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Autore: Black Swan    31/05/2009    5 recensioni
Stanno insieme da anni e non è stato facile capire che era proprio lui che voleva.
Kai ha avuto tutta la pazienza che solo la certezza di aver trovato la persona giusta può dare.
Adesso vuole di più.
E lui, pur essendo follemente innamorato, non riesce a fare quel passo.
Fino a quando Kai...
Una one-shot ReitaxKai ispirata a That's the way love goes di Janet Jackson.
Genere: Generale, Song-fic, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kai, Reita
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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That's The Way Love Goes

I personaggi di cui scrivo non mi appartengono e non ho contatti con loro. Non pretendo di descriverli come sono in realtà, né di descrivere situazioni realmente vissute da loro.

Quanto scrivo non è a scopo di lucro.

Le mie sono opere di fantasia e rivendico i miei diritti su esse solo in quanto sono state partorite dalla mia immaginazione.

La canzone è That's the way love goes di Janet Jackson, contenuta nell’album Janet.

I diritti appartengono ai legittimi proprietari.

 

 

 

 

 

 

That's The Way Love Goes

 

 

 

 

 

Like a moth to a flame

Burned by the fire

My love is blind

Can't you see my desire?

That's the way love goes

Like a moth to a flame

Burned by the fire

My love is blind

Can't you see my desire?

 

Nel momento stesso in cui è partita la canzone mi sono sentito mancare il terreno sotto i piedi.

Sono talmente sorpreso che la prima cosa che mi chiedo è come sia possibile che questa canzone parta in un posto che non è il tuo o il mio appartamento.

E’ la nostra canzone.

Tutto ha avuto inizio con lei. La mia presa di coscienza di essere omosessuale, di essere pazzo di te, la nostra storia.

E’ assurdo, perché so che solo io e te sappiamo cosa rappresenta… ma essendo qualcosa che mi appartiene, ne sono geloso.

La ascoltiamo sempre da soli, di solito prima, durante o dopo aver fatto l’amore, e mi infastidisce che ci siano anche gli altri.

Non posso farci niente.

Stacco gli occhi dal basso e il mondo si è fermato: Aoi, Ruki e Uruha si guardano intorno spaesati… ma sento i tuoi occhi su di me.

Come un manto rovente.

Mi hanno sempre fatto questo effetto.

Anche se all’inizio mi ostinavo a non voler capire il perché.

A vederti non si direbbe che sei una persona così fisica. Sei affettuoso anche con gli altri, ma non vai oltre le pacche sulle spalle… quando siamo soli sei in continuo contato fisico con me: ho perennemente le tue mani addosso.

E tutto posso dire, tranne che la cosa mi dispiaccia.

Mi volto verso la batteria e… come volevasi dimostrare: mi stai fissando.

Con gli occhi socchiusi, un sorrisetto indefinito ti piega le labbra.

Sembri un gatto che sta fissando bramoso il suo topolino preferito… ti detesto cordialmente quando fai così e ovviamente lo sai… e altrettanto ovviamente te ne sbatti nella maniera più totale.

Il tuo sorriso si allarga.

Devo guardarti come se volessi strangolarti.

Diresti che va bene lo stesso: l’importante è avere le mie mani su di te.

Ti alzi.

Mi passi accanto. Il tuo profumo mi avvolge un attimo per poi dileguarsi seguendo te.

Arrivi al tuo giubbotto, prendi il tuo cel…

Il tuo cellulare???? Hai messo questa canzone come suoneria????

Rispondi, scambi due frasi con l’interlocutore, delle quali non capisco un accidente tanto sono stravolto e riattacchi.

«Chi è?» chiede Uruha.

«Il manager. Per fortuna non è più necessario andare…»

«No, intendevo chi canta. Che canzone è?»

«Dobbiamo provare» sbotto trovando in Uruha qualcuno con cui riprendermela lecitamente.

Tanto c’è abituato: è dalle medie che il suo ruolo, volente o nolente, è quello di anti stress.

Non tanto tempo fa mi hai confessato che eri geloso di lui, all’inizio. Del nostro rapporto così stretto.

Di tanto in tanto ancora lo guardi malissimo quando mi salta al collo.

«Possiamo fare una pausa» mi fai notare con il tono ti inchiodo al muro che è forse l’unica cosa che detesto più di quando te ne sbatti nella maniera più totale.

Se lo sapessero, in questi momenti potrei incazzarmi apertamente con te… invece, benché stiamo insieme da due anni ormai, gli altri non lo sanno.

Nessuno lo sa.

