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Autore: sinaaq    30/01/2017    1 recensioni
McCree è interessato al più vecchio dei fratelli Shimada e cerca di attirare la sua attenzione a modo suo.
McHanzo
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hanzo Shimada, Jesse Mccree
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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-Non mi toccare.-
L'espressione di Hanzo è seria, la voce bassa e il corpo teso per via di quel che è appena successo. L'arciere non è abituato al contatto fisico in generale e sentire un dito di McCree punzecchiarlo su un fianco lo ha fatto scattare. Era una cosa che anche suo fratello Genji faceva da piccolo per avere la sua attenzione e lui non lo ha mai sopportato. Probabilmente il cowboy lo ha fatto con lo stesso scopo visto che, Hanzo se ne è accorto nonostante non lo abbia mai dato a vedere, è da alcune settimane che ronza attorno al giapponese, a volte in modo più invasivo di altre, esattamente come in questo momento.
I due uomini sono da soli nella palestra della base a Gibilterra, ognuno, fino a poco prima, era occupato con il proprio addestramento e Hanzo ne era più che contento. Poi qualcosa sembra essere scattato nella testa di McCree, che si è avvicinato ad Hanzo con l' intenzione di parlargli. Essere ignorato dell'arciere non è mai stata una novità ma questa volta non ha voluto accettarla come opzione e senza preavviso lo ha punzecchiato su un fianco. Hanzo si è lasciato scappare un verso sorpreso e per il pistolero la sua espressione è stata la cosa più bella in diversi mesi di conoscenza, se così la si può definire. Non lo ha mai visto con occhi colmi di sorpresa e la bocca mezza socchiusa, sempre e solo una stoica maschera di indifferenza a qualsiasi cosa gli capitasse attorno. Anche davanti a Genji, colui che ha più bisogno che suo fratello reagisca. Forse è per questo che Jesse ha deciso di cambiare approccio con l'arciere, ma non può mentire a lungo con sé stesso. In realtà, Hanzo ha attirato la sua attenzione fin dalla prima volta in cui ha messo piede nella base e nella sua vita, anche se inconsciamente. Lo attira come una falena verso la luce, per via di quell'aria cupa e indifferente che si porta sempre dietro e perché vuole a tutti i costi fare breccia in quel cuore di ghiaccio. Gli opposti si attraggono, così ha sempre sentito dire in giro. E lui non ha mai nascosto il fatto di essere attratto più dagli uomini che dalle donne, almeno dopo che è stato beccato a fare petting duro con il piccolo medico freedom fighter del gruppo, Lucio, subito dopo il ricongiungimento degli agenti, vecchi e nuovi, di Overwatch. Una scappatella senza sentimento, solo pura attrazione fisica. Ed è la stessa cosa che il pistolero si ripete per Hanzo: è solo attrazione fisica. Ma il fatto che il giapponese renda le cose difficili lo stuzzica e lo porta a volere osare di più, sempre di più e testare i limiti che l'altro impone a sé stesso e agli altri.
-Cos'è, ti dà fastidio se faccio così?- replica McCree, quindi, con un ghigno divertito a tendergli le labbra mentre allunga di nuovo un dito verso il fianco di Hanzo, il quale fa un balzo indietro per sfuggirgli.
-Sei fastidioso con questi scherzi da bambini- sbuffa il giapponese, infastidito, posando il proprio arco solo per poter avere entrambe le mani libere per potersi proteggere da quegli attacchi.
-E tu ti devi togliere il palo che hai su per il- - McCree non riesce a concludere la frase che Hanzo si lascia sfuggire un verso arrabbiato e frustrato, seguito da un pugno, intenzionato a prenderlo in pieno petto e fargli un po' male, sì, ma non in modo serio come avrebbe potuto fare indirizzandolo verso quella faccia da schiaffi. Un'attraente faccia da schiaffi, questo a malapena riesce ad ammetterlo a sé stesso quelle poche volte in cui è distratto. Molto spesso, invece, si dà dello stupido e si impone di tornare alla realtà. Sarebbe disonorevole lasciarsi andare a certe... attività, e non ne ha certo il tempo fossero in ogni caso relazioni amorose con delle donne.
Il pugno caricato in precedenza non riesce ad andare a segno, bloccato da McCree con un gesto talmente repentino da stupire persino l'arciere dagli occhi da falco, che in un attimo si ritrova spinto contro un muro con entrambi i polsi bloccati dalle mani del cowboy, la protesi di metallo fredda a contatto con la pelle calda del giapponese.
Giapponese che ha di nuovo quell'espressione stupita dipinta sul viso segnato dal tempo, che strappa un ghigno a McCree, talmente vicino ad Hanzo da poter sentire il suo respiro sulla pelle, il corpo schiacciato contro il suo. Lo sta facendo apposta, sì, un'altra volta a spese delle emozioni dell'arciere, la cui espressione è passata dal sorpreso al confuso e all' imbarazzato.
