trattenendo una risata.
 
-Grazie al cielo- Esclamò l'altro evidentemente sollevato.
 
-Di contro se tu sapessi dove trovare un letto matrimoniale mi saresti di grande aiuto-
 
-… Non ne ho la più pallida idea- Rispose Ron dopo averci pensato un attimo.
 
-Immaginavo…-
 
-Ma cosa ci devi fare con un letto matrimoniale?- Domandò aggrottando le sopracciglia.
 
-Ho detto che non ti avrei traumatizzato con i dettagli- Sviò il castano seguendo l'altro su per le scale che portavano al dormitorio.

*Angolo di chi ha scritto questa cosa*
Grazie per essere arrivati fin qui e spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se così è fatemelo sapere con un commento!
midori_ninjin (^-^)
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: midori_ninjin