Non riuscì a lasciarla. Anche dopo quel lunghissimo bacio,
non riuscì a separarsi da lei, a rompere quell'abbraccio… Ranma la strinse forte,
affondando il volto tra i suoi capelli soffici e ne respirò appieno il profumo
intossicante. Il poterlo fare, stringerla con amore, era così emozionante da
non poter trovare le parole per descriverlo.
Akane non gli oppose resistenza, lasciò che lui la
abbracciasse fino quasi a farle male e ricambiò la stretta, il viso premuto
contro il suo collo… Ancora quella sensazione di calore, pareva non volerla
lasciare mai.
'Non è la prima volta… ho già provato tutto ciò…' .
Non impiegò molto a ricordare: era stata quella sensazione di calore ad
accoglierla quando, al monte Hooh, si era risvegliata tra le braccia di Ranma.
Lui la stava tenendo stretta proprio come in quel momento. Non ricordava molto
altro, se non il freddo pungente, così intenso da farle male, poi quel calore,
il corpo di Ranma stretto al suo ed il suono della sua voce. Avrebbe voluto
gridargli di essere viva, che il suo calore l'aveva riportata in vita… Forse
non era vero, ma era piacevole pensarlo.
"Dimmelo…" Ranma la udì appena.
Stranamente sapeva a cosa Akane alludesse, così come sapeva il perché di quella
richiesta, sussurrata con tanta incertezza da sembrare una preghiera… E forse
era proprio così: Akane stava pregandolo affinché gli dicesse ciò che aveva
taciuto allora, in quel momento il cui solo ricordo bastava a dargli i brividi.
Rivide fuggevolmente se stesso, annientato dal dolore, urlare il suo nome,
mentre lei inerme tra le sue braccia era così… fredda "Dimmelo,
Ranma…" stavolta la sua richiesta risuonò più esasperata, la voce ancora
debole per il pianto di prima.
"Ti amo".
Ecco, l'aveva detto… Ed il mondo era ancora
incredibilmente lì! Non era crollato, né scomparso! Il suo cuore batteva ancora
(forse solo più veloce), il sangue gli pulsava ancora nelle vene, come sempre…
solo la paura sembrava esser sparita, quella paura tanto attanagliante che lo
aveva costretto a mentirle per quasi un anno, era svanita.
L'aveva detto. Akane lo aveva sentito. Serrò gli
occhi per contenere nuove lacrime, mentre in un angolino della sua mente rideva
di se stessa e di quelle lacrime degne di un'eroina manga… Zittì quel pensiero
assurdo e affondò ancor di più il volto contro di lui.
"Anch'io" sussurrò, con voce più tremula
che mai e fu come se un enorme peso le scivolasse via dal petto. Il peso delle
bugie, delle frasi non dette in quell'anno, il peso di mille timori sul fatto
che Ranma potesse innamorarsi di un'altra, il terrore di non potergli piacere
mai e poi mai con i suoi modi da maschiaccio, la sua cucina venefica, la sua
incapacità nel combattere… Le erano bastate due parole dette con sincerità in
una sera, seduta a terra nella polvere, per non avere più di quelle paure.
"Ora… ora non potrai più rimangiartele queste
parole, lo sai?" Akane si separò da lui e lo fissò con attenzione;
nonostante il tono quasi scherzoso della sua voce, Ranma sapeva che non stava
affatto scherzando. "Sì, immagino di sì…". Lei non aggiunse altro, si limitò ad annuire col capo, poi con
gesti imbarazzati, strofinò gli occhi per cancellare le ultime lacrime;
orripilata notò le strisce nere che le imbrattarono le dita: aveva
completamente dimenticato di essersi truccata!
"Oh, sarò orribile!" disse con voce più
alta di quanto avesse voluto, non voleva certo offrire a Ranma l'occasione di…
"In effetti… Somigli a mio padre in questo momento, versione panda,
naturalmente".
Appunto.