Tu sei sempre stato estremamente riservato riguardo la tua vita privata: fino a quando non ne sono diventato parte non sapevo niente.

Per quel che mi riguarda, sono convinti che io sparisca con chissà quale strafica di turno… mentre invece ci sei solo tu nella mia vita.

Sentimentalmente sei l’unico, professionalmente… adoro suonare con te, specie quando siamo solo io e te e il suono della batteria e del basso si cercano e si intrecciano come facciamo anche noi quando siamo soli.

Sei riuscito dove nessuna donna è mai riuscita: incatenarmi… con una catena che, fra l’altro, ti ho dato io.

Sono innamorato perso di te e so di essere ricambiato all’ennesima potenza.

Anche in questo momento, anche se non capisco cosa stai facendo e perché lo stai facendo.

«Comunque, Urupon, la canzone si chiama That's the way love goes, è di Janet Jackson» stai spiegando con il sorriso più abbagliante che ti ho mai visto stampato in faccia. «Vuoi ascoltarla tutta?»

Ti guardo sbalordito.

Serro la stretta intorno al basso, così forte da produrre un suono non voluto.

Me lo tolgo di dosso e mi avvio alla porta, «Bene, allora vado a fumare. A dopo.»

Esco quasi di corsa, ma riesco a vedere la tua espressione ferita.

Quel tuo morderti il labbro inferiore che quando non è un gesto di seduzione, uno dei tuoi migliori fra l’altro, è un segnale che qualcosa ti sta facendo male.

Sono io, quel qualcosa?

No, non ce la faccio.

Ascoltare questa canzone con qualcuno che non sei tu va oltre le mie umane capacità.

E’ nostra. Come puoi…?

La risposta irrompe nella mia mente ancora prima che termini la domanda, inchiodandomi con la mano sul maniglione antipanico che da sul terrazzo esterno: lo hai fatto apposta.

E’ qualche mese che mi stai facendo pressioni per uscire allo scoperto. Quando è cominciata abbiamo stabilito di tenercelo per noi per vedere prima se avesse funzionato.

La mia coscienza quasi sfonda la porta della mia mente.

Ok, sono stato io a proporlo… tu lo hai sempre saputo, che avrebbe funzionato alla grande.

Adesso vorresti parlare con gli altri e dirgli che stiamo insieme.

Affermi, a ragione, che questo ci darebbe la libertà di vivere appieno la nostra storia…

E’ qualche mese che sto prendendo tempo, con le scuse più assurde. E lo ammetto solo ora, giusto con me stesso.

La mano lascia il maniglione senza aprirlo.

Lo hai fatto apposta.

L’ultimo battibecco risale giusto a ieri sera.

La giornalista, alla fine dell’intervista, mi ha posato una mano sul torace… un gesto intimo assolutamente non richiesto e tantomeno apprezzato, e per non so quale miracolo non le sei saltato alla gola… Aoi che ti trascina a prendere un caffè è tutto fuorché un miracolo, visto che capita ad intervalli più che regolari, ma ieri ha dato sfoggio di un tempismo veramente da guinness.

Sono geloso di te in maniera direttamente proporzionale a quanto tu lo sei di me, il che significa che se lo avesse fatto con te, probabilmente sarebbe stata l’ultima cosa che avrebbe fatto in questa vita.

Sei tu il riflessivo, io prima agisco… poi se avanza tempo penso.

L’episodio ha fatto traboccare il vaso.

Appena arrivati a casa hai riattaccato con la solita solfa… almeno fino a quella frase.

Mi mordo il labbro inferiore.

Ok, abbiamo passato la notte come al solito, perché ormai ti conosco e so come accenderti, anche se pensandoci bene ieri ci è voluto tutto il mio impegno… ma… ma hai detto quella frase che adesso mi rimbomba in testa: stai sporcando ciò che ci lega, Rei. Perché non vuoi che lo sappiano? Ti vergogni?

Capisco solo ora che sto tirando una corda che si è spezzata da chissà quanto.

Che ti sto facendo del male.

Da quanto il dubbio che mi vergogni della nostra storia si è annidato nella tua mente, Kai?

Senza rendermene conto sono di nuovo davanti alla porta della sala prove e la apro.

Aoi, Ruki e Uruha sono concentrati sulla canzone, che ancora ripete ossessivamente le frasi che ci hanno legato, ma tu ti volti immediatamente… e il tuo sorriso mi apre in due.

Sei il mio amante da due anni, sei l’unico essere vivente al quale abbia detto ti amo e riesci puntualmente a stupirmi: il tuo sorriso non è di vittoria.

