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Autore: Miky_D_Senpai    03/02/2017    5 recensioni
CONCORSO APERTO!! ISCRIZIONI CHIUSE!! 7 partecipanti!!
Tutto quello che dovete sapere: le impressioni di una blogger riguardo…
TUTTO!
Cosa accadrebbe se in questi tempi infausti la nostra cara Sierra si accanisse su efp, sul NOSTRO fandom, sulle NOSTRE storie? Cosa penserebbe la fan numero uno di ATR sulla nostra fantasia? Cosa penserebbero gli altri personaggi? Cosa penserebbe Chris McLean?
AVVERTENZE:
1 Si tratta sia di una storia che di una semi-critica per gli ultimi livelli raggiunti su questo fandom.
2 Da oggi apro il concorso di scrittura “Ashes of Eden” sempre su A Tutto Reality, per info leggete l’angolo autore in fondo alla storia oppure scrivetemi un messaggio personale!
Non aggiungo altro, per spiegazioni della trama stessa di questa One shot sempre nell’angolo autore. Non partite in quarta leggendo le sole prime righe fomentati a scrivere recensioni critiche (a meno che non siano costruttive).
Buona lettura.
Genere: Comico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sierra, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Cody/Sierra
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Era mattina, fin troppo presto. Il suono della sveglia si perse nella casa, scostando come un forte vento i sogni che cullavano Cody e facendo capire al suo esile corpo che era giunta l’ora di subire altre costanti molestie dalla fidanzata. Si mosse appena, teneva un braccio davanti gli occhi per coprire la forte luce di quella giornata estiva, stava tastando la superficie delle lenzuola alla sua ricerca, ma non sentì nulla. “Me ne sono liberato?” pensò subito, come aveva fatto tante di quelle volte prima di abituarsi. Ovviamente la risposta era no. Camminò a lungo per tutta la casa, o meglio, passò dalla camera da letto al bagno, tre metri che sembravano chilometri alle sue stanche membra. Non c’era traccia di lei.
Scese le scale per andare in cucina a prepararsi qualcosa, ma alla fine di esse spuntò la ragazza. La folta chioma violacea toccava quasi terra, non era più andata a tagliare i suoi capelli dalla fine dello show (Cody stesso le aveva tolto le doppie punte mentre dormiva), era così euforica di vivere con lui che aveva anche smesso di lavarsi, ma quel periodo durò solo un mese (tempo per mandare all’ospedale il fidanzato e il criceto che gli aveva regalato). Lo sguardo pece della ragazza si addolcì in un istante nel vederlo ancora in mutande (unico indumento a cuori che l’aveva obbligato a mettere).
«Sei bellissimo» disse ammirandolo, per poi aggiungere utilizzando tutto il fiato che aveva in corpo «dobbiamo parlare, chiamare gli altri, vederci, parlarne, trovare una soluzione, applicarla, è una situazione impossibile!» Cody si fermò davanti a lei, tentando di capire cosa avesse detto.
«Sierra, mi sono appena alzato» si lamentò lui facendo per entrare in cucina.
«Non andare, ho già chiamato…» Le parole non riuscirono a raggiungere le orecchie del ragazzo, realizzò quando ormai era tardi e tornò come un lampo da Sierra. Nella stanza c’erano sette persone, indaffarate a fare colazione, ma abbastanza sveglie per accorgersi del ragazzo e puntare su di lui quattordici occhi divertiti. Le risate non si trattenerono nemmeno per un secondo.
«Potevi avvertirmi!» Cody era rosso di imbarazzo, l’unico modo che aveva in quel momento per fare passare il colorito innaturale era sparire per sempre, lontano da tutto e tutti.
«Belle mutandine!» Il commento ironico di Duncan fu il dardo fatale che fece scappare il moro al secondo piano.
Tornò solamente dopo una ventina di minuti. Il rumore delle voci copriva i suoi movimenti felpati, si spostò lentamente, tentando di restare più incollato possibile agli angoli, si sentiva un felino in trappola, ma doveva mettere qualcosa sotto i denti. Si fece strada tra quella valanga di parole, lamentele e commenti, fino ad arrivare al tanto agognato barattolo di caramelle. Si girò verso il gruppo, incrociando più di una volta lo sguardo di Sierra mentre gli altri parlavano di cose diverse simultaneamente. C’erano pochi dei suoi amici e molti dei suoi avversari. Chris in un angolo che imprecava con la sua schiera di avvocati, Gwen che litigava con Duncan, Mike che parlava con Alejandro e Heather (anche se sembrava stessero affrontando un’altra questione). Infine Sierra che tentava di fargli un riassunto sfruttando le note stridule che raschiavano l’aria.
«Praticamente» il tono della ragazza sembrava sconvolto «esiste questo sito di fanfiction, è italiano e non pretendo certo che tu capisca l’italiano per leggerlo tutto, ma sta facendo la fine di quelli americani!» Notando l’espressione titubante del fidanzato, riprese fiato e ricominciò. «Esistono dei siti su cui chiunque può immedesimarsi “scrittore” e pubblicare fanfiction: storie che parlano di film, serie tv, cartoni animati da diversi punti di vista. Insomma, di solito le persone fantasticavano su come fosse la nostra vita fuori dal reality, un dietro le quinte, una visuale fantastica della nostra vita privata, che sia realistica o meno» Fino a quel punto il ragazzo comprese che stava parlando di una cosa positiva, magari qualche ragazzo lo stava immaginando mentre faceva atti eroici e stava esaltando la sua illusoria grandezza, ma le parole che aggiunse Sierra fermarono l’immaginazione come un guinzaglio.