'Sei troppo vicino' vorrebbe dirgli, ma nulla esce dalle sue labbra socchiuse mentre osserva il volto del pistolero.
-Ti piace quello che vedi?- un sussurro appena accennato che solletica le labbra dell'arciere, i cui occhi scattano in direzione di quelli dell'altro uomo e non si staccano più di lì per paura di tornare su quelle belle labbra carnose, forse un po' secche... Ma c'è pur sempre rimedio...
No, no, no, no.
-Che... Che diamine stai facendo?- chiede Hanzo dopo uno sforzo immane per far funzionare di nuovo le proprie corde vocali.
-Proprio quello che stai pensando, darling. Quello che vuoi anche tu...- sussurra Jesse in risposta, avvicinandosi ancora un poco al viso dell'altro, tanto che i loro nasi ora si stanno toccando.
Con un basso brontolio, Hanzo replica -Non mettermi in bocca parole non mie- Intanto, il più vecchio non ha mosso un muscolo per allontanare il più giovane, convincendosi che è troppo scioccato anche solo per pensare, figurarsi muoversi.
-Oh tranquillo, non è quello che voglio metterti in bocca...- fa McCree, divertito, vedendosi servire la battuta su un piatto d'argento. In un soffio, le sue labbra sono su quelle di Hanzo, calde, e si muovono esperte, testando quanto a lungo il giapponese regga prima di fare qualsiasi cosa, molto probabilmente resistenza. McCree, completamente pigiato contro il corpo dell'arciere, può sentire il suo cuore battere veloce, cosa che lo fa sorridere di divertimento. Si chiede quanto lo Shimada più anziano sia esperto in questo genere di cose e si sente molto tentato ad andare oltre, rassicurato dal fatto che Hanzo non gli abbia ancora tirato un calcio in mezzo alle gambe.
Allora lo stuzzica con la punta della lingua, da un lato all'altro del labbro superiore prima di spingere per entrare, senza trovare resistenza alcuna. Fa quel che gli ha promesso, quindi, esplora la sua bocca senza fretta, godendosi il suo sapore, il suo odore, anche la rigidità del suo corpo in realtà. Lo diverte sentirlo così teso, inesperto. Dall'altra parte, Hanzo non riesce nemmeno più a mettere insieme pensieri coerenti, è un guazzabuglio di emozioni e sensazioni contrastanti. Gli piace quel che sta succedendo anche se sa che non dovrebbe, che è una cosa abominevole, sbagliata. Forse lo è anche lui ed è per questo che, in realtà, ne sta traendo piacere. Non è esperto, però, nelle arti amorose, non ha mai baciato nessuno in vita sua, troppo preso dall'addestramento per diventare l'erede degli Shimada, ed è anche per questo che la risposta da parte sua al bacio tarda ad arrivare e quando finalmente si decide a farlo è timido, lento, troppo pensato per essere naturale.
Ha il respiro leggermente accelerato e gli occhi chiusi, che rimangono così per alcuni istanti anche dopo che McCree si è tirato indietro, dando una fine al bacio che si stavano scambiando, assaporando nel mentre il sapore di tabacco e wishky che il più giovane si è lasciato dietro.
Quando ritrova il coraggio di aprirli, quel che vede non lo stupisce neanche un po' sapendo che le proprie guance sono di un bel rosso acceso, le labbra altrettanto rosse e gonfie tanto il cowboy le la succhiate.
L'espressione di Jesse è quella di qualcuno molto soddisfatto di quello che ha appena fatto e divertito davanti a quella del del più basso, che ancora non accenna a lasciare andare, godendosi appieno, invece, quei momenti di silenzio carichi di tensione.
-Non mi sembra che io ti dia più così tanto fastidio, vero, darling?- McCree spezza così la magia del momento, strafottente e sicuro di sé, strappando uno sbuffo ad Hanzo che, contrariato, alza un ginocchio per spingerlo contro allo stomaco del pistolero, che lo lascia libero con un lamento di dolore, piegandosi in due davanti all'altro.
-N-non... Non mi toccare mai più, cowboy- Sbuffa Hanzo, suonando per nulla convinto di quel che ha appena detto, prima di recuperare il suo arco e andarsene dalla palestra a passi veloci, le guance ancora arrossate e il sapore di Jesse nella sua bocca. Quel sapore... che spera di sentire ancora, un giorno.
McCree è consapevole, non è certo stupido. Sa quando ha fatto centro e questa volta non è diversa dalle altre. Con una bassa risata, si rimette dritto in piedi, guardando l'arciere mentre si affretta oltre la porta. -Alla prossima, darling...-
   
 
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