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Autore: FunnyPink    01/02/2017    0 recensioni
"Pantaloni della tuta e felpa spaiata
cammino per me come sempre"
Quando la testa comincia a farsi troppe domande,
a rimpiangere e a pensare troppo, fare una camminata aiuta.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cammino

Pantaloni della tuta e felpa spaiata.
Cammino per me come sempre.
L'aria è ancora fresca e il sole pallido, ma la sciarpa avvolta mi riscalda.
Cammino sulla strada sterrata e i miei passi per quanto leggeri sono cadenzati e rumorosi, li ascolto sono ritmici perché sono i soli.
Sono sola, come sempre vengo qua sola.
Non dovrei stare sempre sola, ma non cerco nessuno, non chiamo nessuno, gli altri non hanno il mio ritmo, non hanno il mio passo, la mia pretesa di camminare e baste.
Che me ne frega delle calorie perse, delle novità su gli altri, del lavoro, del ragazzo, de matrimonio e dei bambini.
Io cammino da sola.
E mentre pesto questi sassolini bianchi so che dovrei, dovrei pensarci, il futuro è quello che pensato tutti alla mia età, pianificano, la casa, il fidanzato, il marito e tanti tanti bambini.
E io non penso, cerco di farlo per non stare indietro, altrimenti dovrei fermarmi, anche adesso qui da sola sullo sterrato dovrei fermarmi e farmi superare da tutto e tutti con i loro problemi sugli inviti, il capo che è un tiranno, i bambini con l'influenza.
No io cammino con la mia felpa spaiata, senza trucco e senza pianificazioni.
Cammino per me e non è una pretesa femminista, idiozia da single convinta, solo una costatazione.
Che dovrei fare secondo gli altri fermarmi a commiserarmi? Raggiungerli solo dopo aver trovato altri passi?
No io vado avanti, il sole mi riscalda il viso, lui almeno è gentile, riscalda tutti sempre.
Dovrei essere in un bar a fissare che entra, chi esce, a fare un altro colloquio, a trovare il vestito per fare colpo, a cercare tra la gente chi ha il mio passo.
No, ora sono qua e cammino qui sullo sterrato, le auto in lontananza e il rumore placido del torrente al mio fianco, il gentile fruscio del canniccio che sfrega con la lenta brezza, un fruscio di un animaletto tra i rovi, il mio passo ritmico.
Dovrei trovare, dovrei essere, ma io non sono, e lo so, sbaglio, mi arrabbio ma camminando porto a spasso la tristezza, la solitudine e la pigrizia.
Il sole mi accarezza, gli aironi prendono il volo, la natura mi accoglie e il fiume riposa incurante e a me qui, ora va bene e sorrido.


   
 
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