Le vecchie abitudini erano dure a morire: non aveva
certo sperato che con quella confessione lui acquisisse maggiore educazione.
"Stupido…" fu la sua replica fiacca, era troppo spossata per malmenarlo.
E poi aveva avvertito nella sua presa in giro una nota così dolce nella voce,
non era il caso di punirlo. Ripulì gli occhi alla ben meglio, poi con un
sospiro si guardò intorno "Si è fatto tardi, stanno spuntando le prime
stelle" "Già, non ci siamo resi conto del tempo che passava… Hai
freddo?" Ranma aveva infatti notato il leggero brivido che aveva fatto
tremare la ragazza, ma lei si strinse nelle spalle. Come spiegargli che non era
per il freddo, ma per il distacco da lui che provava freddo? Troppo
imbarazzante…
"No, è passato, sto bene" "Forse
dovremmo incamminarci per tornare a casa" Akane annuì, ma sul suo viso la
sua espressione era più contrariata di quanto quel cenno potesse far credere
"Non… non potremmo restare, almeno un po'?'" lui le sorrise,
intenerito da quell'Akane così inedita e disarmante nella sua dolcezza
"Non vuoi tornare?" lei sospirò e si strinse nelle spalle
"Quando attraverseremo la porta del dojo, immagini cosa succederà, vero? –
Ranma annuì – Dovremmo mentire, fingere di non provare nulla… come al
solito" "Non possiamo fare altrimenti: se venissero a sapere quello
che ci siamo detti, le nostre famiglie…" "Ci ritroveremmo ai piedi di
un altare prima di domani mattina, imbottiti di chissà quali narcotici!"
finì lei la frase, stizzita per tutta quella situazione assurda.
Perché l'amare Ranma doveva essere tanto arduo?
Avrebbe voluto gridarlo al mondo intero, soprattutto a quelle tre folli che
avrebbero continuato imperterrite a correre dietro Ranma, il suo Ranma!
Ma il pensiero di ciò che i due padri avrebbero organizzato, parandosi dietro
alla favola di volere la loro felicità quando invece era solo il loro egoismo a
spingere ad un matrimonio tanto rapido, le dava i brividi a sufficienza. Al
momento non aveva nemmeno la forza di pensare alla reazione dell'orda di
schizzati che ormai faceva parte stabilmente della loro vita.
"Senza contare che non ho uno yen da dare a
Nabiki per comprare il suo silenzio…" Akane lo guardò, annuendo poi sempre
più mogia "Già… non c'è soluzione: dovrò continuare a fingere di
odiarti". Si alzò e con gesti stizziti ripulì la gonna dalla polvere,
sotto lo sguardo serio di Ranma. Anche a lui il pensiero di dover nascondere
ciò che provava non piaceva, soprattutto perché tale silenzio non era dettato tanto
dalla sua timidezza, ma dalla necessità di non rendere le loro vite ancora più
caotiche… e pericolose. Se solo pensava a quello che Shan- po avrebbe tentato
di fare ad Akane. "Non sarà così per sempre, lo sai?" le domandò,
rialzandosi a sua volta "Sì, lo so. Il fatto è che… non… non potrò starti
vicina, né tenerti per mano quando voglio o..." non continuò, in preda
alla vergogna più assoluta. Abbassò gli occhi tristi sui suoi piedi, mordendosi
le labbra per lo sconforto.
Come a volerla smentire, Ranma le sollevò il viso e
dopo averle sorriso, la baciò. Una carezza lieve, uno sfiorarsi con tutta la
levità che era mancata al loro primo bacio, di cui questo sembrava voler
compensare la tenerezza. Quando si allontanò da lei, i grandi occhi di Akane
erano spalancati, come sorpresi ed increduli da tanta morbidezza "Non sarà
così per sempre, credimi. Non la perdo di certo questa sfida, stanne
certa". Eccola lì, la determinatezza di Ranma, quella forza e quella
tenacia che facevano di lui quello che era… E lei annuì, sollevata: non avrebbe
permesso a nessuno di rovinare quel sentimento. Ranma non avrebbe perso nemmeno
quella sfida.