E’ di ringraziamento.

Sì, lo hai capito subito. Ho deciso.

 

Like a moth to a flame

Burned by the fire

My love is blind

Can't you see my desire

That's the way love goes

Like a moth to a flame

Burned by the fire

That's the way love goes

My love is blind

Can't you see my desire?

 

Quando ti ho conosciuto ero sostanzialmente incazzato con il mondo intero: Yune, che ritenevo un amico, aveva mollato il gruppo da un giorno all’altro… e Aoi mi venne a dire che avevano trovato il tipo giusto per andare avanti: tu.

Accettai di incontrarti per esasperazione: i tempi della casa discografica erano scadenzati e non gliene fregava di meno che avessimo perso un elemento per la strada.

Già dal primo incontro avvertii una sensazione che non riuscii a capire… ma che per contropartita mi terrorizzò.

Capirai: sono il bassista, il mio rapporto con il batterista è quantomeno stretto… quindi dovevi andarmi bene.

Aoi, Ruki e Uruha li hai conquistati in un battito di ciglia.

Ci passai sopra: sei il tipo di persona che è impossibile non accettare nella propria vita.

Gentile, educato, rispettoso, deciso e testardo e… affascinante.

A prescindere dalla bellezza fisica, dalla tua eleganza anche quando prendi a mazzate la batteria, dai tuoi occhi che sorridono prima della bocca… ci sai fare con la gente: sai come conquistarla.

Hai avuto la pazienza di farmi abituare alla tua presenza, alla tua vicinanza, di vedermi con tante di quelle donne che non me le ricordo neanche io… perché, come già detto, sei deciso e testardo.

Mi hai riconosciuto immediatamente come l’uomo della tua vita.

Dopo quattro anni anche io ho capito cosa fosse quella sensazione che mi aveva terrorizzato: anche io ti ho riconosciuto subito come tale… ma a differenza di te, ancora non ero cosciente della mia omosessualità.

Pensandoci, dire che hai avuto pazienza è come definire Amaterasu un elemento piuttosto rilevante della nostra fede.

Riduttivo.

 

Come with me

Don't you worry

I'm gonna make you crazy

I'll give you the time of your life

I'm gonna take you places

You've never been before and

You'll be so happy that you came

 

Sei l’uomo che mi ha fatto scendere a patti con me stesso… che mi ha messo in pace con me stesso.

Sei l’uomo che, dopo quasi quattro anni che mi conosceva, se n’è uscito con un Esci con una ragazza diversa stasera? Cosa aveva quella di ieri che non andava? Non trovi quello che stai cercando? Rei, non potrebbe essere che stai cercando dalla parte sbagliata?

Tutto d’un fiato.

Itoshii hito, a volte sei un attimino logorroico, lasciatelo dire.

Tre giorni dopo trovai un cd nella mia macchina con questa sola canzone. E la tua semplice nota Ascoltala.

La ascoltai. Tutta la notte.

Non capivo. Non volevo capire… perché la canzone più chiara di così dubito potrebbe essere.

La mattina dopo ti affrontai, non so ancora con quale coraggio, con un Dobbiamo parlare.

Sapevi che ero pronto. Che era arrivato il momento di tirare i remi in barca.

E me nel tuo letto.

Ti sorrido, mentre mi guardi.

Faccio un passo ma tu non ti muovi.

Non hai il coraggio di muoverti adesso? Pensi che cambierò idea se ti avvicini?

 

Oooooh, I'm gonna take you there

Oo-ooh hoo-ooh oo-ooh

That's the way love goes

Hoo

That's the way love goes

Don't mind if I light candles

I like to watch us play and

Baby, I've got on what you like

Come closer

Baby closer

Reach out and feel my body

I'm gonna give you all my love

 

Faccio un altro passo.

Sono fortunato, Kai.

Forse non te l’ho mai detto, ma so di esserlo.

Ho avuto la fortuna di incontrare un uomo che ha rispettato i miei tempi, le mie incertezze, le mie ansie… è quasi comico che abbia avuto tante donne, ma che tu sei e resterai l’unico uomo della mia vita.

Ma è logico.

Uruha me lo ha sempre detto: arriverà la persona nella quale troverai il tuo universo e non avrai bisogno di altro.

Mi avvicino ancora a te, che mi guardi sorridente.

Gli altri tre sono ancora concentrati sulla canzone.

Ci credo.

E’ bellissima, dolce, sensuale… proprio come te.

Hai fatto in modo che rispecchiasse appieno la nostra relazione.