«Il problema è che prima in America e poi in altre parti del mondo la fantasia degli autori ormai sembra stia prendendo spunto solo da Chris, stanno nascendo solamente nuovi reality, nuove sfide, nuove eliminazioni e se non sono reality sono storie di assassini che ci ammazzano o noi che ci uccidiamo a vicenda» La conclusione cancellò ogni speranza di cavalcare draghi di Cody, non avrebbe voluto partecipare ad un altro reality per nulla al mondo, non voleva nemmeno essere ucciso se non per mano di Sierra (e sapeva che questo era più che una possibilità). Scrutò i volti delle persone che aveva davanti, li riconobbe tutti, tranne uno. Non sapeva davvero chi diavolo fosse, ma la sua domanda interna ebbe subito una risposta.
L’unica persona che era riuscita ad interagire con Sierra dall’Italia, l’unica persona che secondo la sua fidanzata aveva continuato a mostrare il suo lato migliore, senza scappare dietro a quello schermo che protegge tutti. Senza macchiarsi della notorietà facile, senza smettere di seguire quel declino, calando a picco come un capitano con la propria nave (o un passeggero bloccato nella sua cabina). Ormai era solo un astronauta alla deriva, senza nessun appiglio saldo al mondo che l’avevaabbandonando al destino di una fiamma soffocata. Cody ascoltò le sue parole, dapprima titubante, ma poi sempre più convinto che avrebbe preferito anche lui l’abisso nei suoi panni, anche se una luce balenò nelle sue iridi azzurre.
«Perché non chiami a raccolta tutti?» il tempo si fermò per qualche secondo in quella stanza, sembrava che quel ragazzo si fosse già soffermato su questo interrogativo, infatti la sua risposta non tardò ad arrivare.
«Non sono tutti attivi, negli ultimi mesi sono state pubblicate ben poche fanfiction e soprattutto anche chi recensisce sembra sparito» Aveva l’attenzione dei ragazzi, gli sguardi increduli di chi prima aveva riso nel vedere Cody mezzo nudo vagavano rincorrendo pensieri su come aumentare il valore dei propri fan. «Ogni volta che compare una nuova storia solo tre o quattro persone si accaniscono a recensire, tra questi c’è sempre qualcuno che perde tempo a lasciare delle critiche inutili a storie che sono scritte decentemente»
«Ma cos’ha allora da criticare?» gli domandò Mike, seduto di fianco a lui.
«Problemi di font, di html, di errori stupidi, ma non capiscono che se la storia ti piace tanto vale recensirla positivamente ed evidenziare semplicemente quei due errori di distrazione. Nessuno ricorda più l’esistenza delle recensioni neutre che sono il modo più sincero per dire “sì, va bene, ma c’è qualcosa che va aggiustato”» sembravano d’accordo, anche gli avvocati dall’altra parte del Canada.
«Perché non li sfidi? Perché loro che criticano tanto non si espongono al giudizio? Faglielo fare! Se hanno il coraggio di scrivere recensioni critiche prendendosi insulti, una storia su di noi dovrebbero essere più che capaci a scriverla!» Gwen aveva ragione, ma le persone possono avere un senso così acuto di autocritica per riconoscersi in quella categoria? Solo una persona aveva l’esperienza per tirare fuori il peggio a suo piacimento. Tutti lo stavano guardando e lui fu costretto a chiudere la chiamata.
«Una gara, un contest, chiamalo come ti pare» era più che chiaro, l’ex-conduttore non sprecò una parola nel dire la sua. Gli occhi ruotarono da una parte all’altra della stanza, scannerizzando l’espressione di ogni volto.
«Ma ti serve qualcosa da mettere in palio» finì Chris. Il ragazzo sembrò esitare, evidentemente non c’era nulla da mettere come premio e sicuramente quello era un problema, dopo sette versioni del reality chiunque sapeva che per accendere un ragazzo non c’era niente di meglio che la corsa verso i soldi o simili cospicue ricchezze (quali fama e orgoglio). Lo sguardo dei presenti si incupì.
«Potrebbe risollevare la sezione di “A tutto reality”, potrebbe far tornare un’ondata di scritture veramente creative, potrebbe estinguere il debito di storie non pubblicate, richiamare l’attenzione di autori che hanno cambiato strada» Lo guardarono, la speranza era quasi nulla, l’aspirazione spiccava il volo come un’aquila, i suoi occhi scuri si incendiarono.
«Mi dispiace aver preso il vostro tempo, so cosa fare adesso» Sierra sorrise applaudendo come un’adolescente euforica.
«Stai tentando di insegnare a dei bambini a scrivere?» domandò, con la sua fredda acidità, Heather. Il suo commento tramutò l’euforia in sfida.
«No, voglio far vedere a dei ragazzi che scrivere lo si può fare con molta facilità, molta in meno di quella che serve per scrivere nuovi reality in cui i vostri alter-ego si scannano. E non mi riferisco solo a Mike» Il suo tono fece trapelare la determinazione con cui avrebbe messo tutto se stesso nel tentare.
«Io tifo per te» disse Alejandro servendogli una decisa stretta di mano. Il fatto che non fosse possibile distinguere la sincerità nelle sue parole fu coperto da quel gesto. Se si fosse trattato di andare solo contro alla decisione di Heather si sarebbe lasciato andare uno dei suoi sguardi ammaliatori verso la chica.
Si salutarono calorosamente, ridendo come matti dopo aver pranzato, riparlando dei tempi andati sia sotto le grinfie di McLean che nelle fauci di internet.
 
