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Autore: Mitsuki no Kaze    31/01/2017    1 recensioni
Sono finiti gli anni del liceo per Shouyou e Tobio. Le loro strade si sono separate ed entrambi hanno iniziato una nuova vita. La presenza di due pelosi amici potrebbe però cambiare le cose...
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

 

Kageyama sgranò gli occhi. Doveva aver sentito male, non poteva averlo chiamato per nome.

- Come?- domandò più stupito che altro.

- Non parlavo con te, ma con il gatto.- spiegò Hinata.

Il moro ci capiva meno di prima. Aveva chiamato il suo gatto ‘Tobio’? Era assurda come cosa. Perché mai Hinata avrebbe dovuto chiamare il gatto come lui? E poi sarebbe stata una coincidenza sconvolgente che entrambi avessero dato il nome dell’altro al proprio gatto.

Scacciò quell’assurdo pensiero dalla mente si raccomandò di non pronunciare il nome di Shouyou davanti ad Hinata.

Proprio in quel momento la porta dell’ambulatorio si aprì e il veterinario uscì, accompagnato da una signora ed una bambina con un cucciolo in braccio. Il dottore si congedò con le clienti e diede una carezza al cagnolino. Era un uomo alto dai capelli bianchi e sotto il camice bianco, indossava uno yukata verde.

- Salve, siete qui per il richiamo del vaccino, vero?- chiese rivolgendosi ad Hinata.

- Esatto, dottor Fukuzawa!- esclamò il rosso.

Poi l’uomo si voltò nella direzione di Kageyama e dopo averlo squadrato per un attimo, concentrò la propria attenzione sul gatto che aveva in braccio.

- Cosa abbiamo qui?-

- Credo abbia fatto indigestione. Mia madre gli ha fatto mangiare di tutto e di più ed ha vomitato. È debole e non vuole né mangiare, né giocare.-

L’uomo annuì lentamente.

- Non sembra niente di grave, stai tranquillo.- e gli fece cenno di seguirlo nella sala più interna dell’edificio, dove si svolgevano le visite.

Kageyama portò Shouyou tra le braccia, per poi poggiarlo su un lungo tavolo d’acciaio. Il Dottor Fukuzawa fece una visita di routine, toccò il ventre dell’animale e alla fine confermò la teoria del ragazzo.

- Hinata puoi entrare, non c’è bisogno che spii dalla porta socchiusa.-

Kageyama strabuzzò gli occhi, senza capire come si fosse accorto che il ragazzo li stesse osservando, dato che stava preparando una siringa per Shouyou.

L’ex esca della Karasuno entrò nella sala delle visite a testa bassa, vergognandosi di essere stato scoperto, portando con sé la gabbietta con il suo gatto. Lo vide attendere con pazienza il veterinario che faceva l’iniezione al gatto e poi mettersi alla scrivania. Il dottore a quel punto chiamò Kageyama e gli chiese il libretto sanitario del micio. Lui si sedette dall’altro lato della scrivania e osservò l’uomo che leggeva gli appunti del veterinario di Tokyo, in attesa.

- Vedo che Shouyou ha già fatto tutti i vaccini.-

Oh no.

Calò il silenzio nella sala, rotto pochi attimi dopo dall’esclamazione di Hinata.

- Io non sono un animale!-

Il Dottor Fukuzawa sollevò perplesso gli occhi dal libretto sanitario.

- Io parlavo del gatto di Kageyama.-

Il rosso sgranò gli occhi.

- Hai chiamato il gatto come me!-

- E tu hai chiamato il tuo come me!- ribatté lui a tono.

Hinata non rispose ancora una volta, anzi arrossì vistosamente e questo gli diede la conferma di non aver sentito male. Aveva davvero chiamato il gatto Tobio.

Nessuno parlò più, fino a quando il veterinario non si occupò anche del gatto di Hinata. Nel momento in cui il rosso aprì la porticina del trasportino, il gatto sgusciò via, senza che il ragazzo potesse trattenerlo. L’animale saltò sul tavolo d’acciaio e si diresse verso Shouyou.

- Prendilo!- esclamò Hinata preoccupato. - A Tobio non piacciono gli altri gatti!-

Quell’esclamazione ebbe solo il potere di infastidire Kageyama che lo guardò male, ma il dottore rimase ad osservare i due gatti con interesse.

- Aspettate, lasciamoli fare.-

Il gatto nero odorò l’altro, ancora dormiente e gli girò intorno. Shouyou si svegliò, e sollevò il capo osservando Tobio. Poi emise un verso gutturale e strofinò la testa contro di lui.