Per dirne una, non ho mai usato candele prima di conoscere te, non avevo mai fatto l’amore con qualcuno prima di te.

Mi hai insegnato la differenza fra il sesso e l’amore.

Mi affianco a te e resto ad ascoltare in silenzio.

Mh, non è poi così male, anche se non siamo soli.

Una tua mano scivola leggera nella mia.

 

Ooh sugar don't you hurry

You've got me here all night

Just close your eyes and hold on tight

Ooh baby

Don't stop, don't stop

Go deeper

Baby deeper

You feel so good I'm gonna cry

Oooooh I'm gonna take your there

Oo-ooh hoo-ooh oo-ooh

That's the way love goes

Hoo

That's the way love goes

That's the way love goes it goes it goes

Oooh that's the way love goes

Reach out and feel my body

That's the way love goes

 

Affondo quella libera fra i tuoi capelli, sulla nuca, dove li acchiappo meglio da quando hai deciso di farli crescere, ti tiro verso di me e ti schiaffo un bacio in bocca.

Sussulti.

Non te lo aspettavi.

Ho deciso.

Non ho neanche la fascetta oggi, tanto erano prove fra di noi.

Rispondi subito e mi assecondi, affondando a tua volta la mano fra i miei capelli.

Strusci il naso contro il mio e la tua lingua entra nella mia bocca.

Bene.

Ci mancava solo che fossi diventato timido…

 

Dont'cha know

That's the way

Like a moth to a flame

Burned by the fire

My love is blind

Can't you see my desire

Like a moth to a flame

Burned by the fire My love is blind

Can't you see my desire?

That's the way love goes

 

La canzone sta terminando e mi stacco da te.

Giusto per guardarti negli occhi… che sono lucidi… stai per piangere? Ti prego, non farlo. Mi uccideresti.

«Che… che state facendo voi due?»

La voce di Ruki è strozzata.

Ah già, ci sono anche gli altri tre quinti dei The GazettE… me ne sono scordato nel giro di un bacio.

Sarà che sei il mio universo, ma riesci anche a cancellare l’universo intorno a me.

«Non è evidente?» chiedo senza staccare gli occhi dai tuoi «Devo farti un disegnino?»

«Ma… da quando?» chiede Uruha.

Dal tono ha gli occhi sgranati e la bocca aperta.

Io non riesco a staccare gli occhi dai tuoi.

Tu mi sorridi.

«Da due anni» rispondi. «Ce ne ho messi quattro per convincerlo.»

«Mi chiedevo quando vi sareste decisi a dircelo!» esclama Aoi.

Mi volto verso di lui.

Non è sorpreso.

Cosa che sorprende me.

«Vuoi darmi ad intendere che lo avevi capito?» chiedo.

Aoi scuote le spalle. «Sono giusto due anni che quando ti chiedo con chi esci mi rispondi Sempre la solita e non mi hai presentato nessuna. Non ho mai visto una donna intorno a Kai. Entrambi avete comunque l’aria soddisfatta e appagata. Ho fatto due più due.»

Scoppi a ridere, «Complimenti per la scelta degli aggettivi, Aoi-kun!»

Effettivamente non poteva sceglierne di migliori.

«Ho avuto una conferma ieri, comunque» aggiunge Aoi serafico. «Se non avessi portato via Kai, adesso ci sarebbe una giornalista in meno al mondo.»

Lo guardiamo sconcertati, poi scoppiamo a ridere e tu mi abbracci.

«Cosa dannazione aspettavate a dircelo?» chiede Ruki.

«Che io avessi un calo di idiozia.»

Mi accarezzi una guancia, «Non dire così. Sapevo che hai i tuoi tempi… dovevo trovare il momento giusto. Scusami per ieri, la cosa della giornalista mi ha fatto uscire fuori dai gangheri.»

«Aspettate un momento voi due…» dice Uruha apparendo accanto a te «questa è la canzone che… cioè, voglio dire la vostra canzone?»

Annuisco.

«Azzeccatissima direi» commenta allegro Ruki.

«Lo sanno tutti…!» esclama Uruha saltandomi al collo. «E’ così che va l’amore, Rei-kun!!»

«Urupon, saresti così gentile da staccarti dal mio ragazzo?» sbotti.

Non riesco a trattenere una risata…

 

That's the way love goes

 

… è proprio vero.

 

 

 

______________________________________________

 

NOTE:

 

Si è capito che adoro l’album Janet? *coro: nnnnnnoooo è solo la seconda canzone che usi per una one shot!!*

 

Definiamola un esperimento…

   
 
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