"Torniamo a casa" gli sussurrò,
sorridendogli con amore.
Molti credevano che il punto debole di Ranma fosse
la sua paura per i felini. Niente di più falso. Eccolo lì il suo unico, vero
punto debole: il sorriso della sua Akane.
… … …
Intanto, a Nerima, al buio di una palestra…
"Uffa, ma quando arrivano? Siamo rinchiusi qui
da un'ora quasi!"
"Ssst, Nabiki… Non parlare così ad alta voce. Akane
potrebbe sentirti arrivando… Ricordate, quando le porte si apriranno e Ranma
accenderà la luce, tutti a gridare SORPRESA! Dottor Tofu, lei è sempre qui,
vero? Con questo buio non riesco a vederla…"
"S- sì Kasumi…"
"Sei sicura che Ranma sappia di questa festa a
sorpresa?"
"Sì papà, gli ho chiesto io di far in modo che
Akane fosse qui per cena"
"Ma è stato lui a dirti che usciva con
Akane?"
"No papà"
"Allora è stata Akane"
"No papà"
"…"
"Che idea starcene al buio! E poi… Happosai,
prega che non sia la tua mano quella che sento dove non dovrei!"
"Oh, sei tu Nabiki? Credevo fosse il mio
cuscino, sono inginocchiato a terra e alla mia età è doloroso"
"Lo diventerà ancor di più se non togli subito
quella mano!"
"Maestro si vergogni!"
"Mmm, Saotome, perché ho l'impressione che tu
stia masticando? Non avrai allungato le mani sulla torta, vero?"
"Ehm… no, cosa ti … - chomp, chomp – viene in
mente, amico mio? Piuttosto, Tendo, hai preparato quel regalo…"
"Sì, sì, è tutto pronto"
"Di quale regalo parlate, tesoro?"
"Ulp! Niente, cara… un piccolo regalino per
Akane, ecco"
"Tesoro, dimmi che non è un anello di
fidanzamento o qualcosa del genere"
"Eh? N-no, certo che n…"
Swish
"Co- co- cos'è questo rumore?"
"Credo che la signora Nodoka abbia appena
sguainato la sua katana, signor Saotome".
Fine? Fine?! Ma come fine?! Così?…. Beh, non
proprio… forse sarebbe più corretto dire:
Fine prima parte
Quando ho cominciato a scrivere "Qualcosa da
desiderare" non credevo mi prendesse tanto la mano… questa fic che avete
appena letto è nata come un regalo ad un'amica, la mia amica del cuore. Avevo
pensato di darle qualcosa da leggere per passare le circa otto ore di treno che
la separavano dalla sua nuova città, qualcosa di mio, scritto di mio pugno che
potesse conservare. Poi a causa di parecchi intoppi, non riuscì a darle il
lavoro finito, così pensai di pubblicarlo, per divertimento e per far sì che
lei potesse leggerlo connettendosi semplicemente in internet. Beh… la cosa mi è
esplosa tra le mani: scrivere mi ha conquistato! Non vi dico quando sono
cominciati ad arrivare i primi commenti: stentavo a crederci che qualcuno oltre
la mia amica leggesse quello che producevo io, così a cuor leggero… Quindi ho
cominciato ad impegnarmici di più, avevo dei lettori da accontentare e così
questa fic è diventata la prima parte di una trilogia: la seconda parte è già a
buon punto e la terza è ad un buon punto di maturazione nella mia testa. Che
dire? Vi ringrazio, non finirò mai di dirvi grazie, grazie all'infinito per
aver letto quello che scrivo perché così avete reso la mia vita più
interessante ed emozionante. Grazie…
Ci risentiremo per la seconda parte… Sempre che vi
interessi! Potete continuare a commentare la fic e darmi il vostro parere,
anche su questo semi-finale! Baci!