Hinata deglutì sonoramente, temendo una brutta reazione da parte del proprio gatto, ma con sua somma sorpresa l’animale si accucciò attorno all'altro, permettendogli di poggiare la testa sul suo corpo.

 

~

 

Quando uscirono dall’ambulatorio i due ragazzi non ebbero il coraggio di scambiare nemmeno una parola, ancora troppo imbarazzati dalla scoperta dei nomi dei loro animali.

Camminavano uno a fianco all’altro, con le teste basse pur di non doversi guardare negli occhi.

improvvisamente però Kageyama si voltò verso Hinata con la peggiore espressione che gli avesse mai rivolto.

- Perchè mi stai seguendo, idiota?-

Il rosso lo fissò offeso.

- Perchè mai dovrei seguirti? Solo andando a casa mia!-

- Ma tu non abiti sulla collina?-

L’altro spostò lo sguardo in avanti, l’espressione irritata era scomparsa.

- Mi sono trasferito dopo il diploma, ora abito da solo in un piccolo appartamento della mia famiglia.-

Il moro lo osservò sorpreso, poi scostò anche lui lo sguardo.

- Sei tornato per la pausa invernale?- chiese Hinata a bruciapelo.

Kageyama si limitò ad annuire con un cenno del capo.

- Per quanto resterai?-

- Fino a Capodanno, prenderò il treno della mattina del due gennaio.-

Un altro momento di silenzio di insinuò tra loro e fu Hinata a romperlo.

- Se a te sta bene, perchè non vieni un giorno a casa mia con… Shouyou? Così potrà stare con Tobio e si faranno compagnia. Sai, Tobio non ha amici. Graffia chiunque voglia toccarlo eccetto me, ma sembra che il tuo gatto gli piaccia.-

Kageyama ascoltò quelle parole con attenzione. Sebbene sapesse che il rosso stesse parlando del gatto, sembrava che si stesse riferendo a lui, complice il fatto che avessero lo stesso nome. Infondo però, lui stesso teneva lontani tutti e non aveva amici, fino alle scuole medie, poi aveva conosciuto Hinata e le cose erano cambiate. Si era però rifiutato di sentirlo dopo la fine del liceo, perché non aveva sopportato che l’altro avesse lasciato la pallavolo. Scacciò ancora una volta quei pensieri e si rivolse di nuovo ad Hinata.

- Perché no? Potrebbe aiutare Shouyou a guarire più in fretta.-

Forse era stato testardo a prendere quella decisione. Poteva ancora rimediare.

 

~

 

Era il pomeriggio del 1 Gennaio e dalla visita veterinaria Hinata e Kageyama avevano iniziato a vedersi quasi ogni pomeriggio per far stare insieme Shouyou e Tobio. In pochi giorni il gatto rosso si era rimesso in salute ed era tornato il micetto esuberante che la mamma del moro aveva regalato al figlio. Il gatto nero si era mostrato stranamente paziente nel sopportare il carattere giocoso dell’altro: gli permetteva di inseguire la sua coda e di mordere e leccare le sue orecchie.

Hinata non poteva credere ai suoi occhi, non avrebbe mai pensato che il suo Tobio potesse essere così gentile con un altro gatto.

- Perché hai chiamato il tuo gatto come me?- chiese quel pomeriggio.

Non avevano mai preso l’argomento e in quei giorni avevano fatto attenzione a chiamare il meno possibile i due mici con i loro nomi per evitare imbarazzo.

Kageyama guardò prima Hinata, che muoveva le dita davanti al muso di Shouyou per farlo giocare, poi il gatto.

- Fa sa salti molto alti e sembra che voli.-

E gli rifilò la stessa spiegazione che aveva dato a sua madre tempo prima.

- Io ho chiamato Tobio così, perchè mi ricordava te.-

La sincerità con cui lo ammise colpì il moro all’improvviso, facendogli male al petto. Stava quasi per ritrattare la sua risposta e confessare che aveva chiamato il suo gatto Shouyou per lo stesso motivo, quando Hinata riprese a parlare.

- All’inizio era solitario e un po’ dispotico: ha scelto un angolo del divano e se provo a spostarlo di là mi graffia! Adesso che ha conosciuto il tuo gatto, sto scoprendo un lato socievole di lui! Tu non sei così, infondo, sei sempre scorbutico.-

Kageyama increspò la fronte. Per lui dunque era solo una persona fastidiosa, ecco perché non si era preoccupato di contattarlo dopo il liceo. Per Hinata era stata una liberazione non averlo più tra i piedi. Infondo erano una coppia imbattibile solo nel campo da pallavolo, nient’altro.

