In principio c'era la foresta
e il suo verbo siedeva
nel profeta, egli era
parte di nulla un essere vuoto
legato al niente.
Ed ora stai diventando
ciò che eri in passato
non puoi scegliere,
ti verrò a prendere.
Il tempo del temibile nero torna,
Tornato dalla cenere il seguito.
Canteremo
sotto le radici
del salice
e della betulla.
Adageremo i sacrifici
sulle foglie del frassino,
E danzeremo liberi.
Noi siamo uniti
dal verbo
Resi umani
dal verbo
Soggiogati e resi liberi
dal verbo;
in un canto
senza confini
L'ombra è il luogo
migliore per inneggiare
la diseguaglianza
viene a mancare,
alla luce confida
I tuoi segreti
Il suo tempo
Li sbriciolerà.
Il vero male si annida
Tra gli occhi,
Ride ride, ti crede
sul palmo, ma
Questa cenere
d'argento può
tornare a germinare
Un biancospino di sangue,
Di furente bellezza,
promette vendetta,
la prossima fioritura
Piena sarà la mia
occasione
di tornare indietro
tra voi e i fumi
della caccia.
Morto il verbo nasce
Un profeta e il cerchio si apre.