 
 
 
ANGOLO AUTORE (Per il contest in fondo)
 
Prima di accanirsi sullo spazio riservato alle recensioni rosse come il sangue, vi consiglio caldamente di leggere.
Non ho scritto questa storia per insultare e mettermi contro determinate persone, l'ho scritta io mi ricordo quando quattro anni fa questo fandom splendeva grazie ad autori formidabili, storie emozionanti, capaci di far volare l’immaginazione e di far vedere che lo scrittore/scrittrice ci aveva messo cuore e anima. Non sto parlando di me! Perché magari qualcuno di voi potrebbe pensarlo, io ho fatto parte di quel momento, ma ero un autore minore.
Sinceramente non ritengo coloro che girano su Total Drama una massa di incapaci, ma tutto quanto Efp sta andando in declino, si stanno perdendo molti bravi autori che magari hanno trovato un’altra strada o altri fandom. Io parlo su Total Drama perché è il mio primo fandom, la mia prima casa e nessuno vuole vedere la propria casa andare in rovina.
 
ANDATE A VEDERE IL REGOLAMENTO! Se c’è un REGOLAMENTO su Efp va letto!! Non si possono fare certe storie, non si può scrivere in un determinato modo. Molte storie vengono scritte e soprattutto recensite positivamente è perché il regolamento è utilizzato come il libretto delle istruzioni della PlayStation o dell’Xbox: A NULLA!
 
Io ora inizio questo contest e chiedo a chiunque voglia partecipare di scrivere SEGUENDO IL REGOLAMENTO DI EFP.
 
ASHES OF EDEN Scadenza iscrizioni: 12/02/2017
 
Chi vuole partecipare deve scrivermelo tramite un MESSAGGIO PERSONALE, volete recensire? Lo potete fare, ma non scrivete nella recensione che volete partecipare. CHI SCRIVE DI VOLER PARTECIPARE NELLA RECENSIONE VERRÀ IGNORATO.
Come OGGETTO nel messaggio scrivete: “Contest”.
Il regolamento del contest vi sarà inviato più presto possibile. Prendete carta e penna e appuntatevi le regole, copiatele in una nota nel pc. Ricordatevele!
Rispondete al messaggio con le regole con la conferma della vostra partecipazione.
Sotto il titolo della storia che pubblicate ci deve essere segnalato: Partecipante al contest: “Ashes of Eden”
Per qualsiasi informazione/dubbio scrivete a me.
 
Spero di essere stato chiaro e che ci sia una minima partecipazione. Grazie del vostro tempo.
   
 
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