- Perché hai smesso di giocare?- quella domanda era comparsa nella sua mente all’improvviso come un fulmine a ciel sereno.

Il rosso smise di muovere le dita per far giocare il gatto e Shouyou non perse l’occasione per mordicchiargliele.

- Dopo il terzo anno del liceo e il titolo nazionale ho capito che avevo raggiunto quello che avevo desiderato. Non mi interessava raggiungere il Grande Re o UshiWaka… avevo raggiunto il mio obiettivo: eguagliare il Piccolo Gigante. Bastava quello.-

- E ti sei dimenticato della nostra promessa?-

Hinata si voltò a guardarlo, gli occhi sgranati e la bocca schiusa. Kageyama aveva alzato la voce ed ora gli tremava.

Abbassò lo sguardo per non incrociare i suoi occhi, ma non si fermò.

- Prima dei preliminari dell’interhigh mi avevi promesso che saresti stato sempre al mio livello, anche se fosse significato diventare il migliore del Giappone o del mondo! Te ne sei forse dimenticato?-

Hinata lo fissava senza riuscire a dire nulla. Certo che ricordava quella conversazione, ma non pensava che Kageyama dicesse sul serio. Non pensava che per lui fosse così importante.

- È per questo che non ti sei più fatto più sentire?-

Era questa la conclusione che gli sembrava più scontata. Lo aveva deluso e aveva preferito interrompere i rapporti.

Il moro non rispose subito, rimase per un attimo in silenzio, il labbro inferiore stretto nella morsa dei denti, nel tentativo di rimettere in ordine i pensieri.

- Pensavo che tu fossi diverso, che le cose tra di noi fossero diverse.-

- Diverse… come?-

- Pensavo che la pallavolo ci avesse uniti e che avessimo continuato ad essere una coppia!-

Hinata strabuzzò gli occhi. In sei mesi di lontananza da una palestra e da una palla, aveva imparato ad allontanare di pensieri che riguardavano lo sport dal resto della sua vita. Kageyama invece non aveva affrontato quel cambiamento.

- Se riguarda solo la pallavolo non posso farci niente.-

Il moro corrugò la fronte in un'espressione addolorata.

- Ma potremmo continuare ad essere partner anche fuori dal campo.-

Gli occhi blu di Kageyama furono improvvisamente su di lui e Hinata si sentì arrossire.

- Voglio dire… potremmo esserlo nella vita, non solo nella pallavolo.-

Quel concetto suonava malissimo, sembrava strano e fuori luogo, ma era esattamente quello che voleva dire.

Era palese che entrambi sentissero la mancanza dell’altro: avevano rivisto il compagno nel proprio gatto, tanto da chiamare gli animali con i loro nomi.

Dovevano solo comprenderlo ed avere il coraggio di ammetterlo.

- Vuoi dire che dovremmo essere partner fuori dal campo? Essere una coppia… non sportiva?- azzardò Kageyama arrossendo lui stesso nel dire quelle parole.

Hinata annuì con un cenno nervoso del capo.

- Sempre che tu lo voglia!-

- Va bene.-

Rimasero in silenzio per un lasso di tempo che ad entrambi parve infinito, finché la loro attenzione non fu attirata dal rumore delle fusa dei gatti.

Shouyou e Tobio dormivano acciambellati l’uno contro l’altro e sembravano felici.

Hinata e Kageyama si guardarono negli occhi e sorrisero, mentre le loro mani lentamente si avvicinarono, fino ad intrecciarsi.

Sì, poteva funzionare.

 

Note autricePubblico questo capitolo con un po’ di anticipo, ma mi serviva uno stacco dal resto delle cose che sto scrivendo :’D eccoci giunti alla fine! Non è un finale estremamente romantico, ma nel mio immaginario Hinata e Kageyama sono ‘piccoli’ sentimentalmente parlando (?) questo essere infantili li rende un po’ lenti a capire come funziona la vita al di fuori di un campo da pallavolo :’D ma, ehi! Hanno diciott’anni è giusto che comincino a maturare anche sotto questo punto di vista u.u

Avete riconosciuto il veterinario? xD mi sono divertita tantissimo a fare questo crossover xD Comunque ciancio alle bande (?!) è ora che mi congeda! Grazie a IvelostwhoIam per la recensione al terzo capitolo e a Ya_mi per il betaggio ♡

Grazie anche a tutti voi per aver letto e per aver inserito la fic nelle liste! Ora che la storia è conclusa mi farebbe piacere avere il vostro giudizio complessivo~

Un bacione a tutti! E chissà, magari troverò il tempo per qualche altra fic xD

~ Mitsuki ♡
   
 
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